Direttiva annuale del ministro per l'anno 2024

aggiornamento: 5 aprile 2024

Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione per l’anno 2024

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e, in particolare, l’art. 8, concernente la Direttiva annuale del Ministro sull’attività amministrativa e la gestione;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e successive modificazioni e integrazioni, e, in particolare, gli artt. 4 e 14, secondo i quali l’organo d’indirizzo politico annualmente definisce obiettivi, priorità, piani, programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l’attività amministrativa e per la gestione;

Visto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, concernente “Individuazione delle unità previsionali di base del bilancio dello Stato, riordino del sistema di tesoreria unica e ristrutturazione del rendiconto generale dello Stato” e, in particolare, l’art. 3, comma 3, secondo cui il titolare del centro di responsabilità amministrativa è il responsabile della gestione e dei risultati derivanti dall’impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate;

Visti gli articoli 16 ss. del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante la “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59”;

Visto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante “Attuazione della Legge 4 marzo 2009 n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni”;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2016, n. 105, recante “Regolamento di disciplina delle funzioni del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni”;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, di contabilità e finanza pubblica;

Visto il Documento di Economia e Finanza per l’anno 2023, deliberato dal Consiglio dei ministri in data 11 aprile 2023;

Vista la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza per l’anno 2023, deliberata dal Consiglio dei ministri in data 27 settembre 2023;

Vista, in particolare, la Nota integrativa allo stato di previsione del Ministero della Giustizia per l’anno 2024 e per il triennio 2024-2026;

Vista la legge 30 dicembre 2023, n. 213 di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e del bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026;

Visto il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 29 dicembre 2023, recante la “Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e per il triennio 2024-2026”;

Tenuto conto della necessità di definire, ai sensi dei citati artt. 4 e 14 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni, attraverso apposita Direttiva, gli obiettivi dell’Amministrazione della giustizia per l’anno 2024;

Visto l’Atto di indirizzo del 29 dicembre 2023, con il quale sono state individuate le priorità politiche da realizzarsi nel 2024;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 giugno 2015, n. 84 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche”, così come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, n. 99, nonché dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2020, n. 175 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 aprile 2022, n. 54;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, n. 100 “Regolamento concernente organizzazione Uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia, nonché dell’organismo indipendente di valutazione della performance”, come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 aprile 2022, n. 54;

Visto il decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito con modificazioni dalla legge 10 agosto 2023, n. 112 “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica”, e, in particolare, l’art. 13, che ha previsto misure organizzative finalizzate al rafforzamento delle competenze del Ministero della giustizia in materia di analisi, valutazione delle politiche pubbliche e revisione della spesa;

Visto il Piano integrato di attività e organizzazione, adottato con D.M. 31 gennaio 2024;

Visto il D.M. 23 dicembre 2021, di approvazione del “Sistema di misurazione e valutazione della performance” del Ministero della Giustizia;

Viste le proposte formulate dai titolari dei centri di responsabilità amministrativa;

Sentito l’Organismo Indipendente di Valutazione;

Emana

la seguente Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione per l’anno 2024 che definisce, sulla base delle priorità politiche adottate in data 29 dicembre 2023, gli obiettivi dell’Amministrazione e le connesse strategie per consentire l’attuazione di azioni concrete in coerenza con gli ambiti di intervento fissati e con il ciclo annuale della programmazione finanziaria e di bilancio.


Art. 1
Finalità e contenuto

La presente Direttiva è finalizzata ad assicurare il raccordo tra gli indirizzi di politica economica e la programmazione strategica affidata all’azione amministrativa del Ministero per il corretto e proficuo impiego delle risorse assegnate.

La medesima Direttiva definisce pertanto gli obiettivi generali nelle materie di competenza del Ministero della Giustizia, coerentemente con gli indirizzi di programmazione strategica contenuti nel Programma di Governo, nel Documento di Economia e Finanza, nella Nota integrativa allo stato di previsione della spesa di questo Ministero per l’anno 2024 e nella Legge concernente il bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, nonché con le priorità politiche come dettate nell’Atto di indirizzo emanato in data 29 dicembre 2023.

La presente Direttiva intende inoltre sviluppare una programmazione strategica che assicuri continuità nello svolgimento delle funzioni di rispettiva competenza dei Centri di Responsabilità amministrativa (C.R.A.) e che consenta  di introdurre, nella gestione e nella organizzazione delle risorse, elementi di innovazione e di riforma, nonché di attuare un più efficace controllo di gestione, anche allo scopo di adottare comportamenti finalizzati alla razionalizzazione dei consumi e all’efficientamento energetico. Centrale, nell’ambito della programmazione, è poi il coordinamento con l’attività di revisione della spesa, che deve essere supportata dalle attività di analisi e valutazione delle politiche pubbliche al fine di orientare le scelte allocative; in sinergia tra loro, l’analisi, la valutazione delle politiche pubbliche e la revisione della spesa rappresentano lo strumento per incrementare il valore prodotto con le risorse della collettività, ridurre sacche di inefficienza e garantire la sostenibilità del sistema, obiettivi ancor più rilevanti nel contesto dei vincoli esistenti a livello europeo.

Gli obiettivi generali assegnati ai titolari dei C.R.A. sono di seguito meglio specificati e rappresentati anche attraverso le schede allegate alla presente Direttiva e ne costituiscono parte integrante.

In considerazione della progressiva attuazione della riforma del bilancio dello Stato, che ha previsto l’introduzione delle “azioni” quali aggregati di bilancio sottostanti i programmi di spesa, la pianificazione strategica è rappresentata in collegamento con la programmazione operativa di I livello, riferita alle missioni e programmi; la medesima dà rilievo al contenuto, alla descrizione e alla distribuzione delle risorse, anche in relazione agli indicatori stabiliti dalla documentazione di bilancio.

Costituiscono altresì parte integrante della Direttiva i diagrammi rappresentativi delle risorse complessive assegnate al Dicastero della Giustizia per il triennio 2024-2026 per il perseguimento degli obiettivi strategici e strutturali e della ripartizione delle risorse destinate a ciascun C.R.A.

Ai fini della verifica e dell’analisi economico-finanziaria del raggiungimento degli obiettivi, ciascun titolare dei Centri di Responsabilità si atterrà ai programmi di spesa iscritti nel bilancio relativo all’esercizio finanziario corrente, suddivisi in azioni e capitoli di spesa, come riportato nella tabella relativa al Ministero della Giustizia del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 29 dicembre 2023 concernente la ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e per il triennio 2024-2026.


Art. 2
Destinatari degli obiettivi

I destinatari della presente Direttiva sono i titolari dei C.R.A. del Dicastero individuati dal decreto di organizzazione di cui al D.P.C.M. n. 84 del 15 giugno 2015 e dal D.P.C.M. n. 99 del 19 giugno 2019 e dei titolari delle strutture organizzative sottoelencate, ai quali sono assegnati, per l’anno in corso, gli obiettivi strategici.

Secondo l’attuale struttura organizzativa del Ministero della Giustizia, destinatari della Direttiva sono:

  • il Capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi;
  • il Capo del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione;
  • il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria;
  • il Capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità;
  • il Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia;
  • il Direttore generale dell’Ufficio centrale degli archivi notarili;
  • il Direttore generale per la valutazione delle politiche pubbliche e la revisione della spesa;
  • il Direttore generale dell’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
  • il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.


Art. 3
Obiettivi generali

Fermi restando tutti i compiti istituzionali, ancorché non menzionati in questa sede, ai titolari dei C.R.A. sono assegnati, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, gli obiettivi generali come di seguito riportati ed esposti in allegato. I C.R.A. assicurano il necessario raccordo con l’Unità di missione per il P.N.R.R. istituita presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministro con Decreto interministeriale del 18 novembre 2021, al fine di assicurare il coordinamento tra le azioni finanziate nell’ambito dell’ordinaria politica di bilancio e gli interventi in corso di realizzazione nell’ambito del P.N.R.R. e del relativo Piano Complementare.

Nell’ambito del quadro di programmazione strategica così definito, i titolari dei C.R.A., in base al combinato disposto dell’art. 3 del d. lgs. 279/1997, dell’art. 5 del d. lgs. 300/1999 e dell’art. 16 del d. lgs. 165/2011 e successive modificazioni, attribuiscono gli obiettivi di competenza ai Direttori preposti alle Direzioni generali funzionalmente dipendenti, formalizzando le modalità organizzative inerenti alle attività da pianificare per il raggiungimento degli obiettivi assegnati ed attivando il primo livello del controllo di gestione.

I titolari delle strutture di secondo livello assegnano, a loro volta, ai dirigenti degli uffici di terzo livello la programmazione operativa (secondo livello del controllo di gestione) nonché gli obiettivi necessari alla realizzazione dei compiti istituzionali e le correlate risorse umane e finanziarie.

La declinazione dei suddetti obiettivi in obiettivi operativi e piani di attività (o progetti) viene realizzata secondo una modalità “a cascata” che vede coinvolti i Direttori generali e i dirigenti di II fascia, funzionalmente dipendenti.

Per la realizzazione della programmazione strategica, nonché per lo svolgimento degli altri compiti istituzionali e per l’assolvimento delle conseguenti responsabilità, i titolari dei C.R.A. si avvalgono delle risorse finanziarie assegnate al Ministero della Giustizia per il triennio 2024-2026, di cui alla tabella 5 del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 29 dicembre 2023.


Art. 4
Obiettivi del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi

Al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Miglioramento dello stato di benessere organizzativo e della capacità amministrativa, mediante la ricerca di ulteriori risorse economiche e di modalità organizzative innovative, il compimento dei processi assunzionali in atto, la predisposizione delle nuove piante organiche del personale dell'amministrazione giudiziaria e della magistratura onoraria, l'innalzamento dei livelli di formazione di tutto il personale e il miglioramento delle condizioni di vivibilità degli uffici giudiziari.
  2. Garantire il funzionamento degli uffici giudiziari e le attività di supporto alla giurisdizione, innalzando progressivamente i livelli di qualità del servizio giustizia, grazie alle nuove risorse disponibili, nonché al reimpiego di risparmi conseguiti mediante una rigorosa politica di razionalizzazione della spesa; piena ed effettiva operatività dei nuovi strumenti delineati dalle riforme intervenute nel settore giustizia, ivi compresi gli interventi connessi al P.N.R.R.; piena realizzazione del principio di prossimità ed accessibilità del sistema giustizia, in modo da migliorare il supporto alla funzione giurisdizionale.
  3. Incremento dei livelli di efficienza dell’azione amministrativa, attraverso il completamento delle attività di riorganizzazione a livello centrale e territoriale e lo sviluppo dei servizi interdipartimentali, con particolare riferimento all’avvio di un percorso virtuoso finalizzato all’ottimizzazione della gestione e dell’utilizzo degli immobili a disposizione, alla razionalizzazione dell’edilizia giudiziaria e alla riduzione delle locazioni in corso, anche mediante apposite strategie di riduzione dei consumi ed efficientamento energetico.


Art. 5
Obiettivi del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione

Al Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, è assegnato il seguente obiettivo di I livello:

  1. Avanzamento del processo di transizione digitale, nella direzione dell`obiettivo generale di riduzione della durata dei procedimenti e dell’aumento delle capacita` di analisi delle criticita` e di avvicinamento maggiore dei cittadini al sistema giustizia, completando la digitalizzazione del settore penale e la digitalizzazione dei servizi offerti dagli uffici giudiziari ai cittadini e agli operatori, rendendo accessibile la giustizia in modo semplice, rapido e sicuro; adeguamento dell’infrastruttura dell`ecosistema Giustizia, sia in termini di impianti, che di potenziamento e rinnovamento tecnologico, nonché di rafforzamento dell’organizzazione e della sicurezza informatica; formazione continua del personale amministrativo e di magistratura in modo da consentire la più ampia capacità di utilizzo dei nuovi strumenti e dei mezzi comunicativi.


Art. 6
Obiettivi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Assicurazione e rafforzamento dell’ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari e durante le traduzioni, tanto nell’interesse degli operatori quanto dei detenuti, implementando i sistemi di videosorveglianza e di controllo, anche attraverso un ammodernamento tecnologico degli apparati di sicurezza interni ed esterni.
  2. Valorizzazione delle risorse umane, reclutamento, formazione ed efficienza gestionale, riqualificando le funzioni, intensificando le iniziative di formazione specializzata e redistribuendo le dotazioni organiche della Polizia penitenziaria e delle professionalità giuridico-pedagogiche; miglioramento della qualità della vita del personale di Polizia penitenziaria, rendendo idonei e vivibili gli ambienti lavorativi anche attraverso l’implementazione di strumenti di supporto psicologico.
  3. Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari, mirate all’adeguamento e alla riqualificazione degli istituti esistenti, al fine di assicurare la tutela della salute, della sicurezza e delle migliori condizioni di vita negli ambienti detentivi; maggiore economicità ed efficienza delle strutture e degli impianti, con specifico riferimento a obiettivi di controllo e  riduzione della spesa per i consumi energetici; completamento delle opere e degli interventi per l’aumento della capacità ricettiva, finalizzato alla differenziazione dei regimi di sicurezza e trattamentali degli istituti penitenziari, nonché ad agevolare l’esecuzione delle pene in prossimità del territorio di origine delle persone ristrette.
  4. Miglioramento delle condizioni di detenzione attraverso l’incremento dell’offerta lavorativa e delle attività di istruzione e di formazione professionale, culturali, ricreative e sportive, in modo da alleviare il disagio conseguente alla permanenza nelle camere detentive, e da individuare opzioni trattamentali che facilitino il consapevole reinserimento nel contesto sociale, al fine di garantire le esigenze di sicurezza e la flessione del tasso di recidiva, con particolare attenzione alla tutela della salute psichiatrica dei soggetti detenuti.


Art. 7
Obiettivi del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità

Al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Attuazione dei provvedimenti penali dell’Autorità giudiziaria; trattamento, accoglienza, accompagnamento, assistenza socio-educativa e mantenimento dei minori e giovani adulti; organizzazione e attuazione di interventi e progetti trattamentali con coinvolgimento del territorio; diffusione della cultura della legalità per la riduzione della recidiva; controllo sui servizi erogati dalle comunità in coordinamento con le Procure minorili; implementazione delle misure alternative e messa alla prova attraverso la stipula di Protocolli con enti territoriali, elaborazione di progetti di pubblica utilità e supporto all’ampliamento delle offerte formative e lavorative; controlli sull’esecuzione delle misure alternative alla detenzione anche attraverso l’impiego della Polizia penitenziaria; individuazione di buone pratiche di giustizia riparativa e per la tutela delle vittime del reato.
  2. Miglioramento dell’organizzazione e della capacità amministrativa, mediante assicurazione della funzionalità degli Uffici e Istituti dell’Amministrazione al fine di consentire l’attuazione dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria; individuazione e implementazione di nuove forme di intervento e di trattamento e sperimentazione di nuove strategie comuni per il contrasto alla devianza; prosecuzione delle attività in materia di razionalizzazione e contenimento dei consumi e di efficientamento energetico; miglioramento degli ambienti detentivi; implementazione dei sistemi di sicurezza passivi innovativi; razionalizzazione  delle locazioni passive; raggiungimento degli obiettivi legati all’utilizzo delle risorse del Fondo complementare al P.N.R.R.; digitalizzazione progressiva dei processi di lavoro.
  3. Impiego ottimale del personale al fine di assicurare gli adempimenti istituzionali dell’Amministrazione, in particolare l’attuazione dei provvedimenti giudiziari con interventi trattamentali e socio- riabilitativi e la garanzia della sicurezza nelle strutture residenziali; assunzione di nuovo personale in attuazione del piano triennale dei fabbisogni; sviluppo di carriera e progressioni economiche; mobilità territoriale; completamento dei nuclei di Polizia penitenziaria a supporto degli uffici di esecuzione penale esterna; attuazione del lavoro agile; azioni finalizzate al benessere organizzativo e alla diffusione della cultura di parità di genere; informatizzazione della gestione del personale.
  4. Promozione della cooperazione internazionale in materia civile minorile, mediante efficace applicazione delle Convenzioni e dei Regolamenti per i quali il Dipartimento riveste il ruolo di Autorità Centrale; perfezionamento e consolidamento dei modelli applicativi uniformi delle prestazioni di assistenza tecnica qualificata nei procedimenti in materia di sottrazione dei minori, esercizio del diritto di visita e riscossione coattiva dei crediti alimentari; intensificazione delle relazioni istituzionali e informali intrattenute con le Autorità centrali estere e gli Organi giudiziari italiani, anche ai fini della promozione di orientamenti ermeneutici condivisi delle norme di difficile interpretazione e applicazione; attenta partecipazione ai gruppi di lavoro sulla Conferenza de l’Aja, con particolare riferimento al diritto di famiglia.


Art. 8
Obiettivi del Dipartimento per gli affari di giustizia

Al Dipartimento per gli affari di giustizia, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Migliore organizzazione della struttura amministrativa di supporto all’attività giurisdizionale, mediante sviluppo dei servizi istituzionali del Dipartimento, con conseguente recupero di efficacia e di efficienza, nella rigorosa osservanza delle politiche di governo dirette al recupero di risorse, alla razionalizzazione delle attività e al correlato contenimento della spesa di gestione; gestione della Biblioteca Centrale Giuridica, nonché della Gazzetta e del Bollettino Ufficiale dello Stato; rilevamento, misurazione e mappatura dei fenomeni di giustizia.
  2. Razionalizzazione e tempestiva utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili per spese di giustizia, allo scopo di ridurre il debito dell’amministrazione giudiziaria e i tempi di pagamento dei creditori; periodico monitoraggio sull’andamento delle spese di giustizia nel loro complesso, anche con riferimento alle spese per intercettazioni.
  3. Gestione del contenzioso civile che trae origine dalla legge Pinto in tema di equa riparazione in caso di violazione del termine di ragionevole durata del processo, con progressivo abbattimento del debito pregresso accumulato alla data del 31 dicembre 2014; monitoraggio periodico della relativa spesa corrente e dell’entità del debito pregresso da rimborsare.
  4. Organizzazione e gestione dei concorsi per l’accesso alla professione notarile, forense e per l’iscrizione all’albo dei patrocinanti in Cassazione; gestione dei Registri e degli Albi degli organismi di mediazione, degli enti di formazione per la mediazione, degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento, dei gestori delle vendite telematiche, nonché dell’albo degli amministratori giudiziari; monitoraggio degli organi di rappresentanza degli ordini professionali.
  5. Rafforzamento della cooperazione giudiziaria internazionale nell’ambito dell’UE, in ambito extracomunitario e a livello di organismi internazionali, attraverso un impegno orientato alla costruzione della normativa e dei Regolamenti europei che siano condivisi, nell’attuazione, nell’interpretazione e nell’uso di modelli applicativi uniformi, nonché attraverso un’azione finalizzata a governare i flussi migratori e la lotta al narcotraffico, in particolare centroamericano, attraverso accordi bilaterali con i Paesi sulle sponde del Mediterraneo fino al Medio Oriente e dai Paesi dell’Africa subsahariana; promozione di nuove risoluzioni di contrasto alle molteplici sfaccettature del crimine nell’ambito dell’attività svolta con gli organismi internazionali.


Art. 9
Obiettivi della Direzione generale dell’Ufficio centrale degli Archivi notarili

Alla Direzione generale dell’Ufficio centrale degli Archivi notarili, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, è assegnato il seguente obiettivo di I livello:

  1. Incremento del livello di efficienza attraverso l’adozione di strumenti di innovazione tecnologica in materia informatica e telematica per il miglioramento dei servizi all’utenza e delle modalità di conservazione dei documenti.


Art. 10
Obiettivi della funzione dirigenziale generale per la valutazione delle politiche pubbliche e la revisione della spesa

Al Direttore generale per la valutazione delle politiche pubbliche e la revisione della spesa, incardinato nell’ambito dell’Ufficio di Gabinetto del Ministro, sono assegnati i seguenti obiettivi:

  1. Fornire al vertice politico adeguati documenti per l’analisi, la valutazione delle politiche pubbliche e delle iniziative legislative di competenza del Ministero.
  2. Coadiuvare il vertice politico negli interventi finalizzati al conseguimento degli obiettivi di revisione della spesa attuati dalle articolazioni ministeriali anche attraverso la revisione e l’efficientamento delle procedure di spesa e dei processi organizzativi.
  3. Coadiuvare il vertice politico fornendo il necessario supporto tecnico per la definizione degli interventi da inserire nella manovra di finanza pubblica, curando il coordinamento delle interlocuzioni con le amministrazioni competenti e gli uffici parlamentari.


Art. 11
Obiettivi della Direzione generale dell’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del P.N.R.R.

Alla Direzione generale dell’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del P.N.R.R. sono assegnati i seguenti obiettivi di I livello:

  1. Comunicare tempestivamente all’Ufficio di Gabinetto ogni eventuale criticità derivante dall’attuazione del Piano, garantendo il costante aggiornamento sulle attività svolte e sugli atti emanati, per la necessaria informativa all’Organo politico e per l’eventuale adozione di provvedimenti integrativi o correttivi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi P.N.R.R.
  2. Provvedere al coordinamento, al tempestivo monitoraggio, alla rendicontazione e al controllo delle attività di gestione degli interventi previsti nel P.N.R.R. di cui è titolare il Ministero della giustizia.
  3. Assicurare il raccordo tra le strutture interne ed esterne all’Amministrazione preposte all’attuazione delle linee di intervento del P.N.R.R. e degli interventi previsti dal Piano complementare, con la Struttura di Missione per il P.N.R.R. della Presidenza del Consiglio dei ministri, con l’Ispettorato Generale per il P.N.R.R. del Ministero dell’Economia e delle Finanze e con tutti i soggetti istituzionali coinvolti.
  4. Assicurare la visibilità dei finanziamenti ottenuti dall’Unione Europea nell’ambito del P.N.R.R., diffondendo attraverso l’apposita sezione del sito del Ministero informazioni coerenti, efficaci e proporzionate, destinate a pubblici diversi, tra cui i media e il vasto pubblico.


Art. 12
Pianificazione strategica in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza

A tutti i titolari dei centri di responsabilità amministrativa sono assegnati i seguenti obiettivi strategici:

  1. Promozione della cultura della trasparenza e dell’integrità ed attuazione delle misure di contrasto alla maladministration previste nel Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (P.T.P.C.T.), quale «sezione» 2.3. “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO). 
  2. Implementazione dell’azione di monitoraggio per contenere i rischi corruttivi anche con riferimento allo stato di avanzamento del processo riformatore in atto relativamente agli impegni assunti con il P.N.R.R. e conformemente alle prescrizioni del nuovo codice dei contratti pubblici, sia nella fase dell’evidenza pubblica che in quella dell’esecuzione dei contratti.
  3. Miglioramento dei livelli di efficienza ed efficacia dell’amministrazione della giustizia, unitamente alla virtuosa gestione delle risorse del P.N.R.R. orientata alla prevenzione, individuazione e contrasto delle irregolarità, quali frodi, casi di corruzione e conflitti di interessi.
  4. Creazione di valore pubblico attraverso il perseguimento di obiettivi di imparzialità, trasparenza ed efficienza, al fine di ridurre gli sprechi e di orientare correttamente l’azione amministrativa, prestando particolare attenzione al contrasto di ogni comportamento che possa rendere opaco l’agire amministrativo.


Art. 13
Monitoraggio e valutazione della programmazione strategica

Il monitoraggio dell’attuazione degli obiettivi contenuti nella presente Direttiva e di quelli operativi definiti nel Piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026 di questo Ministero verrà effettuato dall’Organismo indipendente di valutazione in collaborazione con i centri di responsabilità, sulla base della metodologia illustrata nel Sistema di misurazione e valutazione della performance del D.M. 23 dicembre 2021.


Art. 14
Riprogrammazione degli obiettivi

Qualora nel corso del 2023 dovessero entrare in vigore provvedimenti normativi che comporteranno l’assegnazione di ulteriori obiettivi o la modifica di quelli esistenti, oppure si determinasse la necessità di procedere ad una riprogrammazione degli obiettivi, i titolari di ciascun C.R.A. dovranno inviare al Gabinetto del Ministro una proposta motivata di modifica della presente Direttiva e del correlato Piano integrato di attività e organizzazione.

I C.R.A. interessati potranno procedere alla riprogrammazione a seguito dell’avvenuta approvazione della proposta da parte del Ministro.

La Direttiva è trasmessa alla Corte dei Conti, Ufficio di controllo degli atti del Ministero della Giustizia.

Roma, 29 febbraio 2024

Il Ministro
Carlo Nordio

La Direttiva è stata registrata dalla Corte dei Conti in data 4 aprile 2024 con il numero 921.

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