Progetto : 'Reti territoriali e giustizia riparativa', regione Toscana

aggiornamento: 12 gennaio 2022

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Interventi di sviluppo di servizi pubblici per l’assistenza generale alle vittime di reato

La proposta progettuale prevede le seguenti azioni:

Sviluppo della rete dei servizi di assistenza generale alle vittime di reato negli ambiti territoriali corrispondenti alla provincia di Pistoia e all'area fiorentina, nell'attivazione - in chiave sistemica - di un complesso integrato di attività di accoglienza, ascolto e orientamento a favore delle persone vittime di reato:

  • informazioni sui diritti;
  • sostegno psicologico articolato in incontri individuali o di gruppo;
  • sostegno specifico durante l'eventuale percorso processuale al fine di ridurre il rischio di una vittimizzazione secondaria;
  • accompagnamento e orientamento verso servizi specialistici presente sul territorio;
  • orientamento e approfondimenti tecnici nel campo della salute mentale;
  • attività di mediazione vitti ma-reo.
  • Attivazione di un punto informativo destinato alle vittime sempre in una prospettiva integrata con la rete dei servizi attivi sul territorio regionale.
  • Creazione di un sistema regionale che colleghi le azioni di giustizia riparativa con i servizi di supporto alle vittime di qualsiasi reato.

Interventi servizi pubblici per la giustizia riparativa e la mediazione penale

Coerentemente con le finalità e i contenuti del Protocollo di intesa sulla giustizia riparativa e la mediazione penale, ai sensi degli articoli 3 (comma 2, lettera c) e 17 della L.R.41/2005, tra la Regione Toscana, l'Ufficio lnterdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna della Toscana e dell'Umbria e il Centro di Giustizia Minorile della Toscana e dell'Umbria approvato con Delibera di Giunta regionale n.813 del 29/6/2020, la proposta progettuale prevede che la metodologia da impiegarsi nella mediazione reo-vittima consti delle seguenti fasi:

  • fase di premediazione e di valutazione del caso in cui, attraverso dei colloqui individuali con il reo e la vittima, viene verificata la disponibilità delle parti a partecipare al percorso di mediazione e la loro capacità a sostenere il percorso di mediazione.
  • fase di mediazione in cui si svolge un incontro faccia a faccia, ma che può essere anche condotta in maniera indiretta in base alla valutazione fatta dai mediatori inerente la situazione conflittuale. In questa fase il mediatore ricopre un ruolo attivo nel facilitare l'equità dei tempi della discussione e le relazioni fra le parti. Il mediatore deve gestire la dimensione emotiva e gli aspetti psicologici del conflitto.

Gli interventi di mediazione vittima-reo per utenti dei servizi sociali della giustizia adulti e giovani adulti di competenza dei territori delle Province di Firenze e Livorno, che ha come riferimento il biennio 2022/23, costituiranno la continuazione della progettualità intrapresa nel 2020, con il finanziamento di Cassa Ammende, rivolta alle province di Prato e di Siena, estendendo così il campo di azione in due ulteriori territori della Regione Toscana.Sarà prevista l’individuazione dei soggetti presi in carico dagli UEPE e dall'USSM di Firenze, competenti per le suddette province, per interventi di Mediazione Penale e di Giustizia Riparativa, includendo, qualora non potranno svolgersi mediazioni rivolte a vittime specifiche, mediazioni con vittime a-specifiche. Le attività progettuali previste per questa azione, che, invece, si svolgeranno all'interno degli Istituti Penitenziari, propongono una informazione adeguata al personale degli istituti coinvolti, al fine di, nell'ambito del più ampio concetto di Giustizia Riparativa, proporre ai detenuti momenti di confronto individuali e di gruppo, con operatori esperti, sia finalizzati alla riflessione sull'effetto del reato commesso sulla vittima dello stesso, sia alla elaborazione di un percorso di riscatto sociale e personale; nell'ambito del confronto di gruppo potranno essere affrontati, in termini di prevenzione delle conflittualità, anche quegli aspetti di intolleranza e di negazione che frequentemente caratterizzano i gruppi di ristretti, e nello specifico i gruppi di diverse etnie che spesso, nella condizione detentiva diventano antagonisti rendendo sempre più difficile la gestione della vita della sezione, anche a causa di vissuti esterni che vedono lo scontro per l'accaparramento di fasce del territorio per l'attività illecita.

 

Versione integrale del PROGETTO e scheda costi (pdf, 7555 Kb)

Convenzione Progetto (pdf, 418 Kb)