Provvedimento 28 luglio 2020 - Consultazione preventiva in merito a richieste di notificazione inviate a mezzo posta elettronica certificata all’UNEP - Corte di appello di Torino e Ordine degli Avvocati di Torino

28 luglio 2020

Dipartimento per gli affari di giustizia

Direzione generale degli affari interni
Ufficio I
reparto I – servizi relativi alla giustizia civile

Al sig. Presidente della Corte di appello di Torino
Al sig. Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino

e, p.c.,

Al sig. Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia
 

Oggetto: Consultazione preventiva in merito a richieste di notificazione inviate a mezzo posta elettronica certificata all’UNEP - Corte di appello di Torino e Ordine degli Avvocati di Torino.
Rif. prot. DAG n. 81035E. del 20 maggio 2020

È stata trasmessa a questo Ufficio la nota prot. n. 6761 del 20 maggio 2020 con cui i Presidenti della Corte di appello di Torino e dell’Ordine degli avvocati di Torino, al fine di risolvere il problema delle lunghe code per l’accesso agli uffici Unep, che non consente di rispettare il distanziamento sociale e non tutela il personale in servizio durante la fase di emergenza epidemiologica in atto da Covid-19, hanno proposto la trasmissione a mezzo pec degli atti giudiziari da parte degli avvocati agli ufficiali giudiziari, i quali provvederanno alla stampa dell’atto con attestazione di conformità e alla notifica a mani proprie del destinatario, in conformità alla previsione dell’art. 137, 3 comma, c.p.c. “Se l'atto da notificare o comunicare è costituito da un documento informatico e il destinatario non possiede indirizzo di posta elettronica certificata, l'ufficiale giudiziario esegue la notificazione mediante consegna di una copia dell'atto su supporto cartaceo, da lui dichiarata conforme all'originale, e conserva il documento informatico per i due anni successivi”.

La nota propone al contempo soluzioni operative per il pagamento dei diritti di notifica e di copia e per la conservazione degli atti digitali inviati dagli avvocati.

Ebbene, premesso che esula dal perimetro di competenza di questa Direzione generale ogni valutazione in merito alle modalità operative del servizio offerto dall’UNEP, rientrando nelle competenze del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, Ufficio IV, come pure le questioni sottese alla conservazione degli atti digitali e ai pagamenti telematici, disciplinati questi ultimi dal D.M. 44/2011 e dal provvedimento del 16 aprile 2014 della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati, preme unicamente soffermarsi, nei limiti della competenza di questo Ufficio, sulla normativa dettata con riguardo ai diritti di notifica e di copia.

Come noto, il d.P.R. 30 maggio 2002 n.115, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materie di spese di giustizia, detta specifiche disposizioni relative ai diritti di notifica (Titolo II, Capo III, Notificazioni nel processo civile, amministrativo, contabile e tributario), prevedendo all’art.29 il c.d. diritto unico dovuto all’ufficiale giudiziario per le notificazioni a richiesta delle parti, rinviando per la sua determinazione al successivo art. 34 (“Per la notificazione degli atti è dovuto all'ufficiale giudiziario il diritto unico di cui all'articolo 34, fatta eccezione per le notificazioni a richiesta d'ufficio”).

L’importo dei diritti di copia è disciplinato invece dagli artt. 267, 268, 269 del T.U. cit. e dalle relative tabelle n. 6, n. 7 e n. 8 allegate allo stesso.

Si rappresenta pertanto che ogni valutazione relativa alla modalità operativa prospettata per il pagamento degli importi da corrispondere da parte degli avvocati per la notifica degli atti (tramite il sistema PagoPA, ovvero con bonifico di importo forfettizzato preconcordato) non potrà prescindere, nella determinazione dell’importo dovuto dai difensori delle parti, da quanto previsto dal testo unico sulle spese di giustizia, oltre alle eventuali competenze di cui al d.P.R. del 15 dicembre 1959 n. 1229 (Ordinamento degli ufficiali giudiziari).

Cordialità.

Roma, 28 luglio 2020

il direttore generale
Giovanni Mimmo