Nota 14 marzo 2005 - Destinazione dei corpi di reato confiscati nei procedimenti penali, che rivestono carattere scientifico oppure hanno pregio di antichità o di arte

14 marzo 2005

Prot. n. 1/3458/44/U-05

A tutti i Sigg. Presidenti delle Corti di Appello

A tutti i Sigg.ri Procuratori Generali

 

Con riferimento a quanto in oggetto, si ritiene opportuno rammentare che l'art. 152 del D.P.R. n. 115 del 30 maggio 2002 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia) ha sostituito l'art. 264 c.p.p. e l'art. 87 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271 (disp. att. c.p.p.), abrogati dall'art. 299 del predetto testo unico.

Pertanto l'ufficio, nel procedere alla vendita dei beni sequestrati e confiscati nel processo penale, se rinvenga beni di valore storico, artistico e/o archeologico è tenuto, ai sensi dell'art. 152, comma 2, T.U., a darne comunicazione al Ministero della Giustizia per l'eventuale destinazione degli stessi al museo criminale presso il Ministero ovvero ad altri istituti.

L'anzidetta comunicazione, accompagnata da una dettagliata relazione contenente ogni elemento utile all'individuazione delle caratteristiche dell'oggetto, dovrà essere inviata al Dipartimento per gli Affari di Giustizia, Direzione Generale della Giustizia Civile, Ufficio I, competente alla vigilanza e controllo dei corpi di reato.

Appare chiaro, pertanto, che l'ufficio giudiziario provvederà alla consegna del bene direttamente al Museo criminale ovvero ad altro istituto designato solo dopo che gli siano comunicate le determinazioni del Ministero.

Qualora, a seguito di un esame del corpo di reato in questione da parte delle competenti Autorità, si giungesse alla conclusione che tali oggetti non rivestano alcun interesse di carattere storico, artistico e/o archeologico, questa
Direzione Generale provvederà a darne tempestiva comunicazione all'ufficio giudiziario per procedere alla vendita ai sensi di legge.

Si prega le SSVV. di voler diffondere la presente nota a tutti gli uffici interessati richiamando l'attenzione sulla corretta applicazione dell'art. 152 del T.U. ai fini della salvaguardia del patrimonio artistico e storico della Stato.

Si ringrazia.

Roma, 14 marzo 2005

IL DIRETTORE GENERALE
Francesco Mele