Protocollo d'intesa tra il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e Con i Bambini impresa sociale s.r.l. - 9 novembre 2021

9 novembre 2021

PROTOCOLLO D'INTESA

TRA

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITÀ

E

IMPRESA SOCIALE CON I BAMBINI

 

Il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia (da ora in avanti “Dipartimento, DGMC”) Codice Fiscale 97113870584, con sede in Roma - via Damiano Chiesa n.24, legalmente rappresentato dalla dott.ssa Gemma Tuccillo, nella sua qualità di Capo Dipartimento;

e

Con i Bambini impresa sociale S.R.L. (da ora in avanti “Con i Bambini”) Codice Fiscale 13909081005, con sede in Roma - via del Corso n. 267, legalmente rappresentata dal dott. Marco Rossi Doria, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, domiciliato per la carica presso la suddetta sede sociale e autorizzato alla stipula del presente atto in virtù di quanto previsto nel vigente Statuto sociale;

PREMESSO CHE

il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità:

  • nell’ambito delle competenze del Ministero della Giustizia in materia di esecuzione penale, esercita le funzioni e i compiti inerenti l’esecuzione dei provvedimenti penali del giudice minorile e quelli inerenti l'esecuzione penale esterna e la messa alla prova degli adulti;
  • è deputato alla tutela e alla protezione giuridica dei minori nonché al trattamento dei giovani che commettono un reato fra i 14 e i 18 anni;
  • attiva programmi educativi, di studio e di formazione-lavoro e di tempo libero, al fine di assicurare l’inclusione sociale dei minori e giovani adulti nella comunità esterna;
  • assicura e verifica l’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria minorile attraverso i Centri per la Giustizia Minorile (CGM) - quali organi decentrati che hanno competenza sul territorio di una o più regioni – e i servizi minorili dipendenti;
  • promuove la realizzazione e la sperimentazione di azioni rispondenti alle esigenze dei soggetti dell’area penale, anche con il coinvolgimento di istituzioni, attori del privato sociale e della comunità locale istituendo reti finalizzate all’inclusione sociale;
     

Con i Bambini:

  • società a responsabilità limitata avente la qualifica di impresa sociale (Decreto Legislativo 112/17), in conformità con il Protocollo d'Intesa sottoscritto tra l'Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa (di seguito ACRI) e Governo in data 26 aprile 2016, nonché in conformità all'Accordo sottoscritto con la stessa ACRI in data 23 settembre 2016, ha assunto il ruolo di soggetto attuatore della gestione operativa del "Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile" e ha l'obiettivo di sostenere interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori;
  • è interessata a stabilire relazioni e avviare collaborazioni con soggetti che condividono gli obiettivi del Fondo per il contrasto della povertà educativa;
  • si occupa della realizzazione di progetti rivolti ai minori in tutto il territorio nazionale partendo dall’assunto che la povertà educativa è un fenomeno multidimensionale, frutto del contesto economico, sociale, familiare. La povertà educativa non è solo legata alle cattive condizioni economiche, ma investe anche la dimensione emotiva e quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo;
  • preso atto che i minori tra i 14 e i 17 anni e i giovani adulti interessati da procedimenti penali avviati dall’Autorità Giudiziaria minorile e in carico agli USSM del territorio italiano sono circa 20.000 l’anno, su impulso del Comitato di Indirizzo strategico, nel 2020 ha pubblicato il bando “Cambio rotta” per il contrasto della devianza minorile (Scheda di sintesi bando Cambio rotta);
  • tramite il suddetto bando sono stati selezionati 17 progetti in tutto il territorio nazionale, con un impegno complessivo di 14,5 milioni di euro.
     

VISTI

  • il Decreto del Presidente della Repubblica 448/88 “Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni;
  • il Decreto Legislativo 28 luglio 1989 n. 272 “Norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 448”, recante disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica 230/2000, recante "Norme sull'Ordinamento Penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà" e successive modifiche;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208, art. 1 commi da 392 a 395 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016)” che ha istituito e regolamentato il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile;
  • il Decreto Legislativo 121/2018 recante “Disciplina dell’esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni” che riconosce quale elemento fondamentale del trattamento l’offerta di interventi e attività volte a sostenere gli interessi umani, culturali e professionali dei soggetti in carico ai Servizi Minorili della Giustizia;
  • le “Regole minime per l’amministrazione della giustizia minorile” ONU, New York 29 novembre 1985 – Regole di Pechino;
  • la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva in Italia con Legge 27 maggio 1991, n.176;
  • le Linee guida delle Nazioni Unite sulla Prevenzione della delinquenza minorile (c.d. Regole di Riyadh) adottate il 14.12.1990;
  • le Regole dell’Avana adottate con una risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU nel dicembre 1990, che stabiliscono standards minimi di riferimento cui ci si deve ispirare per la protezione dei minori privati della libertà personale;
  • la Convenzione europea sull'esercizio dei diritti dei minori, adottata a Strasburgo il 25 gennaio 1996, entrata in vigore il 1° luglio 2000, ratificata con Legge del 20 marzo 2003, n. 77 (in specie artt. 3, 9, 29);
  • la Dichiarazione sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non-discriminazione attraverso l'educazione, adottata dai Ministri dell'istruzione dell'Unione Europea (Parigi, 17 marzo 2015);
  • la Direttiva (UE) 2016/800 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 maggio 2016 sulle garanzie procedurali per i minori indagati o imputati nei procedimenti penali;
  • i documenti internazionali, le Raccomandazioni dell’UNESCO, i regolamenti e le direttive dell’Unione Europea che costituiscono un quadro di riferimento entro cui collocare l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella Storia dell’Umanità come elementi essenziali del contesto pedagogico e culturale degli Stati;
  • la Riforma dell’Amministrazione Pubblica che impone la costruzione di reti tecnico operative per progettualità integrate per obiettivi comuni e condivisi realizzate da più soggetti istituzionali e locali, per promuovere una qualità d’intervento efficace ed efficiente, ove i risultati attesi siano conseguiti in economicità;
  • il Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 29 aprile 2016 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Presidente di Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, per la gestione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile;
     

CONSIDERATO

  • che gli Enti di Terzo Settore che operano in campo sociale, educativo, formativo e lavorativo sono radicati a livello locale e possono rappresentare partner di assoluto rilievo per promuovere occasioni di concreta attuazione dei modelli culturali ed educativi e di reinserimento sociale e lavorativo;
  • che il progetto d’intervento educativo, di cui al DL.vo n.121 del 2018, deve prevedere attività formative, culturali e sportive per il recupero sociale e la prevenzione della recidiva;
  • che il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e Con i Bambini convengono sull'opportunità di potenziare i rapporti di collaborazione già in essere, finalizzati alla realizzazione di attività educative e di reinserimento sociale per i giovani in situazioni di disagio, a rischio di emarginazione sociale e sottoposti a provvedimenti penali;
  • che il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e Con i Bambini hanno già avviato collaborazioni aventi l'obiettivo di favorire la formazione, l'integrazione e il superamento del disagio dei giovani dell'area penale attraverso la realizzazione di percorsi di socializzazione, di formazione e di inserimento socio-lavorativo.

Tanto premesso e considerato,

LE PARTI CONVENGONO

Il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità si impegna a:

  • elaborare strategie comuni con “Con i Bambini impresa sociale srl” atte a promuovere e incrementare percorsi di educazione alla legalità e opportunità concrete per il reinserimento sociale e pre-lavorativo dei giovani del circuito penale;
  • promuovere le progettualità dei Servizi, in collaborazione con Con i Bambini, per la definizione di attività e interventi rivolti a gruppi di ragazzi sottoposti a procedimenti penali, tenendo conto delle esigenze e delle peculiarità di ciascun territorio di appartenenza e delle diverse realtà operative;
  • promuovere lo scambio di esperienze e di buone prassi tra i Servizi minorili dislocati sul territorio nazionale;
  • effettuare la rilevazione dei bisogni a livello nazionale e dei singoli territori;
  • realizzare attività di diffusione e pubblicazione degli interventi e dei loro risultati attraverso il supporto di strumenti di comunicazione specifici, eventi e iniziative, anche di carattere nazionale;
     

Con i Bambini si impegna a:

  • collaborare con le strutture della Giustizia Minorile e di Comunità per attività di co-programmazione e realizzazione di interventi di contrasto alla povertà educativa minorile;
  • definire obiettivi comuni e progettualità integrate nonché prevedere momenti di condivisione riferiti ad attività di monitoraggio e valutazione degli interventi realizzati a livello territoriale; promuovere, progettare e attuare percorsi in favore dell'utenza penale minorile, preventivamente condivisi con il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, che creino possibilità di inserimento sociale e pre-lavorativo per i ragazzi;
  • collaborare alla redazione, con il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, di studi e/o pubblicazioni su aree tematiche specifiche del presente Protocollo, attraverso la raccolta sistematica dei dati e il monitoraggio delle esperienze e dei processi socio-educativi;
  • collaborare alla definizione, programmazione e realizzazione di percorsi di educazione alla legalità per i minori e per il personale della Giustizia Minorile e di Comunità;
  • realizzare attività di diffusione e pubblicazione degli interventi e dei loro risultati attraverso il supporto di strumenti di comunicazione specifici, eventi e iniziative, anche di carattere nazionale.

A tal fine, il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e Con i Bambini costituiranno una cabina di regia composto da tre rappresentanti per ciascuna delle parti firmatarie, al fine di concertare le modalità d'attuazione del presente Protocollo, monitorare e valutare i risultati raggiunti.

DISPOSIZIONI FINALI

Il presente Protocollo d’Intesa ha una durata di tre anni a partire dalla data di sottoscrizione dello stesso e potrà essere rinnovato in accordo tra le parti.

Le parti si impegnano reciprocamente a trattare e custodire i dati e le informazioni, sia su supporto cartaceo che informatico, relativi all’espletamento di attività riconducibili alla presente convenzione in conformità alla normativa vigente.

Per tutto quanto non espressamente disciplinato dal presente accordo troveranno applicazione le disposizioni del Codice Civile.

Roma, 9 novembre 2021

Il Capo Dipartimento
giustizia minorile e di comunità
Gemma Tuccillo

Il legale raprresentante
Con i Bambini impresa sociale S.r.l.
Marco Rossi Doria