Circolare 23 giugno 2008 - Modalità di formulazione dei quesiti sui servizi Unep

23 giugno 2008

Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi
Direzione Generale del Personale e della Formazione

Prot. n. 6/976/035/2008/CA  

AI PRESIDENTI DELLE CORTI D’APPELLO
LORO SEDI

E, p.c.

ALL’ISPETTORATO GENERALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
ROMA
FAX 06/66598265


Pervengono all’Ufficio VI – UNEP di questa Direzione numerosi quesiti, inerenti a problematiche sui servizi UNEP, non in linea con le disposizioni di cui alle circolari n. 1896/S/4706 del 3 settembre 1999 e n. 103/1/47/AM/I del 27 gennaio 2004, in quanto in alcuni si rileva il mancato rispetto della via gerarchica nell’inoltro, mentre in altri non si rinvengono le necessarie osservazioni del Capo dell’Ufficio proponente circa la complessità della fattispecie da regolare e la difficoltà di soluzione della stessa in sede locale.
In molti quesiti pervenuti, si constata, inoltre,  la mancanza della relazione degli Uffici sovraordinati in merito alla rilevanza della materia oggetto di quesito e alla proposta di soluzione ritenuta più adeguata.

 A questo proposito, si osserva che ai sensi dell’art. 59 del D.P.R. 15 dicembre 1959 n. 1229 (“Ordinamento degli Ufficiali Giudiziari”) spetta al Presidente di Corte o del Tribunale, in relazione agli Uffici NEP rispettivamente costituiti presso la Corte di Appello o il Tribunale (comprese le Sezioni distaccate di entrambe le tipologie di Uffici),  la sorveglianza sui servizi UNEP. Da ciò deriva che anche la soluzione dei quesiti rientra tra i compiti istituzionali del Capo dell’Ufficio giudiziario, a meno che la questione non rivesta il carattere della generalità. In quest’ultimo caso, si chiede di inoltrare  il quesito unitamente ad una relazione in cui si evidenzi la complessità e la generalità  della questione prospettata.

 Il rispetto di tale modalità è indispensabile per consentire agli Uffici sovraordinati, rispetto agli Uffici che formulano i quesiti, di conoscere tempestivamente le problematiche, dandovi diretto riscontro ogni qualvolta  si tratti di questioni già sollevate da Uffici dello stesso distretto ed ormai risolte.
 In relazione a ciò, appare necessario che gli Uffici giudiziari che propongono i quesiti indichino i motivi di fatto e di diritto che giustificano i dubbi e le perplessità interpretative che potrebbero rendere necessario modificare il modus procedendi seguito in passato nella disciplina di una determinata materia.

 La completezza degli elementi di conoscenza sopra richiesti, oltre a fornire a questa Direzione, in tempi rapidi e in maniera esaustiva, l’esatta rappresentazione del caso prospettato, favorirà nel contempo la formulazione di risposte più organiche e, ove necessario, l’adozione di determinazioni di carattere generale trasfuse in apposite circolari.

 Ai criteri sopra indicati, potrà derogarsi esclusivamente per la trasmissione di quesiti inerenti all’applicazione di norme di nuova emanazione, per i quali sorga la necessità di una sollecita risposta e non vi è l’esigenza di un’istruttoria.

 Si pregano le SS.LL. di voler diramare la presente nota a tutti gli Uffici NEP dei distretti di rispettiva competenza, facendo presente agli stessi che questa Direzione non darà esito ad eventuali quesiti inoltrati secondo modalità difformi da quelle sopra indicate.
 Si ringrazia per la collaborazione e si resta in attesa di cortese cenno di assicurazione.

Roma, 23 giugno 2008

IL DIRETTORE GENERALE
  Carolina Fontecchia