Accordo tra Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria e l’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna di Catanzaro per la costituzione di un tavolo comune sull'elaborazione di percorsi di esecuzione penale - 30 settembre 2021

30 settembre 2021

Ministero della Giustizia

Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Provveditorato Regionale della Calabria
Dipartimento Giustizia minorile e di Comunità
Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna Catanzaro

Accordo

tra

il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria

e

l’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna di Catanzaro

recante

linee guida di integrazione operativa tra Istituti Penitenziari ed Uffici di Esecuzione Penale Esterna della Regione Calabria.

Il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Calabria

E

il Direttore dell’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna di Catanzaro

  • VISTA la Legge n. 354/1975” Norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, con particolare riguardo all’art. 72;
  • VISTO il D.P.R. n. 230/2000 “Regolamento recante norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”, con particolare riguardo all’art. 4;
  • VISTO il D.lgs. n. 121/2018 “Disciplina dell'esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni”, con particolare riguardo all'art. 11;
  • VISTO il D.P.C.M. n. 84 del 15 giugno 2015 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche”, con particolare riguardo all’art. 7 istitutivo del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità nell’ambito del Ministero della Giustizia;
  • PRESO ATTO della Circolare Interdipartimentale prot. n. 37582 del 29 settembre 2016 a firma del Sig. Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Sig. Capo del Dipartimento dell’Esecuzione Penale Esterna e di Comunità avente ad oggetto “Attività di collaborazione al trattamento penitenziario tra Uffici di Esecuzione Penale Esterna e di comunità ed Istituti Penitenziari“;
  • TENUTO CONTO della Lettera Circolare prot. n. 0371817 16.10.2014 dell’allora Direzione Generale dell’Esecuzione Penale Esterna del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria avente ad oggetto “Criteri di priorità nell’espletamento dei procedimenti”;
  • TENUTO CONTO della Circolare n. 2/2017 prot. n. 2340 del 17 gennaio 2017 a firma del Sig. Capo del Dipartimento dell’Esecuzione Penale Esterna e di Comunità avente ad oggetto “Direttiva del Capo del Dipartimento – Linee di indirizzo per i servizi minorili e per l’esecuzione penale esterna degli adulti;
  • CONSIDERATA la necessità, in ossequio alle disposizioni di cui alla Circolare Interdipartimentale sopra citata, che il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna e di Comunità di Catanzaro ”predispongano congiuntamente (…) accordi per il territorio di competenza, per concordare le modalità di integrazione operativa tra uffici e istituti, nello spirito del miglior coordinamento degli interventi, come indicato all'art. 4 R.E.”;
  • CONSIDERATO che il protocollo sottoscritto in data 2 luglio 2018 della durata triennale è sopraggiunto a naturale scadenza;
  • CONCORDANDO sulla opportunità di rinnovare e rivedere l'Accordo a suo tempo sottoscritto, tenendo conto anche di alcune delle indicazioni pervenute dalle Direzioni degli Istituti Penitenziari della Regione e dalle “Antenne” già individuate da ogni Ufficio EPE dell’Interdistretto;

 

tutto ciò premesso e considerato

convengono quanto segue

Art. 1

Tavolo tecnico

Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Calabria, quali attori principali della materia in oggetto, concorrono congiuntamente a istituire un comune Tavolo tecnico regionale, a garanzia del corretto adempimento delle politiche e strategie poste in essere dalle rispettive Amministrazioni.

A tale gruppo direttivo, potranno partecipare, a seconda delle esigenze emerse, delle criticità riscontrate ovvero dell’ordine del giorno prestabilito, ulteriori soggetti portatori di interessi, anche esterni alle due Amministrazioni (Magistratura di Sorveglianza, Garante regionale dei diritti dei detenuti, Sanità, Istruzione, Enti Locali, Terzo Settore e Volontariato)

Art. 2

Finalità primarie

I rapporti operativi di collaborazione tra gli Istituti Penitenziari e gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna e di Comunità della Regione Calabria devono essere finalizzati all’elaborazione di percorsi di esecuzione penale costituzionalmente orientati, al fine di una efficace rimessione in libertà dei condannati, allo scopo di contenere l’espiazione della pena intra moenia, nonché di incentivare l’accesso ai benefici penitenziari e alle misure alternative alla detenzione.

Obiettivi primari, da perseguire da parte di ciascuno, in linea con la propria mission istituzionale, sono la migliore fuoriuscita del soggetto dal circuito penale e l’abbattimento della recidiva.

Art. 3

Rapporti tra Istituti penitenziari e Uffici di Esecuzione Penale Esterna.

Antenna operativa e Referente dell’Istituto

In conformità a quanto previsto dalla Circolare Interdipartimentale n. 37582 del 29 settembre 2016, le Direzioni degli UEPE hanno già individuato uno o più Funzionari di Servizio Sociale, quali Referenti per i rapporti con i singoli Istituti (c.d. antenne operative), per le attività di osservazione e trattamento dei detenuti, al fine di favorire il continuo e costante scambio di informazioni, nonché la programmazione degli interventi e dei progetti da attuare.

L’antenna operativa dovrà:

  • assicurare il collegamento operativo con l’Istituto di assegnazione e garantire prassi attive, in armonia con le disposizioni del proprio Ufficio;
  • programmare, in collaborazione con il Responsabile dell’Area “Misure e sanzioni di comunità” del proprio Ufficio, le eventuali presenze dei Funzionari di Servizio Sociale nell’Istituto penitenziario;
  • svolgere le attività di collaborazione all’osservazione scientifica della personalità e al trattamento rieducativo per i casi assegnati;
  • rappresentare l’UEPE in occasione della programmazione delle riunioni di equipe e sostituire il Funzionario di Servizio Sociale, eventualmente assente, nella discussione del caso;
  • partecipare alle commissioni previste dall’Ordinamento penitenziario;
  • partecipare agli incontri Istituzionali organizzati dalle Direzioni degli Istituti Penitenziari

 

Analogamente, l’Istituto Penitenziario si impegna ad individuare nel Responsabile dell’Area Trattamentale il Referente per il mantenimento delle relazioni con l’antenna operativa indicata dall’UEPE.

Art. 4

Modalità di collaborazione istituzionale

Gli Istituti Penitenziari e gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna della Regione Calabria improntano la loro collaborazione istituzionale, costruendo una comune regia dei processi di dimissione dal circuito detentivo.

In tale ottica, gli Istituti Penitenziari e gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna condividono un ordine di priorità nell’espletamento dei procedimenti, sulla base di quanto previsto negli articoli successivi del presente Accordo.

In relazione al contesto territoriale di operatività ed in ragione delle specificità penitenziarie o di altre particolari circostanze, gli Istituti Penitenziari e gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna potranno prevedere, negli Accordi locali, specifiche clausole, che regolino aspetti di implementazione della loro collaborazione, non contemplati dal presente Accordo o necessitanti di ulteriore declinazione.

Art. 5

Criteri generali di priorità nell’espletamento dei procedimenti

In funzione delle finalità primarie di cui all'art. 2, in ragione della loro significatività e in ottemperanza alle disposizioni contenute nelle Circolari citate in premessa, si prevede che, in linea generale, gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna della Regione Calabria, per quanto attiene ai procedimenti relativi a persone detenute, si attengano al seguente ordine di priorità, fermo restando quanto disposto dell’ artt. 13 O.P. e degli artt.27, 28 e 29 del D.P.R. 230/00:

  1. osservazione dei detenuti con udienza fissata per l’esame delle misure alternative alla detenzione, con specifica attenzione alla categoria dei “giovani adulti”;
  2. osservazione dei detenuti con presupposti oggettivi e soggettivi per l’accesso alle misure alternative alla detenzione, che abbiano collegamenti socio-familiari sul territorio nazionale;
  3. indagini ed accertamenti finalizzati alla concessione della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, sia in regime ordinario che in quello speciale;
  4. indagini ed accertamenti finalizzati alla concessione delle altre misure alternative;
  5. trattamento dei dimittendi ai sensi degli artt. 43 O.P. e 88 R.E. .

 

Gli Istituti Penitenziari della Regione Calabria formuleranno all’UEPE territorialmente competente, le richieste di consulenza, mediante compilazione dell’allegata scheda di segnalazione da parte dell’Area Giuridico-Pedagogica, attenendosi al seguente ordine di priorità:

  1. richieste relative a condannati definitivi, per i quali la Magistratura di Sorveglianza abbia già fissato l’udienza per la eventuale concessione di misura alternativa alla detenzione;
  2. richieste relative a condannati definitivi, per i quali sussistano i presupposti normativi per la eventuale concessione di misura alternativa alla detenzione;
  3. richieste relative a detenuti con particolari problematiche personali, sanitarie e familiari, che postulano l’intervento urgente di segretariato sociale dell’UEPE e dei servizi territoriali;
  4. richieste relative ad aggiornamenti dell’osservazione, solo ove si registrino reali modifiche nelle condizioni socio-familiari del ristretto.

Art. 6

Buone pratiche volte a snellire i procedimenti

In funzione della condivisa necessità di semplificare le procedure, sono adottate, in via generale, come parte integrante delle Linee Guida di cui al presente Accordo, alcune “buone pratiche”, già sperimentate nei rapporti tra Istituti Penitenziari e Uffici di Esecuzione Penale Esterna:

  1. Formulazione delle richieste di consulenza da parte delle Direzioni degli Istituti Penitenziari agli U.E.P.E. mediante invio della scheda notizie, debitamente compilata dall’Area Trattamentale e contenente tutte le possibili informazioni sul detenuto, di cui la predetta Area e, più in generale, la Direzione dell’Istituto, dispongano.
  2. Convocazione delle riunioni di Equipe nelle date previamente concordate tra Funzionari Giuridico Pedagogici e di Servizio Sociale, così da ottimizzare tempi, impiego di risorse umane e spostamenti.
  3. Chiusura in tempi brevissimi - comunque non prima dei tre mesi - dell’osservazione scientifica della personalità di cui all’art. 27 DPR 230/2000, per i soggetti cui siano stati negati i benefici di legge dalla libertà, onde non disperdere gli interventi già espletati dall’U.E.P.E. in sede di indagine dalla libertà. In tal senso, gli esiti dell’indagine dovranno essere sollecitamente trasmessi alle Direzioni degli Istituti Penitenziari. Le Direzioni degli Istituti Penitenziari comunicheranno con tempestività l'assegnazione in altra sede dei detenuti, per i quali sia in atto l'osservazione scientifica della personalità.
    In caso di trasferimento temporaneo il soggetto in osservazione rimane in carico all’Istituto di assegnazione che potrà acquisire dalla consorella ogni notizia di interesse per il periodo di assenza.
  4. Ricorso alle tecnologie informatiche e multimediali di comunicazione a distanza, che permettano di accelerare i processi di lavoro ed ottimizzare le risorse.

Art. 7

Accordi locali tra gli U.E.P.E. e gli Istituti Penitenziari

Le Direzioni degli Istituti e degli U.E.P.E., nella definizione degli Accordi locali, dovranno tenere conto delle linee guida di cui al presente documento.

Gli Accordi locali dovranno essere improntati alla massima concretezza operativa e correttezza collaborativa, calibrati sulle specificità del contesto di riferimento e sulle caratteristiche di ogni singolo Istituto penitenziario.

Il Funzionario di Servizio Sociale individuato come Referente per i rapporti con i singoli Istituti (c.d. antenna operativa) continuerà ad operare stabilmente presso gli stessi (salvo per i giorni in cui sarà presente presso la sede U.E.P.E.), assicurando, in tal modo, una continuità di presenza operativa e di raccordo, i cui contenuti andranno esplicitati nei protocolli locali.

In caso di periodi di prolungata assenza del Referente “titolare”, si provvederà alla sua sostituzione con altro Funzionario di Servizio Sociale all'uopo designato, in modo da garantire la continuità di presenza nella struttura penitenziaria.

Art. 8

Collaborazione con i portatori d’interesse del territorio

Gli Istituti penitenziari e gli Uffici locali di Esecuzione Penale Esterna, sulla scorta del precedente Accordo, mantengono una comune regia nei processi di dimissione del detenuto dall’Istituto, facendosi promotori di progetti ed iniziative condivisi con i portatori di interesse del territorio (magistratura di sorveglianza, enti locali e territoriali, camere penali, terzo settore, etc.), al fine di favorire il conseguimento dei nuovi obbiettivi di politica dell’esecuzione penale, con il massimo coinvolgimento delle risorse locali.

In tal senso, provvederanno ad indire apposite e periodiche conferenze di servizio, le cui conclusioni verranno puntualmente partecipate alle rispettive Superiori Articolazioni.

Art. 9

Periodo di vigenza dell’accordo

Il presente Accordo ha una validità di anni tre a decorrere dalla data di sottoscrizione.

La durata potrà essere prorogata per un periodo pari o diverso, con accordo scritto tra le Parti, che dovrà intervenire entro tre mesi dalla data di scadenza.

Si potrà procedere a modifica o integrazione in qualunque momento, con accordo scritto tra le Parti, tenuto conto dei risultati ottenuti e delle nuove esigenze rilevate.

Catanzaro 30 settembre 2021

Il Provveditore Regionale
Liberato GUERRIERO

Il Direttore dell’Interdistretto
Emilio MOLINARI