Protocollo d'Intesa tra Dipartimento per la giustizia minorile e il Learn To Be Free Onlus - 21 febbraio 2011
21 febbraio 2011
Protocollo d’intesa tra
il Ministero della giustizia, Dipartimento giustizia minorile, con sede in via Damiano Chiesa n. 24 - Roma, rappresentato nella persona di Bruno Brattoli, Capo del Dipartimento
e
l’Associazione di promozione sociale L.T.B.F. - Learn To Be Free Onlus -, con sede in via del Governo Vecchio, 3 - Roma - c.f. 992137500341, costituita in data 18.07.2006, nella persona di Irene Pivetti, nata a Milano il 04/04/1963, nella sua qualità di Presidente
Visti gli articoli 2-3-13-19-32 della Costituzione Italiana, che garantiscono il rispetto della dignità umana, delle libertà individuali e associative delle persone, e tutelano da ogni discriminazione e violenza morale e fisica;
Vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
Vista la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva dall'Italia con legge 27 maggio 1991 sulla protezione dell’infanzia;
Vista la Legge Delega al Governo del 28 marzo 2003 n. 53;
Visto il Piano di Azione Europeo per la Società dell’Informazione (e-Europe 2002) adottato dalla Commissione Europea il 24 maggio 2000 e dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea il 20giugno 2000;
Visto il Piano di Azione Italiano per la Società dell’Informazione (e-Italia) adottato dal Governo il 16 giugno 2000;
Visto il Piano d’Azione Europeo per la Società dell’Informazione (e-Europe 2005: “Una società dell’informazione per tutti”) adottato dal Consiglio Europeo di Siviglia nel giugno 2002;
Vista l’iniziativa 2010: “Una società europea dell’informazione per lo sviluppo e l’occupazione” adottata dalla Commissione Europea nel giugno 2005;
Vista la legge 14 febbraio 2003, n. 30, recante la "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro";
Premesso
che il Dipartimento giustizia minorile:
- costituito da una articolazione amministrativa centrale e territoriale, provvede ad assicurare l’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria minorile, garantendo la certezza della pena, la tutela dei diritti soggettivi, la promozione dei processi evolutivi adolescenziali in atto e perseguendo la finalità del reinserimento sociale e lavorativo dei minori entrati nel circuito penale;
che l’Associazione di Promozione Sociale LTBF - Learn To Be Free Onlus (di seguito indicata come LTBF Onlus):
- è una Associazione di promozione sociale con finalità sociale impegnata nell’individuazione, nella creazione e nel sostegno di nuove opportunità lavorative, e può rappresentare uno strumento di inclusione sociale. In modo particolare l’attenzione è rivolta alle categorie in difficoltà economica, sociale e culturale;
- opera in diverse regioni d’Italia. LTBF Onlus sostiene e supporta iniziative che aiutano chi è alla ricerca di un lavoro ad individuare le possibilità reali esistenti sul mercato;
LTBF Onlus, al fine di attuare il proprio programma, si fa carico di sostenere e supportare i progetti di aziende e imprese partner, mantenendo centrale l’attenzione all’integrazione tra territorio e istituzioni.
Considerato che
- il diritto al lavoro è un diritto riconosciuto a tutti i cittadini e la promozione delle azioni atte a garantire tale diritto vengono garantite, così come sancito nell’art. 4 della Costituzione della Repubblica Italiana;
- che la Legge 354/75 e il DPR 230/2000, recante “Norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà” e successive modifiche, nonché il DPR 448/88 “Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni” e il D.Lgs. 272/89 “Norme di attuazione di coordinamento e transitorie del DPR 448/88”, riconoscono quale elemento fondamentale del trattamento l’offerta di interventi e attività volte a sostenere gli interessi umani, culturali e professionali dei soggetti del circuito penale;
Considerato
che l’intento del presente protocollo è:
- di individuare, in condivisione e in accordo tra le parti, azioni per la promozione dell’inclusione sociale a favore di minori e/o giovani ristretti negli Istituti penali per i minorenni (IPM);
- programmare congiuntamente percorsi di orientamento professionale, che tengano conto delle propensioni dei ristretti e dell’offerta lavorativa del territorio;
- programmare e patrocinare occasioni di incontro e di scambio tra gli IPM e gli imprenditori, quali occasioni di programmazione per opportunità di inserimento lavorativo per i ragazzi reclusi;
- programmare congiuntamente un piano di comunicazione volto a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori alle attività e agli eventi che si svolgono all’interno delle strutture di competenza del Dipartimento per la giustizia minorile o per competenza dello stesso;
- promuovere servizi e strumenti per la condivisione e la comunicazione di iniziative ed eventi comuni realizzati in accordo con il presente protocollo;
Si conviene quanto segue:
Art. 1
(Modalità di collaborazione)
Le parti si impegnano ad adoperarsi in una programmazione comune, ciascuna nell’ambito delle proprie specifiche competenze, in coerenza con gli intenti del presente Protocollo d’intesa;
Le parti, ai fini della collaborazione comune, promuovono l’attivazione di una rete di collaborazioni con soggetti provenienti dal mondo istituzionale e imprenditoriale, per attingere a competenze allocate presso altri soggetti che verranno così volte al medesimo scopo di inclusione sociale;
Art. 2
(Interventi specifici)
Il Dipartimento per la giustizia minorile, attraverso la Direzione generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari, si impegna a individuare, elaborare e fornire quanto segue:
- rilevazione dei fabbisogni dell’utenza penale minorile in ordine all’attuazione di programmi e percorsi formativi specifici della materia del presente protocollo;
- programmazione, valutazione, consulenza e supporto tecnico-operativo, sia a livello centrale che periferico, per la definizione di progettualità integrate e organizzazione degli interventi per i minori e/o giovani ristretti negli IPM;
- supporto educativo tramite gli operatori ministeriali che in qualità di Tutor seguiranno le attività poste in essere, nonché sosterranno i minori durante il percorso progettuale individualizzato;
- favorire e promuovere la costruzione di reti territoriali tra gli IPM e gli attori del territorio impegnati con LTBF Onlus nell’implementazione di progetti di inclusione sociale;
- concedere il patrocinio, a livello nazionale, regionale e locale, per le attività promosse in attuazione del presente protocollo;
- agevolare la diffusione delle esperienze realizzate, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche;
LTBF Onlus si impegna alla costituzione di tavoli di lavoro intorno ai quali le diverse competenze si adopereranno per:
- la programmazione e l’attivazione di percorsi formativi per i minori e/o giovani ristretti, nonché di stage formativi, in vista di una loro collocazione contrattuale;
- la programmazione e l’attivazione di percorsi sperimentali per la realizzazione di laboratori professionali all’interno degli IPM;
- la promozione e la diffusione, attraverso specifiche iniziative di comunicazione, delle azioni comuni come da presente Protocollo;
- la promozione e la realizzazione delle attività e dei progetti che saranno realizzati attraverso il presente Protocollo, la cui diffusione sarà realizzata congiuntamente a LTBF Onlus;
Art. 3
(Sito web)
Le parti potranno utilizzare un apposito spazio sul sito del Dipartimento di giustizia minorile, allo scopo di fornire un canale per la diffusione di contenuti relativi all’iniziativa comune e agli specifici sviluppi all’interno degli IPM;
Le parti potranno, altresì, utilizzare la web tv di LTBF Onlus, Webtobefree (WTBF), per la promozione e la valorizzazione del canale interattivo di diffusione;
Le parti si impegnano nella promozione, divulgazione e comunicazione delle iniziative comuni, attraverso i canali di competenza;
E’ previsto il monitoraggio delle diverse azioni previste nella progettazione comune.
Art. 4
(Monitoraggio)
Al fine di perseguire e monitorare quanto convenuto e di definirne le modalità d'attuazione del presente protocollo, verrà costituita dai rispettivi rappresentanti delle parti che sottoscrivono l'accordo, una “Cabina di Regia” che avrà il compito di programmarne e coordinarne le attività, coordinata dalla Dr.ssa Serenella Pesarin, Direttore generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari, e Irene Pivetti, Presidente LTBF Onlus.
Art. 5
(Validità)
Il presente protocollo ha validità di un anno dalla data di sottoscrizione e può essere modificato, d’intesa tra le parti, in ogni momento e rinnovato alla scadenza.
Roma lì, 21 febbraio 2011
Dipartimento giustizia minorile - Il Capo Dipartimento F.to Dott. Bruno Brattoli
Il Presidente A.P.S. L.T.B.F. - Learn To Be Free Onlus F.to Dott.ssa Irene Pivetti