Progetto : 'Percorsi di giustizia 2.0', regione Liguria

aggiornamento: 11 gennaio 2022

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Per quanto riguarda l'intervento rivolto alle vittime di reato, attraverso lo strumento della co­progettazione si intende costruire una rete di servizi del pubblico e del privato-sociale, in stretto raccordo con tutte le agenzie che sul territorio sono titolari di competenze che attengono alla materia, al fine di attivare spazi di accoglienza, ascolto e sostegno a favore delle vittime attraverso:

  • Avvio di una linea telefonica, di una casella email e di una pagina web dedicata;
  • Attivazione di interventi diversificati di assistenza rispetto ai bisogni della vittima (riconoscimento status di vittima, informazione, assistenza psicologica, primo sostegno economico, orientamento ai servizi, ecc.);
  • Mappatura dei servizi e delle associazioni che si occupano delle vittime in un opuscolo orientativo sui servizi esistenti a livello regionale che operano - a vario titolo - con le vittime di reato (Centri Antiviolenza, Associazione vittime della strada, Centri di mediazione, Centri per le vittime di usura, ecc.), da condividere e mettere a disposizione delle vittime nei luoghi dalle stesse frequentate (aule giudiziarie, uffici delle forze dell'ordine, sedi dei servizi sociali e sanitari, ecc.).
  • Informazione sull'iter e sul possibile ruolo della vittima all'interno del procedimento penale per adulti e per minori;
  • Sensibilizzazione circa l'opportunità e i possibili risvolti della mediazione penale.

L'intervento mirato agli autori di reato verrà sviluppato:

  • All'interno degli istituti liguri di Genova Marassi, Genova Pontedecimo, La Spezia e Sanremo, (individuati per la tipologia dei detenuti ristretti e per le attività trattamentali già avviate e consolidate nel tempo) saranno organizzati incontri con 50/100 detenuti in proporzione alla ricettività dell'istituto per esporre il modello di giustizia riparativa e iniziare un primo approccio alla tematica. Da questi macro-gruppi di sensibilizzazione, saranno individuate 10/12 persone per ciascun istituto, da inserire nel successivo percorso articolato nei seguenti livelli:
  • Costituzione di "Victim empathy group" per aiutare gli autori di reato a sviluppare empatia nei confronti della vittima;
  •  Incontro tra vittime aspecifiche e il gruppo degli autori di reato, con l'obiettivo di sviluppare la consapevolezza della violenza agita, per la successiva attivazione di un processo di responsabilizzazione dei propri agiti e l'inizio di un lavoro nell'instaurare relazioni paritarie e rispettose dell'altro.
  • Partecipazione della comunità esterna, principalmente soggetti, enti e associazioni già coinvolti in attività dell'istituto, come i docenti della scuola, i docenti e i tutor del polo universitario, operatori coinvolti in iniziative complementari a questo percorso sulla giustizia riparativa, agli incontri con il gruppo degli autori di reato per una restituzione alla comunità del lavoro fatto su se stessi e per individuare azioni concrete per sancire il percorso riabilitativo intrapreso, anche con pubbliche ammissioni di responsabilità e proposte di azioni riparative, in qualche modo, dal danno causato.

Nell'area di Esecuzione Penale Esterna e per l'utenza maggiorenne in carico ai Servizi della Giustizia Minorile, si intende costruire una rete stabile di collaborazione con enti pubblici e del Terzo settore per:

  • Realizzare percorsi di responsabilizzazione per imputati e condannati in riferimento agli effetti dei fatti di reato e attività di riparazione in favore delle vittime: percorsi individuali e di gruppo; attività di restituzione sul territorio con particolare attenzione, ove possibile, ad un raccordo con il reato commesso;
  • Attivare interventi di mediazione penale e giustizia riparativa che promuovano e sostengano la ricostruzione dei legami personali/sociali interrotti dal reato;


Versione integrale del PROGETTO (pdf, 710 Kb)

Scheda costi (pdf, 97 Kb)

Convenzione PROGETTO (pdf, 18370 Kb)