Ministero della Giustizia

Conservazione del posto ai sensi dell’art. 19, commi 10 e 11 del CCNL del 9 maggio 2022.
Nuove indicazioni a seguito della Circolare 26 luglio 2023 della Direzione Generale del Personale e della Formazione
 

Cosa deve fare il dipendente
 

Il dipendente a tempo indeterminato che abbia superato il periodo di prova, vincitore di concorso presso questa o altre amministrazioni, presenta al proprio Ufficio contestualmente, sia istanza di dimissioni che istanza di conservazione del posto (conservazione del posto che non deve considerarsi più un’aspettativa, bensì un riconoscimento del diritto al congelamento del posto di lavoro da cui si rassegnano le dimissioni, per la rigida durata teorica del periodo di prova relativo al profilo di destinazione nell’ambito della stessa o di altra amministrazione e che presuppone, appunto, la cessazione del rapporto di lavoro relativo al profilo/alla amministrazione di provenienza).

Cosa deve fare l’Ufficio di appartenenza
 

1. Emette un proprio provvedimento, alla data in cui il dipendente lascia definitivamente l’ufficio, concernente sia la presa d’atto della cessazione del rapporto di lavoro che la richiesta di conservazione del posto, specificando se il termine di preavviso sia stato rispettato o meno e, in quest’ultimo caso, l’eventuale recupero secondo la Circolare m_dg.DOG.6/06/2022 0141632 (utilizzando, a seconda dei casi, uno dei 3 MODULI relativi alle ipotesi di presa d’atto delle dimissioni e conservazione del posto).
2. Trasmette il predetto provvedimento di presa d’atto delle dimissioni concernente anche l’istanza di conservazione del posto entro 5 giorni dalla data della effettiva cessazione del rapporto di lavoro all’Ufficio IV – reparto cessazioni e reparto aspettative della Direzione Generale del Personale e della Formazione nonché alle Ragionerie Territoriali dello Stato.
3. Successivamente, comunica all’interessato l’accoglimento (o l’eventuale rigetto) dell’istanza di conservazione del posto trasmettendo al medesimo la relativa nota del Direttore Generale del Personale e della Formazione.
4. Trasmette tempestivamente solo l’eventuale nota concernente la manifestazione di volontà dell’interessato di rientrare in servizio (e non il mancato rientro in servizio dello stesso), cosicché l’Ufficio III della Direzione Generale possa inquadrare l’interessato medesimo con un nuovo contratto individuale di lavoro nell’area e profilo professionale di provenienza con assegnazione alla sede di titolarità, garantendo gli sviluppi economici già acquisiti dal lavoratore.
   
    

Cosa deve fare l’Ufficio IV della Direzione generale del personale e della formazione del Ministero
 

Una volta pervenuta la presa d’atto delle dimissioni con l’allegata istanza di conservazione del posto:

L’Ufficio IV – reparto cessazioni annota la cessazione dal servizio e verifica e ratifica (o meno) l’applicazione da parte dell’ufficio giudiziario, ove necessario, della normativa relativa alla corresponsione di un’indennità pari all’importo della retribuzione spettante per il mancato preavviso.
 

L’Ufficio IV – reparto aspettative procede all’istruttoria dell’istanza di conservazione del posto ai fini dell’emissione da parte del Direttore Generale del Personale e della Formazione della nota di accoglimento (o eventuale rigetto) dell’istanza medesima. La nota di accoglimento dell’istanza di conservazione del posto comporta il riconoscimento del diritto al congelamento del posto per la durata rigida del periodo di prova teoricamente previsto per il profilo di destinazione (nell’ambito della stessa o di altra amministrazione) nonché annota il congelamento del posto in parola.
 

Normativa e circolari di riferimento

Art. 19, commi 10 e 11 del CCNL 9 maggio 2022

Circolare 26 luglio 2023 – Conservazione del posto ai sensi dell’art. 19, commi 10 e 11 del CCNL personale comparto Funzioni Centrali sottoscritto il 9 maggio 2022. Nuove indicazioni

Circolare 31 maggio 2023 prot. m_dg.DOG.6/06/2022 0141632 - Termini di preavviso delle dimissioni. Indennità di mancato preavviso