Magistratura onoraria - Misure di sostegno per i magistrati onorari in servizio - contributo ex art. 119, D.L. n. 18 del 17.3.2020 – cumulabilità con altro bonus previ-sto dallo stesso D.L., percepito dal magistrato onorario per uno/due mesi - esclusione

provvedimento 4 agosto 2020

Poiché ai sensi dell’art. 119, decreto legge 17.3.2020 n. 18 il contributo economico “è riconosciuto per un massimo di tre mesi e parametrato al periodo effettivo di sospensione di cui all’art. 83(vd. I comma) e “non è cumulabile con altri contributi o indennità comunque denominati erogati a norma del presente decreto” (vd. II comma), il medesimo contributo non è compatibile con la fruizione, sia già avvenuta, sia a venire, di altre prestazioni previste dallo stesso decreto legge, indipendentemente dal periodo di fruizione delle stesse, la cui mancata percezione (sia precedente sia successiva) è suscettibile di attestazione da parte dello stesso magistrato onorario in sede di richiesta del contributo di cui all’art. 119. Il magistrato onorario che intenda fruire del contributo di cui all’art. 119 e che abbia presentato domanda ad altro soggetto per beneficiare di altro contributo, al fine di non violare il divieto di cumulo, potrà revocare la domanda già presentata.


Struttura di riferimento

Provvedimento 4 agosto 2020 - Misure di sostegno per i magistrati onorari in servizio. Concessione del contributo economico ex art. 119 D.L. 17.3.2020 n. 18 (c.d. Cura Italia) nell’ipotesi in cui il magistrato onorario abbia già ricevuto altro bonus per uno/due mesi, previsto dallo stesso decreto


Dipartimento per gli affari di giustizia
Direzione generale della giustizia civile

Ufficio I – Affari a servizio dell’amministrazione della giustizia
Reparto I – Servizi relativi alla giustizia civile

 

Al sig. Presidente della Corte di appello di BOLOGNA
Al sig. Presidente della Corte di appello di MILANO

 

Oggetto: Quesiti in merito alle misure di sostegno per i magistrati onorari in servizio. Concessione del contributo economico ex art. 119 D.L. 17.3.2020 n. 18 (c.d. Cura Italia) nell’ipotesi in cui il magistrato onorario abbia già ricevuto altro bonus per uno/due mesi, previsto dallo stesso decreto.
Rif. prot. DAG n. 65505.E del 21.4.2020 e DAG 106066.E del 6.7.2020.


Con le note in oggetto è stato chiesto di conoscere, con riferimento al contributo di cui all’art. 119 d.l. 17.3.2020 n. 18, se lo stesso possa essere erogato per il mese successivo a quello in cui sia stato già liquidato altro contributo economico previsto dallo stesso decreto (per esempio dalla Cassa Forense o dall’Inps) e anche nel caso in cui il magistrato onorario dichiari contestualmente, con dichiarazione sostitutiva di certificazione, che non percepirà ulteriori bonus e confermi di averlo ricevuto solo per un primo periodo.


Al riguardo, premesso che ai sensi dell’art. 119, primo comma, il contributo economico “è riconosciuto per un massimo di tre mesi e parametrato al periodo effettivo di sospensione di cui all’art. 83” e che il secondo comma prevede espressamente che “non è cumulabile con altri contributi o indennità comunque denominati erogati a norma del presente decreto”, si richiama, come già evidenziato da codeste Presidenze, quanto già chiarito con le circolari DAG 56578.U del 2.4.2020 DAG n. 60009.U del 9.4.2020 di questa Direzione generale.


Si osserva, pertanto, che il contributo di cui all’art. 119 non è compatibile con la fruizione, sia già avvenuta, sia a venire, di altre prestazioni previste dallo stesso decreto legge, indipendentemente dal periodo di fruizione di queste ultime; che tale requisito può essere attestato dallo stesso magistrato onorario in sede di richiesta del contributo di cui all’art. 119; che l’attestazione dovrà avere ad oggetto proprio la mancata erogazione, sia precedente, sia successiva, di altri contributi; che qualora un magistrato onorario che intenda fruire del contributo di cui all’art. 119 abbia presentato domanda ad altro soggetto per beneficiare di altro contributo, al fine di non violare il divieto di cumulo, potrà revocare la domanda già presentata.


Roma, lì 4 agosto 2020

Il direttore Generale
Giovanni Mimmo