Cassa ammende - Invito 27 maggio 2019 - A presentare proposte di intervento cofinanziate in attuazione dell’Accordo stipulato con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 26 luglio 2018

27 maggio 2019

Ministero della giustizia

CASSA delle AMMENDE

 


Ai Signori Presidenti delle Regioni
 e delle Province Autonome di Trento e Bolzano

Ai Signori referenti

E p.c. Al Signor Presidente della Conferenza
delle Regioni e Province Autonome

Al Signor Coordinatore
Commissione Politiche Sociali

Al Signor Coordinatore Commissione
Istruzione, Lavoro, Innovazione e ricerca

Ai Provveditorati Regionali
Amministrazione Penitenziaria

Agli Uffici Interdistrettuali
 di Esecuzione penale esterna

Ai Centri per la Giustizia Minorile

LORO SEDI
 

Oggetto: Invito a presentare proposte di intervento cofinanziate dalla Cassa delle Ammende in attuazione dell’Accordo stipulato con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 26 luglio 2018

 

§1. Premessa

In data 26 luglio 2018 è stato stipulato tra la Cassa delle Ammende e la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome l’Accordo per la promozione di una programmazione condivisa di interventi in favore delle persone in esecuzione penale.

L’Accordo ha l’obiettivo generale di rafforzare il campo di azione delle politiche di inclusione per contrastare fenomeni di discriminazione sociale e lavorativa e mettere a sistema le risorse messe in campo per l’inserimento sociale, formativo e lavorativo delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

Con delibera del Consiglio di Amministrazione della Cassa delle Ammende del 20 dicembre 2018 sono state adottate le linee programmatiche di indirizzo generale per l’anno 2019, espressione delle opzioni strategiche e programmatiche della Cassa. Le principali linee di intervento previste per la richiesta di finanziamento sono le seguenti:

  • potenziamento di percorsi di inclusione sociale, valorizzando il modello di integrazione con le risorse del territorio e del privato sociale, con il rafforzamento della governance interistituzionale per ampliare le opportunità di accesso al mondo del lavoro, attraverso il cofinanziamento di programmi di reinserimento socio-lavorativo;
  • rafforzamento dei programmi di assistenza ai detenuti, agli internati o alle persone in misura alternativa alla detenzione o soggette a sanzioni di comunità e alle loro famiglie, contenenti, in particolare, iniziative educative, culturali e ricreative, nonché di recupero dei soggetti tossicodipendenti o assuntori abituali di sostanze stupefacenti o psicotrope o alcoliche, di integrazione degli stranieri sottoposti ad esecuzione penale, di cura ed assistenza sanitaria;
  • realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reato e percorsi di giustizia riparativa e mediazione penale.

Le linee programmatiche e l’Accordo convergono, dunque, in un’ottica di promozione del coinvolgimento dei diversi attori socio-istituzionali sia a livello di strategia integrata di interventi sia a livello di programmazione condivisa delle azioni atte a favorire l’inclusione sociale delle persone in esecuzione penale, in considerazione del ruolo fondamentale che le amministrazioni regionali rivestono in materia di programmazione, coordinamento ed attuazione delle politiche sociali, formative e del lavoro.

Con la presente iniziativa si intende porre in essere un’azione di sistema volta ad assicurare la coerenza programmatica dei diversi livelli di governance, nazionale, regionale e locale, per promuovere una programmazione condivisa, onde evitare un’inutile quanto dannosa parcellizzazione degli interventi.

Tanto premesso, si invitano codesti Enti a presentare specifiche proposte progettuali a valere sul bilancio della Cassa, concernenti una o più delle seguenti aree di intervento, anche in forma complementare ed integrata con quanto già adottato nell’ambito della programmazione regionale/provinciale:

  1. percorsi di formazione professionale rivolti a persone in esecuzione penale;
  2. percorsi di inclusione sociale e/o di inserimento lavorativo rivolti a persone in esecuzione penale;
  3. interventi di assistenza per le persone in esecuzione penale e per i familiari, con particolare riferimento alla prole minore di età;
  4. sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reati, per la giustizia riparativa e la mediazione penale.

Si specifica, a tal riguardo, che i destinatari degli interventi, di cui ai punti 1, 2 e 3, sono da intendersi adulti e giovani adulti, sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria privativi o limitativi della libertà personale, che abbiano compiuto il 18°anno di età, anche se il reato è stato commesso nella minore età.


§2. Dotazione finanziaria

Per la presente iniziativa sono stanziati 10 milioni di euro per la formazione professionale, l’inclusione sociale e/o lavorativa, ripartiti per Regione e Province Autonome, sulla base dei dati statistici relativi al numero delle persone in esecuzione penale presenti sul territorio e della tipologia di misura penale, e 500.000 euro per la realizzazione di programmi per il sostegno alle vittime di reato, per lo sviluppo della giustizia riparativa e la mediazione penale, gestiti da enti pubblici, giusta Delibera del Consiglio di Amministrazione della Cassa delle Ammende del 23 maggio 2019, pubblicata sul sito www.giustizia.it.

In allegato, si riporta la tabella di riparto delle risorse per Regione e Province Autonome.

Ciascuna Regione/Provincia Autonoma potrà presentare un’unica proposta progettuale la cui struttura sarà eventualmente articolata a seconda delle aree di intervento prescelte in uno o più sub-progetti. Nel caso in cui il progetto includa interventi che configurano più sub progetti dovranno essere presentate separate schede analitiche di costi.


§3. Durata intervento

L’intervento dovrà avere durata di 18 mesi, eventualmente prorogabile su richiesta motivata da parte della Regione/Provincia Autonoma interessata, fino ad un massimo di 24 mesi.


§4. Spese ammissibili

Le spese ammissibili a finanziamento devono rientrare nelle seguenti categorie e tenere conto dei costi standard previsti dalle disposizioni vigenti:

  • costi del personale;
  • spese per i destinatari;
  • spese per acquisti e noleggio di beni e servizi;
  • spese generali di funzionamento.


§5. Modalità di presentazione di proposte progettuali

Le proposte progettuali dovranno illustrare il fabbisogno dell’utenza del territorio e le azioni che si intendono realizzare per favorire l’inclusione sociale dei soggetti destinatari degli interventi, utilizzando il modello per la presentazione dei progetti (Allegato 1), compilato in ogni sezione in linea con le indicazioni fornite dallo stesso.

Le domande di finanziamento recanti le proposte progettuali dovranno essere trasmesse alla Cassa delle Ammende, in via telematica e firmati digitalmente dal responsabile di progetto, entro e non oltre il 18 settembre 2019 al seguente indirizzo: cassa.ammende.dap@giustiziacert.it

[Termine prorogato con Comunicazione 17 luglio 2019 - Proroga del termine al 31 ottobre 2019 per la presentazione di proposte di intervento cofinanziate dalla Cassa delle Ammende in attuazione dell'Accordo con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome]

Nel modello per la presentazione delle domande di finanziamento dei progetti è prevista, oltre all’indicazione dei dati identificativi dell’Ente richiedente, anche la predisposizione di una relazione illustrativa nella quale è specificamente descritto il contenuto del progetto, nelle sue diverse articolazioni, le finalità che si intendono perseguire e la loro coerenza con gli scopi della Cassa, le modalità, i tempi, il luogo ed i mezzi necessari per la sua attuazione, oltre che la specifica descrizione analitica delle spese che si intendono eseguire, coerentemente con quanto disposto ai precedenti paragrafi 2 e 4.

Deve, altresì, essere data specifica indicazione: del responsabile di progetto del soggetto proponente, dei dati anagrafici e del codice fiscale; dei dati contabili necessari per le modalità di finanziamento deliberato.

I Requisiti indispensabili per presentare la domanda sono:

  • la sottoscrizione di un accordo di partenariato con il Provveditorato Regionale o con l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna e, nel caso del coinvolgimento di giovani adulti in carico ai servizi della giustizia minorile e di comunità, lo stesso dovrà prevedere anche la sottoscrizione da parte del Centro Giustizia minorile competente;
  • cofinanziamento da parte della Regione/Provincia Autonoma per un importo non inferiore al 30% del finanziamento richiesto alla Cassa. Tale cofinanziamento può prevedere risorse regionali e delle Province Autonome, già stanziate in bilancio per medesime finalità. In questo caso dovranno essere assicurate, da parte della Regione/ Provincia Autonoma, le modalità atte a garantire la complementarietà, specificando il valore aggiunto che si intende perseguire con la proposta progettuale.

Al partenariato dovranno essere invitati a partecipare anche tutti gli altri enti pubblici necessari per la realizzazione della presente azione di sistema.

A seguito del superamento della fase istruttoria e dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, le Regioni/Province Autonome stipuleranno la convenzione per la concessione del finanziamento con la Cassa. La partecipazione delle associazioni riconosciute ovvero iscritte fra gli enti ausiliari previsti dall'articolo 115 del D.P.R.309/90, nonché degli enti del terzo settore ai sensi del D.lgs. 117/17 dovrà essere effettuata con procedure ad evidenza pubblica, anche attraverso la coprogettazione, da espletare per l’eventuale scelta del soggetto attuatore di progetto o per la definizione del partenariato di progetto.

All’atto della ricezione della domanda, il Segretario Generale della Cassa delle Ammende designerà il responsabile del procedimento tra i funzionari in servizio presso la Cassa, che costituirà il punto di riferimento per il soggetto richiedente il finanziamento ai fini del completamento della fase istruttoria.

Il responsabile del procedimento, ove la domanda di finanziamento non sia stata presentata nelle forme previste nel relativo modello, entro trenta giorni dal ricevimento, invita il proponente ad avvalersi del predetto modello ed a ripresentare la domanda entro trenta giorni dalla richiesta. Fino alla ricezione degli adempimenti integrativi l’istruttoria è sospesa. Decorsi i termini di cui ai periodi precedenti, senza la ricezione degli adempimenti integrativi ovvero della presentazione della domanda secondo il modello, il responsabile del procedimento, nei trenta giorni successivi, segnala l'irregolarità formale o la non completezza della domanda al Segretario Generale il quale, verificato il difetto formale o la mancata integrazione nei termini, dichiara estinto il procedimento di finanziamento e ne dà comunicazione all’interessato.

Il responsabile del procedimento, ove la domanda sia conforme al modello e completa in ogni sua parte, la sottopone alla valutazione di una Commissione presieduta dal Segretario Generale e costituita da esperti in progettazione in ambito sociale, che esprime un parere sulla sua utilità e congruità della proposta progettuale.

I criteri fondamentali di riferimento per la valutazione dei progetti presentati per il finanziamento saranno: l’innovatività dell’azione proposta, il numero dei destinatari in esecuzione penale coinvolti, la sostenibilità del progetto al termine del finanziamento, la complementarietà con interventi già in essere, la qualità del partenariato coinvolto nell’iniziativa, la previsione di adeguati strumenti e processi di governo e coordinamento tra Regione, Enti partner e Servizi della Giustizia, la coerenza e congruità del budget rispetto alle azioni proposte, la coerenza del cronoprogramma delle attività, la previsione di un sistema di monitoraggio e valutazione.

Il Segretario Generale propone al Presidente della Cassa l'iscrizione della domanda di finanziamento all'ordine del giorno della prima adunanza del Consiglio di Amministrazione, allegando il parere della Commissione e predisponendo uno schema di delibera per le determinazioni del Consiglio.


§ 6. Condizioni per la concessione del finanziamento

La concessione del finanziamento è condizionata all’indicazione di un conto corrente bancario o postale, o di un conto di tesoreria, intestato al soggetto proponente che ha presentato la domanda.

La delibera di finanziamento adottata dal Consiglio deve, altresì, prevedere per il responsabile del progetto le seguenti prescrizioni, connesse all’erogazione del finanziamento: a) l’obbligo di comunicare immediatamente alla Cassa notizia del mutamento del responsabile del progetto con contestuale trasmissione dell’atto di nomina; b) l’obbligo di segnalare alla Cassa ogni variazione delle modalità di esecuzione dei progetti finanziati ai fini della necessaria autorizzazione del Consiglio di Amministrazione, compresa ogni variazione del cronoprogramma; c) l’obbligo di trasmettere alla Cassa, ogni sei mesi, un rapporto sull'impiego dei fondi ricevuti, inviando la documentazione giustificativa delle spese sostenute; d) l’obbligo di far accedere al controllo sull'attività finanziaria le persone delegate dalla Cassa.

L'inosservanza degli obblighi assunti dal beneficiario del finanziamento comporta la sospensione del finanziamento da parte del Consiglio e, nei casi gravi, la revoca.

Il finanziamento deliberato dal Consiglio è erogato con mandati di pagamento emessi dal Segretario Generale della Cassa e trasmessi alla Cassa Depositi e Prestiti che ne cura l'accreditamento ai responsabili dei progetti. Sarà erogato un primo finanziamento pari al 70% all’atto della dichiarazione di inizio delle attività progettuali, ed il saldo del 30% a seguito di rendicontazione della spesa sostenuta e quietanzata, pari ad almeno il 60% dell’importo previsto, conseguentemente all’esito positivo dei controlli effettuati sui rendiconti semestrali e sulle correlate relazioni, così come disposto in sede di convenzione per la concessione del finanziamento.


§ 7. Sistema di valutazione dei programmi e progetti finanziati dalla Cassa delle Ammende

Ciascuna Regione/Provincia Autonoma è tenuta a raccogliere i dati relativi ai soggetti destinatari degli interventi indicando: 1) i destinatari individuati; 2) gli interventi realizzati, 3) i soggetti del territorio coinvolti.

I dati dovranno essere valorizzati:

  • ex ante, in fase di presentazione della proposta progettuale. La proposta avrà valore previsionale e permetterà di valorizzare il potenziale del progetto;
  • ex post, in fase di relazione semestrale e di relazione finale, al fine di fornire tutte le informazioni quali-quantitative atte a esprimere l’effettiva capacità del progetto di raggiungere la popolazione definita, il raggiungimento degli obiettivi programmati e dei risultati in termini di impatto rispetto all’efficacia degli interventi realizzati per il miglioramento della problematica rappresentata.

In sede di approvazione del progetto verrà predisposta specifica scheda di monitoraggio e la stessa verrà allegata alla convenzione per la concessione del finanziamento.

Per informazioni sulla predetta procedura è possibile inviare una richiesta

al seguente indirizzo cassa.ammende.dap@giustizia.it

o telefonare al n. 06 66591775 / 06 66591247

Si allega il prospetto di ripartizione finanziaria e il modello per la presentazione della domanda di finanziamento.

Il Segretario Generale
Sonia Specchia

 

RIPARTO RISORSE FINANZIARIE GIUSTA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CASSA DELLE AMMENDE DEL 23/05/19
 
Regioni Ripartizione budget reinserimento socio-lavorativo
e assistenza persone in esecuzione penale e loro familiari
con particolare riferimento alla prole minore di età
Ripartizione budget servizi
sostegno alle vittime e giustizia riparativa
ABRUZZO € 350.000 € 20.000
BASILICATA € 150.000 € 10.000
CALABRIA € 350.000 € 20.000
CAMPANIA € 1.000.000 € 50.000
EMILIA ROMAGNA € 700.000 € 30.000
FRIULI VENEZIA GIULIA € 250.000 € 15.000
LAZIO € 800.000 € 30.000
LIGURIA € 300.000 € 20.000
LOMBARDIA € 1.310.000 € 60.000
MARCHE € 210.000 € 10.000
MOLISE € 120.000 € 10.000
PIEMONTE € 700.000 € 30.000
PUGLIA € 600.000 € 30.000
SARDEGNA € 400.000 € 20.000
SICILIA € 1.000.000 € 50.000
TOSCANA € 650.000 € 20.000
TRENTINO ALTO ADIGE   € 25.000
Trento € 200.000  
Bolzano € 100.000  
UMBRIA € 200.000 € 10.000
VALLE D'AOSTA € 110.000 € 10.000
VENETO € 500.000 € 30.000
Totale nazionale € 10.000.000 € 500.000