Decreto 25 febbraio 2015 - Criteri per la graduazione delle funzioni degli Uffici dirigenziali dell'amministrazione della giustizia minorile e di comunità

25 febbraio 2016

IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA


VISTO  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015, n. 84, recante “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche”, ed in particolare l’articolo 7 che istituisce il nuovo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, nonché l’articolo 16, comma 1, che prevede l’adozione di decreti del Ministro per la individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale nonché per la definizione dei relativi compiti e la distribuzione dei predetti tra le strutture di livello dirigenziale generale;

VISTO il decreto del Ministro della Giustizia 17 novembre 2015 recante l’individuazione presso il Dipartimento per la giustizia minorile e di Comunità degli uffici di livello dirigenziale non generale, la definizione dei relativi compiti, nonché l’organizzazione delle articolazioni dirigenziali territoriali ai sensi dell’art. 16 comma 1 e comma 2 del D.P.C.M.. 84/2015, vistato dalla Corte dei Conti in data 15 gennaio 2016, foglio n.87;

VISTO l’articolo 24 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

SENTITE le Organizzazioni sindacali di settore;

CONSIDERATO, pertanto, che occorre procedere alla graduazione delle funzioni dirigenziali e delle responsabilità per la determinazione delle fasce retributive degli Uffici dirigenziali;

DECRETA

Art. 1

I criteri per la graduazione delle funzioni degli Uffici dirigenziali ai sensi dell’articolo 24 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e dell’articolo 54 del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro Dirigenza Area 1, sottoscritto il 21 aprile 2006, sono i seguenti:

  • l’ampiezza della struttura;
  • la collocazione della posizione nell’ambito dell’organizzazione dell’Amministrazione;
  • le responsabilità implicate dalla posizione;
  • i requisiti richiesti per lo svolgimento dell’attività di competenza.

Art. 2

Sulla base dei criteri di cui all’art. 1 del presente decreto, gli Uffici della sede centrale del  Dipartimento sono classificati come segue:

  • livello di specializzazione professionale richiesto;
  • rilevanza delle risorse umane e finanziarie gestite;
  • rilevanza dei provvedimenti adottati ed estensione territoriale degli stessi;
  • livello di responsabilità nella gestione dei procedimenti e dei servizi.

In relazione a tali criteri è stato attribuito ad ogni Ufficio un punteggio da 1 a 3; sulla base della somma ottenuta si è proceduto a classificare gli uffici in tre fasce:

  • punteggio 11 ed oltre:   prima fascia
  • punteggio 10:   seconda fascia
  • punteggio da 8 a 9:   terza fascia

Art. 3

I Centri per la giustizia minorile sono classificati come segue:

1° criterio:

1.1.rilevanza dei servizi minorili dipendenti
Le direzioni dei servizi minorili, attualmente attive, sono state classificate secondo il criterio già utilizzato per le relative posizioni organizzative, previste per il FUA 2015.
Le direzioni sono state classificate in 4 categorie alle quali è stato attribuito un punteggio (peso) da 3 a 6.
Per ogni Centro è stato, quindi, calcolato il peso totale delle direzioni dei servizi dipendenti.
Sulla base di tale peso i Centri sono stati raggruppati in 5 classi rispetto alla media dei pesi ottenuti, classi alle quali è stato attribuito un punteggio da 1 a 5.

1.2 rilevanza degli uffici giudiziari minorili in relazione alla loro complessità
Gli Uffici giudiziari minorili, afferenti all’ambito territoriale di ogni Centro, sono stati classificati secondo la loro rilevanza  in 3 categorie alle quali è stato attribuito un punteggio (peso) da 1 a 6.
Per ogni Centro è stato, quindi, calcolato il peso totale degli Uffici giudiziari minorili di competenza.
Sulla base di tale peso i Centri sono stati raggruppati in 3 classi rispetto alla media dei pesi ottenuti, classi alle quali è stato attribuito un punteggio da 1 a 5.
Ai punteggi così ottenuti, per le motivazioni sopra indicate, è stata attribuita una rilevanza maggiore a quelli derivanti dai servizi minorili (75%) rispetto a quelli derivanti dagli Uffici giudiziari minorili (25%).

2° criterio:

2.1 rilevanza utenze
I Centri per la giustizia minorile sono stati raggruppati in tre classi alle quali è stato attribuito un punteggio da 5 a 15 in base al numero totale delle utenze dei servizi minorili dipendenti, in particolare gli ingressi negli Istituti penali per i  minorenni e nei Centri di prima accoglienza, i soggetti in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni e le presenze nelle Comunità.
La somma totale dei punteggi ha determinato una graduatoria dei Centri per la giustizia minorile che vengono suddivisi in tre fasce di posizione:

  • punteggio da 21 ed oltre: prima fascia
  • punteggio da 16 a 20: seconda fascia
  • punteggio da 0 a 15: terza fascia

Art. 4

Con decorrenza dal conferimento dell’incarico, le posizioni organizzative per i dirigenti di seconda fascia sono così rideterminate:

PRIMA FASCIA

  • Uffici del Capo Dipartimento: Ufficio I  e Ufficio II
  • Direzione Generale del personale, delle risorse e per l’attuazione di provvedimenti del giudice minorile: Ufficio II e Ufficio III
  • Centri per la Giustizia minorile: Palermo, Bari, Napoli, Roma, Torino, Venezia e Milano

SECONDA FASCIA

  • Centri per la Giustizia minorile: Bologna e Firenze

TERZA FASCIA

  • Direzione Generale del personale, delle risorse e per l’attuazione di provvedimenti del giudice minorile: Ufficio I
  • Centri per la Giustizia minorile: Cagliari e Catanzaro

Art. 5

I criteri di graduazione delle funzioni dirigenziali individuati negli articoli precedenti possono essere modificati in relazione alle specifiche esigenze funzionali e di organizzazione del Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità con successivo decreto del Ministro della Giustizia, nel rispetto delle procedure previste dal CCNL del personale dirigenziale di Area I.

Dato in Roma, il 25 febbraio 2016l

IL MINISTRO
Andrea Orlando

 

DIPARTIMENTO PER LA GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITÀ

UFFICI AMMINISTRAZIONE CENTRALE
Uffici e loro competenze Livello specializzazione professionale Rilevanza risorse umane e finanziarie gestite Rilevanza provvedimenti adottati Livello responsabilità nella gestione procedimenti e servizi TOTALE FASCIA
UFFICI DEL CAPO DIPARTIMENTO Ufficio I Affari generali, bilancio, sistemi informativi, programmazione generale e assegnazione risorse, monitoraggio e analisi statistica, in raccordo con l'Ufficio di Gabinetto e con il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, progettazione e controllo di gestione a norma dell'articolo 4 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 e dell'articolo 6 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, nonché attività generali necessarie per l'attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione a norma dell'articolo 1 comma 5 della legge 6 novembre 2012, n. 190 e per gli adempimenti connessi alla trasparenza della Pubblica Amministrazione di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33; nomina dei componenti privati dei Tribunali per i minorenni 3 3 3 3 12 Prima
Ufficio II Affari esterni, concertazione interistituzionale; coordinamento delle strutture territoriali; raccordo con il capo Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria per la collaborazione dell'esecuzione penale esterna all'osservazione e al trattamento dei detenuti adulti; studio, ricerca, proposte e pareri; relazioni internazionali, progettazione ed innovazione 3 2 3 3 11 Prima
DIREZIONE GENERALE DEL PERSONALE, DELLE RISORSE E PER L'ATTUAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE MINORILE Ufficio I esecuzione dei provvedimenti del giudice minorile in area penale esterna ed in area penale interna; organizzazione e coordinamento dei servizi minorili; coordinamento delle strutture minorili sul territorio; 3 2 2 2 9 Terza
Ufficio II promozione di interventi e di prevenzione della devianza; rapporti, consulenze e convenzioni con gli enti locali per l'attività trattamentale; promozione della giustizia riparativa e della mediazione, in coordinamento per gli adulti, con l'Ufficio I dell'UEPE; 3 3 2 3 11 Prima
Ufficio III Assunzione e gestione del personale dell'Amministrazione; gestione del personale della Polizia Penitenziaria; relazioni sindacali; provvedimenti disciplinari; progettazione e gestione dei beni e dei servizi; 3 3 3 3 12 Prima

 

UFFICI DIRIGENZIALI AMMINISTRAZIONE PERIFERICA
Sedi CGM e regioni di competenza nuova classificazione secondo accordo FUA 2015 nuova classificazione uffici giudiziari minorili Rilevanza utenza punteggio totale Fascia
numero servizi servizi fascia 1
6 pt
servizi fascia 2
pt 5
servizi fascia 3
4 pt
servizi fascia 4 2 pt servizi fascia 4/5
3 pt
peso direzione servizi punteggio punteggio al 75% numero uffici giudiziari minorili UGM classe A 6 pt UGM classe A 3 pt UGM classe A 1 pt peso uffici giudiziari punteggio punteggio al 25% Ingressi - Presenze-
Soggetti in carico
punteggio
Palermo - Sicilia 14 2 4 1   7 57 5 15 4 2   2 14 5 5 3526 15 35 Prima
Bari - Puglia e Basilicata 12 1 4 2   5 49 5 15 4 1 1 2 11 5 5 2581 15 35 Prima
Roma - Lazio, Abruzzo e Molise 7 1 2 2   2 30 4 12 3 1   2 8 3 3 2362 15 30 Prima
Napoli - Campania 9 2   2   5 35 4 12 2 1 1   9 5 5 1279 10 27 Prima
Torino - Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria 7 1 1 2   3 28 3 9 2 1 1   9 5 5 1370 10 24 Prima
Venezia - Veneto, Friuli VG e Province autonome di Trento e Bolzano 7   2     5 25 3 9 4   2 2 8 3 3 1732 10 22 Prima
Milano - Lombardia 4 1   1   2 16 2 6 2 1 1   9 5 5 1258 10 21 Prima
Bologna - Emilia Romagna e Marche 6   1     5 20 3 9 2   1 1 4 1 1 1725 10 20 Seconda
Firenze - Toscana e Umbria 4 1   2   1 17 2 6 2   1 1 4 1 1 1014 10 17 Seconda
Catanzaro - Calabria 7   1     6 23 3 9 2   1 1 4 1 1 883 5 15 Terza
Cagliari - Sardegna 5   2     3 19 2 6 2   1 1 4 1 1 821 5 12 Terza

 

UTENZA Centro Giustizia Minorile (Primo semestre 2015)
Centro Giustizia Minorile Sedi delle strutture
dipendenti
Istituti Penali Minorili
Ingressi
Centri Prima Accoglienza
Ingressi
Uffici Servizi Sociali Minorili
Soggetti in carico
Comunità
Presenze
TOTALE complessivo
TORINO Torino 57 54 554   1370
Genova   14 634 6
Pontremoli 51      
Totali 108 68 1188 6
MILANO Milano 118 101 481   1258
Brescia   13 545  
Totali 118 114 1026 0
VENEZIA Venezia     814   1732
Treviso 32 28    
Trieste   5 349  
Trento     325  
Bolzano     179  
Totali 32 33 1667 0
BOLOGNA Bologna 47 28 908 20 1725
Ancona   4 718  
Totali 47 32 1626 20
FIRENZE Firenze* 40 45 525   1014
Perugia     404  
Totali 40 45 929 0
ROMA Roma 104 239 1281   2362
L'Aquila   14 496  
Campobasso     228  
Totali 104 253 2005 0
NAPOLI Napoli   82 779   1279
Nisida 64 3   18
Salerno   5 262 9
Airola 39      
S.Maria Capua Vetere       18
Totali 103 90 1041 45
BARI Bari 52 24 1075   2581
Lecce   4 575 10
Taranto   1 411  
Potenza 7   420 2
Totali 59 29 2481 12
CATANZARO Catanzaro 16 2 407 8 883
Reggio Calabria   4 443 3
Totali 16 6 850 11
PALERMO Palermo 24 51 893   3526
Acireale 33      
Caltanissetta 14 7 720 7
Catania 42 44 1130  
Messina   2 559  
Totali 113 104 3302 7
CAGLIARI Cagliari     480   821
Quartucciu 15 3    
Sassari   2 321  
Totali 15 5 801 0