Accordo quadro tra Ministero della giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria – Direzione generale dei detenuti e trattamento e Patronato Acli per i servizi sociali dei lavoratori e dei cittadini - 10 aprile 2015

10 aprile 2015

ACCORDO QUADRO

tra

Ministero della Giustizia – Dipartimento Amministrazione Penitenziaria – Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento

e

Patronato Acli - Per i servizi sociali dei lavoratori e dei cittadini

PREMESSO

  • che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, articolazione organizzativa del Ministero della Giustizia, ha il compito istituzionale di garantire un trattamento penitenziario per i detenuti in custodia cautelare e per i detenuti in espiazione pena conforme ai principi contenuti nell’art. 27 della Costituzione:
  • che la Direzione Generale dei detenuti e del trattamento ha in particolare competenze in ordine alla gestione, alle esigenze sanitarie  ed al trattamento  dei detenuti;
  • che nell’ambito del lavoro detenuti la suddetta Direzione Generale segue la materia della tutela previdenziale ed assicurativa, in collegamento con l'INPS,  sia per il supporto di consulenza agli istituti in ordine ai detenuti ed internati lavoranti, sia in ordine al rimborso delle relative  prestazioni economiche all’INPS;
  • che il Patronato Acli,     nell’ambito dei propri fini istituzionali esercita a titolo gratuito attività di informazione, di consulenza, di assistenza e di tutela a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, dei pensionati, dei singoli cittadini italiani, stranieri e apolidi presenti nel territorio dello Stato e dei loro superstiti e aventi causa, per il conseguimento in Italia e all’estero delle prestazioni di qualsiasi genere in materia di sicurezza sociale, di immigrazione e emigrazione, previste da leggi, regolamenti, statuti, contratti collettivi ed altre fonti normative, erogate da amministrazioni e enti pubblici;

CONSIDERATO

  • che l’art. 27 della Costituzione afferma il principio che “ le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono  tendere  alla rieducazione del condannato”;
  • che la Riforma del Titolo V parte II della Costituzione ha attribuito un ruolo centrale alle Regioni ed alle Amministrazioni Locali le quali, collaborando in maniera integrata, sono tenute a garantire livelli essenziali di assistenza per tutti i cittadini;
  • che la Riforma dell’Amministrazione Pubblica impone la costruzione di reti tecnico-operative per promuovere  una qualità d’intervento efficace ed efficiente, ove i risultati attesi siano conseguiti in economicità ed attraverso progettualità  integrate e finalizzate ad obiettivi comuni e condivisi;
  • che è compito dell’Amministrazione della Giustizia attuare modelli operativi rispondenti alla normativa vigente che mirino, nel rispetto delle diverse competenze e della normativa nazionale di riferimento  alla realizzazione di progettazioni  innovative  in collaborazione con il terzo settore per garantire il rispetto dei diritti di detenuti;
  • che il Patronato Acli è un istituto di patronato e di assistenza sociale, riconosciuto ai sensi della legge n.152 del 30 marzo 2001;
  • che l’art. 3 della suddetta legge individua in modo univoco i criteri del riconoscimento giuridico degli istituti di patronato e di assistenza sociale;
  • che le attività di consulenza, di assistenza e di tutela degli istituti di patronato riguardano:
  • il conseguimento, in Italia e all’estero, delle prestazioni in materia di previdenza e quiescenza obbligatorie e di forme sostitutive e integrative delle stesse;
  • il conseguimento delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale;
  • il conseguimento delle prestazioni di carattere socio-assistenziale, comprese quelle in materia di emigrazione e immigrazione;
  • il conseguimento, in Italia e all’estero, delle prestazioni erogate dai fondi di previdenza complementare, anche sulla base di apposite convenzioni con gli enti erogatori;
  • che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria riconosce che le attività di cui sopra hanno funzioni sociali e sono finalizzate a favorire il processo di  integrazione degli individui nella comunità, facilitando l’inclusione sociale e lavorativa, anche in contrasto al fenomeno del recidivismo;
  • che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e il Patronato Acli hanno sperimentato  precedenti collaborazioni, sviluppando forme di raccordo sinergico tecnico-operativo finalizzate a realizzare, con il coinvolgimento delle rispettive articolazioni territoriali, sperimentazioni aventi l’obiettivo di favorire l'accesso a diritti e prestazioni in ambito previdenziale e socio-assistenziale da parte dei detenuti;
  • che tali attività costituiscono uno strumento di tutela dei valori fondamentali della persona, di miglioramento della qualità della vita, di ridefinizione di valori condivisi e di adesione ad un modello di rapporti basato sul rispetto delle regole;

RITENUTO

  • che il Patronato Acli, attraverso la propria rete di uffici, è radicato nei tessuti sociali locali e può rappresentare un partner di assoluto rilievo, per promuovere l'attività di informazione, di consulenza, di assistenza e di tutela in ambito previdenziale e socio-assistenziale a favore dei detenuti, a supporto degli istituti penitenziari;
  • che il Patronato Acli, in forza  di una formazione specifica, esprime professionalità in grado di offrire risposta alle istanze provenienti dalla popolazione penitenziaria in ambito previdenziale e socio-sanitario;
  • che, come previsto all'art. 6 della legge 152/2001, il Patronato Acli può avvalersi per l'espletamento della propria attività anche di collaboratori volontari;

LE PARTI CONVENGONO

Il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria – Direzione Generale dei detenuti e del trattamento a si impegna ad individuare, elaborare e fornire quanto segue:

  • rilevazione delle esigenze di servizi di patronato espressi dalle direzioni di istituto in ordine alle attività considerate dal presente accordo quadro;
  • sensibilizzazione delle articolazioni periferiche, ove possibile, a consentire l'espletamento dell'attività oggetto del presente accordo quadro:
  • promozione di attività di informazione, diffusione e pubblicazione in collaborazione con il Patronato Acli a livello centrale e periferico, tramite eventi e/o iniziative di carattere nazionale e locale;
  • verifica, monitoraggio e divulgazione dei risultati  del  presente accordo quadro sia a livello locale che nazionale unitamente al Patronato Acli e alla rete delle sue articolazioni  territoriali.

Il Patronato Acli si impegna a: 

  • promuovere, ove possibile in strutture interne all'Amministrazione Penitenziaria con la presenza periodica di sportelli di servizi, le attività di consulenza, di assistenza e di tutela degli istituti di patronato, che riguardano:
    1. il conseguimento, in Italia e all’estero, delle prestazioni in materia di previdenza e quiescenza obbligatorie e di forme sostitutive e integrative delle stesse;
    2. il conseguimento delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale;
    3. il conseguimento delle prestazioni di carattere socio-assistenziale, comprese quelle in materia di emigrazione e immigrazione;
    4. il conseguimento, in Italia e all’estero, delle prestazioni erogate dai fondi di previdenza complementare, anche sulla base di apposite convenzioni con gli enti erogatori;
  • collaborare con le strutture del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, sia a livello centrale che periferico, per la definizione degli obiettivi e delle progettualità integrate nonché per le attività di monitoraggio e valutazione degli interventi realizzati a livello territoriale;
  • co-partecipare e garantire supporto alla fase di informazione, diffusione e pubblicazione degli interventi e loro risultati a livello centrale e/o territoriali da realizzare attraverso eventi e/o iniziative anche di carattere nazionale.

A tal fine il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria - Direzione Generale dei detenuti e del trattamento e il Patronato Acli valuteranno l’opportunità di promuovere iniziative mirate di informazione, formazione e sensibilizzazione per le proprie strutture territoriali.
Per effetto del presente accordo quadro Nazionale saranno stipulati fra le sedi territoriali del Patronato Acli, i Provveditorati regionali e gli istituti penitenziari, protocolli operativi decentrati al fine di articolare meglio le attività e avviare gruppi misti di coordinamento per la programmazione, il monitoraggio e la verifica delle stesse.
Al fine di attuare il presente accordo quadro, di monitorare e valutare i risultati raggiunti e per quant’altro al presente atto, viene costituito un Gruppo di Coordinamento Nazionale del quale faranno parte tre rappresentanti per ciascuna delle parti firmatarie. Il presente accordo quadro ha efficacia per tre anni e verrà rinnovato in accordo tra le parti.
Il presente accordo non vincola le parti firmatarie a rapporti di esclusività nelle materie oggetto dello stesso, né comporta oneri economici per l’Amministrazione penitenziaria.

Roma, 10 aprile 2015

Ministero della Giustizia
Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria
Direzione Generale dei detenuti e del trattamento

Patronato Acli
Presidente nazionale
Paola Vacchina