Provvedimento 22 febbraio 2019 - Costituizione presso il Dipartimento per gli affari di giustizia, di un elenco informale di giuristi qualificati

22 febbraio 2019

Ministero della Giustizia
DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI DI GIUSTIZIA

 

Al Sig. Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione
Al Sig. Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione
Ai sigg. Presidenti delle Corti di appello
Ai sigg. Procuratori Generali presso le Corti di Appello
Alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane

Il Capo del Dipartimento,

considerato:

che questo Dipartimento, con le sue articolazioni deputate alla cura degli affari di giustizia (Direzione della giustizia civile e Direzione della giustizia penale), svolge attività di carattere internazionale, soprattutto nel settore della cooperazione giudiziaria civile e penale; sovente, per le attività dell’ufficio, è richiesta una elevata specializzazione, in settori eterogenei, per cui si ricorre al supporto di esperti non appartenenti al Dicastero;

che, per quanto concerne il settore civile, l’Ufficio I – Affari civili internazionali – della Direzione generale della giustizia civile è competente per l’attuazione della convenzione europea nel campo dell’informazione sul diritto estero, sottoscritta a Londra il 7 giugno 1968 (in materia di diritto civile e commerciale), ratificata con d.P.R. 2 febbraio 1970, n. 1510 e in vigore per l’Italia dall’8 giugno 1972; la citata convenzione di Londra, oltre ad essere iscritta nell’ambito degli strumenti internazionali di assistenza giudiziaria al fine di assumere informazioni sul diritto straniero, costituisce anche una misura di supporto per il cittadino italiano residente all’estero, per il caso in cui sia coinvolto in un procedimento nel quale debba essere applicata la normativa italiana da un giudice di altro Stato contraente; la corretta attuazione della convenzione di Londra garantisce anche una uniforme e completa applicazione del diritto italiano all’estero;

che l’Ufficio I – Affari civili internazionali – della Direzione generale della giustizia civile è «organo di ricezione» per l’Italia, ossia l’ufficio incaricato di ricevere le domande di informazione sul diritto italiano provenienti da un’altra Parte contraente; la redazione della risposta è atto che richiede l’impiego di particolari e approfondite conoscenze giuridiche, essendo rivolta a fornire all’autorità richiedente informazioni oggettive ed imparziali sul diritto dello Stato richiesto: essa deve infatti comprendere, secondo il caso, un adeguato corredo di testi legislativi e normativi nonché di decisioni della giurisprudenza; la stessa può pure essere corredata, nella misura reputata necessaria per una buona informazione del richiedente, di altra documentazione, come estratti d’opere dottrinali e lavori preparatori nonché, eventualmente, di commenti opportuni; la risposta alla domanda di informazione sul diritto italiano può inoltre avere ad oggetto una eterogenea rassegna di istituti e un variegato ventaglio di settori del diritto civile e commerciale (proprietà, responsabilità civile, persone giuridiche, risarcimento del danno non patrimoniale, circolazione stradale, tutela dei diritti etc.);

che, nella consapevolezza delle limitate risorse dell’organo di ricezione, la convezione prevede espressamente la possibilità di consultare terzi considerati “esperti”, al fine di confezionare un atto di risposta conforme alle richieste del Trattato; l’organo di ricezione cui è presentata una domanda di informazione può in particolare, ai sensi dell’articolo 6) del suddetto Trattato, compiere le seguenti attività: a) trasmettere la domanda a un altro ente statale o a un altro ente ufficiale onde formuli la risposta; b) trasmettere la domanda a un organismo privato incaricato di formulare la risposta; c) trasmettere la domanda a un giurista qualificato, incaricato di formulare la risposta; in tali casi, qualora il ricorso a terzi possa comportare spese, l’organo di ricezione ne informa l’autorità richiedente quantificando i costi;

che, all’esito delle interlocuzioni intercorse con l’Ufficio interessato, sia opportuno razionalizzare l’attuazione interna dell’articolo 6 della convenzione, predisponendo un elenco informale di «giuristi qualificati» che, appositamente interpellati, abbiano preventivamente manifestato la loro disponibilità a supportare l’Ufficio nell’evasione delle richieste di informazione sul diritto interno;

che tale elenco di esperti possa anche costituire un supporto organizzativo per un ulteriore compito istituzionale del predetto Ufficio, ossia l’applicazione dell’art. 14 della legge 31 maggio 1995, n. 218 di riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato, in virtù del quale le autorità giudiziarie italiane possono investire il Ministero della giustizia di richieste concernenti l’accertamento della normativa straniera (individuazione, applicazione, campo di applicazione) da applicare in procedimenti giurisdizionali pendenti;

che gli esperti inseriti nel predetto elenco possano inoltre contribuire all’approfondimento di specifiche tematiche giuridiche in relazione ad altri compiti istituzionali dell’Ufficio, inclusi quelli legati alla rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale (EJN), eventualmente anche prendendo parte alle delegazioni in missione all’estero nei programmi organizzati dalla Commissione europea. Gli esperti potranno anche essere coinvolti nell’attività di studio delle proposte normative UE in tema di diritto civile, al fine di contribuire alla formazione della posizione italiana nel corso dei negoziati europei in seno al Consiglio UE, ai quali partecipa il Ministero della giustizia per il tramite dell’Ufficio I.

che, infine, la costituzione di una rete di “giuristi qualificati” concorra certamente ad una migliore organizzazione dell’Ufficio, contribuendo a ridurre i tempi di risposta e a rendere più efficiente e di qualità lo scambio di informazioni con gli altri Stati, con impatto positivo sull’immagine dell’Italia nelle relazioni internazionali di cooperazione giudiziaria civile;

che, per quanto concerne il settore penale, l’Ufficio I – Affari legislativi, Internazionali e Grazie della Direzione Generale della giustizia penale partecipa a numerosi negoziati su proposte di strumenti normativi in materia penale presso i competenti organismi dell’Unione Europea, del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite, e fornisce riscontro ad ogni altra richiesta proveniente da altri rilevanti organismi europei ed internazionali (es. Corte penale internazionale, Istituto europeo per la violenza di genere, etc). Inoltre, anche tramite magistrati esterni, quest’Amministrazione è presente nell’ambito dei lavori del G-7 (Gruppo Roma-Lione e sottogruppo CLASG – Criminal Legal Activities sub – group), del G-20, in materia di corruzione, nonché, nell’ambito del Consiglio d’Europa, del Comitato Europeo per i problemi criminali (CDCP) e del Comitato sulla criminalità informatica;

che con l’Ufficio II, poi, la Direzione Generale della giustizia penale, oltre ad occuparsi delle diverse procedure di cooperazione giudiziaria internazionale in materia penale (principalmente estradizioni, mandati di arresto europeo, trasferimento detenuti e assistenza giudiziaria), concentra il proprio impegno anche sui negoziati su base bilaterale con alcuni Stati ritenuti di sensibile interesse per il nostro Paese, in base alla popolazione italiana residente all’estero, alla infiltrazione ed alla presenza di gravi forme di criminalità, al numero di detenuti stranieri presenti nelle carceri italiane, alle statistiche relative alla procedure di estradizione ed assistenza giudiziaria, nonché alla qualità della cooperazione bilaterale in assenza di accordi. Partecipa, tra l’altro, a diversi gruppi di lavoro, tra cui quello che si occupa di criminalità organizzata e terrorismo costituito dai paesi del G7; al Network of National Experts on Joint Investigation Teams (JITs Network); all’European Network of Contact Points in respect of responsible for the crime of genocide, crimes against humanity and war crimes (Genocide Network);

che, in tale contesto, è opportuno, anche per il settore penale, la costituzione di un elenco informale di «giuristi qualificati» che, appositamente interpellati, abbiano preventivamente manifestato la loro disponibilità a supportare l’Ufficio competente, indicando una o più aree di specializzazione e comprovando, con riscontro curriculare, la particolare esperienza nel settore indicato.

che il ricorso al supporto di esperti esterni, come si è detto, è previsto dalla Convenzione europea nel campo dell’informazione sul diritto estero, sottoscritta a Londra il 7 giugno 1968, ratificata con d.P.R. 2 febbraio 1970, n. 1510, che è stata estesa al diritto ed alla procedura penale con il protocollo addizionale (STE n. 097) del 15/3/1978, firmato il 31/5/1979 cui è stata data esecuzione in Italia giusta d.P.R. 27 luglio 1981 n. 591;

ritenuto:

che le richiamate norme della convenzione di Londra – come vigenti in Italia in virtù della ratifica – consentono all’organo di ricezione di avvalersi di “esperti”, sub specie di “giuristi qualificati”, non solo perché questi possano predisporre la risposta a domande di informazione sul diritto italiano, ma anche per fornire un contributo o un supporto specialistico;

che l’opportunità di ricorrere all’elenco degli esperti esterni sia, in ogni caso, rimessa al prudente apprezzamento della Direzione Generale competente e potrà comunque ravvisarsi non solo per rendere un atto di risposta conforme alle richieste pervenute a mezzo degli strumenti pattizi in vigore ma, eventualmente, anche per fornire un supporto organizzativo agli altri richiamati compiti istituzionali degli uffici civili e penali, legati alla cooperazione giudiziaria internazionale e, più in generale, alle attività svolte da questo Dipartimento, tramite le sue direzioni, su temi giuridici di interesse transfrontaliero, contribuendo all’approfondimento di specifiche tematiche giuridiche. Il parere di esperti potrebbe anche risultare utile nell’attività di studio delle proposte normative UE in tema di diritto penale, al fine di contribuire alla formazione della posizione italiana nel corso dei negoziati europei in seno al Consiglio UE, ai quali partecipa il Ministero della giustizia per il tramite di questo Ufficio;

che, allo scopo di evitare costi a carico dell’autorità richiedente, debba essere in linea di principio privilegiata la designazione di magistrati togati o professori universitari, e ciò in conformità alle prassi già in corso in virtù delle quali l’attività di tali ultimi soggetti avviene a titolo gratuito e con metodologie che evitano spese vive (trasmissione telematica di richieste di contributi e correlati riscontri), fermo il rilascio, ove richiesto, di attestazioni che diano atto dell’attività svolta su richiesta di questo Ministero;

che, in ogni caso, tale attività può essere svolta senza alcun aggravio di spesa per l’erario, salvo l’eventuale rimborso di spese preventivamente autorizzate, e, in caso di missioni internazionali, in conformità alla Determinazione organizzativa di questo Capo Dipartimento n. 2/2018 del 27/9/2018;

che, pertanto, al fine di provvedere alla formazione dell’elenco degli esperti, è necessario acquisire la disponibilità di soggetti interessati a collaborare con le Direzioni generali di questo Dipartimento in qualità di giuristi qualificati in materia penale o in materia civile, invitando i Capi degli Uffici giudiziari, per quanto di rispettiva competenza, nonché la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, a voler trasmettere la presente nota ai magistrati ed ai professori universitari e ricercatori in servizio nei rispettivi Uffici, con invito a far pervenire eventuali manifestazioni di disponibilità utilizzando l’allegata scheda, rinvenibile sul sito del Ministero della Giustizia, e trasmettendo la stessa, unitamente al proprio curriculum vitae aggiornato, ai seguenti indirizzi di posta elettronica, avendo cura di indicare nell’oggetto la seguente causale: “elenco di giuristi qualificati in materia penale/civile – dichiarazione di disponibilità”.

Materia Civile
ufficio2.dgcivile.dag@giustizia.it

Materia Penale
ufficio1.dgpenale.dag@giustizia.it

 

COSÌ PROVVEDE:

  1. è costituito, presso il Dipartimento per gli affari di giustizia, un elenco informale di giuristi qualificati, con la funzione di supportare la Direzione generale della giustizia civile e la Direzione generale della giustizia penale nello svolgimento delle proprie funzioni di carattere internazionale;
     
  2. l’elenco dei giuristi qualificati potrà anche essere di supporto per l’approfondimento di specifiche tematiche giuridiche legate alle attività internazionale e di cooperazione giudiziaria in generale;
     
  3. con il presente provvedimento, si invitano i Capi degli Uffici giudiziari, per quanto di rispettiva competenza, nonché la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, a voler diramare la presente nota ai magistrati ed ai professori universitari e ricercatori in servizio nei rispettivi Uffici, al fine di far pervenire eventuali manifestazioni di disponibilità utilizzando le schede allegate, rinvenibili anche sul sito del Ministero della Giustizia, e trasmettendo le stesse, unitamente al proprio curriculum vitæ aggiornato, in modalità telematica in formato pdf, agli indirizzi di posta elettronica indicati in premessa, avendo cura di indicare nell’oggetto la seguente causale: “elenco di giuristi qualificati in materia penale/civile – dichiarazione di disponibilità”;
     
  4. ogni Ufficio di ciascuna Direzione generale provvederà alla raccolta delle disponibilità e alla loro organizzazione per dati anagrafici, specializzazione dell’esperto e provenienza professionale;
     
  5. i dati personali raccolti ,in conformità con la vigente normativa in materia di dati personali, saranno utilizzati nell’ambito delle Direzioni richiedenti del Dipartimento al fine di designazione e composizione delle delegazioni internazionali e delle correlative procedure;
     
  6. dal presente provvedimento non potrà derivare alcun aggravio di spese a carico del Dipartimento, salvo l’eventuale rimborso di spese preventivamente autorizzate, e, in caso di missioni internazionali, in conformità alla Determinazione organizzativa di questo Capo Dipartimento n. 2/2018 del 27/9/2018.

Roma, 22 febbraio 2019

IL CAPO DIPARTIMENTO
Giuseppe Corasaniti
 

MODULO dichiarazione disponibilità SETTORE CIVILE

MODULO dichiarazione disponibilità SETTORE PENALE