ARCHIVIO - IRG - Intergovernmental Working Group presso l’UNODC

aggiornamento: 11 aprile 2012

L’Italia ha, con legge di autorizzazione alla ratifica del 3 agosto 2009, n. 116, ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC - United Nations Convention Against Corruption), adottata dall’Assemblea generale il 31 ottobre 2003 e firmata dal nostro Stato il 9 dicembre 2009. E’ in vigore dal 4 novembre 2009. l'UNODC è l'acronimo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il crimine e la droga che si occupa di corruzione.

Anche in ambito UNCAC, come per il Consiglio d’Europa e l’OCSE esiste un meccanismo di peer review per il controllo e la verifica dell’applicazione della Convenzione.
In seno alla Conferenza degli Stati Parte - in base alla Risoluzione 3/1 adottata alla scorsa III Conferenza degli Stati Parte (COSP) della Convenzione ONU anti-corruzione (UNCAC), tenutasi a Doha nel novembre 2009 - è stato istituito L’IRG (Intergovernmental Working Group), il quale, anche attraverso una peer review, ha lo scopo di verificare il processo di revisione e di individuare le problematiche oltre alle best practices per fornire agli Stati l’assistenza tecnica eventualmente necessaria per l’applicazione della Convenzione.

Il meccanismo di revisione dell’UNCAC presenta delle analogie con quello del GRECO e del Working group on bribery dell’OCSE, in quanto tutti mirano a valutare l’applicazione ciascuno della propria Convenzione da Parte degli Stati Parte o comunque aderenti alla Convenzione.

La differenziazione e la specificità del meccanismo dell’UNCAC sta nella circostanza che la Convenzione delle Nazioni Unite è quella cui aderiscono il più alto numero di Stati a livello mondiale (140 Paesi firmatari e 156 Stati Parte) e ricomprende il più ampio ventaglio di aspetti della lotta alla corruzione. Il suo ampio raggio di azione e di applicazione e quindi la globalità della sua azione dovrebbero rendere la Convenzione il mezzo più efficace di dialogo per meglio affrontare in via preventiva e repressiva il fenomeno corruttivo.

Nel corso delle riunioni del gruppo di lavoro IRG sono stati sorteggiati gli Stati da valutarsi nei quattro anni del ciclo di revisione attuale, iniziata lo scorso 2010. L’Italia è stata scelta a valutare lo Zambia nel primo anno (a partire da agosto 2010) assieme allo Zimbawe ed il Vietnam nel secondo anno (a partire da agosto 2011) assieme al Libano.

Il nostro Paese verrà valutato nel terzo anno e non sono ancora stati sorteggiati i Paesi che costituiranno i nostri valutatori, di cui uno dovrà essere scelto fra gli stati Parti cui appartiene la nostra aerea geografica.

Il Ministero della giustizia, anche tramite le rappresentanze di alto livello partecipa alle riunioni degli Stati Parte alla Convenzione ed inoltre partecipa all’IRG ed al gruppo di lavoro sul recupero dei beni (Open-ended Intergovernmental Working Group on Asset Recovery) cui è stata delegata il cons. Pagotto, nominata anche esperto italiano per il meccanismo di valutazione.