Protocollo di intesa tra il Ministero della giustizia – Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e la Conferenza nazionale universitaria poli penitenziari (CNUPP) - 11 settembre 2019

11 settembre 2019

PROTOCOLLO DI INTESA
TRA
IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
E
LA CONFERENZA NAZIONALE UNIVERSITARIA POLI PENITENZIARI (CNUPP)

Il Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (di seguito denominato DAP), in persona del Capo Dipartimento Presidente Francesco Basentini

La Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari (di seguito denominata CNUPP), in persona del Presidente Professor Franco Prina

PREMESSO

Che il DAP, nell'ambito del mandato istituzionale affidatogli dall’art. 27 della Costituzione, ha il compito di promuovere interventi finalizzati al reinserimento sociale della popolazione detenuta, nonché assicurare ai detenuti, ai sensi dell’art. 19 dell'Ordinamento Penitenziario (Legge 26 luglio 1975, n. 354, così come aggiornata dal Decreto legislativo del 2 ottobre 2018 n° 123), e dell’art. 44 del Regolamento recante norme sull’Ordinamento Penitenziario (DPR 30 giugno 2000, n. 230) il diritto allo studio anche universitario;

Che l'art. 17 dell'Ordinamento penitenziario, intitolato "Partecipazione della comunità esterna all'azione rieducativa” prevede che "la finalità del reinserimento sociale dei condannati e degli internati deve essere perseguita anche sollecitando ed organizzando la partecipazione di privati e di istituzioni o associazioni pubbliche o private all'azione rieducativa";

Che la CNUPP, istituita dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) come proprio organismo, ha il compito di dare rappresentanza unitaria ai Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari e di essere interlocutrice delle altre Amministrazioni, in particolare dell’Amministrazione Penitenziaria;

Che la stessa CNUPP rappresenta gli Atenei Italiani che operano per garantire il diritto agli studi universitari ai detenuti presenti – al momento – in circa 75 istituti penitenziari.

CONSIDERATO Che è interesse del DAP e della CNUPP avviare e mantenere nel tempo un confronto permanente che consenta di affrontare congiuntamente l’insieme di questioni che si pongono nel garantire il diritto agli studi universitari a detenuti e a persone in condizione di limitazione della libertà personale;

Che è interesse del DAP e della CNUPP pervenire all’elaborazione di linee guida concernenti le modalità organizzative della didattica in ambito penitenziario che rendano uniforme sul territorio e nei diversi Istituti le condizioni che la rendono possibile e la buona collaborazione tra ruoli e responsabilità, condizione indispensabile a garantire nella quotidianità l’insieme delle attività che consentano ai detenuti di intraprendere e portare a termine i percorsi di studio universitari;

Che è, altresì, interesse del DAP e della CNUPP pervenire all’elaborazione di modelli di convenzioni che - in maniera omogenea - possano definire i rapporti tra gli Atenei e le articolazioni del Ministero della Giustizia interessate a livello territoriale (PRAP, Istituti penitenziari)

CONVENGONO IN MERITO A

  • l’istituzione di un tavolo di confronto permanente composto da referenti del DAP (in particolare dell’Ufficio II della Direzione Generale Detenuti e Trattamento competente sulla materia) e rappresentanti della CNUPP (il Presidente e i componenti il Consiglio eletti dalla Conferenza) che consenta un dialogo costruttivo e costante tra le due parti che sottoscrivono il presente Protocollo;
     
  • l’opportunità che obiettivo di tale confronto sia l’elaborazione di linee guida e di schemi di convenzioni e accordi perché possano essere regolati in maniera quanto più omogenea i rapporti tra le due amministrazioni a livello territoriale (PRAP e Istituti penitenziari da un lato, singoli Atenei dall’altro);
     
  • la convocazione, in accordo di entrambe le parti, di riunioni su specifiche tematiche riguardanti in concreto l’impegno degli Atenei e le condizioni che consentano l’esercizio del diritto al perseguimento degli studi universitari da parte dei detenuti e di altri soggetti in situazione di limitazione della libertà personale. In queste riunioni potranno essere coinvolti, ogni volta sia necessario, titolari di uffici o di ruoli implicati nelle questioni discusse, responsabili di esperienze di particolare interesse o esperti utili alla  definizione di determinati aspetti delle problematiche affrontate;
     
  • l’organizzazione congiunta di momenti di dibattito e confronto pubblico finalizzati alla diffusione dell’impegno delle due parti nel garantire il diritto allo studio universitario delle persone detenute o in situazione di limitazione della libertà personale ed alla promozione di una cultura della pena ispirata ai principi costituzionali e rispettosa dei diritti di ogni individuo;
     
  • la possibilità di sviluppare iniziative e programmi di collaborazione tra la stessa CNUPP e il DAP, aventi per oggetto la formazione iniziale e continua del personale dell’Amministrazione, nonché la promozione dell’accesso dello stesso personale alle opportunità di iscrizione ai Corsi di studio universitari. Le stesse progettualità potranno essere sviluppate, a livello territoriale, tra singoli Atenei aderenti alla Conferenza e i PRAP o i singoli Istituti penitenziari;
     
  • la possibilità di sviluppare progetti di ricerca che coinvolgano le molteplici competenze presenti nelle Università su tematiche di comune interesse, nonché l’agevolazione, da parte dello stesso DAP, delle procedure di autorizzazione inerenti le richieste di effettuazione di ricerche da parte di docenti o gruppi di ricerca di diverse Università, nel rispetto delle linee guida deontologiche relative alla ricerca scientifica e alle esigenze di privacy, organizzative e di sicurezza richieste dal contesto detentivo.

Norme finali

Il presente Protocollo non comporta oneri economici per i soggetti firmatari né li impegna ad un rapporto di esclusività. È comunque fatta salva la possibilità per i soggetti aderenti di concorrere come co-proponenti, a bandi per progetti finalizzati sia a livello nazionale che internazionale.

Il presente Protocollo ha una validità di tre anni e si intende tacitamente rinnovato, salvo esplicita dichiarazione di recesso di una delle parti stipulanti un mese prima della scadenza. A cadenza annuale è sottoposto a verifica in occasione di una riunione appositamente convocata tra il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Presidente della CNUPP.

Roma, 11 settembre 2019

PER IL DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
IL CAPO DIPARTIMENTO
Francesco Basentini

PER LA CONFERENZA NAZIONALE UNIVERSITARIA POLI PENITENZIARI
IL PRESIDENTE
Professore Franco Prina