Inaugurazione anno giudiziario 2021 - Intervento del ministro Alfonso Bonafede alla Corte Suprema di Cassazione

aggiornamento: 29 gennaio 2021

Corte Suprema di Cassazione
29 gennaio 2021

 

Rivolgo il mio saluto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,

al Presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati,

al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico,

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte,

al Presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio,

al vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini,

al Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione Pietro Curzio,

al Procuratore Generale Giovanni Salvi,

all’Avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli,

alla Presidente del Consiglio Nazionale Forense Maria Masi,

a tutte le Autorità€ civili, militari e religiose.

Anche quest’anno sento l’emozione e l’onore di partecipare a questa solenne cerimonia. Questa volta, lo faccio nelle vesti di Ministro della Giustizia in carica per gli affari correnti e, dunque, non potrò che attenermi all’esposizione generale dell’attività portata avanti nel 2020 esimendomi, per doveroso rispetto dei rapporti istituzionali, da qualsiasi considerazione di indirizzo politico.

Il 2020 è stato l’anno della pandemia: le istituzioni italiane hanno reagito con compattezza avendo come punto di riferimento il Presidente Sergio Mattarella a cui rivolgo il mio più sentito ringraziamento.

Ovviamente, la pandemia ha inciso fortemente anche sul settore della giustizia. Voglio esprimere la mia profonda gratitudine ai magistrati togati e onorari, avvocati, personale amministrativo, polizia penitenziaria che, con spirito di sacrificio, competenza e abnegazione, hanno permesso che la giustizia non si fermasse nemmeno nei momenti di maggiore difficoltà.

Nel loro lavoro si è misurata la resilienza del nostro Stato di diritto.

Per quanto concerne il Ministero della Giustizia, sono state adottate, in coordinamento con Ministero della Salute e Protezione Civile, tutte le misure necessarie per limitare il più possibile la diffusione del contagio sia negli uffici giudiziari sia nella difficile realtà degli istituti peniteniziari.

A quest’ultimo riguardo, segnalo che nel 2020 c’è stata una significativa diminuzione della popolazione detenuta, che risulta oggi essere pari a 52.369 detenuti fisicamente presenti.

Nonostante l’emergenza sanitaria, nel 2020 è stato portato avanti il piano ordianrio di assunzioni di oltre 13.000 unità, procedendo al reclutamento di 1163 unità di personale amministrativo, di cui 23 destinate agli uffici di legittimità.

Proprio per scongiurare gli effetti negativi della pandemia sullo svolgimento delle procedure selettive, il c.d. Decreto Rilancio ha semplificato tali procedure consentendo ad esempio che, entro la primavera di quest’anno, possano prendere servizio presso la Corte di Cassazione e la Procura Generale oltre 100, tra cancellieri e direttori.

Sono state poste le basi normative, amministrative e finanziarie affinché, nell’arco dell’anno giudiziario che oggi si inaugura, il servizio giustizia possa avvalersi del contributo di circa 7.000 donne e uomini in più.

Analogo impegno è stato riservato alla magistratura, portando a compimento l’aumento delle piante organiche (di 600 unità), previsto già con la Legge di Bilancio 2019. Infatti, con decreto ministeriale 14 settembre 2020 sono state rideterminate le piante organiche degli uffici giudiziari di merito, prevedendo la distribuzione in aumento di 422 magistrati, che si aggiungono ai 70 già destinati nel 2019 alla Corte di Cassazione e alla Procura Generale.

Inoltre, il 30 ottobre 2020 è stata inviata al Consiglio Superiore della Magistratura la proposta di determinazione delle piante organiche flessibili distrettuali, un contingente di 176 magistrati chiamato a far fronte alle specifiche criticità di rendimento di ciascun distretto.

La continuità dell’azione amministrativa durante la pandemia è stata assicurata anche grazie all’accelerazione delle politiche di digitalizzazione: in particolare, sono stati sperimentati nuovi modelli organizzativi, sia per il deposito degli atti che per l’accesso ai sistemi da remoto.

Proprio ieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento con il quale si consentirà, dal 31 marzo prossimo, il deposito telematico facoltativo con valore legale degli atti processuali e dei documenti presso le Sezioni civili della Corte di Cassazione.

Per una maggiore condivisione delle innovazioni digitali introdotte, come ad esempio il sostanziale avvio del Processo Penale Telematico, nel luglio scorso è stato istituito lo Sportello permanente per la giustizia digitale, sulla base di un protocollo stipulato con il Consiglio Nazionale Forense. Con il medesimo metodo, sta procedendo la digitalizzazione in Corte di Cassazione.

Negli ultimi mesi del 2020, il Ministero ha contribuito alla stesura della bozza del Recovery plan che è stata di recente trasmessa al Parlamento.

Si prevedono stanziamenti di 2 miliardi e 300 milioni di euro per assunzioni a tempo determinato finalizzate alla riduzione dell’arretrato nell’orizzonte del piano (2026); nonché 470 milioni per l’edilizia giudiziaria.

Una parte di queste risorse supporterà l’innovazione organizzativa della Corte, alla quale sarebbero destinati anche 100 magistrati ausiliari per coadiuvare la Sezione Tributaria.

Quanto all’attività legislativa, per le ragioni esposte all’inizio del mio intervento, mi limito ad elencare i disegni di legge approvati nel 2020 in Consiglio dei Ministri e attualmente all’esame del Parlamento: la Riforma del Processo Penale, la Riforma dell’Ordinamento Giudiziario e quella dei reati agroalimentari.

Per quanto riguarda invece le norme di iniziativa governativa approvate dal Parlamento nel 2020, tra le altre ricordo: la Legge in materia intercettazioni; il Decreto legislativo correttivo del codice della crisi d’impresa; le disposizioni in tema di esecuzione della pena, con particolare riferimento alla detenzione domiciliare e al differimento dell’esecuzione della pena.

Il Ministero, nell’anno appena trascorso, ha dato impulso alla verifica di impatto di alcune leggi, anche al fine di consentire la ricognizione delle migliori prassi applicative e lo studio di eventuali correttivi: mi riferisco, in particolare, al Rapporto sull’applicazione del c.d. Codice Rosso e al progetto di collaborazione interistituzionale sul sistema di contrasto ai fenomeni corruttivi denominato “Alleanza contro la corruzione”.

A livello internazionale, in occasione del ventesimo anniversario della Convenzione di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale, l’Italia si è confermata Paese guida nelle politiche di contrasto alle mafie promuovendo due importanti risoluzioni approvate dalla conferenza degli Stati Parte.

Con l’auspicio che una giustizia rinnovata e più celere possa concorrere all’indispensabile rilancio del Paese, esprimo il mio augurio di buon lavoro e di buon anno giudiziario.