Progetto : 'ICHNOS – IMPRONTE', regione Sardegna

aggiornamento: 12 gennaio 2022

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Interventi di sviluppo di servizi pubblici per l’assistenza generale alle vittime di reato

La proposta progettuale prevede le seguenti azioni:

  • Rafforzamento della rete di servizi già attivata per le vittime di alcune tipologie di reato tramite l’Avviso Sinergie di sostegno alle VITTIME , relativo al progetto in corso di realizzazione finanziato dalla Cassa delle Ammende, estendendo la fruizione dei servizi alle vittime di tutte le tipologie di reato.
  • Ampliamento della tipologia di servizi offerti prevedendo la costituzione e il rafforzamento di spazi ad hoc dedicati alla mediazione nonché ad interventi a valenza riparativa; i servizi che saranno operativi coinvolgeranno sia il livello amministrativo più prossimo a rispondere ai bisogni delle vittime, sia il livello dell’associazionismo del Terzo Settore che avrà maturato un’esperienza adeguata nel campo degli interventi di sostegno alle vittime di reati.
  • Coinvolgimento attivo degli 11 Centri anti- violenza, per le azioni che saranno dedicate nello specifico alle vittime di violenze di genere, operanti già su tutto il territorio regionale, al fine di sviluppare un’azione integrata e coordinata.
  • Supporto, che possa consentire nel primo momento di contatto l’accesso ai servizi senza limitazioni temporali, garantito attraverso l’attivazione di un contatto telefonico attivo 24 ore su 24 ed attraverso l’attivazione di servizi di accoglienza emergenziale per rispondere ai bisogni immediati delle vittime.

Interventi servizi pubblici per la giustizia riparativa e la mediazione penale.

La proposta progettuale prevede le seguenti azioni:

  • Favorire l’offerta dei servizi di giustizia riparativa per adulti e giovani adulti, calibrati sulle esigenze specifiche dei territori, attraverso l’attività di Community Group Conferencing, delineando un approccio rivolto non solo alle vittime e agli autori di reato, ma anche ai rappresentanti della comunità.
  • Previsione di spazi di dialogo e di riflessione per gruppi omogenei sulla valenza della giustizia riparativa e, in un secondo momento, in plenaria, consentirà a tutti i partecipanti di porsi in una posizione di ascolto delle esperienze dell’altro e, attraverso il dialogo intrecciato tra i vari componenti, comprendere come raffigurare in pratica i significati della riparazione.
  • Attivazione di percorsi di mediazione penale in ambito intramurario che si realizzeranno in un’ottica di adesione libera e volontaria tra autore di reato e vittima.

Le attività saranno realizzate sia in favore di adulti e giovani adulti in regime detentivo, che di adulti in esecuzione penale esterna e giovani adulti, presso gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni. Attraverso il coinvolgimento deglioperatori penitenziari, degli UEPE, dell’USSM e dei rappresentanti della comunità afferente agli istituti interessati, si propone di creare le condizioni utili a garantire un ricorso il più possibile esteso alle pratiche di giustizia riparativa/mediazione penale al fine di consentire l’acquisizione di competenze socio- relazionali mirate all’ascolto attivo, all’espressione dei propri vissuti e al riconoscimento e rispetto del proprio interlocutore, l’attivazione di processi di responsabilizzazione dell’autore di reato adulto/giovane adulto, una piena presa di coscienza sull’impatto delle azioni devianti sulla/e vittima/e, l’accrescimento della fiducia e della sicurezza personale attraverso la partecipazione attiva al proprio percorso di sviluppo.

L’attuazione del Community Group Conferencing (CGC) prevede:

  • Individuazione del gruppo target;
  • Definizione di modalità, procedure e strumenti per il coinvolgimento degli attori interessati.

Per quanto attiene il primo punto, il PRAP, l’UIEPE e il CGM cureranno la composizione dei due gruppi: operatori penitenziari, degli UIEPE, del CGM e persone detenute ovvero in esecuzione penale esterna o presso gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni.Il criterio di selezione è la partecipazione su base volontaria. Ciascun gruppo di preferenza non deve superare i 15 partecipanti (e non deve essere numericamente inferiore alle 8 unità), in modo da dare la possibilità agli stessi di familiarizzare con le tematiche della giustizia riparativa e di esprimersi più ampiamente e in chiave anche personale sugli argomenti trattati.

I servizi della giustizia UIEPE e CGM, in accordo con i mediatori conduttori cureranno la selezione del terzo gruppo, quello dei cittadini tra i rappresentati di varie realtà, associative e non. Per il gruppo di persone detenute si prevede la partecipazione dei definitivi e del circuito di media sicurezza, preferibilmente non lontani dalla possibilità di accedere ad eventuali misure e sanzioni di comunità ma senza considerarlo un criterio esclusivo, mentre per i soggetti non detenuti si coinvolgeranno gli adulti in esecuzione penale esterna ed i GIOVANI ADULTI presso gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni alla conclusione del percorso di CGC si organizzeranno delle sessioni individuali dedicate alla mediazione penale.

Versione integrale del PROGETTO e scheda costi (pdf, 420 Kb)

Convenzione Progetto (pdf, 333 Kb)