Case famiglia protette

aggiornamento: 14 aprile 2023


Decreto 12 aprile 2023 - Ripartizione tra le Regioni delle risorse 2023 del Fondo istituito dall’art. 1, comma 322, legge 30 dicembre 2020, n. 178 per le case famiglia protette

 


Le case famiglia protette sono previste dalla legge n. 62 del 21 aprile 2011

Inizialmente, l’esclusione di qualsiasi onere a carico della finanza pubblica per l’istituzione ed il funzionamento delle case famiglia protette, per l’accoglienza sul territorio di madri provenienti dalla detenzione con figli minori conviventi, aveva reso problematica la concreta realizzazione di tali strutture. Per l’istituzione era stata prevista la stipula di convenzioni specifiche tra il Ministero della giustizia e gli Enti locali.

Nel tempo,  l’Amministrazione penitenziaria ha stipulato due convenzioni relative all’attivazione di case famiglia ai sensi dell’art. 4 l. 62/2011: la “Casa di Leda”, con sede in Roma, in via Algeria 11, nata dalla collaborazione tra l’Amministrazione penitenziaria, il Comune di Roma e la Fondazione Poste Insieme - partnership ora sostituita dalla Regione Lazio - ed una seconda struttura con sede in Milano, in via Magliocco 2, nata dalla collaborazione tra il Provveditorato regionale della Lombardia e l’Associazione “Ciao”.

Entrambe le strutture, che sono attive, hanno la capacità ricettiva di 6 adulti ed 8 minori.

Nonostante si tratti di strutture estranee al circuito penitenziario, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha fortemente contribuito alla realizzazione di entrambe le case famiglia, ritenendo d’interesse prioritario consentire a madri svantaggiate, sprovviste di riferimenti alloggiativi e materiali, l’accesso a misure alternative extra detentive. 

Con la legge di bilancio 2020, art. 1, commi 322 e 323, per la prima volta è stata incentivata la rete delle case famiglia e di altre strutture residenziali territoriali, finanziando il sistema dell’accoglienza con un Fondo di 1.5 milioni di euro per tre anni, da ripartire tra le Regioni.

Con l’istituzione del Fondo si è inteso promuovere l’esperienza delle strutture di accoglienza esterne come luoghi più idonei alla corretta socializzazione dei minori rispetto agli Istituti a custodia attenuata (ICAM)

Con il d. m. 15 settembre 2021 sono stabiliti i criteri di ripartizione di tali finanziamenti tra le Regioni, perseguendo l’obiettivo di realizzare una rete di accoglienza diffusa sul territorio nazionale, fondata su case famiglia protette e altre tipologie di strutture residenziali accreditate.

Per il primo anno, le risorse stanziate per il Fondo triennale sono state assegnate sulla base di uno schema previsto dal decreto ministeriale, e, per successivi due anni, sulla base delle azioni realizzate dalle Regioni nell’anno precedente, per l’implementazione e miglioramento dell’accoglienza di madre e bambino.

I riscontri forniti delle Regioni danno conto della realizzazione di diversi tipi di intervento a cura degli Enti territoriali, tutti volti a collocare nuclei familiari in strutture residenziali accreditate e promuovere progettualità e accordi per migliorare l’accoglienza extra penitenziaria.

ALCUNI INTERVENTI attuati con i fondi stanzati nel 2022

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono state destinate risorse al Comune di Udine per gli oneri sostenuti per il collocamento di una madre e di un minore presso la Casa di Accoglienza Santa Chiara autorizzata dal Comune di Venezia.

TRENTINO ALTO ADIGE - È in corso di perfezionamento un Protocollo operativo per l’accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito e dei nuclei mamma-bambino per la definizione delle modalità di collaborazione e supporto tra la Provincia autonoma di Trento e le articolazioni territoriali del Ministero della giustizia nell’individuazione di possibili soluzioni per di accoglienza

VENETO - Sono definiti accordi di partenariato tra Regione, Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, Uffico interdistrettiale di esecuzione penale esterna e Centro per la giustizia minorile per la progettazione condivisa di interventi di inclusione sociale nei settori della formazione professionale, inserimento lavorativo, assistenza ai minori ed è stato emanato un Avviso pubblico per la promozione di una progettualità sperimentale

LIGURIA - Avvenuto inserimento di 1 minore presso l’alloggio protetto Divina Provvidenza. Istituzione di una cabina di regia regionale con Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, Uffico interdistrettiale di esecuzione penale esterna e Centro per la giustizia minorile, Anci e Forum Terzo Settore per l’individuazione di modalità collaborative strutturate

LOMBARDIA - Avvenuto inserimento di 6 minori presso la Casa famiglia protetta gestita dall’associazione CIAO. Ampliamento dell’offerta di accoglienza con l’acquisizione delle manifestazioni di interesse degli Enti gestori di strutture comunitarie

EMILIA ROMAGNA - Avvenuto inserimento di 4 minori presso strutture residenziali. Avvio di un percorso sperimentale per dare risposta tempestiva e qualificata all’accoglienza di genitori sopposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, al fine di evitare il più possibile l’ingresso dei bambini in istituti penitenziari. Soggetto attuatore è il Comune di Bologna che ha messo a disposizione la Centrale operativa telefonica del Pronto intervento sociale e strutture di prima e seconda accoglienza

TOSCANA - Attivazione di un progetto sperimentale regionale di sostegno alla genitorialità detenuta in sinergia con gli uffici del Ministero della giustizia e le Autorità giudiziarie

MARCHE - Attivazione del progetto Genitori Itineranti per la realizzazione di azioni mirate al sostegno della genitorialità, la cura ed il mantenimento delle relazioni familiari di autori di reato con figli minori

LAZIO - Avvenuto inserimento di 9 minori presso la Casa di Leda

CAMPANIA - Attivazione di un programma di inclusione socio-lavorativa rivolto a genitori detenuti o in esecuzione penale, in co-finanziamento con la Cassa per le Ammende ed il Provveditorato regionale

PUGLIA - Avvenuto inserimento di una madre con un minore presso una Casa Alloggio di Brindisi

E’ in corso la definizione di un accordo tra la Regione, il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria e l’Ufficio Interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Puglia e Basilicata e le Autorità giudiziarie per il coordinamento della collaborazione interistituzionale e l’attivazione di progetti di sostegno alla genitorialità delle madri detenute

SICILIA - Avvenuto inserimento di 2 minori in strutture di accoglienza

SARDEGNA - Avvio di un confronto tra la Regione ed il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria per la possibile individuazione di soluzioni di accoglienza in mancanza di strutture territoriali attualmente non disponibili.