Protocollo d'Intesa tra Dipartimento per la giustizia minorile e Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani - 2 marzo 2011

2 marzo 2011

Protocollo d’intesa tra 

il Ministero della giustizia, Dipartimento giustizia minorile, Direzione Generale per l'attuazione dei provvedimenti giudiziari 

e

l’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani (ANPE) 
Aderente al CoLAP Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali
Membro dell'Osservatorio Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza
Ministero della Solidarietà Sociale

Premesso

  • che il Dipartimento per la giustizia minorile, costituito da una articolazione amministrativa centrale e territoriale, provvede ad assicurare l’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria minorile, garantendo ai minori entrati nel circuito penale la tutela dei diritti soggettivi, la promozione dei processi evolutivi in atto e il reinserimento sociale.;
  • che l’articolazione periferica è costituita dai Centri per la giustizia minorile dai quali dipendono i servizi minorili – Centri di prima accoglienza, Uffici di servizio sociale, Istituti penali e Comunità per i minorenni e giovani adulti - che  svolgono tutte le attività ritenute adeguate nei confronti dei minori che entrano nel circuito penale;
  • che il predetto Dipartimento realizza la propria “mission” attraverso molteplici obiettivi tra i quali rivestono un ruolo privilegiato gli interventi socio-educativi;
  • che L’Associazione nazionale dei pedagogisti italiani (ANPE), con sede legale in Roma in Vicolo del Buon Consiglio 31, codice fiscale 96154980583, è componente ai sensi della legge 451/97, dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dal 1998 ed è rappresentata dal dr. Gianfranco De Lorenzo nato a Catanzaro il 30 aprile 1960, quale Presidente della predetta associazione nazionale;
  • che l’ANPE - organizzata in una sede nazionale e sedi regionali non autonome, promuove il ruolo e la professionalità del pedagogista come specialista dell’educazione e della formazione nell’ambito delle Amministrazioni pubbliche e private;
  • che l’ANPE ha istituito l’albo professionale interno della professione di pedagogista;
  • che l’ANPE promuove e svolge attività scientifica e di ricerca pedagogico-educativa, promuove e gestisce corsi di formazione e/o perfezionamento post lauream per i giovani laureati in pedagogia e/o scienze dell’educazione, provvede alla pubblicazione di materiale documentario, bibliografico e scientifico attraverso la propria rivista scientifica “professione pedagogista”;
  • che l’associazione nazionale dei pedagogisti italiani ha promosso sin dall’anno 1998 e  continua a promuovere azioni di educazione e rieducazione a favore dei minori a rischio di emarginazione sociale e del circuito penale nei piani nazionali per l’infanzia e l’adolescenza del Governo Italiano;
  • che l’ANPE è componente da maggio 2007 del comitato nazionale sul fenomeno del bullismo istituito presso il Ministero della pubblica istruzione – Direzione generale dello studente;

Considerato   

  • che la riforma della Pubblica amministrazione, anche a seguito della riforma del Titolo V, parte II della Costituzione, impone la costruzione di reti tecnico-operative per progettualità integrate per obiettivi comuni e condivisi, realizzate da più soggetti istituzionali e locali, per promuovere una qualità d’intervento efficace ed efficiente, ove i risultati attesi siano conseguiti in economicità;
  • che la Legge 8 novembre 2000 n. 328, art. 1 c. 4, riconosce ed agevola il ruolo degli organismi non lucrativi d’utilità sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, di altri soggetti privati operanti nel settore della programmazione, dell’organizzazione e della gestione del sistema integrato di interventi;
  • che il Dipartimento per la giustizia minorile riconosce la significativa rilevanza di realizzare progettualità ed interventi nel campo della devianza minorile e della tutela dei soggetti in età evolutiva;
  • che il Dipartimento per la giustizia minorile e l’ANPE, si prefiggono la finalità di diffondere, migliorare e promuovere una cultura di attenzione in favore degli adolescenti, volta ad assicurare la tutela dei loro diritti, congiuntamente agli altri attori, istituzionali e non,  interessati a perseguire tale obiettivo;
  • che la sensibilizzazione della comunità locale sulle problematiche del disagio e della devianza minorile è funzionale anche al reperimento di risorse, individuate quali opportunità concrete per la prevenzione e il reinserimento di minori dell’area penale nel contesto sociale;
  • che il Dipartimento per la giustizia minorile e l’ANPE convengono sull’opportunità di avviare una collaborazione e di promuovere azioni finalizzate alla prevenzione del disagio e della devianza minorile con riguardo ai minorenni italiani, neocomunitari ed extra-comunitari attraverso l’implementazione delle sinergie con partner istituzionali, del volontariato, del privato sociale, del mondo del lavoro e delle imprese ed in particolare per:
    1.    la realizzazione di progetti di inserimento lavorativo, di educazione alla legalità e all’intercultura di minori e giovani adulti che fanno ingresso nell’area penale interna ed esterna;
    2.    la compartecipazione in azioni di contrasto al bullismo, al lavoro minorile, all’abuso sessuale, eventualmente messe in campo a favore dei minorenni in area penale interna ed esterna;
     

Ritenuto

  • che l’ANPE, associazione operante nel settore socio-educativo, pedagogico e formativo, è radicata nel tessuto sociale locale e rappresenta un partner di assoluto rilievo idonea a promuovere occasioni di concreta attuazione di interventi socio-educativi e rieducativi;
  • che la formazione culturale della figura professionale del pedagogista, rappresentata a livello nazionale dall’ANPE, è funzionale agli obiettivi e alle finalità perseguite dal Dipartimento per la giustizia minorile;

Convengono


Il Dipartimento per la giustizia minorile si impegna ad individuare, elaborare e fornire quanto segue:

  • a diffondere ai Centri per la giustizia minorile copia del presente protocollo, condividendo ed approvando la disponibilità degli stessi al rinnovo della convenzione che consente ai laureati in Pedagogia e/o Scienze dell’Educazione iscritti all’ANPE di espletare il praticantato professionale.

L’Associazione nazionale dei pedagogisti italiani, anche attraverso le sedi regionali, si impegnerà ad individuare, elaborare e fornire quanto segue:

  • disponibilità di consulenza alla progettazione, alla individuazione delle proprie figure specializzate e competenti nel settore della giustizia minorile da impiegare eventualmente nella formazione di personale della giustizia minorile, alla realizzazione di sperimentazioni d’interventi innovativi educativi e rieducativi, anche sul piano metodologico e tecnico, da promuovere congiuntamente con il Dipartimento e le strutture ad esso collegate, alla realizzazione di iniziative di sensibilizzazione della comunità locale sulle esigenze dei minori del circuito penale;
  • progettazioni finalizzate ad ottenere i finanziamenti di organismi nazionali e/o europei per la realizzazione di percorsi operativi rivolti all’utenza minorile in  carico ai servizi del  Dipartimento per la giustizia minorile.


A tal fine il Dipartimento per la giustizia minorile e l’Associazione nazionale dei pedagogisti italiani individueranno:

  • aree d’interesse per definire percorsi operativi-socio-educativi-riabilitativi per i  minori entrati nel circuito penale con l’obiettivo di facilitare la loro responsabilizzazione e partecipazione sociale, per sperimentare percorsi e modelli organizzativi, nonché modalità di intervento educativo di tipo innovativo, improntati prioritariamente all’educazione alla legalità e all’intercultura;
  • fonti di finanziamento per la costituzione e realizzazione di gruppi appartamento finalizzati ad ospitare giovani usciti dalla struttura detentiva e avviarli a percorsi di formazione e lavoro con il supporto di personale educativo in qualità di tutor;
  • fonti di finanziamento per l’organizzazione di attività di accompagnamento educativo durante ed al termine della misura penale, anche al fine di rafforzare le reti territoriali tra i servizi e gli altri enti coinvolti;
  • progetti, percorsi e/o attività operative rivolte ad utenti, personale e contesti territoriali da candidare ai finanziamenti di enti ed  organismi europei o nazionali, degli enti locali o fondazioni bancarie;
  • disponibilità dei pedagogisti dell’ANPE di comprovata esperienza e professionalità a docenze gratuite nelle scuole del Dipartimento, da concordare con l’Istituto centrale di formazione di questo Dipartimento.

Il presente protocollo d’intesa sarà sottoposto a verifica da parte di questo Dipartimento – Direzione generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari, ha efficacia tre anni a partire dalla data di sottoscrizione dello stesso ed è rinnovabile.

Roma lì,  2 marzo 2011 

Dipartimento giustizia minorile - Il Direttore Generale per l'Attuazione dei Provvedimenti Giudiziari 
F.to Dott.ssa Serenella Pesarin                                                                       
 

Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani (A.N.P.E)
F.to Il Presidente Dott. Gianfranco De Lorenzo