Protocollo d'Intesa tra il Ministero della giustizia, la Regone Lazio e il Comune di Roma - Realizzazione di un intervento di ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio nel territorio di Roma - 16 maggio 2019

16 maggio 2019

Rassegna Borse malefatte
 

PROTOCOLLO D’INTESA

TRA

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

REGIONE LAZIO

ROMA CAPITALE



“Realizzazione di un intervento di ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio nel territorio di Roma”

 

PREMESSO CHE

  • la città giudiziaria sita presso Piazzale Clodio, usualmente denominata anche “Palazzo di Giustizia”, costituisce nella città di Roma un polo di vitale importanza per l’esercizio delle funzioni giudiziarie;
  • gli immobili che costituiscono tale città giudiziaria o Palazzo di Giustizia risalgono ormai ad alcuni decenni orsono e pertanto si rendono necessari interventi volti al loro rinnovamento e/o completa ristrutturazione;
  • le dimensioni e la consistenza di tali immobili, in ogni caso, non risultano più adeguati ad assicurare efficientemente lo svolgimento delle articolate funzioni che devono espletarsi nella città giudiziaria;
  • si rende pertanto necessario ampliare la consistenza edilizia della città giudiziaria di Piazzale Clodio realizzando un nuovo edificio, che consenta in primo luogo di ospitare le strutture, le funzioni ed il personale per il periodo in cui gli edifici costituenti la città giudiziaria saranno sottoposti agli interventi di rinnovamento e/o ristrutturazione e, al termine di questi, di accogliere in via definitiva le ulteriori funzioni legate all’attività giudiziaria che necessitano di adeguata collocazione;
  • tale nuovo edificio, al fine di assolvere nel miglior modo possibile le proprie funzioni di struttura aggiuntiva e complementare agli uffici della città giudiziaria di Piazzale Clodio, deve essere situato nell’area parco di Monte Mario;

 

CONSIDERATO CHE

  • la suddetta area individuata quale ottimale per la collocazione del nuovo edificio in ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio ricade nel Sistema ambientale e agricolo – Parchi istituiti e tenuta Castel Porziano di cui agli artt. 68 e 69 delle NTA del Piano regolatore generale;
  • per quanto riguarda la Rete ecologica, la medesima area ricade nella Componente primaria A;
  • la Carta per la qualità inserisce la medesima area negli Edifici e complessi edilizi moderni: opere di rilevante interesse architettonico o urbano;
  • l’area in questione, altresì, rientra nella Riserva naturale regionale Monte Mario, di cui Roma Natura è l’Ente gestore;
  • per la realizzazione del suddetto intervento si rende necessario individuare e definire preliminarmente, e congiuntamente tra le Parti del presente protocollo, le procedure più idonee, rapide ed efficaci volte a conseguire gli effetti urbanistici e paesaggistici funzionali alla realizzazione dell’intervento;
  • per la realizzazione del suddetto intervento, altresì, si rende necessario redigere, anche con adeguato supporto professionale esterno, un documento preliminare alla progettazione che, tra l’altro, ne detti le invarianti fondamentali e le linee di indirizzo, da porre a base di un successivo concorso di progettazione, da condurre ai sensi degli artt. 23 e 152 del d.lgs. 50/2016 e s.m.i;
  • sempre per la finalizzazione dell’intervento in questione risulta inoltre indispensabile dotarsi di un cronoprogramma, mirato ad individuare, scandire e coordinare le attività ed i procedimenti da porre in essere per la realizzazione completa dell’opera.

 

ATTESO CHE

  • le Parti ritengono di sviluppare la concertazione istituzionale finalizzata all’attuazione degli obiettivi del presente protocollo mediante la costituzione di un Tavolo tecnico composto da rappresentanti degli Enti coinvolti;

 

RITENUTO

  • pertanto necessario porre in essere tutte le opportune iniziative atte a garantire la realizzazione dell’intervento in questione in tempi rapidi e con procedure certe ed efficaci;
  • di coinvolgere tutti i soggetti in grado di contribuire al buon esito della realizzazione dell’intervento;
  • opportuno a tal fine definire i contenuti di un’azione comune e condivisa e formalizzare gli impegni e gli adempimenti tra le Parti al fine di dare attuazione a quanto previsto nel presente protocollo.

 

TUTTO CIO’ PREMESSO, CONSIDERATO E RITENUTO

FRA LE PARTI

SI CONVIENE E STABILISCE QUANTO SEGUE

  1. Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente protocollo d’intesa.
  2. Il presente protocollo è finalizzato alla definizione condivisa delle azioni, delle procedure e delle relative tempistiche da porre in essere, nonché degli strumenti necessari per superare eventuali criticità motivo di rallentamenti od ostacoli, per la compiuta definizione dell’intervento di ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio.
  3. Le Parti si impegnano, ciascuna per quanto di competenza e/o in maniera congiunta e intraprendendo ogni iniziativa utile e necessaria, a favorire la realizzazione di quanto previsto nel presente protocollo.
  4. Ai fini di cui ai punti precedenti, è costituito un Tavolo tecnico per la realizzazione dell’intervento oggetto del presente protocollo.

Il Tavolo tecnico è composto da un rappresentante unico per ciascun Ente coinvolto dal presente protocollo, risultando pertanto composto da n. 3 membri, rispettivamente rappresentativi di Stato, Regione Lazio e Roma Capitale. I nominativi dei componenti saranno comunicati, mediante scambio di note fra le Parti, entro 15 giorni dalla sottoscrizione del presente protocollo.

Il Tavolo tecnico sarà coordinato dal Ministero della Giustizia, da individuarsi quale autorità proponente per i procedimenti che saranno posti in essere ai fini della realizzazione del progetto.

Il Tavolo tecnico ha il compito di:

  1. individuare e definire le procedure amministrative più idonee, rapide ed efficaci volte a conseguire gli effetti urbanistici e paesaggistici funzionali alla realizzazione dell’intervento;
  2. predisporre un cronoprogramma volto ad individuare, scandire e coordinare le attività ed i procedimenti da porre in essere per la realizzazione completa dell’opera;
  3. redigere, anche avvalendosi di supporto professionale esterno, un documento preliminare alla progettazione dell’intervento, che ne individui le caratteristiche pregnanti, le invarianti e gli indirizzi, da porre a base di un successivo concorso di progettazione, da condurre ai sensi degli artt. 23 e 152 del d.lgs. 50/2016 e s.m.i;
  4. porre in essere gli atti necessari per la nomina della commissione aggiudicatrice del concorso di cui alla lett. c).

 

  1. Il Ministero della Giustizia, quale autorità proponente, si impegna ad assicurare, attraverso i fondi già allo scopo stanziati e quelli che verranno resi successivamente disponibili nell’ambito del proprio bilancio, la copertura finanziaria di tutti gli oneri di propria competenza connessi alla realizzazione dell’intervento oggetto del presente protocollo.
  2. La Regione Lazio si impegna a dare mandato ai propri uffici competenti di verificare in tempi ristretti i profili di compatibilità paesaggistica dell’intervento e ad individuare ed agevolare le procedure urbanistiche più snelle ed efficaci per la realizzazione dell’intervento.
  3. Roma Capitale si impegna a fornire la massima collaborazione e il supporto nell’ambito dell’intera procedura secondo i vari ambiti della medesima Autorità Capitolina;
  4. Le Parti hanno la facoltà di recedere in qualsiasi momento dal presente protocollo, con preavviso di sessanta giorni da comunicare mediante posta elettronica certificata, fermo restando il rispetto e l’adempimento degli obblighi reciprocamente assunti sino alla data in cui il recesso avrà efficacia.

Letto, approvato e sottoscritto.


Roma, 16 maggio 2019

Regione Lazio
Il Presidente
Nicola Zingaretti

Ministero della Giustizia
Il Ministro
Alfonso Bonafede

Roma Capitale
La Sindaca
Virginia Raggi