Stati Generali della Lotta alle Mafie

aggiornamento: 23 novembre 2017

  Tavolo 8 - Sport e Mafie

Coordinatori Davide Pati - Ufficio di presidenza di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie; Antonello Ardituro – Magistrato
 

Partecipanti

  • Albertini Demetrio - Ex calciatore, dirigente sportivo
  • Bonfiglio Filippo - Questore
  • Bosio Vittorio - CSI - Centro sportivo italiano
  • Galdiolo Marco - ACLI Unione sportiva
  • Enrico Cataldi - Procuratore Generale CONI
  • Greco Francesco - Presidente ordine avvocati Palermo
  • Grion Luca - Università di Udine
  • Manco Vincenzo - UISP, Unione Italiana sport per tutti
  • Palazzi Stefano - Già Procuratore Federale della Commissione di Garanzia della FIGC
  • Piccioni Valerio - Giornalista
  • Romani Pierpaolo - scrittore
  • Viti Antonino - ACSI Associazione di cultura Sport e tempo libero

 

Le più evidenti degenerazioni nella pratica sportiva sono quelle del mondo del calcio, dove gli intrecci fra riciclaggio, corruzione e mafie sono stati oggetto di indagini giudiziarie in tutta Italia. Partite truccate e campionati falsati. Gestione delle scommesse, lecite e illecite. Controllo delle scuole calcio e dei vivai delle squadre. Estorsioni mascherate da sponsorizzazioni e minacce a giocatori, allenatori e dirigenti. Utilizzo delle tifoserie per scopi poco nobili e controllo dei servizi e delle attività interne ed esterne agli stadi. Sono queste alcune delle azioni messe in campo dalle organizzazioni criminali e mafiose nel gioco del calcio.

Accanto alle varie forme di corruzione, illegalità economica e finanziaria che hanno coinvolto dirigenti e calciatori di squadre di alto livello, ci sono i numerosi casi di presenza delle organizzazioni mafiose nella gestione delle squadre di calcio appartenenti alle categorie inferiori. Sono quindi individuabili tre livelli di grave criticità: l’infiltrazione mafiosa nelle società sportive di calcio dilettantistico ed in alcune esperienze di calcio professionistico; il rapporto fra gruppi organizzati di tifoseria, il territorio e le organizzazioni mafiose, con riflessi sul condizionamento delle società di calcio, anche di alto livello; il concreto atteggiarsi di alcuni gruppi organizzati delle tifoserie come associazioni criminali che si muovono con il metodo mafioso, anche a prescindere dalle appartenenze a consorterie criminali tradizionali.

Le interconnessioni fra sport e mafie risultano poi particolarmente allarmanti quando lo sport, ad iniziare dal calcio ma non solo, diventa solo business, e dunque cultura del risultato e della vittoria a cui si riconnettono ingenti margini di profitto e di guadagno. Ne deriva, per un verso, il preoccupante diffondersi del fenomeno del doping, non solo a livello professionistico, più immediatamente percepibile, ma anche e soprattutto in quello dilettantistico e, addirittura, amatoriale, sia con riferimento ai giovanissimi che ai cd. over; per altro verso, l’aumentare incontrollato delle scommesse e del match fixing, con la crescente infiltrazione mafiosa, paradossalmente favorita dal processo di legalizzazione, che punta all’alterazione dei risultati sportivi ed al riciclaggio di imponenti quantità di denaro.

Il discorso in tema di mafie e calcio, tifoserie organizzate e società sportive, scommesse e doping si caratterizza per la presenza di un solido filo conduttore, che distorce alla radice il senso dello sport, non più inteso come ambito valoriale di crescita della persona - secondo valori di rispetto delle regole, intrattenimento, spettacolo, condivisione ed aggregazione, solidarietà – bensì come luogo esclusivamente orientato alla realizzazione del profitto.

L’aspirazione al profitto va di pari passo con l’esaltazione della vittoria, come unico riferimento valoriale che sembra propagandato e sostenuto nella narrazione dello sport del terzo millennio. Ne consegue che, accanto ad interventi repressivi, di adeguamento normativo, di attenzione amministrativa, e di complessiva azione di distacco da logiche criminali o comunque illegali, deve darsi luogo ad una seria attività di sostegno ad incisivi e diffusi percorsi educativi, nel settore della scuola, delle associazioni, delle compagini sportive, che restituiscano allo sport il suo significato proprio e la sua alta funzione. I valori della partecipazione, dell’aggregazione, del rispetto delle regole e della selezione secondo una meritocrazia lieve che non lascia indietro i meno bravi, devono essere promossi dallo Stato e dalle istituzioni e dalla società nel suo complesso, soppiantando quelli del profitto e della vittoria ad ogni costo. Una cultura dello sport ancorata a questi valori diventa parte di una più ampia cultura della legalità che si pone come vero e proprio antidoto antimafia.

 

Percorsi tematici assegnati

  • Etica nello sport e percorsi educativi (iniziative utili a diffondere una cultura dello sport, nel rispetto delle regole e nel rifiuto della sola vocazione a ricerca dei soldi e dei successi, carenze del sistema scolastico, ruolo delle associazioni e gruppi sportivi delle forze di polizia);
  • La presenza delle mafie nel gioco del calcio (pratiche mafiose di corruzione ed estorsione, infiltrazione mafiosa diretta e indiretta nelle società sportive di calcio dilettantistico ed in alcune esperienze di calcio professionistico, rapporto fra gruppi organizzati di tifoseria e organizzazioni mafiose, efficacia della normativa anticrimine nel settore - daspo ed altri strumenti);
  • Sport e doping (diffusione del ricorso al doping per l'attività sportiva anche amatoriale e giovanile, business delle sostanze dopanti legato alla criminalità organizzata e ruolo di alcune multinazionali farmaceutiche);
  • Le mafie ed il settore delle scommesse (infiltrazione della criminalità organizzata e capacità di condizionamento delle attività sportive).


Obiettivi

  1. Monitorare e contrastare l’infiltrazione mafiosa nelle società professionistiche e nel calcio dilettantistico
  2. Identificare e reprimere la tifoseria criminale che utilizza il metodo mafioso per fare affari nel calcio
  3. Migliorare il contrasto antidoping ed il diffondersi delle scommesse illecite
  4. Fare dello sport un antidoto antimafia
     

Lavori del tavolo