Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014 - 2016

aggiornamento: 11 febbraio 2015

Nella riunione del 12 giugno 2014, il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), sentito ai sensi dell’art. 10 comma 1 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, ha espresso parere favorevole in merito al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016 del Ministero della Giustizia, con la seguente motivazione: “conformità al quadro normativo di riferimento”.


Indice

Introduzione: organizzazione e funzioni dell'amministrazione della Giustizia

  1. Le principali novità
    1.1. Il piano di prevenzione della corruzione
  2. Procedimento di elaborazione e adozione del Programma
    2.1. I contenuti della pubblicazione
  3. Iniziative di comunicazione della trasparenza
  4. Processo di attuazione del programma
  5. "Dati ulteriori"

 

Introduzione: organizzazione e funzioni dell'amministrazione della Giustizia

L’art. 110 della Costituzione affida al Ministro della Giustizia l’organizzazione ed il funzionamento dei servizi relativi alla Giustizia.

Il Ministero si occupa dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi occorrenti all’esercizio dell’attività giudiziaria, ed ha funzioni amministrative strettamente connesse alle funzioni giurisdizionali, sia nel campo civile che penale, ferme restando le competenze del Consiglio Superiore della Magistratura sull’ordinamento dei magistrati.

Il Ministero cura, inoltre, la gestione degli archivi notarili, la vigilanza sugli ordini e collegi professionali, l’amministrazione del casellario, la cooperazione internazionale in materia civile e penale, l’istruttoria delle domande di grazia da proporre al Presidente della Repubblica.

Nel settore penitenziario, il Ministero della Giustizia svolge compiti di attuazione della politica dell’ordine e della sicurezza negli istituti e servizi penitenziari e nel trattamento dei detenuti, nonché di amministrazione del personale penitenziario e di gestione dei supporti tecnici necessari.

Il Ministero ha inoltre competenza in materia di minori e di gestione del personale e dei beni relativi al settore della giustizia minorile.

L’organizzazione del Ministero è disciplinata dal D.P.R. 6 marzo 2001 n. 55, che attua la riorganizzazione e razionalizzazione dell’Amministrazione della Giustizia.

Per l’esercizio delle proprie competenze, il Ministero è costituto da strutture amministrative centrali nonché di organismi decentrati che fanno capo alle prime.

A livello centrale è composto da quattro Dipartimenti, oltre agli uffici che supportano l’attività di indirizzo politico del Ministro.

Il Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi esercita le funzioni ed i compiti inerenti all'organizzazione ed ai servizi della giustizia, tra cui la gestione amministrativa del personale amministrativo, dei mezzi e degli strumenti anche informativi necessari all’esercizio della funzione giudiziaria, le attività attribuite dalla Legge alle competenze del Ministro in ordine alla carriera dei magistrati, lo studio e la proposta di interventi normativi nel settore di competenza. Esso si occupa dell’organizzazione degli uffici giudiziari.

Il Dipartimento per gli affari di giustizia esercita le funzioni e i compiti inerenti alla gestione amministrativa dell'attività giudiziaria in ambito civile e penale, l’attività preliminare all'esercizio da parte del Ministro delle sue competenze in materia processuale, la gestione del casellario giudiziale, la cooperazione internazionale in materia civile e penale, lo studio e la proposta di interventi normativi nel settore di competenza. Esso vigila sull’amministrazione degli archivi notarili.

Il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria è deputato all’attuazione della politica dell'ordine e della sicurezza negli istituti e servizi penitenziari e del trattamento dei detenuti e degli internati, nonché dei condannati ed internati ammessi a fruire delle misure alternative alla detenzione; cura altresì il coordinamento tecnico operativo, la direzione ed amministrazione del personale e dei collaboratori esterni dell'Amministrazione, nonché la direzione e gestione dei supporti tecnici per le esigenze generali del Dipartimento.

Il Dipartimento per la giustizia minorile provvede ad assicurare l’esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile, garantendo la certezza della pena, la tutela dei diritti soggettivi dei minori e la promozione dei processi evolutivi adolescenziali in atto e delle finalità di reinserimento sociale e lavorativo dei minori entrati nel circuito giudiziario penale.

Infine, l’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili ha compiti organizzativi e di direzione amministrativa degli uffici periferici, ossia degli archivi notarili distrettuali e sussidiari e degli ispettorati circoscrizionali.

Per una più approfondita descrizione dell’organizzazione del Ministero si rinvia alla pagina “Organigramma” raggiungibile seguendo il percorso “Ministero” dalla Home page del sito web www.giustizia.it.

Il sito istituzionale www.giustizia.it garantisce in via esclusiva l’adempimento degli obblighi relativi alla trasparenza previsti dal decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33 (vedi di seguito “2.1. Contenuti della pubblicazione”).

 

1. Le principali novità

La disciplina sulla trasparenza nelle pubbliche amministrazioni è stata oggetto, negli ultimi mesi, di penetranti interventi normativi. Innanzitutto, il 28 novembre 2012 è entrata in vigore la legge 6 novembre 2012, n. 190, “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, che ha fatto del principio di trasparenza uno degli assi portanti delle politiche di prevenzione della corruzione, e ha previsto che le amministrazioni elaborino i Piani triennali di prevenzione della corruzione entro il 31 gennaio. La legge ha conferito, inoltre, una delega al governo ai fini dell’adozione di un decreto legislativo per il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.

La legge 17 dicembre 2012, n. 221, “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, aveva poi differito al 31 marzo 2013 il termine per l’adozione del Piano della prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 1, c. 8, della legge n. 190/2012.

Da ultimo, in attuazione della delega contenuta nella legge n. 190/2012 sopra citata, il Governo ha adottato il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, recante il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” in cui, nel ribadire che la trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, è stato evidenziato che essa è finalizzata alla realizzazione di una amministrazione aperta e al servizio del cittadino (art. 1, c. 2, d.lgs. n. 33/2013). Nel decreto è specificato che le misure del Programma triennale della trasparenza e dell’integrità sono collegate al Piano triennale della prevenzione della corruzione e che, a tal fine, il Programma costituisce, di norma, una sezione di detto Piano.

Il d.lgs. n. 33/2013 è di rilevante impatto sull’intera disciplina della trasparenza. Esso ha complessivamente operato una sistematizzazione dei principali obblighi di pubblicazione vigenti, introducendone anche di nuovi, e ha disciplinato per la prima volta l’istituto dell’accesso civico (art. 5), ed è intervenuto sui Programmi triennali per la trasparenza e l’integrità, modificando la disciplina recata dall’art. 11 del d.lgs. n. 150/2009, anche al fine di coordinare i contenuti del Programma con quelli del Piano triennale di prevenzione della corruzione e del Piano della performance.

In particolare, sono stati precisati i compiti e le funzioni dei Responsabili della trasparenza e degli OIV ed è stata prevista la creazione della sezione “Amministrazione trasparente”, che sostituisce la precedente sezione “Trasparenza, valutazione e merito” prevista dall’art. 11, c. 8, del d.lgs. n. 150/2009.

Tale nuova sezione, attualmente disponibile sul sito web della Giustizia, è articolata in sotto-sezioni di primo e di secondo livello corrispondenti a tipologie di dati da pubblicare, come indicato nell’allegato A del d.lgs. n. 33/2013 e nell’allegato 1 delibera n. 50 del 2013 della Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche – Autorità nazionale anticorruzione, che ha dettato le “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016”.

Infine, il decreto provvede a implementare il sistema dei controlli e delle sanzioni relative all’attuazione delle norme in materia di trasparenza.

Il d.lgs. n. 33 del 2013, nel modificare, in parte, la disciplina sul Programma triennale per la trasparenza e l’integrità contenuta nell’art. 11 del d.lgs. n. 150 del 2009, ha confermato, all’art. 10, l’obbligo per ciascuna amministrazione di adottare un Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.

Il presente Programma segue le puntuali indicazioni fornite nelle linee guida di cui alla delibera n. 50 menzionata, ad integrazione delle delibere CiVIT n. 105/2010, “Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”, e n. 2/2012, “Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”.

 

1.1. Il piano di prevenzione della corruzione

Fra le novità normative di rilievo vi è il Piano di prevenzione della Corruzione, introdotto con la legge 6 novembre 2012, n. 190.

Il principale strumento individuato nel sistema organico di lotta alla corruzione, a livello nazionale, è il Piano Nazionale Anticorruzione, predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Esso è stato approvato in data 11 settembre 2013 dalla Autorità Nazionale Anticorruzione.

Il P.N.A. è volto ad agevolare la piena attuazione delle misure legali di prevenzione della corruzione disciplinate dalla legge, assicura l'attuazione coordinata delle strategie di prevenzione e contiene le indicazioni dei contenuti minimi da prevedersi nei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione, che ciascuna Amministrazione deve adottare entro il 31 gennaio 2014.

Ogni Amministrazione deve definire nei propri Piani Triennali l'analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione e, conseguentemente, deve stabilire gli interventi organizzativi volti a prevenirli.

Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità è delineato come strumento di programmazione autonomo rispetto al Piano di prevenzione della corruzione, pur se è ad esso strettamente collegato, considerato che il Programma “di norma” integra una sezione del predetto Piano.

Come specificato nella citata delibera n. 50/2013, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e il Piano triennale di prevenzione della corruzione possono essere predisposti quali documenti distinti, purché sia assicurato il coordinamento e la coerenza tra i contenuti degli stessi.

Il collegamento tra il Piano triennale di prevenzione della corruzione e il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità è assicurato dal Responsabile della trasparenza le cui funzioni, secondo quanto previsto dall’art. 43, comma 1, del d.lgs. n. 33 del 2013 sono svolte, di norma, dal Responsabile per la prevenzione della corruzione, di cui all’art. 1, comma 7, della legge n. 190/2012.

Il Ministero della Giustizia ha ritenuto invece opportuno individuare il Responsabile della trasparenza in una figura distinta dal Responsabile della prevenzione della corruzione, ciò in ragione della estrema complessità organizzativa dell’Amministrazione oltre che per la gravosità degli adempimenti e delle responsabilità connesse ad entrambe le funzioni.

Con D.M. del 28 marzo 2013 è stata nominata Maria Claudia Di Paolo Responsabile della prevenzione della corruzione e con D.M. del 27 giugno 2013 è stato nominata Maria Laura Paesano Responsabile per la trasparenza. I nominativi vengono indicati nel Programma per la trasparenza come richiesto dall’art. 43, comma 1, del d.lgs. n. 33 del 2013.

Per conseguenza, anche i documenti programmatici di rispettiva competenza, da adottarsi entro il termine del 31 gennaio, sono stati concepiti in maniera distinta, pur venendo assicurati reciproca integrazione e coordinamento.

In data 11.12.2013 è stata pubblicata sul sito web, raggiungibile dalla Home page attraverso il percorso “Trasparenza” – “Responsabile Prevenzione della corruzione” la Relazione 2013 sui risultati dell’attività ai sensi dell’art. 1, co. 14, l. 190 del 2012.

Anche del Piano triennale della prevenzione della corruzione, da adottarsi entro il 31 gennaio, viene curata la pubblicazione nel sito web a norma di legge.

 

2. Procedimento di elaborazione e adozione del Programma

Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, ai sensi dell’articolo 10 d. lg. n. 33 del 2013, è stato definito sentite le associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, cui una bozza del Programma è stata preventivamente inviata via email per acquisire le relative osservazioni.

Al fine di provvedere alla puntuale indicazione delle iniziative e delle misure adottate per assicurare gli adempimenti normativi in materia di trasparenza ed il regolare flusso delle informazioni che devono essere pubblicate (con particolare riferimento a quanto previsto dall'art. 43, comma 3, del d.lgs. n. 33/2013), è stato inoltre chiesto ai vertici dei diversi dipartimenti ed articolazioni del Ministero di fornire i contributi necessari al completamento del Programma.

Prima della sua adozione, per le accennate esigenze di coordinamento, il Programma è stato trasmesso per osservazioni e valutazioni al Responsabile della prevenzione della corruzione, nonché all’OIV per i compiti istituzionali previsti dall’art. 44 del d. lg. n. 33 del 2013.

Ugualmente il Responsabile della Trasparenza ha preventivamente ricevuto la proposta di Piano triennale dal Responsabile della prevenzione della corruzione.

Il presente Programma sostituisce il Programma Triennale per la trasparenza adottato con D.M. del 23 giugno 2011, al cui aggiornamento si era provveduto con D.M. del 6 luglio 2012.

Il Programma, elaborato dal Responsabile per la Trasparenza, viene adottato con Decreto del Ministro.

Esso si pone in linea con gli obiettivi strategici dell’Amministrazione.

Trasparenza ed anticorruzione rientrano fra i punti indicati nella Direttiva annuale del Ministro.

Il Punto 9 della direttiva 2014 prevede infatti l’“Applicazione puntuale delle disposizioni in materia di trasparenza ed anticorruzione al fine di facilitarne il rapporto con i cittadini”.

Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità definisce un percorso, indicando gli obiettivi di trasparenza da realizzare, in primo luogo, nel breve periodo (entro l’anno).

L’obiettivo di breve periodo consiste, essenzialmente, nel completamento degli obblighi di legge che riguardano la pubblicazione delle informazioni e dei dati.

Pur trattandosi, sulla carta, di un mero adempimento al disposto normativo, non si tratta di un obiettivo banale o di facile realizzazione.

La stessa A.N.A.C., da ultimo nel “Rapporto sul primo anno di attuazione della legge n. 190 del 2012, pubblicato nel dicembre 2013, ha evidenziato le difficoltà connesse all’adempimento dei numerosissimi obblighi ricaduti sulle Amministrazioni pubbliche, previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013.

L’adempimento a tali obblighi è stato possibile (e sarà possibile completare), solo attraverso la previsione e l’attivazione di un sistema organizzato di raccolta dei dati (si veda più avanti “Processo di attuazione del Programma”).

Questo Ministero ha avviato diverse iniziative di riorganizzazione interna e di modifica dei propri sistemi di raccolta ed elaborazione di dati.

Con D.M. del 27 giugno 2013, si è anzitutto provveduto alla nomina del Responsabile per la Trasparenza che, secondo le indicazioni della Civit, è stato individuato all’interno del vertice amministrativo del Ministero (nel caso di specie nell’Ufficio di Gabinetto).

Successivamente, sono stati individuati i “punti di contatto” interni a ciascun dipartimento ed articolazione, in modo da costituire, insieme al Responsabile della Trasparenza, una vera e propria “rete dei referenti” quotidianamente impegnata nelle attività in questione.

Si sta in tal modo perfezionando un processo che favorisce la raccolta dei dati in maniera omogenea nonché il loro diretto raffronto oltre che volto a consentire uno scambio continuo di informazioni e di esperienze tra tutte le articolazioni dell’Amministrazione.

Il Responsabile della Trasparenza cura regolarmente l’elaborazione e l’aggiornamento del Programma triennale, promuovendo il coinvolgimento delle strutture interne dell’amministrazione ed il loro coordinato operare per il perseguimento degli scopi del programma medesimo.

Negli ultimi anni e negli ultimi mesi, questa Amministrazione ha avviato (e in molti casi completato) tantissime iniziative - sia di riorganizzazione interna che di modifica dei sistemi di raccolta ed elaborazione di dati - volte a dare attuazione al difficile, articolato e complesso “sistema normativo della trasparenza”.

Tra tutti, vanno certamente evidenziati i più rilevanti, nuovi adempimenti, che si aggiungono a quelli già disposti nel Programma del 2011 e nell’aggiornamento del 2012 (la cui consultazione resta disponibile sul sito):

  1. E’ stata creata l’area “Amministrazione trasparente” e ne sono stati riorganizzati tutti i contenuti in funzione di quanto previsto dal d.lgs. n. 33 del 2013, con ridefinizione della pagina “Home”;
  2. E’ stato disposto un sistema di continuo monitoraggio ed aggiornamento di tutti i dati riguardanti i curricula, retribuzioni e indirizzi dei dirigenti, nonché delle posizioni dirigenziali vacanti, con indicazione del decreto di conferimento dell’incarico e delle dichiarazioni sulla insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità;
  3. E’ stata aggiornata la tabella degli Uffici di diretta collaborazione con i dati riguardanti curricula, retribuzioni, D.M. di conferimento dell’incarico e dichiarazioni sulla insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità;
  4. Sono state curate le nuove pubblicazioni per gli organi di indirizzo politico con indicazione di compensi, missioni, dichiarazione di eventuali altri incarichi in corso, indicazione della situazione reddituale e patrimoniale, dichiarazione dei redditi;
  5. Sono state aggiornati i dati relativi agli incarichi direttivi, sia centrali che periferici, con CV e gli altri dati previsti dalla legge;
  6. E stata curata trimestralmente la pubblicazione degli aggiornamenti sui tassi di assenza del personale (artt. 16 ss. d.lgs. n. 33 del 2013);
  7. Sono state aggiornate le pubblicazioni relative agli incarichi conferiti ed autorizzati ai dipendenti;
  8. Sono stati definiti accordi con le direzioni del personale affinché le pubblicazioni relative a graduatorie o implicanti esposizione di dati personali siano effettuate a scadenza, come previsto dal d.lgs. 196 del 2003 e dalla linee guida del Garante della Privacy del 2 marzo 2011;
  9. Sono stati pubblicati i moduli per l’esercizio dell’accesso civico e per l’esercizio del “potere sostitutivo” (art. 5 d.lgs. n. 33 del 2013);
  10. Sono stati pubblicati i nominativi dei titolari del “potere sostitutivo” ed è stata creata la pagina “Come fare per” - “Titolari del potere sostitutivo”;
  11. Si è proceduto nello studio sull’usabilità del sito web dell’amministrazione, con l’obiettivo di raccogliere informazioni e suggerimenti utili a migliorarne la leggibilità;
  12. Sono stati apportati numerosi correttivi all’organizzazione delle informazioni presenti sul sito web istituzionale, al fine di soddisfare – non solo formalmente ma anche nella sostanza – gli indicatori generali contenuti nello schema denominato “la bussola della trasparenza - strumenti per l’ analisi ed il monitoraggio dei siti web” elaborato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione;
  13. Sono state pubblicate le statistiche trimestrali d’uso del sito web, sì da consentire la migliore e più tempestiva verifica dei risultati complessivi in termini di utilità ed accessibilità dei dati pubblicati da parte del pubblico degli utenti. Si vedano gli RSS alla pagina http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg 14 8.page e accessi alla pagina raggiungibili attraverso il percorso Home » Strumenti » Amministrazione trasparente » Altri contenuti - Statistiche accessi al sito;
  14. E’ stata creata la pagina prevista dall’art. 13, comma 1, lett. d) del d.lgs. 33 del 2013 ai fini della pubblicazione dell’elenco dei numeri di telefono nonché delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, (sia degli uffici centrali che periferici), cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali;
  15. E’ stato pubblicato il Piano della performance 2013-2015;
  16. E’ stata pubblicata la Relazione sulla performance 2012;
  17. E’ stato pubblicato il Documento di validazione della Relazione sulla performance;
  18. È stata pubblicata l’attestazione dell’OIV prevista dall’art. 14, comma 4, lett. g), del d.lgs. n. 150 del 2009;
  19. E’ stata pubblicata la Relazione 2013 del Responsabile Prevenzione della corruzione sui risultati dell’attività ai sensi dell’art. 1, co. 14, l. 190 del 2012;
  20. E’ stata pubblicata la Direttiva del Ministro per l’anno 2014;
  21. E’ imminente la pubblicazione di un nuovo schema di organigramma, con i riferimenti agli Uffici periferici;
  22. E’ stata creata la nuova pagina web per gli obblighi di pubblicazione inerenti gli oneri informativi per cittadini ed imprese. Sono state impartite, con richiesta del 19.12.2013, le opportune disposizioni organizzative al fine di dare adempimento alle prescrizioni di legge e di regolamento in materia di oneri informativi e per la pubblicazione dello scadenzario di cui all’art. 12, comma 1 bis d.lgs. n. 33 del 2013, come definite con DPCM dell’8.11.2013;
  23. Sono attivi i sistemi di iscrizione e registrazione on-line ai concorsi banditi dall’amministrazione (per quelli a magistrato ordinario, a notaio e per quelli nel Corpo di Polizia Penitenziaria). Per la prima volta la domanda per il concorso in magistratura bandito nel 2013 è stata compilata on line;
  24. Sono state adempiute le pubblicazioni previste dall’art. 1, comma 32 l. 190 del 2012 in relazione ai contratti stipulati dall’Amministrazione, centrale e periferica per l’anno 2013, in conformità con quanto stabilito dalla Deliberazione dell’AVCP n. 26 del 22.5.2013;
  25. Sono state adempiute le pubblicazioni previste dall’art. 29 d.lgs. n. 33 del 2013 in ordine ai dati relativi al bilancio di previsione 2013 e quello consuntivo per l’anno 2012 (il consuntivo dell’anno 2013 sarà disponibile solo a partire da giugno 2014, ossia quando verranno forniti dalla Ragioneria generale i dati ufficiali di chiusura che vengono recepiti nella legge del rendiconto generale dello Stato ad ottobre/novembre di ciascun anno), con allegate rappresentazioni grafiche e con il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio;
  26. E’ stato pubblicato il conto annuale del personale e delle relative spese sostenute ex art. 16 d.lgs. n. 33 del 2013, con relative rappresentazioni grafiche;
  27. Sono state adempiute le pubblicazioni previste dall’art. 30 d.lgs. n. 33 del 2013 in relazione agli immobili ed ai canoni di locazione per l’anno 2013;
  28. Sono stati adempiuti gli obblighi di pubblicazione concernenti i dati relativi ai controlli sull’organizzazione e sull’attività dell’amministrazione ex art. 31 d.lgs. n 33 del 2013;
  29. E’ stata pubblicata la Relazione sull’amministrazione della giustizia – anno 2013.

Nel dettaglio, gli obblighi di pubblicità cui è stato dato complessivo adempimento sono riassunti nella Tabella A inserita in calce al documento, a corredo della sezione dedicata a “I contenuti della pubblicazione”.

Tenendo conto della entrata in vigore degli obblighi, il completamento della pubblicazione delle informazioni mancanti rispetto alla disciplina normativa previgente, è stato curato con riferimento all’anno 2013 ed il programma ha una previsione di completo adempimento entro il 2014.

Conclusivamente, dunque, l’elaborazione degli obiettivi strategici in materia di trasparenza non può che corrispondere all’esigenza di completare il quadro degli adempimenti di legge nel più breve tempo possibile – tenendo conto delle risorse, anche di carattere tecnico, allo stato disponibili - e di portare a termine tutte le iniziative e i progetti ancora in corso, previo il loro riallineamento alle nuove disposizioni contenute nel dlgs. n. 33/2013, di riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.

L’obiettivo triennale del Ministero, in linea con il Piano della perfomance 2013-2015, resta invece quello di progettare con gli stakeholder un sistema condiviso di indicatori in grado di comparare, nel tempo, i livelli di qualità effettiva dei servizi erogati e, comunque, nell’ottica di un miglioramento continuo, offrire una risposta adeguata alle esigenze conoscitive dei diversi interlocutori.

La trasparenza è stata individuata nella Relazione sulla performance, approvata con D.M. 11.10.2013, quale uno dei principali strumenti di cui le Amministrazioni dispongono per consentire al cittadino-utente di verificare l’effettivo rispetto dei princìpi di buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione.

E’ stato evidenziato come la trasparenza favorisca, fra l’altro, la partecipazione dei cittadini all’attività delle pubbliche amministrazioni e sia funzionale a consentire l’esercizio del controllo diffuso in ogni fase del “ciclo di gestione della performance”, nonché volta ad assicurare la conoscenza - da parte dei medesimi cittadini - dei servizi resi dalle amministrazioni, delle loro caratteristiche e delle modalità con cui essi vengono erogati.

Sotto questo profilo , in un’ottica di medio periodo, avendo fatto fronte all’urgenza degli adempimenti di legge, si intende valorizzare le specificità dei bisogni informativi dell’utenza che si rivolge alla Giustizia.

Va peraltro evidenziato come quello che nella pubblica opinione viene più spesso identificato come “servizio giustizia” solo in parte può essere ricompreso nell’ambito degli obiettivi di miglioramento dell’Amministrazione, esulando dalle competenze di questa Amministrazione gli aspetti organizzativi ed informativi che riguardano specificamente l’attività giurisdizionale. Quest’ultima non rientra nell’ambito di applicazione della legge sulla trasparenza né di altre leggi destinate alle amministrazioni pubbliche.

 

2.1. I contenuti della pubblicazione

Il principale strumento attuativo degli obblighi di trasparenza è costituito dalla pubblicazione sui siti istituzionali di alcune tipologie di dati.

Il Ministero, in linea con la previsione dell’articolo 9, comma 1, d.lgs. n. 33 del 2013, ha istituito all’interno del proprio sito istituzionale, una sezione denominata “Amministrazione trasparente”, accessibile direttamente dalla Home page.

La pubblicazione è rispettosa dei limiti legislativi previsti per la protezione di alcuni dati personali, in un giusto equilibrio, che senza compromettere “i limiti e le garanzie previste in tema di protezione dei dati personali, di riservatezza, di sicurezza nazionale e di ogni altro obbligo di legge”, garantisca comunque l’attuazione del principio della trasparenza.

Rileva in proposito ricordare che il Codice in materia di protezione dei dati personali sancisce: “Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano. Le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto ad una funzione pubblica e la relativa valutazione non sono oggetto di protezione della riservatezza personale” (art. 1 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196).

Il riferimento specifico alla “valutazione” consente di ritenere che i dati relativi alla misurazione e valutazione della performance individuale, di cui al d. lg. n. 150 del 2009, in generale, non rientrano nel diritto alla protezione dei dati personali, salve le previsioni per i dati sensibili (articolo 4, comma 1, lettera d), del Codice) o assimilabili e per “i dati idonei a rivelare lo stato di salute dei singoli interessati” (articoli 22, comma 8; 65, comma 5; 68, comma 3, del Codice).

Con particolare riferimento alla materia dei sussidi, sovvenzioni ed altre elargizioni di competenza del Ministero della Giustizia, si evidenzia che, per il rispetto della normativa sulla riservatezza, è stata omessa la pubblicazione dei nominativi dei beneficiari. I benefici, nel caso di specie, sono strettamene connessi con i presupposti di indigenza o altre condizioni di necessità, rinvenibili nei criteri di elargizione, come tali soggetti a riservatezza per quanto riguarda l’individuazione del destinatario (è da escludere cioè la pubblicità diffusa, pur rimanendo possibile l’accertamento secondo i principi generali dell’accesso).

E’ stata del tutto esclusa, in quanto vietata, la pubblicazione dei contratti pubblici per i quali sia stata espressamente prevista la procedure di secretazione per motivi di sicurezza pubblica e per il segreto di Stato.

Al fine di realizzare l’obiettivo prioritario di breve periodo, concernente il completamento della pubblicazione dei dati richiesti dalla legge, il Programma - nel rispetto delle linee guida stabilite nelle delibere CiVIT n. 105/2010, “Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”, n. 2/2012 “Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità” e n. 50/2013 “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016” – si è avvalso, sia a fini ricognitivi che programmatici, avvalersi della tabella allegata alla delibera n. 50 (“Allegato 1 Sezione “Amministrazione trasparente” – Elenco degli obblighi di pubblicazione vigenti Errata corrige (settembre 2013).

Nell’ultima colonna a destra si dà conto delle informazioni attualmente disponibili sul sito e si danno indicazioni di programma per il completamento degli adempimenti.

Al fine di una corretta lettura delle informazioni inserite nella tabella si tenga presente che sono state utilizzate le seguenti indicazioni:

Pubblicato; Parz. Pubblicato; Da pubblicare entro il 2014; Non pertinente.

Con “Pubblicato” si intende che i dati sono pubblicati in maniera completa.

Con “Parz.Pubblicato” si intende che i dati sono pubblicati solo in parte e che vi è una previsione di completamento la più tempestiva possibile.

Con “Da pubblicare entro il 2014” si intende che i dati non sono presenti e che vi è una previsione di adempimento entro l’anno in corso.

Va chiarito che per talune voci previste in tabella, il dato non è pubblicato non per non essere stato organizzato ai fini della pubblicazione (ossia per non essere stato attivato il procedimento di richiesta/aggregazione/trasmissione/pubblicazione), bensì perché non risulta elaborato dalle articolazioni ministeriali competenti.

Ci si riferisce, ad esempio, agli obblighi di pubblicazioni che riguardano le attività ed i procedimenti amministrativi. Il Ministero della Giustizia ha più volte iniziato, nel corso degli anni, il monitoraggio dei procedimenti amministrativi di competenza. Tuttavia, in ragione sia della particolare natura di alcuni procedimenti (per i quali sono presenti rilevanti tronconi procedimentali di tipo giurisdizionale, in quanto tali sottratti alle norme sul procedimento: es. procedure di estradizione, mandato di arresto internazionale, etc.), sia del fatto che molti procedimenti sono interamente disciplinati dalla legge (es. procedure concorsuali per il concorso in magistratura), non risulta sempre approntato, da parte degli uffici, il piano generale dei procedimenti, con individuazione delle specifiche tempistiche e degli altri obblighi richiesti.

Per conseguenza, nel caso di specie, la previsione di pubblicazione entro il 2014, che è stata formalizzata in tabella, è basata su una previsione di adozione, previsione il cui adempimento resta indipendente dalla possibilità di intervento diretto del Responsabile della Trasparenza: in sostanza, il dato non è stato pubblicato in quanto non risulta predisposto ovvero non risulta predisposto in maniera adeguata in base alla normativa vigente.

Resta inteso che il Responsabile, come per il passato, si farà carico di monitorare e sollecitare l’adempimento di legge presso le articolazioni interessate.

Analoga considerazione vale per la pubblicazione delle seguenti informazioni: Ruolo (aggiornato) dei dirigenti nelle amministrazioni dello Stato; Livelli di benessere organizzativo; Carta dei servizi (completamento); costi contabilizzati e tempi di erogazione dei servizi; link all’ URP (ufficio non istituito).

Per quanto riguarda gli altri dati, o categorie di dati, per i quali è stata indicata la pubblicazione parziale, ovvero la previsione di pubblicazione entro il 2014, si segnala che il Responsabile della Trasparenza ha, per ciascuno di essi, chiesto e sollecitato tempestivamente la raccolta e trasmissione da parte delle articolazioni interessate attraverso circolari indirizzate ai Capi Dipartimento (che sono inserite nell’area intranet del sito), nonché per il tramite dei referenti per la trasparenza.

Si assicura, in tal caso, che l’anno in corso, superato l’impatto generato dalla nuova normativa sulle articolazioni amministrative, già gravate dai compiti ordinari, consentirà di organizzare in maniera più proficua la elaborazione, raccolta e trasmissione dei dati, ai fini della pubblicazione.

E’ stata anche assicurata dalla DGSIA la tempestiva attivazione della nuova mappatura degli uffici periferici da rendere nuovamente disponibile on line, raggiungibile attraverso la sezione “Giustizia map”, che attualmente risulta ancora congelata per effetto della recente riforma della geografia giudiziaria, i cui correttivi sono ancora in corso.

Si fa presente, in particolare ed a titolo esemplificativo, che per un’organizzazione complessa ed articolata come il Ministero della Giustizia, la sola raccolta, trasmissione e pubblicazione dei dati relativi ai contratti di cui all’art. 1, co. 32, legge n. 190 del 2012, ha richiesto uno sforzo straordinario per gli operatori e per la redazione del sito web. Allo stato, in attesa della predisposizione di un programma (allo studio da parte della DGSIA), che consenta la semplificazione delle procedure di acquisizione dei dati, questi ultimi sono stati inseriti direttamente dagli operatori sui fogli excel (il cui modello è stato fornito dal Responsabile per la Trasparenza in area intranet), quindi trattati dalla Redazione.

E’ opportuno inoltre segnalare che, per quanto riguarda l’adempimento di cui all’art. 30 del d.lgs. n. 33 del 2013 (ossia gli obblighi di pubblicazione concernenti i beni immobili e la gestione del patrimonio), per “immobili posseduti” si sono intesi gli immobili in proprietà del Ministero della Giustizia. Al fine di assicurare il massimo della trasparenza ma, al contempo, evitare inutili duplicazioni dei dati (che potrebbero comportare anche interpretazioni fuorvianti degli stessi), l’elenco gli immobili di proprietà dello Stato, concessi in dotazione al Ministero, è stato reso disponibile attraverso il link al sito dell’Agenzia del demanio. Con riferimento, invece, alla maggior parte degli immobili sedi degli uffici giudiziari dislocati sul territorio, va segnalato che tali beni (ove non ricompresi fra quelli demaniali), sono solo in uso degli uffici giudiziari in base alla legge n. 392 del 1941, ma restano di proprietà dei Comuni di riferimento. La ricognizione delle relative informazioni identificative è possibile, pertanto, tramite l’accesso al sito della specifica amministrazione comunale.

Ultima avvertenza va fatta con riferimento alle modalità di pubblicazione dei dati.

In base all’art. 7 del d.lgs. n. 33 del 2013, è richiesto il formato di tipo aperto ai sensi dell’art. 68 del Codice dell’amministrazione digitale.

Al momento, la struttura organizzativa competente (DGSIA) non ha potuto fornire alla Redazione del sito web un software in grado di gestire “dati aperti” pur avendo anticipato di avere impostato con la società che fornisce servizi software a questa Amministrazione un piano delle attività finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo richiesto dal legislatore.

Di seguito lo stato riassuntivo delle pubblicazioni:

 

3. Iniziative di comunicazione della trasparenza

Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità è pubblicato sul sito web nell’apposita sottosezione “Disposizioni Generali” della sezione “Amministrazione trasparente”, raggiungibile dalla Homepage, voce “Trasparenza”.

Della pubblicazione del Programma verrà data immediata notizia attraverso l’avviso posto nella Homepage nella sezione “Il Ministero informa”.

Il Programma verrà inviato al Responsabile per la prevenzione della corruzione, all’OIV, al Referente per la performance e all’A.N.A.C.

Il Responsabile provvederà altresì all’emanazione di apposita circolare diretta ai vertici delle Articolazioni amministrative, contenente l’invito a prendere visione del Programma e a segnalarne l’avvenuta pubblicazione agli uffici gerarchicamente dipendenti. Verranno anche segnalate le porzioni di programma per le quali l’Amministrazione risulta ancora inadempiente, ai fini del corretto e tempestivo adempimento, con avvertenza circa le sanzioni previste dalla legge.

Nello stesso contesto si provvederà a rammentare gli obblighi di aggiornamento periodico secondo lo scadenzario normativamente previsto.

A tale ultimo fine sono in programma riunioni periodiche con i referenti della trasparenza per poter garantire le iniziative di aggiornamento periodico dei dati ed il loro completamento.

Il Ministero non ha ancora organizzato le “Giornate della trasparenza” previste da ultimo dall’art. 10, comma 6 d.lgs. n. 33 del 2013.

L’adempimento è programmato per il prossimo autunno dell’anno 2014, in accordo con le previsioni di completamento delle pubblicazioni.

L’Amministrazione intende perseguire, attraverso le giornate sulla trasparenza, un duplice obiettivo: da un lato informare gli utenti (con particolare riferimento all’utenza “qualificata” del servizio giustizia: avvocati, libere professioni, notai, associazioni di consumatori, operatori della Giustizia, etc.), dall’altro ottenere un concreto ritorno sulla effettiva fruibilità delle informazioni pubblicate, onde procedere ai necessari aggiustamenti e miglioramenti.

Le giornate della trasparenza intendono essere una imprescindibile occasione di studio ed approfondimento, piuttosto che una mera presentazione della normativa e degli adempimenti ad essa connessi.

In tale ambito si intendono inserire anche seminari di aggiornamento destinati ai referenti dipartimentali affinché essi acquisiscano (e concorrano a formulare) le istruzioni più opportune per il regolare e, soprattutto, omogeneo, flusso dei dati da raccogliere presso le singole articolazioni ministeriali.

Attraverso i referenti si intende quindi “esportare” i risultati (metodi, procedure, chiarimenti, etc.) delle giornate della Trasparenza anche presso le articolazioni periferiche in relazione ai singoli dipartimenti rappresentati.

 

4. Processo di attuazione del programma

Tenendo conto della complessità della struttura organizzativa dell’Amministrazione della Giustizia, il Responsabile ha provveduto a monitorare costantemente lo stato delle pubblicazioni ed ha compulsato, attraverso la diramazione di circolari organizzative (che sono state rese disponibili anche nell’area intranet del sito), i Dipartimenti e le altre Articolazioni, affinché fosse assicurato il flusso costante dei dati che costituiscono oggetto degli obblighi di pubblicazione vigenti, sia di quelli introdotti con il d.lgs. n. 33 del 2013 che di quelli preesistenti.

Seguendo le linee della piramide organizzativa ministeriale, il Responsabile ha individuato come interlocutori i Capi Dipartimento o, in generale, gli organi di vertice delle singole articolazioni ministeriali.

Sotto il profilo più strettamente organizzativo, interlocutore privilegiato è stato il referente per la trasparenza, la cui formale individuazione è stata richiesta dal Responsabile agli organi di vertice di ciascuna articolazione.

A livello dei singoli dipartimenti, responsabili della trasmissione dei dati sono stati ritenuti, in primo luogo, gli uffici dirigenziali di 2^ fascia, in quanto in possesso delle informazioni da trattare. Ad essi, in linea generale, è richiesto di trasmettere le informazioni al dirigente di 1^ fascia.

Il dato viene aggregato, quindi, a livello di Capo Dipartimento che si avvale, a tal fine, dell’ausilio del referente per la trasparenza.

Al fine di rendere conto di quanto fino ad oggi realizzato, va tenuto presente che l’Amministrazione della giustizia, come sommariamente illustrato nella premessa, si compone della struttura centrale, suddivisa in quattro dipartimenti e di uffici periferici, fra i quali spiccano, per livello di attenzione dell’utenza, gli uffici giudiziari dislocati sul territorio e facenti capo, da punto di vista organizzativo, al Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria (con l’eccezione dei Tribunali per i Minorenni che fanno capo al Dipartimento della Giustizia minorile).

Non minore è l’importanza, sul territorio e nei rapporti con l’utenza, delle strutture penitenziarie che fanno capo al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (con l’eccezione delle strutture per i minorenni che fanno capo al Dipartimento della Giustizia minorile) .

E’ stato quindi ritenuto opportuno che l’aggregazione dei dati avvenga a livello dei singoli Dipartimenti.

Ciascun Dipartimento, in conclusione, per mezzo dei referenti della trasparenza, cura l’aggregazione e il successivo invio al responsabile del procedimento della pubblicazione, ossia all’Ufficio addetto alla redazione del sito web nonché allo stesso Responsabile della trasparenza.

Il sito istituzionale www.giustizia.it garantisce in via esclusiva l’adempimento degli obblighi relativi alla trasparenza previsti dal decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33 e non è responsabile della gestione dei siti web degli uffici periferici.

In proposito va chiarito che il decreto legislativo n. 33 del 2013, nel richiamare e coordinare l’intera normativa sulla trasparenza, all'art. 11 definisce anche l'ambito soggettivo di applicazione, prevedendo come destinatari di essa tutte le amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001.

Analogo è il riferimento contenuto all'art. 2, n. 2. del Codice dell'Amministrazione digitale. In base all'art. 53 di tale Codice, inoltre, l'obbligo di realizzare siti istituzionali rispettosi dei “principi di accessibilità, nonché di elevata usabilità e reperibilità...(omissis)...” è in carico alle sole amministrazioni centrali di cui all'art. 1, lett. z) del Codice.

Per amministrazioni pubbliche destinatarie della normativa, pertanto, si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.

In tale definizione, l'Amministrazione della giustizia, in quanto articolazione dell'amministrazione dello Stato, va intesa come un'unica amministrazione destinataria della normativa in materia di trasparenza.

Il Ministero della Giustizia, conseguentemente, ha ritenuto di doversi dotarsi obbligatoriamente di un unico sito istituzionale, che è il sito web del Ministero.

I siti web gestiti dalle articolazioni decentrate, quando esistenti e operativi, sono stati creati in virtù di iniziative dei singoli Tribunali, Corti d'Appello, etc., con finalità di mera utilità ed ausilio all'utenza a livello territoriale. Si tratta quindi di servizi per l'utenza.

Essi non sono finanziati dall'Amministrazione centrale (alcuni si avvalgono di un fondo europeo gestito a livello regionale, altri del contributo degli stakeholder o dei comuni) e non pubblicano, se non per decisione autonoma, le informazioni ed i dati richiesti dalla normativa in materia di trasparenza.

Su di essi non incidono le determinazioni del Responsabile della Trasparenza né quest'ultimo sovrintende alla loro gestione.

Nel sito non è stato dato conto, pertanto, della scelta di coordinamento fra le due opzioni a) e b), cui si riferisce l'allegato 2 della citata delibera n. 50/2013, in quanto essa presuppone che “i siti istituzionali” degli uffici periferici siano a loro volta, articolazioni del sito web centrale e siano in ogni caso dotati di proprie sezioni “Amministrazione trasparente”.

In conclusione, l'Amministrazione centrale cura, allo stato, in via esclusiva, la pubblicazione di quanto richiesto dalla normativa in materia di trasparenza attraverso il sito web del Ministero della Giustizia, provvedendo direttamente a render conto della mappatura degli uffici periferici ed alla pubblicazione dei dati, anche ove essi siano relativi agli uffici periferici (contratti, beni immobili, dirigenti, etc.), che vengono accorpati con riferimento al Dipartimento di cui gli uffici periferici costituiscono articolazione (es. per gli Uffici giudiziari il Dipartimento dell'Organizzazione giudiziaria, per gli Istituti penitenziari il Dipartimento per l'Amministrazione penitenziaria, etc.).

Tanto premesso sullo stato attuale, va peraltro evidenziato che sono allo studio modelli di strutturazione diversa del sito istituzionale del Ministero, che tengano conto della migliore utilità perseguibile attraverso il decentramento e coordinamento anche dei siti delle articolazioni periferiche.

Per questo motivo, nell'area intranet del sito della Giustizia sono state avviate dal Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria procedure di rilevazione e monitoraggio dei siti di utilità periferici, per comprendere quale sia attualmente il livello di servizio offerto all'utenza e come esso possa essere valorizzato e reso fruibile.

Per quanto riguarda l’utilizzazione del sito web si fa presente nella sezione Trasparenza, è stata creata la sottosezione “Altri contenuti – statistiche accessi al sito”, che rinvia alla pagina “Statistiche sugli accessi al sito www.giustizia.it” nelle quali sono riportate le principali rilevazioni dell’effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti. Sono state pubblicate le statistiche trimestrali d’uso del sito web, sì da consentire la migliore e più tempestiva verifica dei risultati complessivi in termini di utilità ed accessibilità dei dati pubblicati da parte del pubblico degli utenti. Si vedano gli RSS alla pagina http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_14_8.page e le statistiche sugli accessi alla pagina raggiungibili attraverso il percorso Home » Strumenti » Amministrazione trasparente » Altri contenuti - Statistiche accessi al sito.

L’accesso civico è garantito attraverso il ricorso al Responsabile per la trasparenza, il cui nominativo ed indirizzo di posta elettronica è pubblicato nel sito.

Sono inoltre stati predisposti e pubblicati appositi moduli da utilizzare on line per agevolare l’esercizio del diritto.

 

5. "Dati ulteriori"

Il sito web dell’Amministrazione della Giustizia pubblica e mantiene in costante aggiornamento i seguenti dati:

Archinota - Ricerca dove sono conservati gli atti notarili. Archinota è il sistema di ricerca che consente sia di individuare dove sono conservati gli atti notarili in caso di cessazione di attività da parte del notaio o di suo trasferimento in altro distretto a far data dal 1° gennaio 1980, sia di conoscere le coordinate di un notaio tuttora in esercizio;

Atti internazionali - Convenzioni multilaterali e accordi bilaterali in vigore tra l’Italia ed altri Paesi nell’ambito delle competenze riservate al Ministero della giustizia, ricercabili secondo una doppia opzione: per specifica materia o con riferimento al singolo Paese. Per ciascuna convenzione o accordo è indicata la Gazzetta Ufficiale in cui sono pubblicati, la data di entrata in vigore, le informazioni e gli approfondimenti utili;

Progetti- I progetti condotti dall’amministrazione centrale e territoriale con l’obiettivo di approfondire problemi e studiare soluzioni innovative, sono ricercabili per argomento, data e struttura di riferimento. In molti casi i progetti sono rivolti a soggetti con problemi di dipendenza psichica o disagio sociale, come accade ai minori o gli adulti detenuti. A questi progetti partecipano anche enti territoriali e partner esteri nell’ambito delle sovvenzioni della comunità europea;

Pubblicazioni, studi, ricerche -Approfondimenti sull'organizzazione e la riforma dei servizi, schede informative e di orientamento, analisi giuridiche.

Questi testi sono curati dagli operatori dell'amministrazione in occasione di incontri di studio e seminari, in relazione a monitoraggi e verifiche sull'andamento delle attività, o sono elaborati dalle commissioni di studio istituite dal ministro. Sono ricercabili per argomento, ufficio, anno di pubblicazione, tipo di documento;

Registro degli organismi di mediazione e l’elenco degli Enti di formazione dei mediatori – E’ in programma il perfezionamento entro il 2014 della usabilità attraverso criteri di geolocalizzazione;

Elenco dei decreti di riconoscimento titoli professionali conseguiti all'estero;

Sentenze della Corte europea dei diritti dell'Uomo (CEDU)- Alcune significative pronunce dalle Corte europea dei diritti dell'uomo, adottate a seguito di ricorsi individuali proposti avverso lo Stato italiano per presunte violazioni di diritti garantiti dalla Convenzione europea di salvaguardia dei diritti umani;

Vetrina dei prodotti dal carcere -Articoli artigianali, creazioni e prodotti agricoli curati dai detenuti e che si possono acquistare individuando in ogni regione i negozi che li commercializzano. I prodotti si possono selezionare anche a partire dall'istituto penitenziario che ha avviato l'impresa;

Come fare per - Schede di orientamento sui servizi al cittadino, risposte alle domande più frequenti, indicazioni sugli uffici competenti, con faq, moduli, servizi on line e titolari del potere sostitutivo dei singoli dipartimenti ed articolazioni;

Statistiche - Sono ricercabili per argomento, periodo di riferimento, territorio e strutture competenti le statistiche prodotte dall'amministrazione della giustizia.

Le statistiche dell'amministrazione penitenziaria riguardano i soggetti in esecuzione penale. Le statistiche dell'organizzazione giudiziaria riguardano i dati sull'attività giurisdizionale civile e penale degli uffici giudiziari. Le statistiche della giustizia minorile riguardano l'utenza dei servizi minorili e l'applicazione delle convenzioni internazionali in materia di protezione dei minori. Nell'ambito della giustizia penale riguardano fenomeni di particolare rilevanza e interesse sociale;

E’ in programma per il 2014 la pubblicazione del questionario di gradimento interattivo sulla qualità del sito con elaborazione e pubblicazione dei risultati;

E’ in programma entro la prima metà del 2014 la pubblicazione di una sezione dedicata alle informazioni e servizi sulle strutture del territorio con specifico riferimento alle strutture dell’Amministrazione penitenziaria.

E’ in programma entro la prima metà del 2014 la riattivazione del servizio informativo sugli Uffici giudiziari “Giustizia Map”, a seguito di aggiornamento reso possibile da un sistema di collaborazione con gli uffici giudiziari per il popolamento del data base informativo.

In previsione del semestre europeo di Presidenza italiana dell’UE, sta inoltre per essere pubblicata una versione sintetica del sito giustizia in lingua inglese.

Struttura di riferimento

Documenti