Protocollo d’intesa tra Ministero della giustizia Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e Istituto per la storia del Risorgimento italiano per la promozione di attività culturali e formative in favore di soggetti detenuti - 12 dicembre 2017

12 dicembre 2017


Protocollo d’intesa
tra
Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
e
Istituto per la storia del Risorgimento italiano

per la promozione di attività culturali e formative in favore di soggetti detenuti

Il Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, rappresentato dal Capo del Dipartimento dott. Santi Consolo

L’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, rappresentato dal Commissario Straordinario dott. Francesco Paolo Tronca

VISTI

  • l’art. 27 della Costituzione Italiana, che al 3° comma prevede che “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”;
  • gli articoli 15 e 27 della L. 26 luglio 1975, n. 354, “Norme sull'ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, che prevedono che il trattamento dei soggetti in esecuzione pena venga svolto principalmente avvalendosi dell’istruzione, del lavoro, della religione , delle attività culturali, ricreative e sportive, agevolando i contatti con il mondo esterno ed i rapporti con la famiglia e, inoltre, che all’interno dei singoli istituti penitenziari debbano essere favorite ed organizzate attività culturali, sportive e ricreative ed ogni altra attività volta alla realizzazione della personalità dei detenuti e degli internati nel quadro del trattamento rieducativo;
  • l’art. 17 della citata Legge n. 354/1975, ai sensi del quale la finalità del reinserimento sociale dei condannati e degli internati deve essere perseguita anche sollecitando ed organizzando la partecipazione di privati e di istituzioni o associazioni pubbliche o private all’azione rieducativa;
  • l’art. 21 comma 4ter della citata Legge n. 354/1975, introdotto dalla legge n. 94 del 9 agosto 2013, ai sensi del quale i soggetti sottoposti a lavoro all’esterno possono prestare attività a titolo volontario e gratuito in progetti di pubblica utilità in favore della collettività, da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, le Unioni di comuni, le Aziende sanitarie locali, o presso Enti o Organizzazioni, anche internazionali, di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato;

RICHIAMATI

  • la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata il 7 dicembre del 2000;
  • la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Educazione e la Formazione ai diritti umani adottata il 23 marzo 2011;
  • la Risoluzione del Parlamento Europeo 15 dicembre 2011 n. 2897, con la quale il Parlamento europeo ha sollecitato gli Stati membri ad adottare urgenti misure per garantire che siano rispettati e tutelati i diritti fondamentali dei detenuti, in particolare i diritti delle persone vulnerabili;

CONSIDERATO CHE

  • la piena realizzazione del dettato Costituzionale e dei principi contenuti nell’Ordinamento penitenziario rendono necessaria la stipula di intese inter-istituzionali atte a favorire percorsi di collaborazione e di messa in rete delle risorse, per meglio garantire i diritti delle persone ristrette negli istituti penitenziari;
  • deve essere incentivata la partecipazione delle componenti pubbliche, private e del privato sociale più qualificate, al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
  • l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano ritiene fondamentale promuovere il valore della cultura, anche come strumento per il recupero sociale, pertanto intende promuovere accordi di collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria;
  • il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria  promuove interventi trattamentali finalizzati al reinserimento sociale della popolazione in esecuzione di pena, anche attraverso la realizzazione di progetti e iniziative volte a favorire la promozione umana e culturale dei soggetti reclusi;

Premesso

Che l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano ha già realizzato presso alcuni Istituti penitenziari incontri di approfondimento storico e visite culturali di detenuti negli spazi del Museo;

convengono e stipulano quanto segue

Art. 1 - Impegni del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria

Il DAP si impegna:

  1. a promuovere e favorire attività culturali rivolte alle persone detenute su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, su temi di interesse storico e artistico afferenti la tematica del Risorgimento;
  2. a selezionare, tramite le proprie strutture territoriali, detenuti idonei e disponibili a prestare attività ai sensi dell’art. 21, comma 4 ter, della L. 26/07/1975 n. 354 in favore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano;
  3. a favorire l’istruttoria per il rilascio di autorizzazioni ex artt. 17  e  78 O.P. per l'accesso agli Istituti Penitenziari dei referenti dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, per le attività sopra specificate;

Art. 2  - Impegni dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano

L’Istituto si impegna:

  1. a organizzare attività formative e culturali presso gli Istituti penitenziari, volte ad approfondire la tematica del Risorgimento;
  2. a offrire, nei limiti delle proprie capacità, alle persone detenute la possibilità di svolgere attività di volontariato e/o servizi di pubblica utilità presso l’Istituto;
  3. ad assicurare la massima riservatezza per ogni dato sensibile nel rispetto della normativa vigente;

Art. 3 - Durata

Il presente accordo ha la durata di tre anni. Alla scadenza del termine, il Protocollo si intenderà tacitamente rinnovato, a meno che una delle due parti – anche prima della scadenza naturale - non comunichi la propria volontà di recedere, previa comunicazione avente effetto immediato dalla data di ricezione.

Art. 4 - Oneri finanziari

Il presente accordo non prevede oneri finanziari né per l’Amministrazione penitenziaria né per l’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano.
Il presente Protocollo di intesa si compone complessivamente di numero 4 pagine.

Ministero della Giustizia
Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria
Capo del Dipartimento Santi Consolo

Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano,
Commissario Straordinario
Francesco Paolo Tronca

Roma, lì 12 dicembre 2017