Braccialetto elettronico

aggiornamento: 9 luglio 2018

Il dispositivo consente il controllo elettronico in remoto dei soggetti posti agli arresti domiciliari, in detenzione domiciliare o alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare (nell’ambito delle norme per il contrasto alla violenza di genere).

Il sistema è stato introdotto dall'art. 275-bis c1 del c.p.p (aggiunto dall'art. 16, D. 341/2000 convertito con modifiche dalla l. 4/2001), ma il quadro normativo è stato completato dalla modifica dell’art 47-ter e dall’art 285 bis c.p.p.

Il braccialetto, applicato alla caviglia del controllato, invia segnali ad un'unità di sorveglianza locale, installata all'interno dell'abitazione dove questi è obbligato a permanere.

Se il soggetto si allontana dalla zona di copertura o manomette il dispositivo e perde il contatto, scatta il segnale di avvertimento nella Sala Operativa delle forze dell'ordine cui è collegato il congegno.
 

Riferimenti normativi