Accordo di integrazione operativa tra la Casa circondariale Ugo Caridi e l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna di CATANZARO - 17 novembre 2022

17 novembre 2022

ACCORDO DI INTEGRAZIONE OPERATIVA

 TRA LA CASA CIRCONDARIALE “UGO CARIDI” DI CATANZARO

E

L’UFFICIO INTERDISTRETTUALE DI ESECUZIONE PENALE ESTERNA DI CATANZARO

Il Direttore della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro

e

il Direttore dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Catanzaro

VISTA la Legge n. 354/1975” Norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, con particolare riguardo all’art. 72;

VISTO il D.P.R. n. 230/2000 “Regolamento recante norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”, con particolare riguardo all’art. 4;

VISTO il D.lgs. n. 121/2018 “Disciplina dell'esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni”, con particolare riguardo all'art. 11;

VISTO il D.P.C.M. n. 84 del 15 giugno 2015 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche”, con particolare riguardo all’art. 7 istitutivo del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità nell’ambito del Ministero della Giustizia;

PRESO ATTO della Circolare Interdipartimentale prot. n. 37582 del 29 settembre 2016 a firma del Sig. Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Sig. Capo del Dipartimento dell’Esecuzione Penale Esterna e di Comunità avente ad oggetto “Attività di collaborazione al trattamento penitenziario tra Uffici di Esecuzione Penale Esterna e di comunità ed Istituti Penitenziari“;

TENUTO CONTO della Lettera Circolare prot. n. 0371817 16.10.2014 dell’allora Direzione Generale dell’Esecuzione Penale Esterna del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria avente ad oggetto “Criteri di priorità nell’espletamento dei procedimenti”;

TENUTO CONTO della Circolare n. 2/2017 prot. n. 2340 del 17 gennaio 2017 a firma del Sig. Capo del Dipartimento dell’Esecuzione Penale Esterna e di Comunità avente ad oggetto “Direttiva del Capo del Dipartimento – Linee di indirizzo per i servizi minorili e per l’esecuzione penale esterna degli adulti;

CONSIDERATA la necessità, in ossequio alle disposizioni di cui alla Circolare Interdipartimentale sopra citata, che il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna e di Comunità di Catanzaro ”predispongano congiuntamente (…) accordi per il territorio di competenza, per concordare le modalità di integrazione operativa tra uffici e istituti, nello spirito del miglior coordinamento degli interventi, come indicato all'art. 4 R.E.”;

CONSIDERATO l’Accordo tra Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Calabria rinnovato in data 30 Settembre 2021, che costituisce documento di indirizzo di cui tener conto nel rinnovo degli accordi locali;

CONSIDERATO l’integrazione all’Accordo tra il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Calabria sottoscritto in data 20 maggio 2022 relativo al trattamento dei detenuti dimittendi alla luce della nota n.20742 del 12.04.2022 della Direzione Generale dell’esecuzione penale Esterna e della Messa alla prova su “Trattamento del dimittendo – indicazioni operative”

CONCORDANDO sulla opportunità di rinnovare e rivedere l'Accordo locale anche alla luce dell’esperienza maturata

tutto ciò premesso e considerato stipulano il seguente

ACCORDO

Art. 1
Finalità primarie

I rapporti operativi di collaborazione tra l’Istituto Penitenziario e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Catanzaro devono essere finalizzati all’ elaborazione di percorsi di esecuzione penale costituzionalmente orientati, al fine di una efficace rimessione in libertà dei condannati, allo scopo di contenere l’espiazione della pena intra moenia, nonché di incentivare l’accesso ai benefici penitenziari e alle misure alternative alla detenzione.

Obiettivi primari, da perseguire da parte di ciascuno, in linea con la propria mission istituzionale, sono la migliore fuoriuscita del soggetto dal circuito penale e l’abbattimento della recidiva.

Art. 2
Modalità di collaborazione istituzionale

L’Istituto Penitenziario e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna improntano la loro collaborazione istituzionale alla costruzione di una comune regia dei processi di dimissione dal circuito detentivo.

In tale ottica, l’Istituto Penitenziario e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna condividono un ordine di priorità nell’espletamento dei procedimenti, sulla base di quanto previsto negli articoli successivi del presente Accordo.

Art. 3
Criteri generali di priorità nell’espletamento dei procedimenti

In funzione delle finalità primarie di cui all'art. 1, in ragione della loro significatività e in ottemperanza alle disposizioni contenute nelle Circolari citate in premessa, si prevede che, in linea generale, l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Catanzaro, per quanto attiene ai procedimenti relativi a persone detenute, si attenga al seguente ordine di priorità:

  1. osservazione dei detenuti con udienza fissata per l’esame delle misure alternative alla detenzione, con specifica attenzione alla categoria dei “giovani adulti”;
  2. osservazione dei detenuti con presupposti oggettivi e soggettivi per l’accesso alle misure alternative alla detenzione, che abbiano collegamenti socio-familiari sul territorio nazionale;
  3. indagini ed accertamenti finalizzati alla concessione della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, sia in regime ordinario che in quello speciale;
  4. indagini ed accertamenti finalizzati alla concessione delle altre misure alternative;
  5. trattamento dei dimittendi ai sensi degli artt. 43 O.P. e 88 R.E. nonché delle linee guida previste dall’integrazione all’Accordo tra il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Calabria sottoscritto in data 20 maggio 2022 relativo al trattamento dei detenuti dimittendi;

L’Istituto Penitenziario di Catanzaro formulerà all’UIEPE di Catanzaro le richieste di consulenza mediante compilazione dell’allegata scheda di segnalazione da parte dell’Area Giuridico-Pedagogica, attenendosi al seguente ordine di priorità:

  1. richieste relative a condannati definitivi, per i quali la Magistratura di Sorveglianza abbia già fissato l’udienza per la eventuale concessione di misura alternativa alla detenzione;
  2. richieste relative a condannati definitivi, per i quali sussistano i presupposti normativi per la eventuale concessione di misura alternativa alla detenzione;
  3. richieste relative a detenuti con particolari problematiche personali, sanitarie e familiari, che postulino l’intervento urgente di segretariato sociale dell’UEPE e dei servizi territoriali;
  4. richieste relative ad aggiornamenti dell’osservazione, solo ove si registrino reali modifiche nelle condizioni socio-familiari-lavorative del ristretto, corredate da eventuale documentazione.

Art. 4
Buone pratiche volte a snellire i procedimenti

In funzione della condivisa necessità di semplificare le procedure e dello spirito di collaborazione, sono adottate come parte integrante del presente Accordo, alcune ”buone pratiche”:

  1. Formulazione delle richieste di consulenza da parte della Direzione dell’Istituto Penitenziario all’U.I.E.P.E. mediante invio della scheda notizie (che si allega al presente accordo), debitamente compilata dall’Area Trattamentale e contenente tutte le possibili informazioni sul detenuto, di cui la predetta Area e, più in generale, la Direzione dell’Istituto, dispongano;
  2. Convocazione delle riunioni di Equipe tramite calendario e confronti periodici sui casi tra il referente dell’UIEPE ed i Funzionari Giuridico Pedagogici, così da ottimizzare tempi, impiego di risorse umane e spostamenti:
  3. Chiusura in tempi brevissimi - comunque non prima dei tre mesi - dell’osservazione scientifica della personalità di cui all’art. 27 DPR 230/2000, per i soggetti cui siano stati negati i benefici di legge dalla libertà, onde non disperdere gli interventi già espletati dall’U.E.P.E. in sede di indagine dalla libertà. In tal senso, gli esiti dell’indagine dovranno essere sollecitamente trasmessi alla Direzione dell’Istituto Penitenziario;
  4. La Direzione dell’Istituto Penitenziario comunicherà con tempestività l'assegnazione in altra sede dei detenuti, per i quali sia in atto l'osservazione scientifica della personalità;
  5. In caso di trasferimento temporaneo il soggetto in osservazione rimane in carico all’Istituto di assegnazione che potrà acquisire dalla consorella ogni notizia di interesse per il periodo di assenza;
  6. Ricorso alle tecnologie informatiche e multimediali di comunicazione a distanza, che permettano di accelerare i processi di lavoro ed ottimizzare le risorse.

Art. 5
Referente U.I.E.P.E. per l’Istituto Penitenziario

In conformità a quanto previsto dalla Circolare Interdipartimentale N.37852 del 29 settembre 2016, la Direzione dell’U.I.E.P.E. ha già individuato uno o più Funzionari di Servizio Sociale quali referenti per i rapporti con l’Istituto Penitenziario (cd Antenne Operative) per le attività di osservazione e trattamento dei detenuti, al fine di favorire il costante scambio di informazioni, nonché la programmazione degli interventi e dei progetti da attuare.

L’antenna operativa pertanto dovrà:

  1. assicurare il collegamento operativo con la Casa Circondariale e garantire prassi attive, in armonia con le disposizioni del proprio Ufficio;
  2. programmare, in collaborazione con il Responsabile dell’Area “Misure e sanzioni di comunità” del proprio Ufficio, le eventuali presenze dei Funzionari di Servizio Sociale nell’Istituto Penitenziario;
  3. svolgere le attività di collaborazione all’osservazione scientifica della personalità e al trattamento rieducativo per i casi assegnati;
  4. rappresentare l’UIEPE in occasione della programmazione delle riunioni di équipe e sostituire il Funzionario di Servizio Sociale, eventualmente assente, nella discussione del caso;
  5. partecipare alle commissioni previste dall’Ordinamento Penitenziario;
  6. partecipare agli incontri Istituzionali organizzati dalla Direzione dell’Istituto Penitenziario.

Analogamente l’Istituto Penitenziario s’impegna ad individuare tra i Funzionari dell’Area trattamentale il referente per il mantenimento delle relazioni con l’Antenna Operativa individuata dall’U.I.E.P.E.

Art. 6
Trattamento dei dimittendi

La Direzione dell’istituto Penitenziario e dell’UIEPE, congiuntamente, dovranno:

  1. redigere, a cura del gruppo di osservazione e trattamento, l’elenco dei detenuti in fase di dimissione, da aggiornare mensilmente, affinchè vengano attivati nel più breve tempo possibile gli interventi di sostegno alla persona e preparatori alla dimissione dal carcere;
  2. avviare collaborazioni con le strutture territoriali (sia istituzionali che del privato sociale) per trovare risposte alle esigenze dei detenuti, in particolare con il Comune di residenza del dimittendo, al fine di valutare la possibilità di accedere alle misure di welfare attivabili;
  3. dare effettiva attuazione alla disposizione di cui all’art.43 c 2 O.P., relativa all’informazione che la Direzione dell’istituto Penitenziario deve fornire all’UIEPE, almeno tre mesi prima, della data delle dimissioni delle persone ristrette;
  4. impegnarsi nel dare concreta applicazione all’art.88 c 1 e 2 D.P.R. 230/2000 nella parte in cui, nel periodo che precede la dimissione (possibilmente nei sei mesi precedenti) stabilisce che il condannato e l’internato beneficino di un particolare programma di trattamento, orientato alla soluzione dei problemi specifici connessi alla condizione di vita familiare, di lavoro e di ambiente a cui dovranno andare incontro. Nello specifico, per la definizione del suddetto programma, la Direzione dell’istituto Penitenziario richiederà collaborazione all’UIEPE che, a sua volta, attiverà all’occorrenza i servizi territoriali competenti ed il privato sociale, al fine di strutturare la rete di sostegno per l’accompagnamento del detenuto in uscita nel suo percorso di inclusione sociale.

Art. 7
Collaborazione con i portatori d’interesse del territorio

L’Istituto Penitenziario e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna mantengono una comune regia nei processi di dimissione del detenuto dall’Istituto, facendosi promotori di progetti ed iniziative condivisi con i portatori di interesse del territorio (Magistratura di Sorveglianza, Enti Locali e territoriali, Camere Penali, terzo settore, etc.), al fine di favorire il conseguimento dei nuovi obbiettivi di politica dell’esecuzione penale, con il massimo coinvolgimento delle risorse locali.

In tal senso, provvederanno ad indire apposite e periodiche conferenze di servizio, le cui conclusioni verranno puntualmente partecipate alle rispettive Superiori Articolazioni.

Art. 8
Periodo di vigenza dell’accordo

Il presente Accordo ha una validità di anni tre a decorrere dalla data di sottoscrizione.

La durata potrà essere prorogata per un periodo pari o diverso, con accordo scritto tra le Parti, che dovrà intervenire entro tre mesi dalla data di scadenza.

Si potrà procedere a modifica o integrazione in qualunque momento, con accordo scritto tra le Parti, tenuto conto dei risultati ottenuti e delle nuove esigenze rilevate.

Catanzaro, 17 Novembre 2022

Il Direttore della Casa Circondariale
Patrizia DELFINO

Il Direttore dell’Interdistretto
Emilio MOLINARI