Nota 26 maggio 2003 - Comunicazione sulla razionalizzazione degli accertamenti bancari con allegato modello standardizzato in versione aggiornata

26 maggio 2003

Prot. n. 116-36 636/99 

Ai Sigg. Procuratori della Repubblica
presso i Tribunali
LORO SEDI

e, p.c.

Ai Sigg. Presidenti
delle Corti d'Appello
LORO SEDI

Ai Sigg. Procuratori Generali
presso le Corti d'Appello
LORO SEDI

Con la Circolare n.580 del 22 dicembre 2000, il Ministero della Giustizia ebbe a segnalare alle Autorità giudiziarie l'opportunità che le richieste di accertamenti bancari formulate nel corso delle indagini preliminari venissero inoltrate attraverso l'utilizzazione di un modello standardizzato, allegato alla circolare medesima e contenente una serie di indicazioni utili a facilitare e accelerare il compito degli istituti bancari nella predisposizione delle verifiche richieste, secondo i criteri suggeriti dall'ABI , Associazione Bancaria Italiana.

Nell'ambito di un Tavolo di lavoro sul tema degli accertamenti bancari, cui prendono parte rappresentanti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell'Associazione Nazionale Magistrati, della Direzione nazionale antimafia, dei vari Corpi di Polizia (Guardia di Finanza, Carabinieri e D.I.A.), di alcune banche e dell'Associazione Bancaria Italiana, oltre che di questo Ministero, si è osservato che la modulistica in questione , quando utilizzata , è risultata effettivamente idonea a rispondere alle esigenze di razionalizzazione delle indagini, anche a vantaggio delle indagini stesse, favorendo fra l'altro una più rapida risposta alle richieste della magistratura inquirente e, nel contempo, limitando gli oneri (diretti ed indiretti) che gravano sul settore bancario nello svolgimento di tale attività.

Nel contempo, si è tuttavia rilevato come la modulistica a suo tempo diffusa non abbia avuto ampia applicazione da parte dei Pubblici ministeri procedenti e delle Forze di Polizia.

Interpellato sulle ragioni per le quali ciò sia avvenuto, lo scrivente Ministero non è stato in grado di fornire risposte adeguate, non essendo ad esso pervenuti dagli uffici giudiziari rilievi critici o richieste di chiarimenti in ordine alla modulistica suddetta.

Nel richiamare integralmente i contenuti della circolare sopra menzionata, questa Direzione generale rinnova l'attenzione degli uffici giudiziari in indirizzo sui vantaggi, in termini di razionalizzazione, derivanti dall'adozione del modulo in parola , che si allega alla presente nota in forma aggiornata, e segnala che le richieste di accertamento ispirate a tale criterio operativo sono destinate a ricevere dagli istituti di credito, proprio per la loro corrispondenza ad un modello predefinito, una risposta prioritaria rispetto ad altre diversamente conformate.

Si segnala inoltre che nell'ambito del Tavolo di lavoro, al fine di rafforzare ulteriormente la collaborazione tra gli uffici giudiziari e gli istituti di credito, l'ABI ha informato di aver avviato un'iniziativa volta ad individuare uffici e funzioni degli istituti bancari, ai quali gli uffici giudiziari potranno rivolgersi per informazioni e chiarimenti circa l'espletamento delle verifiche. Da parte sua, il Ministero della giustizia ha assicurato che l'ABI e i singoli istituti, anche per il tramite della stessa Associazione bancaria, potranno senz'altro segnalare al capo dell'ufficio giudiziario richiedente problematiche collegate al mancato o non corretto utilizzo dei moduli suddetti.

In ogni caso, questa Direziona generale e il Tavolo di lavoro nel suo complesso sono interessati a che le Autorità giudiziarie in indirizzo, in forza della concreta esperienza d'indagine da loro maturata, contribuiscano con loro osservazioni e suggerimenti al miglioramento del modulo standard e al rafforzamento della collaborazione tra gli uffici requirenti e gli istituti di credito, ai fini dell'espletamento degli accertamenti bancari. Per comprensibili ragioni di celerità, si invitano le Autorità giudiziarie in indirizzo ad inviare eventuali osservazioni e suggerimenti entro il termine di quindici giorni dal ricevimento della presente nota.

Si rappresenta che la nota è indirizzata direttamente ai Procuratori della Repubblica presso i Tribunali e, per conoscenza, ai Presidenti delle Corti di Appello e ai Procuratori Generali presso le Corti di Appello, al fine di garantire in tempi celeri una sua capillare diffusione e favorire la formulazione delle osservazioni e dei suggerimenti sopra menzionati. 

Roma, 26 maggio 2003 

IL DIRETTORE GENERALE DELLA GIUSTIZIA PENALE
Augusta Iannini