Circolare 29 luglio 2010 - Accertamenti bancari. Archivio ARPA ABI

29 luglio 2010


Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Direzione Generale della Giustizia Penale

 

Ai sigg. Procuratori Generali
presso le Corti di appello
Loro Sedi

Al sig. Procuratore Nazionale Antimafia
Roma

e, p.c     All’ABI
Associazione Bancaria Italiana
P.zza del Gesù, 49
Roma



Oggetto: Accertamenti bancari. Archivio ARPA ABI

Ormai da tempo sono stati resi operativi e perfezionati strumenti informatici capaci di perfezionare ed accelerare gli accertamenti patrimoniali necessari per le indagini penali. In questa prospettiva il settore bancario ha offerto piena collaborazione alle Autorità inquirenti al fine di rendere più rapido ed efficace il reperimento di notizie utili per le esigenze investigative.

Come è noto, l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ha già da tempo istituito un archivio dei riferimenti per accertamenti bancari (ARPA), che costituisce prezioso supporto alle indagini, soprattutto quando sia necessario effettuare analisi dettagliate ed approfondite delle situazioni finanziarie, garantendo al contempo le esigenze di segretezza.

A questi fini, in passato, erano stati designati per ciascuna Procura della Repubblica dei punti di contatto, i quali detenevano la password necessaria per eseguire la consultazione da parte dell’intero ufficio di appartenenza. Lo strumento, tuttavia, non ha avuto la diffusione pratica che meritava in considerazione delle sue indiscutibili potenzialità. Si è, pertanto, deciso di abbandonare il metodo operativo incentrato sulla nomina di un referente (punto di contatto) per singolo Ufficio.

Oggi l’ABI mette a disposizione delle Autorità inquirenti il predetto archivio (ARPA) mediante protocolli organizzativi concordati con i Procuratori Generali, efficaci per l’intero distretto ed aventi ad oggetto “la razionalizzazione, segretezza e riservatezza negli accertamenti bancari in materia penale e l’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniale”, nella prospettiva di assicurare la celerità e la completezza delle risposte e ridurre i costi operativi sia per le autorità inquirenti che per il sistema bancario, tenendo conto delle specifiche esigenze territoriali.

Questi protocolli – che rappresentano best practices nel settore della giustizia penale - si pongono nel solco delle attività di collaborazione tra il settore bancario, la magistratura e le forze dell’ordine per la razionalizzazione degli accertamenti di natura patrimoniale e finanziaria e si collocano nel quadro delle azioni promosse dal tavolo di lavoro istituzionale costituito nel 2003 tra il Ministero della Giustizia, il Consiglio Superiore della Magistratura, la Direzione Nazionale Antimafia ed altre Autorità. 

Nei protocolli in questione sono previste regole operative in tema di svolgimento dell’accertamento, utilizzazione degli strumenti informatici nell’indagine penale, accesso e funzioni dell’archivio ARPA, riservatezza, modello standard di richiesta di accertamento,  notifiche alle banche, esecuzione di provvedimenti di sequestro e confisca, adempimenti per il Fondo Unico Giustizia,  formazione congiunta, nomina di referenti per il monitoraggio degli adempimenti previsti.

Ad oggi hanno siglato i protocolli organizzativi con l’ABI le Procure Generali di Cagliari, Genova, Lecce, Napoli, Perugia, Reggio Calabria, Roma, Salerno nonché la Direzione Nazionale Antimafia. Le previsioni concordate sono operative complessivamente per 52 Procure della Repubblica presso i Tribunali ordinari ed i Tribunali per i Minorenni e per gli organismi di polizia giudiziaria operanti nei relativi distretti.

Per consentire un’ampia possibilità di accesso all’Archivio ARPA, l’ABI ha consegnato molte password ai soggetti individuati nei protocolli, in numero che viene generalmente stabilito in occasione della prima riunione operativa collegiale, convocata dal Procuratore Generale in vista della sottoscrizione dell’accordo (in linea di massima essi sono il Procuratore Generale, i Procuratori della Repubblica, i Procuratori aggiunti, i Questori, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i responsabili delle aliquote di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza delle Sezioni di polizia giudiziaria e dei Reparti speciali).

Ulteriori informazioni e notizie al riguardo sono disponibili sul sito internet del Ministero della Giustizia (ww.giustizia.it) nella sezione “Itinerari a tema”, alla voce “Lotta alla criminalità”, sotto “Accertamenti bancari”.

Tenuto conto dell’assoluto rilievo della questione e dei giovamenti che possono conseguirne per le indagini, si pregano le SS.LL. di voler assicurare la capillare diffusione della presente nota tra tutti i Procuratori della Repubblica dei rispettivi distretti, tenendo altresì informata questa Direzione Generale della Giustizia Penale circa eventuali futuri accordi che siano siglati con l’ABI per definire o aggiornare le prassi operative di accesso al sistema informatico ARPA.

Roma, 29 luglio 2010


IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Frunzio