Protocollo d'intesa Tra Ministero della Giustizia e Comune di Napoli, Agenzia del Demanio, Ufficio centrale archivi notarili, Corte d’Appello, Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello, Tribunale, Procura della Repubblica presso il Tribunale e Tribunale di Sorveglianza di NAPOLI - 20 novembre 2020

20 novembre 2020

PROTOCOLLO D'INTESA

TRA

Ministero della Giustizia
e
Comune di Napoli
e
Agenzia del Demanio
e
Ufficio centrale archivi notarili
e
Corte d’Appello di Napoli
e
Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli
e
Tribunale di Napoli
e
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli
e
Tribunale di Sorveglianza di Napoli

(di seguito indicati come “Parti”)

 

 

“Ottimizzazione e potenziamento degli spazi della Procura e del Tribunale di Napoli”

 

 

  • Vista la legge 7 agosto 1990, n.241, “Nuove norme in materia del procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e le successive modifiche e integrazioni, il cui articolo 15 prevede la possibilità di concludere accordi tra le Amministrazioni pubbliche per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
  • visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 “Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell' articolo 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59”, che ha istituito l’Agenzia del Demanio, alla quale è attribuito il compito di amministrare i beni immobili dello Stato, con il compito di razionalizzarne e valorizzarne l’impiego e di sviluppare il sistema informativo sui beni del Demanio e del patrimonio, nonché il successivo decreto legislativo 3 luglio 2003, n. 173, recante la “Riorganizzazione del Ministero dell' economia e delle finanze e delle agenzie fiscali, a norma dell' articolo 1 della Legge 6 luglio 2002, n. 137”;
  • visto il d.lgs. 22 gennaio 2004, n.42, recante il “Codice dei beni culturali e del paesaggio” e le successive modifiche e integrazioni;
  • visto l’art. 2, dal comma 222 al comma 222-quinquies, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Stato (legge finanziaria 2010)”, concernente il fabbisogno allocativo delle Pubbliche Amministrazioni;
  • viste le disposizioni contenute nella legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;
  • visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive modificazioni e integrazioni;
  • visto il decreto legge 16 dicembre 1993, n. 522, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 1994, n. 102, recante “Istituzione di un ufficio speciale presso il Ministero di grazia e giustizia per la gestione e la manutenzione degli uffici giudiziari della città di Napoli”;
  • visto l’art. 1, comma 526, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 contenente “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Stato (Legge di Stabilita 2015)” che ha modificato la Legge 24 aprile 1941, n.392, concernente l’organizzazione e le spese di funzionamento degli Uffici Giudiziari;
  • visto l’art. 1, comma 140, della Legge 11 dicembre 2016 n. 232;
  • visto l’art. 2 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, in tema di procedure per l’incentivazione degli investimenti pubblici nei settori dell’edilizia pubblica e, specificamente, di quella giudiziaria;
  • visto lo Statuto dell’Agenzia del Demanio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 58 dell’11 marzo 2010, modificato e integrato con delibera del Comitato di Gestione adottata nella seduta del 16 luglio 2019, approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con nota prot. n. 16020 del 27 agosto 2019 e pubblicato nel sito istituzionale dell’Agenzia del Demanio in data 30 agosto 2019;
  • visto il Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’Agenzia del Demanio, deliberato dal Comitato di Gestione in data 16 luglio 2019 approvato dal Ministero dell’economia e delle finanze in data 27 agosto 2019 pubblicato nel sito istituzionale dell’Agenzia del Demanio in data 30 agosto 2019;

PREMESSO CHE

 

  • la situazione allocativa degli uffici giudiziari di Napoli (ambito n. 10 “centro direzionale”) è da tempo all'attenzione del Ministero della Giustizia, ancor più a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha imposto di riconsiderare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi giudiziari con necessità di nuovi luoghi che garantiscano il corretto distanziamento sociale, nel contempo contribuendo a definire una concezione più moderna ed efficiente della sicurezza dei plessi giudiziari;
  • è intendimento del Ministero della Giustizia di consolidare strutturalmente e funzionalmente il patrimonio immobiliare della città di Napoli, nella ferma convinzione che in assenza di spazi e di costruzioni adeguate diventi impossibile fornire adeguatamente ai cittadini i servizi dell’amministrazione della giustizia, in tale prospettiva considerandosi che poli giudiziari concentrati e facilmente accessibili, anche telematicamente, permettono una risposta più immediata e riducono le disparità territoriali, contribuendo a rigenerare importanti aree urbane e, al tempo stesso, riducendo il consumo di suolo pubblico, consentendo altresì gli interventi preventivati la realizzazione di spazi idonei ad ospitare funzioni di supporto all’attività giudiziaria da destinare anche ad usi collettivi per il personale e l’utenza, assicurando al contempo una maggiore apertura alla cittadinanza che insiste nell’area territoriale interessata;
  • l’intervento sugli uffici giudiziari della città di Napoli intende, altresì, riqualificare il preesistente dal punto di vista energetico, razionalizzando i consumi e garantendo la sostenibilità economica, ambientale e sociale degli interventi attraverso l’uso di materiali sostenibili, sfruttando le nuove tecnologie e implementando logiche di transizione digitale, realizzando in tal modo un importante risparmio di spesa;
  • l’obiettivo è, infine, di migliorare l’ambiente di lavoro e il benessere organizzativo garantendo spazi funzionali alle nuove modalità di lavoro, implementando i sistemi di controllo finalizzati al mantenimento dei requisiti di salubrità e sicurezza sui luoghi di lavoro, a vantaggio dell’efficienza e della produttività del personale in servizio, amministrativo e di magistratura.
  • la soluzione progettuale preventivata consente di dotare gli uffici giudiziari di nuovi spazi a supporto della giurisdizione (sale di ascolto protette, postazioni dedicate ad avvocati ed utenti), di aree adeguate destinate all’accoglienza (hall comune), di idonei parcheggi anche interrati, di spazi destinati ai servizi (ristoro, asilo nido, centro medico, palestra, infermeria, deposito, etc), di meglio definire ed aumentare i percorsi pedonali, infine di migliorare la logistica interna realizzando un collegamento pedonale e sospeso tra gli uffici della procura della Repubblica e quelli del Palazzo di Giustizia;

CONSIDERATO CHE

  • l’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2020-2022, prevede che l’Agenzia del demanio proseguirà a garantire il sostegno al processo di riorganizzazione delle PAC e alla loro presenza sul territorio, che verrà assicurato in particolare attraverso la diffusione del modello dei “Poli Amministrativi” e l'esecuzione degli interventi edilizi strumentali;
  • coerentemente con gli obiettivi definiti dalla pianificazione urbanistica comunale l’operazione in questione consentirà di riqualificare un importante compendio immobiliare pubblico, nonché il contesto urbano in cui lo stesso si inserisce, favorendo l’accessibilità e garantendo il migliore collegamento tra gli uffici giudiziari, arricchendo il compendio immobiliare di nuovi spazi comuni ed a supporto della giurisdizione;

 

TUTTO CIO PREMESSO E CONSIDERATO

le Parti, al fine di definire i reciproci impegni, nonché di stabilire le modalità di attuazione degli adempimenti,

stipulano il seguente

PROTOCOLLO D'INTESA

 

ART. 1
(Premesse)

 

  1. Le premesse fanno parte integrante della presente intesa.

 

ART. 2
(Oggetto dell'intesa)

 

  1. La presente intesa è finalizzata all’ottimizzazione e potenziamento degli spazi in uso agli uffici giudiziari di Napoli, in vista dell'obiettivo di un concreto e visibile miglioramento dei servizi erogati ai cittadini nonché del potenziamento della presenza dello Stato e delle istituzioni democratiche, in un quadro di coerenza con le previsioni urbanistiche della città.

ART. 3
(Dichiarazione d'intenti dei Sottoscrittori)

  1. Fermi gli obblighi di legge, le Parti, nel rispetto e nei limiti dei rispettivi poteri, competenze e responsabilità, si impegnano a porre in essere ogni necessaria attività di collaborazione finalizzata alla realizzazione dell'intervento sopra descritto, del quale dichiarano tutti di condividere oggetto e finalità, assicurando ogni utile e tempestivo scambio di documenti, dati e informazioni e promuovendo, di comune accordo, ogni utile iniziativa finalizzata a rendere disponibili le risorse finanziarie necessarie ad assicurarne la relativa attuazione.

 

ART. 4
(Impegni assunti dal Comune di Napoli)

  1. Il Comune di Napoli si impegna a mettere a disposizione le aree e le porzioni immobiliari di sua proprietà interessate dall’intervento.
  2. Il Comune di Napoli, condividendo il progetto di integrazione, valutando favorevolmente la coerenza della realizzazione dell’opera in relazione alle previsioni urbanistiche vigenti, si impegna, altresì, ad assicurare ogni necessario supporto allo svolgimento delle attività di verifica, nonché a quelle tecniche ed amministrative urbanistiche finalizzate alla realizzazione, con la massima celerità, di quanto sopra indicato, nell'indirizzo condiviso con tutti gli altri sottoscrittori del presente protocollo d'intesa.
  3. In particolare, il Comune si impegna ad assicurare la massima disponibilità per la condivisione del piano di fattibilità, da redigersi preliminarmente all’approvazione dei singoli interventi, ai sensi del vigente P.O.C. per la Rigenerazione dei patrimoni pubblici e la coerente predisposizione di servizi pubblici integrati.

 

ART. 5
(Impegni assunti dal Ministero della Giustizia)

  1. Il Ministero della giustizia si impegna:
  2. a verificare, nell’ambito delle risorse che saranno rese per lo stesso disponibili nel bilancio della Stato, eventualmente tenendo canto di quelle a carico del Fondo per il finanziamento degli investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, l’esistenza dei fondi necessari per la realizzazione delle opere, anche eventualmente per lotti funzionali, di valore allo stato non ancora determinato, attribuendo agli interventi necessari per la città di Napoli carattere di priorità;
  3. accertata la disponibilità di fondi, a finanziare l’attività di necessaria progettazione e del menzionato intervento di ottimizzazione e potenziamento degli spazi della procura e del tribunale di Napoli;
  4. ad approvare, previa verifica di conformità dello stesso alle esigenze degli Uffici Giudiziari di Napoli, il progetto di ottimizzazione e potenziamento degli spazi degli uffici giudiziari di Napoli.

 

ART. 6
(Impegni dell’Ufficio centrale degli archivi notarili)

  1. L’Ufficio centrale degli archivi notarili, nel condividere gli obiettivi dell’intervento, si impegna a mettere a disposizione le aree e le porzioni immobiliari di sua proprietà interessate dall’intervento.
  2. L’Ufficio centrale degli archivi notarili si impegna, altresì, a verificare la possibilità di contribuire, nelle forme che saranno determinate, al finanziamento dell’intervento, previo accertamento della disponibilità dei fondi sul relativo articolo di bilancio.

 

ART. 7
(Impegni assunti dall'Agenzia del Demanio)

  1. L’Agenzia del Demanio si impegna, nel condividere gli obiettivi del programma degli interventi, a verificare, nell'ambito delle risorse che saranno rese disponibili, con particolare riguardo alla legge 11 dicembre 2016, n 232, art. 1, comma 140, l’esistenza dei fondi necessari per la partecipazione alla progettazione e alla realizzazione, anche eventualmente per lotti funzionali, attribuendo agli interventi necessari per la città di Napoli carattere di speciale priorità.
  2. L’Agenzia del Demanio si impegna a sviluppare, eventualmente anche avvalendosi del Provveditorato alle opere pubbliche, tutte le fasi della progettazione, fino a quella esecutiva, nonché a curare gli affidamenti per l’esecuzione dei lavori.
  3. Gli impegni di cui sopra si intendono subordinati all’approvazione dei Piani d’investimento da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, nonché all’effettiva disponibilità delle risorse necessarie che dovranno essere reperite ai sensi del presente protocollo.

 

ART. 8
(Impegni assunti dagli Uffici Giudiziari di Napoli)

  1. Gli Uffici Giudiziari sottoscrittori del presente Protocollo, preso atto delle determinazioni assunte dal Ministero della giustizia e da tutti gli altri sottoscrittori e ribadito, per quanto di propria rispettiva competenza, il parere favorevole al progetto, si impegnano a fornire il necessario supporto allo sviluppo ed alla realizzazione dell’intervento.

 

ART. 9
(Designazione dei referenti per l'esecuzione e vigilanza sull' attuazione del presente Protocollo)

 

  1. I Sottoscrittori, nell’ambito dei rispettivi poteri e competenze, per tutto quanto attiene alle specifiche attività finalizzate alla esecuzione e vigilanza sull'attuazione del presente Protocollo, individuano propri “Referenti” entro trenta giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo d’Intesa.

 

ART. 10
(Efficacia del Protocollo d'intesa)

  1. Il presente Protocollo ha efficacia dalla sua sottoscrizione sino all’effettiva realizzazione dell'intervento di ottimizzazione e potenziamento degli spazi in uso agli uffici giudiziari di Napoli.

 

ART. 11
(Risorse finanziarie)

  1. Dall'attuazione di quanto disposto dal presente Protocollo non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

 

ART. 12
(Pubblicità e informazione)

  1. Il presente Protocollo d’intesa sarà pubblicato nelle forme normativamente previste.
  2. In considerazione dell'obiettivo strategico e dei contenuti delle azioni del presente Protocollo, i Sottoscrittori possono intraprendere idonee iniziative di comunicazione per illustrare le finalità e le opportunità di collaborazione create dall’attuazione del Protocollo stesso.

 

ART. 13
(Riservatezza e tutela dei dati personali)

 

  1. Tutti i dati, documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le Parti in esecuzione del presente Protocollo dovranno essere considerati come “informazioni riservate”, ove qualificati come tali dalla Parte che li comunica. Le Parti concordano di utilizzare tali informazioni riservate solo in relazione all’esecuzione del presente Protocollo, salvo diverse pattuizioni, da formalizzarsi per iscritto. Ciascuna delle Parti adotterà tutte le misure ragionevolmente necessarie per tutelare la riservatezza delle informazioni e della documentazione di cui essa disponga in virtù del presente Protocollo.
  2. Ai sensi di quanto previsto dal D.lgs. n. 196/2003, così come aggiornato alla luce del GDPR (Regolamento Europeo sulla Privacy 679/2016/UE) in tema di trattamento dei dati personali, le Parti dichiarano di essersi preventivamente e reciprocamente informate, prima della sottoscrizione del presente Protocollo, circa le modalità e le finalità dei trattamenti dei dati personali derivanti dall’esecuzione della convenzione.
  3. Ai fini della suddetta normativa, le Parti dichiarano che i dati personali forniti con il presente Protocollo sono esatti e corrispondono al vero, esonerandosi reciprocamente da qualsivoglia responsabilità per errori materiali di compilazione, ovvero per errori derivanti da una non corretta imputazione dei dati stessi negli archivi elettronici e cartacei.

 

ART. 14
(Disposizioni finali)

  1. Eventuali proroghe, rinnovi e modifiche del presente Protocollo saranno concordate tra i Sottoscrittori e formalizzate mediante atto scritto.

 

Il presente Protocollo è firmato digitalmente ai sensi dell'articolo 15, comma 2-bis, della Legge 7 agosto 1990, n.241.

per il Ministero della Giustizia
il ministro Alfonso Bonafede

per l’Agenzia del Demanio
il direttore Antonio Agostini

per il Comune di Napoli
il sindaco Luigi de Magistris

per l’Ufficio Centrale Archivi Notarili
il direttore generale Renato Romano

per gli Uffici Giudiziari di Napoli:

per la Corte d’appello di Napoli
il presidente Giuseppe De Carolis di Prossedi

per la Procura generale presso la Corte
il procuratore generale Luigi Riello

per il Tribunale di Napoli
il presidente Elisabetta Grazo

per la Procura della Repubblica presso il Tribunale
il procuratore Giovanni Melillo

per il Tribunale di Sorveglianza
il presidente Adriana Pangia