Revisione del PNRR - Giustizia

aggiornamento: 27 marzo 2024

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Tra febbraio e novembre 2023 il Ministero della giustizia, tramite l’Unità di Missione PNRR, ha supportato la Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’intesa attività di interlocuzione con la Commissione Europea finalizzata a negoziare la revisione di alcuni dei target PNRR di propria competenza. Le proposte di modifica della Decisione di Esecuzione del Consiglio e del suo allegato (“CID”) sono state favorevolmente accolte e approvate il 24 novembre 2023 dalla Commissione Europea. La revisione del Piano è stata adottata dal Consiglio UE l’8 dicembre 2023.

L’esito positivo della procedura di revisione ha innovato il Piano Nazionale di Riprese e Resilienza apportando diverse modifiche ai target e alle milestone originariamente previste.

Per quanto riguarda l’investimento per rafforzare il capitale umano all'interno degli Uffici giudiziari, in origine l’intervento prevedeva l’assunzione a tempo determinato di complessive 19.719 unità di personale suddivise in più tranche; a seguito della revisione del PNRR, il nuovo target da raggiungere entro giugno 2024 prevede che il personale già in servizio a dicembre 2023 sia prorogato fino a giugno 2026. Il numero di dipendenti a tempo determinato di cui assicurare la permanenza in servizio fino al termine del PNRR scende pertanto a 10.000 unità (M1C1-39). Per garantire il raggiungimento del nuovo target, il Ministero ha avviato le attività prodromiche alla pubblicazione di un nuovo bando di concorso per il reclutamento di circa 4.000 funzionari addetti all’Ufficio per il Processo da destinare agli Uffici Giudiziari.

Anche gli obiettivi legati alla riduzione dell’arretrato civile 2019 nei Tribunali e nelle Corti d’Appello sono stati oggetto di revisione. Infatti, originariamente, era prevista entro dicembre 2024 la riduzione del 65% del numero di cause pendenti da oltre 3 anni presso i Tribunali ordinari civili e del 55% del numero di cause pendenti da oltre 2 anni presso le Corti d'Appello civili nel 2019. A seguito della revisione è stato invece prevista, entro dicembre 2024, una riduzione del 95% dei procedimenti civili arretrati alla data 31 dicembre 2019. Per quanto invece riguarda le scadenze finali di giugno 2026, prima della revisione del Piano era prevista la riduzione del 90% dell’arretrato presente al 31 dicembre 2019 presso i Tribunali ordinari civili e presso le Corti d'Appello civili. A seguito della revisione del PNRR, si prevede entro giugno 2026, la riduzione del 90% delle cause pendenti al 31 dicembre 2022 presso i Tribunali relativamente ai soli fascicoli iscritti tra gennaio 2017 e dicembre 2022, nonché la riduzione del 90% delle cause pendenti al 31 dicembre 2022 presso le Corti d’Appello relativamente ai soli fascicoli iscritti tra gennaio 2018 e dicembre 2022. Tale modifica è risultata necessaria per dare maggiore coerenza al Piano, in considerazione dell’oggettiva difficoltà di abbattimento, entro giugno 2026, dell’arretrato formatosi a partire dal 2023 e per valorizzare lo sforzo già compiuto dagli Uffici giudiziari nel contenimento delle pendenze.

Con riferimento al Sub-investimento 1.6.2 relativo alla digitalizzazione dei fascicoli giudiziari (M1C1 – 153 con scadenza giugno 2026), la Commissione ha autorizzato la rimodulazione del target originario che prevedeva la digitalizzazione di 10.000.000 fascicoli giudiziari in ambito civile per Tribunali e Corti di Appello. Il nuovo target prevede la digitalizzazione di 7.750.000 fascicoli giudiziari relativi agli ultimi 20 anni (da gennaio del 2006 e fine giugno 2026) ed è stato esteso il perimetro di applicazione della misura, che ora riguarda anche i fascicoli di ambito penale e considera tutti gli Uffici Giudiziari, non solo Tribunali e Corti di Appello. 

Infine, con la revisione del Piano, il Ministero della giustizia si è impegnato a dare attuazione a quanto previsto dal nuovo obiettivo (M1C1-37 bis) relativo al rafforzamento dell’attuazione PNRR mediante la previsione di misure per supportare i Tribunali meno efficienti nella riduzione dell’arretrato civile e per premiare gli Uffici giudiziari che raggiungo gli obiettivi annuali di riduzione del numero di casi pendenti in ambito civile.

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