ARCHIVIO - Direttiva annuale del ministro per l'anno 2020

aggiornamento: 27 marzo 2020

Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione per l’anno 2020

Visto il D.lgs. 30 luglio 1999, n. 286, contenente “Disposizioni sul riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell’articolo 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59” ed, in particolare, l’art. 8, concernente la direttiva generale annuale dei Ministri sull’attività amministrativa e sulla gestione;

Visto il D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e successive modificazioni e integrazioni, e, in particolare, gli artt. 4 e 14, che prevedono che l’organo d’indirizzo politico annualmente definisca obiettivi, priorità, piani, programmi da attuare ed emani le conseguenti direttive generali per l’attività amministrativa e per la gestione;

Visto il D.lgs. 7 agosto 1997, n. 279, concernente “Individuazione delle unità previsionali di base del bilancio dello Stato, riordino del sistema di tesoreria unica e ristrutturazione del rendiconto generale dello Stato” e, in particolare, l’art. 3, comma 3, in base al quale il titolare del centro di responsabilità amministrativa è il responsabile della gestione e dei risultati derivanti dall’impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate;

Visti gli articoli 16-19 del D.lgs. 30 luglio 1999, n. 300, recante la “Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell’art. 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59”;

Visto il D.lgs.27 ottobre 2009, n. 150 recante “Attuazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”, come modificato dal D.lgs. 25 maggio 2017 n.74;

Visto il D.P.R. 9 maggio 2016, n.105 recante “Regolamento di disciplina delle funzioni del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni”;

Vista la Legge 31 dicembre 2009, n.196, di contabilità e finanza pubblica;

Visto il Documento di Economia e Finanza per l’anno 2019 approvato dal Consiglio dei Ministri in data 9 aprile 2019;

Vista la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza per l’anno 2019 approvata dal Consiglio dei Ministri in data 30 settembre 2019;

Vista, in particolare, la Nota integrativa allo stato di previsione del Ministero della Giustizia per l’anno 2020;

Vista la Legge 27 dicembre 2019, n. 160 di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e del bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022;

Visto il decreto del Ministro dell’Economia e Finanze del 30 dicembre 2019 recante la “Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022”;

Tenuto conto della necessità di definire, ai sensi degli artt. 4 e 14 del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni, attraverso apposita Direttiva, gli obiettivi dell’Amministrazione della Giustizia per l’anno 2020;

Visto il proprio Atto di indirizzo del 23 settembre 2019, con il quale sono state individuate le priorità politiche da realizzarsi nel 2020;

Visti i D.P.C.M. 15 giugno 2015, n. 84 e 19 giugno 2019, n. 99 recanti il “Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia” ed i decreti di attuazione allo stato emanati;

Visto il D.P.R. 25 luglio 2001, n. 315, recante il "Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministero della Giustizia" e il D.P.C.M. 19 giugno 2019, n. 100 “Regolamento concernente organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia, nonché dell'organismo indipendente di valutazione della performance”;

Ritenuta l’opportunità di consolidare, sulla base delle proposte elaborate dai Centri di Responsabilità, la programmazione strategica e di definire i criteri per l’attività amministrativa e la gestione dell’Amministrazione per l’anno 2020;

Considerato che è in fase di definizione il più complessivo Piano della Performance 2020-2022, ai sensi del comma 1 dell’art.10 del D.lgs.150/09, come modificato dall’art.8, D.lgs.74/17, che individuerà in maniera puntuale gli obiettivi specifici su base triennale, programmati in coerenza con le priorità politiche e con gli obiettivi generali assegnati ai titolari dei Centri di Responsabilità Amministrativa;

Considerato che per il raggiungimento degli obiettivi potranno essere destinate, in aggiunta alle risorse già assegnate ai Centri di Responsabilità Amministrativa, le risorse già attribuite a questo Dicastero di cui alla tabella 5 del decreto del Ministro dell’Economia e Finanze del 30 dicembre 2019 recante la “Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022”;

Visto il D.M. 10 maggio 2018, di approvazione del “Sistema di misurazione e valutazione della performance” del Ministero della Giustizia;

Viste le proposte formulate dai titolari dei Centri di Responsabilità Amministrativa;

Sentito l’Organismo Indipendente di Valutazione;

Emana

la seguente Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione per l’anno 2020 che definisce, sulla base delle priorità politiche adottate in data 23 settembre 2019, gli obiettivi dell’Amministrazione e le connesse strategie per consentire l’attuazione di azioni concrete in coerenza con gli ambiti di intervento fissati e con il ciclo annuale della programmazione finanziaria e di bilancio.


Art. 1
Finalità e contenuto

La presente Direttiva è finalizzata ad assicurare il raccordo tra gli indirizzi di politica economica e la programmazione strategica affidata all’azione amministrativa del Ministero per il corretto e proficuo impiego delle risorse assegnate.

La medesima definisce, pertanto, gli obiettivi generali nelle materie di competenza del Ministero della Giustizia, coerentemente con gli indirizzi di programmazione strategica contenuti nel Programma di Governo, nel Documento di Economia e Finanza, nella Nota integrativa allo stato di previsione della spesa di questo Ministero per l’anno 2020 e nella Legge concernente il bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022, nonché con le priorità politiche come dettate nell’Atto di indirizzo emanato il 23 settembre 2019.

La Direttiva intende inoltre sviluppare una programmazione strategica che assicuri continuità nello svolgimento delle funzioni di rispettiva competenza dei Centri di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.), unitamente alla possibilità di introdurre, nella gestione e nella organizzazione delle risorse, elementi di innovazione e di riforma previsti dagli strumenti introdotti dai D.lgs. n. 150 del 2009 e n. 74 del 2017 e di attuare un più efficace controllo di gestione, anche allo scopo di adottare comportamenti finalizzati alla razionalizzazione dei consumi e all’efficientamento energetico.

Gli obiettivi generali assegnati ai titolari dei Centri di Responsabilità Amministrativa sono di seguito meglio specificati e rappresentati anche attraverso le schede allegate alla presente Direttiva, di cui costituiscono parte integrante.

In considerazione della progressiva attuazione della riforma del bilancio dello Stato, che ha previsto l’introduzione delle “azioni” quali aggregati di bilancio sottostanti i programmi di spesa, la pianificazione strategica è rappresentata in collegamento con la programmazione operativa di I livello, riferita alle missioni e programmi, dando rilievo al contenuto, alla descrizione e alla distribuzione delle risorse, anche in relazione agli indicatori stabiliti dalla documentazione di bilancio.

Costituiscono altresì parte integrante della Direttiva i diagrammi rappresentativi delle risorse complessive assegnate al Dicastero della Giustizia per il triennio 2020-2022 per il perseguimento degli obiettivi strategici e strutturali e della ripartizione delle risorse destinate a ciascun C.R.A.

Ai fini della verifica e dell’analisi economico-finanziaria del raggiungimento degli obiettivi, ciascun titolare dei Centri di Responsabilità si atterrà ai programmi di spesa iscritti nel bilancio relativo all’esercizio finanziario corrente, suddivisi in azioni e capitoli di spesa, come riportato nella tabella relativa al Ministero della Giustizia del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 30 dicembre 2019 concernente la ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022.

Sulla base delle priorità politiche e degli obiettivi strategici delineati nella presente Direttiva sarà quindi elaborato il Piano di Performance per il triennio 2020-2022, come previsto dall’art. 10 del D.lgs. n. 150/2009.


Art. 2
Destinatari degli obiettivi

I destinatari della presente Direttiva sono i titolari dei Centri di Responsabilità Amministrativa del Dicastero individuati dal decreto di organizzazione di cui al D.P.C.M. n. 84 del 15 giugno 2015 e dal D.P.C.M. n. 99 del 19 giugno 2019, ai quali sono assegnati, per l’anno in corso, gli obiettivi strategici.

Secondo l’attuale struttura organizzativa del Ministero della Giustizia, destinatari della Direttiva sono:

  • Il Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia;
  • Il Capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi;
  • Il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria;
  • Il Capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità;
  • Il Direttore Generale dell’ufficio centrale degli archivi notarili;
  • Il Direttore Generale per il coordinamento delle politiche di coesione;
  • Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.


Art. 3
Obiettivi generali

Fermi restando tutti i compiti istituzionali, ancorché non menzionati in questa sede, ai titolari dei Centri di Responsabilità Amministrativa sono assegnati, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, gli obiettivi generali come di seguito riportati ed esposti in allegato.

Nell’ambito del quadro di programmazione strategica così definito, i titolari dei C.R.A., in base al combinato disposto dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 279/97, dell’articolo 5 del decreto legislativo n. 300/1999 e dell’articolo 16 del decreto legislativo n. 165/2011 e successive modificazioni, attribuiscono gli obiettivi di competenza ai Direttori preposti alle Direzioni generali funzionalmente dipendenti, formalizzando le modalità organizzative inerenti alle attività da pianificare per il raggiungimento degli obiettivi assegnati ed attivando il primo livello del controllo di gestione.

I titolari delle strutture di secondo livello assegnano, a loro volta, ai dirigenti degli uffici di terzo livello la programmazione operativa (secondo livello del controllo di gestione) nonché gli obiettivi necessari alla realizzazione dei compiti istituzionali e le correlate risorse umane e finanziarie.

La declinazione dei suddetti obiettivi in obiettivi operativi e piani di attività (o progetti) viene realizzata secondo una modalità “a cascata” che vede coinvolti i Direttori generali e i dirigenti di II fascia, funzionalmente dipendenti.

Per la realizzazione della programmazione strategica, nonché per lo svolgimento degli altri compiti istituzionali e per l’assolvimento delle conseguenti responsabilità, i titolari dei C.R.A. si avvalgono delle risorse finanziarie assegnate al Ministero della Giustizia per il triennio 2020-2022, di cui alla tabella 5 del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 30 dicembre 2019.


Art. 4
Obiettivi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari e, in particolare, la razionalizzazione delle infrastrutture e la revisione gestionale dell’edilizia penitenziaria mirate all’adeguamento ed alla riqualificazione degli istituti esistenti, al fine di assicurare la tutela della salute, della sicurezza e delle migliori condizioni di vita negli ambienti detentivi; maggiore economicità ed efficienza delle strutture e degli impianti, con specifico riferimento al controllo ed alla riduzione della spesa per i consumi energetici; completamento delle opere e degli interventi per l’aumento della capacità ricettiva, finalizzato alla differenziazione dei regimi di sicurezza e trattamentali degli istituti penitenziari ed ad agevolare l’esecuzione delle pene in prossimità del territorio di origine delle persone ristrette;
  2. Miglioramento delle condizioni di detenzione, tali da renderle adeguate al pieno rispetto della dignità umana, attraverso l’incremento dell'offerta lavorativa e dell’attività di istruzione, di formazione professionale e di attività culturali, ricreative e sportive, in modo da alleviare il disagio conseguente alla permanenza nelle camere detentive e, al contempo, in modo da consentire l’individuazione di opzioni trattamentali che facilitino il consapevole reinserimento nel contesto sociale, garantendo altresì le esigenze di sicurezza e la flessione del tasso di recidiva;
  3. Valorizzazione delle risorse umane, reclutamento, formazione ed efficienza gestionale, riqualificando le funzioni, intensificando le iniziative di formazione specializzata e ridistribuendo le dotazioni organiche della Polizia penitenziaria e delle professionalità giuridico-pedagogiche e di cura della persona.


Art. 5
Obiettivi del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi

Al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Garantire il funzionamento degli uffici giudiziari innalzando progressivamente i livelli di qualità del servizio giustizia, sia grazie alle nuove risorse disponibili, sia attraverso il reimpiego dei risparmi conseguiti mediante una rigorosa politica di razionalizzazione della spesa, nonché attraverso la piena ed effettiva operatività dei nuovi strumenti delineati dalle riforme intervenute nel settore giustizia ed assicurando la piena realizzazione del principio di prossimità ed accessibilità del sistema giustizia, così garantendo anche il supporto alla funzione giurisdizionale;
  2. Integrale digitalizzazione di tutti i servizi ed utilizzo di tutte le tecnologie che hanno un impatto sulla durata dei procedimenti, oltre a consentire un aumento considerevole nelle capacità di analisi delle criticità; formazione continua del personale di magistratura, in modo da consentire la più ampia capacità di utilizzo dei nuovi strumenti;
  3. Valorizzazione del personale mediante la ricerca di ulteriori risorse economiche e di modalità organizzative innovative, nonché tramite il compimento di processi assunzionali, la predisposizione delle nuove piante organiche del personale dell’amministrazione giudiziaria e della magistratura onoraria e l’innalzamento dei livelli di formazione di tutto il personale; miglioramento delle condizioni di vivibilità degli uffici giudiziari.


Art. 6
Obiettivi del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità

Al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Garantire l’attuazione dei provvedimenti penali dell’Autorità Giudiziaria; trattamento, accoglienza, accompagnamento, assistenza socio-educativa, mantenimento dei minori e dei giovani adulti; organizzazione e attuazione degli interventi nei loro confronti, realizzazione di interventi e progetti trattamentali con coinvolgimento del territorio; attuazione dell’Ordinamento Penitenziario minorile; diffusione della cultura della legalità per la riduzione della recidiva; un osservatorio per il monitoraggio e la prevenzione della recidiva; controllo sui servizi erogati dalle Comunità in coordinamento con le Procure Minorili; favorire le misure alternative e di messa alla prova attraverso la stipula di Protocolli con enti territoriali, l’elaborazione di progetti di pubblica utilità e supporto all’ampliamento delle offerte formative e lavorative; controlli sull’esecuzione delle misure alternative alla detenzione anche attraverso l’impiego della Polizia penitenziaria; individuazione di buone pratiche di Restorative Justice e per la tutela vittime del reato;
  2. Assicurare la funzionalità degli Uffici e degli Istituti dell'Amministrazione, al fine di consentire l’attuazione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, l’implementazione di nuove forme di intervento e di trattamento e la sperimentazione di nuove metodologie di contrasto alla devianza; razionalizzazione dei servizi, con forme di accorpamento per quelli che registrano bassi livelli di operatività; prosecuzione delle attività in materia di razionalizzazione e contenimento dei consumi e di efficientamento energetico; miglioramento degli ambienti detentivi; implementazione dei sistemi di sicurezza passivi innovativi; prosecuzione del piano di realizzazione e riduzione delle locazioni passive; partecipazione ai Progetti oggetto di cofinanziamento internazionale.
  3. Assicurare lo svolgimento delle attività scolastiche negli istituti penali per minorenni, in raccordo con le direzioni didattiche di riferimento; assicurare l’assistenza religiosa ai detenuti negli istituti penali per minorenni; assicurare, secondo le modalità previste, la corresponsione degli interessi sul peculio dei detenuti.


Art. 7
Obiettivi del Dipartimento per gli affari di giustizia

Al Dipartimento per gli affari di giustizia, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Attuazione del Regolamento istitutivo dell'EPPO, con contestuale implementazione del futuro sistema di gestione informatica di EPPO (il "case management system") e della Direttiva PIF che ne definisce l’ambito di competenza; estensione della cooperazione in materia di trasferimento dei detenuti stranieri ai Paesi di origine e nella lotta al terrorismo internazionale, adeguamento della normativa interna a quella europea, ratifica dei protocolli addizionali alla Convenzione di Strasburgo e completamento delle iniziative negoziali bilaterali in corso;
  2. Predisporre una proposta di progetto europeo di “lavoro agile” (smart working); garantire un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, un ambiente di lavoro sano e adeguato che tenga conto dei rischi per la salute, l’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti e un invecchiamento attivo e sano; promuovere una visione dell'organizzazione del lavoro ispirata ai principi della flessibilità, dell'autonomia e della responsabilità, rafforzando, al contempo, le misure di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare dei dipendenti attraverso la promozione della mobilità sostenibile tramite la riduzione degli spostamenti, anche nell'ottica di una politica ambientale sensibile alla diminuzione del traffico urbano in termini di volumi e di percorrenze;
  3. Implementare l’attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale, sia nelle attività delle singole articolazioni, sia nello scambio di informazioni con l’esterno attraverso misure di adeguamento tecnologico e sperimentazione di nuove applicazioni; incrementare l’utilizzo di documenti nativi digitali, estendere l’utilizzo della firma digitale a tutti i documenti nativi digitali, nonché la sperimentazione di tecnologie avanzate di condivisione del lavoro e l’automazione della procedura amministrativa relativa all’autorizzazione ed alla gestione delle missioni internazionali; implementare il progetto (c.d. “CERPA”), al fine di consentire alle Amministrazioni Pubbliche e ai gestori di pubblici servizi la consultazione diretta del Sistema Informativo del Casellario (SIC) per l’acquisizione dei certificati del casellario giudiziale e dell’anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato; definire il progetto relativo all’interconnessione tra il SIC e il SIES (Sistema Integrato dell’Esecuzione e della Sorveglianza), volto al trasferimento automatico dei provvedimenti dell’esecuzione dal sistema fonte al SIC;
  4. In relazione alle spese di giustizia, utilizzare tempestivamente i fondi stanziati in bilancio per il relativo pagamento; continuo monitoraggio della spesa per rilevare eventuali scostamenti rispetto alle risorse stanziate; controllo dei tempi dei pagamenti nei confronti dei creditori; favorire il ripianamento delle posizioni debitorie dell’amministrazione e l’abbattimento del debito pregresso; curare il monitoraggio della complessiva spesa per le intercettazioni;
  5. Promuovere la cultura della prevenzione della corruzione e della trasparenza, diffondendo la cultura dell’etica pubblica, nonché favorendo e sollecitando la partecipazione dei dipendenti a percorsi formativi per l’approfondimento della disciplina anticorruzione.


Art. 8
Obiettivi della Direzione Generale dell’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili

Alla Direzione Generale dell’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, è assegnato il seguente obiettivo di I livello:

  1. Incremento del livello di efficienza mediante razionalizzazione delle strutture territoriali e miglioramento delle modalità di conservazione e dei connessi servizi all’utenza.


Art. 9
Obiettivi della Direzione Generale per il Coordinamento delle Politiche di coesione

Alla Direzione Generale per il coordinamento delle politiche di coesione, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, pur non avendo la gestione diretta di capitoli di bilancio, sono assegnati gli obiettivi di I livello consistenti nel finanziamento, attraverso fondi europei, dei seguenti progetti:

  1. Potenziamento delle strutture denominate “Ufficio per il processo”;
  2. Avanzamento delle politiche di digitalizzazione, con implementazione del Processo Penale Telematico e l’estensione del Processo Civile Telematico in Cassazione, agli Uffici Minorili ed agli Uffici del Giudice di Pace;
  3. “Implementazione di modelli operativi negli Uffici giudiziari – Task Force” (il progetto si propone di definire un “decalogo” di prassi operative da diffondere sul territorio nazionale, al fine di stabilire una pratica uniforme di trattamento delle cause civili, attraverso la collaborazione con gli Enti Universitari e di ricerca);
  4. Digitalizzazione dei fascicoli penali (inclusi i testi delle intercettazioni), anche mediante l’integrazione delle infrastrutture tecnologiche acquisite per gestire il flusso documentale delle intercettazioni stesse, nell’ambito dei sistemi informatici penali;
  5. Ammissione al finanziamento di tutte le Regioni per l’apertura di ulteriori sportelli di prossimità;
  6. Supporto e coordinamento tra Regioni e Amministrazione centrale nello sviluppo del progetto di modellizzazione e razionalizzazione del lavoro inframurario.


Art. 10
Pianificazione strategica in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza

A tutti i titolari dei centri di responsabilità amministrativa sono altresì assegnati i seguenti ulteriori obiettivi strategici:

  1. Incrementare l'efficacia dell'azione di monitoraggio di ciascuna articolazione ministeriale in materia di anticorruzione e trasparenza, in modo da far emergere e contrastare eventuali fenomeni patologici;
  2. Garantire una maggiore compliance delle articolazioni ministeriali alla normativa in materia di anticorruzione e trasparenza;
  3. Predisporre un’efficace attività di sensibilizzazione, comunicazione e formazione sui diritti e gli obblighi relativi alla divulgazione delle azioni illecite;
  4. Rafforzare la correttezza e la trasparenza dell’affidamento di appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture;
  5. Ottimizzare i processi interni di programmazione, progettazione, selezione del contraente, verifica, aggiudicazione, stipula, esecuzione e rendicontazione dei contratti relativi ai settori di interesse istituzionale;
  6. Rafforzare le attività di presidio e di controllo dei processi interni;
  7. Rafforzare le core competences del personale al fine di assicurare una maggiore qualità nella trasparenza dei dati e nell’attuazione della normativa sull’accesso civico generalizzato;
  8. Adozione del DM che individua le misure necessarie al coordinamento informativo ed operativo tra le articolazioni Ministeriali.


Art. 11
Monitoraggio e valutazione della programmazione strategica

Il monitoraggio dell’attuazione degli obiettivi contenuti nella presente Direttiva e di quelli operativi definiti nel Piano di Performance 2020-2022 di questo Ministero verrà effettuato dall’Organismo Indipendente di Valutazione in collaborazione con i Centri di Responsabilità, sulla base della metodologia illustrata nel Sistema di misurazione e valutazione della performance del D.M. 10 maggio 2018.


Art. 12
Riprogrammazione degli obiettivi

Qualora nel corso del 2020 entrino in vigore provvedimenti normativi che comportino l’assegnazione di ulteriori obiettivi o la modifica di quelli esistenti, oppure si determini la necessità di procedere ad una riprogrammazione degli obiettivi, i titolari di ciascun centro di responsabilità amministrativa dovranno inviare al Gabinetto del Ministro una proposta motivata di modifica della presente Direttiva e del correlato Piano di Performance.

I centri di responsabilità interessati potranno procedere alla riprogrammazione a seguito dell’avvenuta approvazione della proposta da parte del Ministro.

 

La Direttiva trasmessa alla Corte dei Conti, Ufficio di controllo degli atti del Ministero della giustizia, è stata registrata il 13 marzo 2020

 

Roma, 20 febbraio 2020

Il Ministro
Alfonso Bonafede

Allegati:

  • All. 1 - Quadro sinottico delle priorità politiche e degli obiettivi generali articolati per missioni, programmi ed azioni e relative risorse per il triennio 2020-2022 (xlsx, 17 Kb);
  • All. 2 - Diagramma delle priorità politiche e delle risorse stanziate per il triennio 2020-2022 (xlsx, 19 Kb);
  • All. 3 - Tabella delle risorse assegnate al Ministero della Giustizia per il triennio 2020-2022 per il perseguimento degli obiettivi, di cui alla tabella 5 del decreto del Ministro dell’Economia del 30 dicembre 2019 (xlsx, 13 Kb);
  • All. 4 - Rappresentazione grafica delle risorse assegnate per il triennio 2020-2022 (xlsx, 20 Kb);
  • All. 5 - Ripartizione delle risorse destinate a ciascun C.R.A. per il perseguimento degli obiettivi strategici (xlsx, 17 Kb);
  • All. 6 - Schede dei C.R.A. (xlsx, 40 Kb)
    • Dipartimento per gli affari di giustizia;
    • Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi;
    • Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria;
    • Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità;
    • Ufficio Centrale degli Archivi Notarili.
  • All. 7 - Altre risorse assegnate al Gabinetto e agli Uffici di diretta collaborazione del Ministro per obiettivi non strategici (xlsx, 13 Kb).