UNEP - Risposta 2 luglio 2013 - Roma - Gestione degli assistenti giudiziari addetti agli Uffici NEP


Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi
Direzione Generale del Personale e della Formazione


Prot. VI-DOG/587/027-1/2013/CA

Allegati: 5

Al Presidente
della Corte di Appello di
ROMA
(Rif.Prot.n.22359 AF/rif. del 5.6.2013)
(Rif.Prot.n.23687 AF/rif. del 14.6.2013)

E, p.c.

All'ispettorato Generale
del Ministero della Giustizia
SEDE

OGGETTO:Gestione degli assistenti giudiziari addetti agli Uffici NEP.

Con riferimento alle note CGIL di identico contenuto – prot. n. 563 del 10 giugno 2013 e prot. 0574/u del 12 giugno 2013 – afferenti la materia in oggetto, si rappresenta che la gestione del personale amministrativo – assistenti giudiziari – in servizio negli Uffici NEP rimane assoggettata alle disposizioni contenute nella circolare prot. m_dg.DOG.13/04/2007.0015464.U (All. 1), nella parte in cui si rileva: “Per quanto concerne la titolarità della gestione del personale UNEP questo dipartimento ritiene che né la lettera né lo spirito della novella contenuta nel d.lgs. n. 240/06 possono indurre a considerare modificate le competenze che il D.P.R. 15/12/1959, n. 1229 (Ordinamento degli ufficiali giudiziari e degli aiutanti ufficiali giudiziari) assegna al Presidente di Corte o del Tribunale, in relazione agli U.N.E.P. rispettivamente costituiti, con dotazioni organiche separate, presso la Corte di Appello o il Tribunale, non trattandosi di gestione diretta ma solo di “sorveglianza”, tuttora regolamentata dal citato D.P.R..

La normativa di settore non viene così in alcun modo toccata dal d.lgs n. 240/06. Tale ultima Legge parla sempre di uffici giudiziari mentre gli uffici notifiche e protesti hanno una loro specifica autonomia, con la nomina dell’ufficiale giudiziario dirigente effettuata dalla Direzione Generale del Personale e della Formazione del Ministero su proposta del Presidente della Corte di Appello e con la sorveglianza attribuita allo stesso Presidente.”

Il richiamato indirizzo interpretativo è stato successivamente esposto nelle seguenti note emanate da questa Direzione Generale, in risposta ad appositi quesiti formulati dai rispettivi Capi degli Uffici giudiziari:

  1. nota prot. n. 6/225/03-1/2007/CA del 25 febbraio 2008 (All.2);
  2. nota prot. n. 116/1/10308/GM/I del 20 novembre 2008(All. 3);
  3. nota prot. n. 6/1895/03-1/2009/CA del 15 dicembre 2009(All. 4);
  4. nota prot. n. 6/1017/03-1/2010/CA del 6 luglio 2010 (All. 5).

Allo stato, pertanto, non si riscontrano disposizioni normative nuove che possano indurre ad aggiornare l’assetto organizzativo di gestione di tale personale, risultando peraltro non conferente, in quanto vertente in materia di contrattazione collettiva, il richiamo fatto dall’Organizzazione sindacale all’art. 6 comma 2 lett. b) del Contratto integrativo 29 luglio 2010, per significare che “la delegazione di parte pubblica è formata negli uffici giudiziari sede di rsu <dal Magistrato Capo dell’Ufficio e dal dirigente della cancelleria e da un suo delegato> e alla lettera f) che per quanto concerne gli uffici NEP è <integrata> dal dirigente dell’ufficio NEP, ovvero il coordinatore integra ma non sostituisce la dirigenza amministrativa”.

Sul punto, invece, rileva che per quanto concerne gli assistenti giudiziari in servizio presso gli Uffici NEP, “il Dirigente UNEP deve essere messo nelle condizioni di poter gestire tale personale in maniera funzionale all’organizzazione dell’ufficio, nonché esercitare la dovuta sorveglianza sullo stato giuridico (presenze, assenze, congedi e altro) e sul servizio espletato nell’ambito della struttura UNEP” (cfr. cit. nota prot. n. 6/1017/03-1/2010/CA del 6 luglio 2010).

Roma, 2 luglio 2013

IL DIRETTORE GENERALE
Emilia Fargnoli