Piano della performance 2020-2022

aggiornamento: 24 aprile 2020

Documento elaborato dalla Dott.ssa Maria Lavinia Buconi – Referente della Performance del Ministero della giustizia.
Testo approvato con d.m. in data11 marzo 2020

Sommario

1. - Che cos’è il Piano della Performance

2. - L’Amministrazione della Giustizia

3. - L’analisi del contesto

3.1. Il contesto esterno

3.2. Il contesto interno

4. - I principi generali dell’azione amministrativa contenuti nell’Atto di indirizzo politico istituzionale per l’anno 2020 e la Direttiva annuale del Ministro

5. - La programmazione strategica dell’Amministrazione

5.1. Il Dipartimento per gli affari di giustizia

5.1.1. L’Ufficio centrale degli archivi notarili

5.2. Il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi

5.3. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

5.3.1. La Cassa delle ammende

5.4. Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità

5.5. La Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione

5.6. L’Ispettorato Generale

6. - L’integrazione tra ciclo della performance, prevenzione della corruzione e trasparenza

7. - L’integrazione tra programmazione strategica, ciclo della performance e gestione della spesa

 

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA:

 

 

 

1 - Che cos’è il Piano della Performance

Ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. 150/2009, come modificato dall’art. 8, lett. b) del d.lgs. 74 del 25 maggio 2017, il Piano della performance è un documento programmatico triennale “definito dall'organo di indirizzo politico-amministrativo in collaborazione con i vertici dell'amministrazione e secondo gli indirizzi impartiti dal Dipartimento della funzione pubblica che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori”, “in coerenza con le note integrative al bilancio di previsione di cui all'art. 21 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 o con il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, di cui all'art. 19 del d.lgs. 31 maggio 2011, n. 91”.

Nel quadro delle priorità politiche elaborate dal Ministro nell’Atto di indirizzo politico istituzionale, il Piano della Performance – al quale è allegata la Direttiva Generale per l’azione amministrativa e la gestione – ha, quindi, il compito di definire gli obiettivi che l’amministrazione intende raggiungere con le risorse che le sono state assegnate, i risultati che si propone di conseguire ed i relativi indicatori per la loro misurazione secondo una pianificazione triennale e, a livello operativo, secondo una programmazione annuale.

Il Piano della Performance costituisce dunque uno strumento di pianificazione e programmazione finalizzato a supportare i processi decisionali; favorisce inoltre la verifica di coerenza tra risorse e obiettivi, migliorando la consapevolezza del personale rispetto agli obiettivi dell’amministrazione ed a comunicare agli stakeholder priorità e risultati attesi.

Il presente Piano della Performance del Ministero della giustizia per il triennio 2020-2022 promana dalle priorità politiche dettate dal Ministro della giustizia nell’Atto di indirizzo politico istituzionale del 23 settembre 2019 e dalla Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione per l’anno 2020 emanata ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. 286/99 e dell'art. 14, comma 1, del d.lgs. 165/2001, con la quale il Ministro ha definito gli obiettivi delle unità dirigenziali di primo livello ed assegna le risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità amministrativa.

 

 

2 - L’Amministrazione della giustizia

L’art. 110 della Costituzione affida al Ministro della giustizia l’organizzazione ed il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia.

Il Ministero, dunque, si occupa dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi occorrenti all’esercizio dell’attività giudiziaria;svolge inoltre funzioni amministrative strettamente connesse alle funzioni giurisdizionali, sia nel settore civile, sia in quello penale.

Cura, altresì, la gestione degli archivi notarili, la vigilanza sugli ordini e collegi professionali, l’amministrazione del casellario, la cooperazione internazionale in materia civile e penale, l’istruttoria delle domande di grazia da proporre al Presidente della Repubblica.

Nel settore penitenziario, poi, il Ministero della giustizia svolge compiti di attuazione della politica dell’ordine e della sicurezza negli istituti e servizi penitenziari e nel trattamento dei detenuti, nonché di amministrazione del personale penitenziario e di gestione dei supporti tecnici necessari.

Il Ministero ha, inoltre, competenza in materia di minori e di gestione del personale e dei beni relativi al settore della giustizia minorile.

Per l’esercizio delle suddette competenze, il Ministero è composto da quattro Dipartimenti (Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi –DOG-, Dipartimento per gli Affari di giustizia- DAG-, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria –DAP- e Dipartimento per la giustizia Minorile e di Comunità -DGMC-) e dagli uffici che supportano l’attività di indirizzo politico del Ministro.

Nel Ministero della giustizia è anche inserita l’amministrazione degli archivi notarili.

A seguito dell’emanazione dei regolamenti di riorganizzazione di cui ai DPCM n. 84 del 15.6.2015, n. 99 del 19.6.2019 e 100 del 19.6.2019, la struttura ministeriale è, dunque, più specificatamente, la seguente:

il Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, con funzioni e compiti inerenti all'organizzazione ed ai servizi della giustizia, tra cui la gestione del personale amministrativo, dei mezzi e degli strumenti anche informativi necessari all’esercizio della funzione giudiziaria, le attività attribuite dalla Legge alle competenze del Ministro in ordine alla carriera dei magistrati, lo studio e la proposta di interventi normativi nel settore di competenza;

il Dipartimento per gli affari di giustizia, con funzioni e compiti inerenti alla gestione amministrativa dell'attività giudiziaria in ambito degli affari interni e internazionali, lo studio e la proposta di interventi normativi nel settore di competenza;

il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, deputato all’attuazione della politica dell'ordine e della sicurezza negli istituti e servizi penitenziari e del trattamento dei detenuti, degli internati, dei condannati ed internati ammessi a fruire delle misure alternative alla detenzione, nonché alla cura del coordinamento tecnico operativo, alla direzione ed amministrazione del personale e dei collaboratori esterni dell'Amministrazione, nonché alla direzione e gestione dei supporti tecnici per le esigenze generali del Dipartimento;

il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, deputato ad assicurare l’esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile, garantendo l’esecuzione della pena, la tutela dei diritti soggettivi dei minori e la promozione dei processi evolutivi adolescenziali in atto e favorendo il reinserimento sociale e lavorativo dei minori entrati nel circuito giudiziario penale e di esercitare, in virtù delle nuove attribuzioni conferite dal regolamento di riorganizzazione, le funzioni attribuite dalla legge al Ministero della giustizia in materia di minori e quelle inerenti l'esecuzione penale esterna e la messa alla prova degli adulti; cura inoltre la gestione amministrativa del personale e dei beni ad esso relativi;

infine, l’Ufficio centrale degli archivi notarili, con compiti organizzativi e di direzione amministrativa degli archivi notarili distrettuali e sussidiari e degli ispettorati circoscrizionali.

L’art. 16, comma 2 del DPCM n. 84/15 ha inoltre istituito la Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione, struttura temporanea, di livello dirigenziale generale, per il coordinamento delle attività nell’ambito della politica regionale, nazionale e comunitaria, che ha la responsabilità del coordinamento, gestione e controllo dei programmi e degli interventi volti, nell’ambito della politica di coesione, al perseguimento degli obiettivi del Ministero inerenti all’organizzazione del sistema giustizia. Tale struttura opera, ai sensi del richiamato art. 16, sotto la programmazione, indirizzo e controllo della conferenza dei capi dipartimento.

Per quanto concerne l’organizzazione interna e territoriale delle strutture dipartimentali e le relative dotazioni di personale, si rimanda alle corrispondenti sezioni e, per il dettaglio, ai contributi, pubblicati sul sito istituzionale (www.giustizia.it) e, per il personale, anche ai dati riportati sul Portale della mobilità (www.mobilita.gov.it).

Questo l’organigramma del Ministero:

rappresentazione grafica dell'organigramma dell'amministrazione

Relativamente alle risorse finanziarie del Ministero della giustizia, si rinvia agli stanziamenti in Legge di Bilancio allegati alla Direttiva Generale per l’azione amministrativa e la gestione, in appendice al presente Piano e pubblicati sul sito istituzionale e, per il dettaglio, alle sezioni relative ai singoli Centri di Responsabilità Amministrativa.

 

 

3 - L’Analisi del contesto

Giova illustrare il contesto in cui questa Amministrazione opera e le priorità politiche individuate in coerenza con quanto indicato nel Documento di Economia e Finanza per il triennio di riferimento e in adesione a quanto prospettato dal Presidente del Consiglio dei Ministri nel discorso pronunciato davanti al Parlamento in occasione della fiducia, tenendo conto delle Raccomandazioni rivolte all’Italia dal Consiglio dell’Unione europea del luglio 2019 e degli obiettivi di politiche pubbliche programmati nell’atto di indirizzo del Ministro e nei documenti di pianificazione strategica approvati.

 

3.1. Il contesto esterno

Questa Amministrazione, in evoluzione e continuità con quanto già avviato nel corso del presente anno, descritto nel DEF 2019 e nella successiva Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2019, nonché nei successivi documenti di aggiornamento del quadro macroeconomico di finanza pubblica a seguito del processo di redazione della legge di bilancio 2020 – 2022 che riportano i meccanismi di rafforzamento del monitoraggio dei conti di finanza pubblica, intende consolidare l’implementazione dell’efficienza del sistema giudiziario, con interventi incisivi nei settori civile e penale, in vista di un progressivo maggiore e migliore soddisfacimento delle esigenze espresse dai cittadini. L’efficienza della giustizia rappresenta un fattore decisivo per la ripresa economica e per rinnovare la fiducia nella legalità nei cittadini e all’estero facendo recuperare competitività all’intero Paese. In apposito allegato del DEF, tra i 12 indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) selezionati dal Comitato istituito presso l’ISTAT che possono essere utilizzati quali indicatori di outcome insieme a quelli già individuati nell’ambito dell’analisi e valutazione della spesa effettuata dal Mef con i Ministeri, è inserito l’indice di efficienza della giustizia civile definito come “durata media effettiva in giorni dei procedimenti di cognizione civile ordinaria definiti dei tribunali”. Tale riferimento costituisce elemento fondamentale nella programmazione del Ministero della Giustizia che proprio secondo quanto previsto dall’articolo 110 della Costituzione garantisce l’organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla Giustizia.

Ciò premesso, nell’ambito del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria si assiste alla costante crescita della popolazione detenuta; al fine di garantire l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari e durante le traduzioni, l’azione di efficientamento sarà rivolta alla progressiva redistribuzione della popolazione detenuta appartenente al circuito di alta sicurezza degli Istituti penitenziari, all’incremento degli organici, alla dotazione di nuovi presidi ed equipaggiamenti per gli operatori di Polizia, all’implementazione dei sistemi informativi relativi alla gestione detentiva nazionale e al monitoraggio degli eventi critici, nonché alla riduzione dei servizi di traduzione attraverso una maggiore operatività del sistema di partecipazione a distanza ai dibattimenti processuali degli imputati, attraverso il rafforzamento del sistema di videoconferenza.

Va in proposito evidenziato che la L. n. 103/2017 ha rimodellato l’art. 146 bis c.p.p., aumentando la platea dei soggetti che possono richiedere la partecipazione alle udienze attraverso il sistema delle videoconferenze, mentre il D.L. n.135/2018 ha previsto una maggiore disponibilità finanziaria da destinare agli interventi di edilizia penitenziaria, nonché la possibilità di riconvertire complessi ex militari in istituti penitenziari a trattamento avanzato.

Nell’ambito del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, il D. Lgs. n.121/2018 ha delineato un quadro sistematico dell’esecuzione della pena intramuraria per i minori ed i giovani adulti ed ha introdotto significative modifiche rispetto alle misure alternative alla detenzione; va in proposito evidenziato il miglioramento della qualità della progettazione trattamentale e della vita detentiva, nonché in termini di positiva risposta di tutti gli operatori della giustizia minorile e dell’esecuzione penale esterna.

Con riferimento all’Ufficio Centrale Archivi Notarili, l’azione di efficientamento della giustizia dovrà inoltre essere volta a fronteggiare l’aumento della domanda di conservazione di atti notarili e dell’incremento delle cessazioni dei notai dalle funzioni notarili.

 

3.2. Il contesto interno

Al fine di rendere più efficiente ed efficace la struttura e l’azione del Ministero e di risolvere al tempo stesso particolari esigenze organizzative, è stato necessario operare adattamenti rispetto alle sopravvenute modifiche della normativa primaria con il D.P.C.M. 19 giugno 2019, n. 99 - "Regolamento concernente l'organizzazione del Ministero della giustizia, di cui al D.P.C.M. 84/2015". Con tale atto sono state apportate le opportune modifiche al Regolamento adottato con D.P.C.M. 15 giugno 2015, n. 84 di riorganizzazione del Ministero dalla Giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche. Parimenti si è proceduto ad una compiuta ed efficiente riorganizzazione delle competenze degli Uffici di diretta collaborazione, con il D.P.C.M. 19 giugno 2019, n. 100 - "Regolamento concernente l’organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia, nonché dell'organismo indipendente di valutazione della performance". Tale intervento ha modificato la disciplina dell’organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia; ha inoltre dettato disposizioni sull’istituzione e sulla composizione dell’Organismo indipendente di valutazione della performance, sostituendo il decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 2001, n. 315 (che aveva regolato esclusivamente l’organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione), ed introducendo all’interno del medesimo decreto la regolamentazione dell’Organismo indipendente di valutazione della performance alla luce delle modifiche normative intervenute.

Ai sensi del D.P.C.M. 99/2019, è stato profondamente revisionato il Dipartimento degli Affari di Giustizia, nel quale sono state individuate due Direzioni Generali, rispettivamente competenti per gli affari internazionali e quelli interni, in sostituzione delle due precedenti unità organizzative, preposte alla giustizia civile e a quella penale.

Con riferimento al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, il D.P.C.M. del 19 giugno 2019 n. 99 ha previsto la figura del Vice Capo Dipartimento; si segnalano rispetto al medesimo Dipartimento i progetti della Cassa Ammende, culminati con la sottoscrizione di un accordo con la Conferenza delle Regioni e Province autonome per la promozione di una programmazione condivisa di interventi in favore di adulti e minori in esecuzione penale.

La legge n. 160 del 27 dicembre 2019 concernente “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”, al comma 435, lettera e), ha modificato il capo II del decreto legislativo 240 del 2006 relativo alle articolazioni decentrate del Ministero della Giustizia. Tale intervento normativo ha innovato l’articolo 6, istituendo gli Uffici periferici dell’organizzazione giudiziaria di livello generale e non generale, con i quali il Ministero della Giustizia esercita, sulla base di programmi, indirizzi e direttive disposti dall'amministrazione centrale, le funzioni e i compiti in materia di organizzazione e funzionamento dei servizi relativi alla giustizia anche derivanti dal trasferimento delle competenze di cui all'articolo 1, comma 526, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Con gli articoli 7 ed 8 ha previsto le risorse umane e finanziarie destinate a tali uffici.

Ai cospicui investimenti operati dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145 (c.d. legge di bilancio per il 2019) per l’incremento delle dotazioni organiche della magistratura, ha fatto seguito l’emanazione del decreto, firmato dal Ministro della giustizia il 17 aprile 2019, che ha disposto un incremento di 70 posti di magistrato nelle piante organiche degli Uffici di legittimità, della Corte Suprema di cassazione e della Procura generale presso la Corte stessa, e – più di recente - la proposta di revisione delle piante organiche per 402 posti di magistrato per gli Uffici giudiziari di merito di primo e di secondo grado, compresi Tribunali e Uffici di sorveglianza nonché Tribunali per i minorenni e Procure presso i Tribunali medesimi.

A tale previsione si è affiancata l’importante disposizione di spesa per la relativa assunzione delle unità indicate in aumento di dotazione, oltre all’allocazione delle risorse finanziarie a copertura dei concorsi già banditi alla data di entrata in vigore della legge stessa, mentre nei prossimi mesi si lavorerà sulle “piante organiche flessibili” in forza delle quali le piante organiche dei singoli distretti verranno aumentate di un numero flessibile di unità.

L’esigenza sottesa alla normativa è quella di superare l’istituto del magistrato distrettuale, che non ha reso i risultati sperati, introducendo uno strumento funzionale all’obiettivo di offrire agli uffici giudiziari un numero di magistrati da destinare alla sostituzione dei magistrati assenti o a fronteggiare specifiche criticità nei singoli uffici.

Di pari rilevanza in tale contesto è la scelta di investire nelle risorse per l’assunzione di personale amministrativo; l’articolo 1, comma 307, della medesima legge di bilancio 30 dicembre 2018, n. 145 stabilisce, infatti, che il Ministero della giustizia è autorizzato, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente e soprattutto in deroga al turnover, ad assumere 2.903 unità di personale amministrativo nel triennio 2019-2021.

Tali assunzioni in deroga vanno ad aggiungersi a quelle che saranno possibili da novembre 2019 grazie al turnover delle cessazioni del 2018.

La capienza finanziaria data dal turnover del 2018 è di circa 70 milioni e potrà consentire l’assunzione di ulteriori 2.000 unità circa, che andranno ad aggiungersi alle 3.000 in deroga, per un totale nel triennio di circa 5.000 assunzioni.

Un significativo incremento nelle risorse umane del Ministero della giustizia è inoltre atteso dal concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 2.329 posti di personale non dirigenziale a tempo indeterminato per il profilo di funzionario da inquadrare nell’area funzionale terza, fascia economica F1 (di cui 2.242 funzionari giudiziari nei ruoli dell’Amministrazione giudiziaria).

La procedura di reclutamento, avviata con bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 26 agosto 2019, è stata indetta dalla Commissione interministeriale per l’attuazione del Progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (RIPAM) in conformità con quanto disposto dall’articolo 1, comma 300, della legge di bilancio per l’anno 2019, n. 145/2018, sul presupposto della nota del Ministero della giustizia del 19 giugno 2019, contenente la richiesta di attivazione.

Nel processo di concreta realizzazione del concorso unico sopra menzionato, il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, per il tramite della Direzione generale del personale e della formazione e coadiuvato dal personale in servizio negli altri Dipartimenti, ha posto in essere una efficiente sinergia con la Commissione RIPAM, la quale ha permesso, ad oggi, il sollecito e regolare espletamento delle preselezioni del concorso in questione nel mese di novembre 2019.

La collaborazione operativa sta proseguendo in vista del successivo sviluppo della procedura di reclutamento de qua, al fine di dare imminente attuazione alle prossime fasi concorsuali, nel perseguimento dell’obiettivo primario di immettere nuovo personale nei ruoli ministeriali, per garantire, nel più breve tempo possibile, il miglioramento dell’amministrazione della giustizia nel suo complesso considerata.

Inoltre, sono in corso di svolgimento le procedure per l’assunzione di 616 unità di operatori giudiziari e quella per l’assunzione di 109 conducenti di automezzi; è stato, poi, richiesto al Dipartimento della Funzione Pubblica l’avvio della procedura concorsuale per l’assunzione di 2700 posti di cancelliere esperto e 400 posti di direttore.

Si segnala inoltre la costituzione della pianta organica delle figure tecniche: con decreto ministeriale del 18 aprile 2019 sono stati istituiti i profili delle figure professionali di funzionario tecnico e di assistente tecnico presso gli Uffici sia centrali sia periferici dell’Amministrazione giudiziaria, in funzione del conseguimento di un più razionale assetto organizzativo del Ministero della giustizia al fine di superare le criticità (punti di debolezza) che sono seguite all’introduzione dei nuovi compiti previsti dalla legge 23 dicembre 2014 n. 190 (c.d. legge di stabilità per il 2015), che ha disposto il trasferimento dai Comuni al Ministero della giustizia delle spese obbligatorie di funzionamento per gli uffici giudiziari.

Un considerevole impegno è stato inoltre profuso relativamente alle tematiche delle spese di funzionamento e dell’edilizia giudiziaria. A seguito di indicazione del Gabinetto del Ministro, con provvedimento del Capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della giustizia del 24 aprile 2019, è stato costituito il Tavolo tecnico in materia di spese di funzionamento e di edilizia giudiziaria, al quale hanno partecipato gli organi apicali di diverse Corti d’Appello e Procure Generali unitamente ad alcuni dirigenti amministrativi e rappresentanti dell’Avvocatura.

Il Tavolo è nato da un’esigenza di verifica dell’applicazione della normativa di settore presso gli uffici giudiziari, a seguito del trasferimento - avvenuto con la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (c.d. legge di stabilità per il 2015) - della materia delle spese di funzionamento dai Comuni al Ministero della giustizia, nonché dall’opportunità di individuazione delle più stringenti necessità organizzative, al fine di una programmazione in ordine all’adozione di nuovi strumenti organizzativi e di un’eventuale proposta di opportune modifiche ordinamentali e normative.

In particolare, questa esperienza si pone nell’ottica di individuare soluzioni volte ad offrire una risposta ad alcune delle criticità che si sono registrate nell’attuale contesto, dove non sono mancati gli elementi di positiva razionalizzazione in tema di consumi che il trasferimento di funzioni intendeva certamente raggiungere.

Inoltre, è proseguita e proseguirà nei prossimi anni l’attività per l’attuazione delle azioni del “PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020” per l’avvio degli Uffici di prossimità.

In particolare, il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi ha sensibilizzato i Capi degli Uffici giudiziari sull’importanza del progetto in relazione all’esigenza, sempre più marcata, di avvicinamento del servizio giustizia ai cittadini, specie a seguito della riforma della geografia giudiziaria in virtù della quale, come noto, sono stati soppressi alcuni tribunali e tutte le sezioni distaccate.

A tal fine sono stati organizzati incontri con i vertici degli Uffici giudiziari e con i rappresentanti delle Regioni (enti beneficiari), le quali hanno tutte aderito al progetto; il Dipartimento ha inoltre garantito un costante supporto agli uffici giudiziari per l’attività di avvio degli sportelli e più in generale per l’implementazione del progetto.

Sul piano dell’informatizzazione l’impegno dell’Amministrazione proseguirà nella direzione dell’implementazione del processo civile telematico e del processo penale telematico: è stato infatti realizzato, dalla Direzione generale del personale e della formazione in collaborazione con la Direzione generale per i servizi informativi automatizzati, un piano nazionale per la formazione del personale amministrativo sugli applicativi in uso nel settore penale, a completamento e integrazione dei corsi già svolti negli anni precedenti ed in vista del perseguimento dell’obiettivo di realizzare il processo penale telematico.
 

Prima di procedere all’illustrazione della pianificazione triennale e della programmazione annuale (che, per esigenze di semplificazione, verrà effettuata separatamente per ciascun centro di spesa), giova illustrare i contenuti dell’Atto di indirizzo politico istituzionale, contenente le priorità politiche per l’anno in corso ed i principi generali dell’azione amministrativa e della gestione dettati dalla Direttiva annuale.

 

 

4 - I principi generali dell’azione amministrativa contenuti
nell’Atto di indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2020 e
la Direttiva generale del Ministro

Le priorità politiche per l’anno 2020 sono illustrate nell’Atto di indirizzo politico istituzionale emanato in data 23 settembre 2019, che ha definito i principi di carattere politico, ai quali i centri di amministrazione attiva dovranno improntare il loro agire; l’Atto di indirizzo costituisce, quindi, sia il principio ispiratore fondante che l’obiettivo ultimo da perseguire. Le priorità politiche, dettate come negli scorsi anni, prima dell’elaborazione delle Note integrative al bilancio dello Stato – nelle quali confluiscono le richieste di finanziamento dei centri di amministrazione attiva- costituiscono dunque un prius rispetto alle scelte strategiche degli organi di amministrazione attiva.

In tal modo viene, quindi, garantito il miglior coordinamento possibile tra i documenti di individuazione degli obiettivi strategici ed i dati ricavabili dalla contabilità economico-analitica per centri di responsabilità; si realizza così –come previsto espressamente dagli artt. 4 comma 1 e 5 comma 1 del d.lgs. 150/2009 e dall’art. 2 comma 1 lett. b) del D.P.R. 105/16- la massima coerenza ed integrazione tra il ciclo di gestione della performance ed il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio dello Stato e, quindi, la piena sovrapponibilità tra obiettivi ed indicatori considerati nel Piano della Performance e quelli contenuti nel piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, inseriti, per le amministrazioni centrali dello Stato, nelle Note integrative di bilancio.

Per l'anno 2020, l'azione del Ministero continuerà ad aumentare i livelli di efficienza, economicità e qualificazione della governance del sistema giudiziario ed amministrativo.

Tanto a livello centrale che periferico, l’attuazione di principi di semplificazione e trasparenza delle procedure dovrà orientare la ricerca di modelli di organizzazione che consentano di erogare servizi di maggiore qualità, in un necessario quadro di razionalizzazione delle risorse. In particolare, le direttrici portanti per la costruzione degli obiettivi strategici per l'anno 2020 sono espresse nell’Atto di indirizzo politico-istituzionale nei termini che seguono:

  1. Il rilancio di una politica sul personale e la creazione di un ambiente di lavoro orientato al benessere organizzativo, attraverso politiche del personale che dovranno tendere al completamento delle piante organiche del personale dell’amministrazione giudiziaria, della magistratura, nonché della polizia penitenziaria, tramite il definitivo scorrimento delle graduatorie e la piena e tempestiva implementazione delle numerose procedure concorsuali previste dai piani assunzionali, dando impulso alle riqualificazioni, agli interpelli, alle progressioni economiche e alla formazione; incentivando l’adozione di modelli organizzativi tesi a promuovere il benessere fisico e psicologico dei lavoratori; valorizzando, attraverso specifica formazione, la professionalità; scongiurando, in particolare, l’insorgere di aggressioni e di incidenti in danno del personale addetto agli istituti penitenziari anche attraverso una compiuta analisi sulle condotte violente condotte dai detenuti per anticiparne gli eventi aggressivi; adottando misure idonee a ridurre lo stress lavoro-correlato, garantendo supporto al personale spesso esposto a situazioni di tensione; procedendo alla complessiva ottimizzazione delle piante organiche di polizia penitenziaria, assegnata agli istituti penitenziari nell’ottica di incrementare la sicurezza degli stessi; riconoscendo e monitorando il ruolo dei magistrati onorari, anche tenendo conto dei progetti di riforma in itinere.
  2. L’avanzamento delle politiche di digitalizzazione, proseguendo nel processo di digitalizzazione tanto nell’ambito della giurisdizione quanto in quello dell’attività amministrativa, innalzando così il livello dei servizi garantiti ai cittadini e alle imprese attraverso le piattaforme telematiche; con riferimento alla giurisdizione, dando ulteriore impulso allo sviluppo dei software in modo da consentire l’avvio del Processo penale telematico e proseguendo nell’estensione del Processo civile telematico alla Corte di Cassazione e agli Uffici del Giudice di Pace, anche tramite l’integrazione tra gli applicativi esistenti; potenziando le infrastrutture destinate al funzionamento dei servizi telematici, con particolare riguardo a quanto necessario per la celebrazione a distanza dei processi e per la digitalizzazione degli atti e documenti processuali; con riferimento all’attività amministrativa, operando attraverso la predisposizione degli strumenti contrattuali necessari a garantire lo sviluppo, la diffusione e la successiva manutenzione delle applicazioni; rafforzando ulteriormente le politiche di sicurezza dei sistemi informatici, con particolare riguardo ai livelli di protezione dei dati afferenti alle intercettazioni di comunicazioni; assicurando piena continuità in termini di organizzazione e risorse ai progetti svolti all’interno del tavolo interministeriale e interistituzionale nell’ambito dell’attuazione del “Protocollo di intesa tra Ministero dei Beni Culturali, Consiglio Superiore della Magistratura e Ministero della Giustizia, per l’individuazione di progetti di digitalizzazione dei processi di interesse storico a cura della Rete degli archivi per non dimenticare”; sotto il profilo infrastrutturale, favorendo la realizzazione di locali attrezzati alle attività di digitalizzazione anche volte alla rieducazione e professionalizzazione dei detenuti. Sviluppando, infine, le attività della “Squadra speciale di giustizia per la protezione dei minori”, istituita con D.M. 22 luglio 2019, anche attraverso la realizzazione di una banca dati digitale nazionale integrata relativa agli affidi familiari.
  3. Il miglioramento della qualità amministrativa, da conseguirsi mediante un serio ed effettivo innalzamento dei livelli di efficienza, economicità e qualificazione della governance del sistema giudiziario e amministrativo, passando attraverso le necessarie esigenze di contenimento della spesa pubblica e di trasparenza dell’attività; attraverso la coerenza, sia nella fase di progettazione che nella fase di realizzazione degli obiettivi strategici con gli indirizzi politici e i dati ricavabili dalla contabilità economico-analitica generale; mediante una sistematica verifica e valutazione dello stato di attuazione degli obiettivi e dei programmi operativi, con moderni ed adeguati sistemi di misurazione e valutazione della performance, uniformando tra le varie articolazioni ministeriali i sistemi di progettazione, pianificazione e di misurazione dell'attività amministrativa; implementando i modelli organizzativi in attuazione del D.P.C.M. di riorganizzazione del Ministero, in modo da rivitalizzare le funzioni amministrative irrigidite da prassi burocratizzate, anche incrementando l’utilizzo degli strumenti statistici e di monitoraggio; rendendo, altresì, stabilmente più rapida la corresponsione dell’equa riparazione in favore della persona che ha subìto un danno patrimoniale o non patrimoniale a causa dell’eccessiva durata di un processo, anche attraverso la creazione di accordi di collaborazione interistituzionale e implementando ulteriormente il monitoraggio dei casi di ingiusta detenzione. Infine, inquadrando i compiti di vigilanza sugli ordini professionali attribuiti al Ministero non solo in termini sanzionatori ma anche a tutela degli stessi ordini, valorizzandone la funzione protettiva anche e soprattutto nell’interesse pubblico.
  4. I luoghi della giustizia. Razionalizzazione della spesa ed efficientamento delle strutture penitenziarie per far fronte al fenomeno del sovraffollamento degli istituti penitenziari e garantire condizioni di dignità per le persone detenute, avviando in primo luogo il ripensamento complessivo degli spazi detentivi attraverso la realizzazione di nuove strutture, l’ampliamento e ammodernamento delle attuali nonché la nuova destinazione di edifici pubblici dismessi; aumentando in maniera consistente le risorse destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle carceri e implementando i sistemi di sicurezza, mettendo in piena efficienza i sistemi di sorveglianza; intervenendo in maniera incisiva per il miglioramento della qualità della vita degli agenti di polizia penitenziaria, in termini di idoneità e vivibilità degli ambienti lavorativi, utilizzando a tal fine in maniera efficace, programmata e tempestiva le sostanziose risorse disposte nel corso del 2018 e 2019; valorizzando la progettazione, ristrutturazione, costruzione di opere di edilizia penitenziaria attraverso il proficuo utilizzo delle speciali norme di cui all’articolo 7 del Decreto-legge n. 135 del 14 dicembre 2018, cd. ‘Semplificazioni’; migliorando le condizioni edilizie degli istituti penitenziari per minorenni; intervenendo, con riferimento alla sicurezza degli uffici giudiziari, ad un puntuale monitoraggio delle strutture, assicurando tempestivi e performanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in linea con le reali esigenze degli uffici, anche attraverso una diversa struttura ordinamentale delle articolazioni del Ministero; proseguendo, nell’ambito degli accordi e protocolli già siglati a livello territoriali, nella realizzazione di ogni attività utile alla realizzazione delle cittadelle giudiziarie, onde utilizzare utilmente le cospicue risorse a ciò allocate nel corso del 2019.
  5. Una giustizia diffusa sul territorio e vicina ai bisogni dei cittadini, da conseguire mediante la piena realizzazione di una estesa rete di uffici di prossimità per agevolare l’accesso ai servizi della giustizia anche agli utenti (cittadini e imprese) che risiedono in quelle aree del territorio penalizzate dalla minor vicinanza alle sedi giudiziarie; prevedendo altresì, in casi peculiari, una possibile riorganizzazione degli uffici giudiziari a partire da quelli del Giudice di Pace; rivolgendo particolare attenzione al contrasto di ogni comportamento che renda opaco l’agire amministrativo e promuovendo la cultura della trasparenza dell’integrità tra il personale amministrativo e dirigenziale; dando completa attuazione al programma triennale per la prevenzione della corruzione, incrementando, in particolare, l’efficacia dell’azione di monitoraggio di ciascuna articolazione ministeriale e valorizzando lo strumento del c.d. whistleblowing.
  6. Un modello di esecuzione penale tra certezza della pena e dignità della detenzione, da attuarsi valorizzando il lavoro come forma principale, assieme alla cultura, di rieducazione e reinserimento sociale della persona condannata; incrementando le attività di istruzione (anche attraverso la stipula di accordi con il Miur e la Crui), di formazione professionale, di avviamento al lavoro all’interno e all’esterno degli istituti penitenziari (rendendo a tal fine operativa l’unità centrale di organizzazione del lavoro penitenziario), nonché di partecipazione a progetti di pubblica utilità (in particolare attraverso l’ulteriore diffusione di protocolli denominati ‘Mi riscatto per…’); sviluppando il modello di integrazione con le risorse del territorio, nonché l’attuazione di progetti europei e la stipula di protocolli; potenziando l’assistenza sanitaria e psichiatrica dei detenuti ed internati, con l’accesso tempestivo a prestazioni sanitarie e alle informazioni complete sul proprio stato di salute, stipulando accordi con le Regioni per realizzare una cartella clinica unica digitale per i detenuti; migliorando le condizioni delle detenute femminili con prole in aree adeguate alla cura e all'assistenza dei bambini in condizioni di totale sicurezza e completando la realizzazione di una rete territorialmente omogenea di Icam; implementando compiutamente la modalità di colloqui via Skype per i colloqui detenuti. Inoltre, sarà necessario tendere ad un sempre più efficace funzionamento della struttura degli uffici per l’esecuzione penale esterna onde favorire il pieno reinserimento sociale del reo. Sarà, infine, indispensabile realizzare la piena attuazione delle norme contenute nell’ordinamento penitenziario minorile, anche valorizzando l’istituto della messa alla prova per i minori e potenziare, negli istituti, l’analisi e monitoraggio della devianza minorile di gruppo, per prevenire il fenomeno delle c.d. ‘baby gang’.
  7. Una cooperazione giudiziaria internazionale rafforzata per la lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata transnazionale, in particolare nel quadro della Convenzione di Palermo, e per il rimpatrio dei detenuti stranieri nei paesi di origine, perseguita aumentando l’efficacia degli strumenti di trasferimento di detenuti anche riducendo la possibilità per il detenuto di opporre un diniego al rimpatrio nonché valorizzando l’istituto dell’espulsione del detenuto, la cui pena residua lo consenta, verso i paesi d’origine; sviluppando una cooperazione sulle direttrici del contrasto alla corruzione, collaborando attivamente, in vista dei programmati rapporti di valutazione per il nostro Paese, nell’ambito della Convenzione OCSE (Workinggroup on bribery), dell’Uncac -Implementationreviewgroup, del Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) presso il Consiglio d’Europa, del G20 Anti-corruptionworkinggroup, nonché del G7 e dell’UE; incrementando l’interazione dell’amministrazione con gli ambiti comunitari e internazionali indipendenti interessati dalla elaborazione degli indicatori sull’efficienza del sistema giudiziario nazionale, così da fornire agli attori economici esteri un quadro quanto più rispondente all’effettivo grado di competitività e attrattività del Paese; proseguendo la cooperazione internazionale su Brexit, profondendo ogni attività per tutelare i diritti e gli interessi dei nostri concittadini, per promuovere la certezza del diritto e la sicurezza del Paese; provvedendo, infine, di concerto col CSM, all’implementazione dell’organizzazione della Procura europea sul territorio nazionale.
    Emanato l’Atto di indirizzo politico istituzionale, la Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione del Ministro costituisce il documento base per la programmazione e la definizione degli obiettivi delle unità dirigenziali di primo livello e, in coerenza con le linee direttrici seguite nell’azione di governo, identifica i risultati da realizzare, in relazione anche agli indicatori stabiliti dalla documentazione di bilancio per i centri di responsabilità. Attraverso di essa vengono definiti i programmi e le direttive generali cui dovrà uniformarsi l’azione amministrativa.
    La Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione per l’anno 2020 –integralmente allegata per completezza informativa al presente Piano[1] - è finalizzata ad assicurare il raccordo tra gli indirizzi di politica economica e la programmazione strategica affidata all’azione amministrativa del Ministero, per il corretto e proficuo impiego delle risorse assegnate.

 

5 - La programmazione strategica dell’Amministrazione della Giustizia

Ciascuna delle articolazioni ministeriali, richiesta di elaborare i propri obiettivi strategici ed operativi in raccordo con le priorità e gli obiettivi indicati dal Ministro nell’Atto di indirizzo politico istituzionale e nella Direttiva annuale, ha trasmesso un documento illustrativo (che sarà comunque integralmente pubblicato sul sito web dell’amministrazione, in appendice al Piano, onde garantire la disponibilità delle informazioni di maggior dettaglio).

 

5.1. Il Dipartimento per gli affari di giustizia

Competenze istituzionali

Il Dipartimento per gli affari di giustizia esercita le funzioni e i compiti inerenti alla gestione amministrativa dell'attività giudiziaria in ambito civile e penale, l’attività preliminare all'esercizio da parte del Ministro delle sue competenze in materia processuale, la gestione del casellario giudiziale, la cooperazione internazionale in materia civile e penale, lo studio e la proposta di interventi normativi nel settore di competenza; a seguito del mutamento della struttura interna del Dipartimento, disposta con il D.P.C.M. n. 99/2019, i compiti in materia internazionale e di cooperazione giudiziaria sono concentrati in un unico ufficio dirigenziale generale, così come le competenze in tema di affari interni, a loro volta concentrate in altra Direzione generale.

A seguito di tale riorganizzazione, le Direzioni generali della giustizia civile e della giustizia penale sono state infatti sostituite dalla Direzione generale degli affari interni e dalla Direzione generale degli affari internazionali e della cooperazione giudiziaria. Il Dipartimento per gli affari di giustizia è quindi costituito dagli uffici del Capo del Dipartimento e da tre Direzioni Generali, ai quali è affidata la cura dei seguenti segmenti dell’amministrazione:

Ufficio del Capo Dipartimento
Al Capo del Dipartimento spettano i compiti e le funzioni previsti dall’art. 5 del decreto legislativo n. 300 del 1999, nonché quelli indicati agli artt. 3 e 4 del D.P.C.M. n. 84 del 2015.


Direzione generale degli affari interni
Tale Direzione è stata istituita con l’art. 3 del D.P.C.M. n. 99 del 2019, il quale ha altresì previsto che debba occuparsi delle seguenti attività: acquisizione ed elaborazione di materiale nel settore civile; trattazione delle questioni concernenti l’applicazione delle leggi e dei regolamenti in materia civile; proroga dei termini in caso di irregolare funzionamento degli uffici giudiziari; vigilanza e controllo sul recupero delle pene pecuniarie e delle spese di giustizia e sulla gestione dei depositi giudiziari; procedimenti per il recupero di somme dovute da funzionari dell’ordine giudiziario o da ausiliari dell’autorità giudiziaria; recupero dei crediti liquidati, in favore dell’amministrazione, dalla Corte dei conti per danno erariale; vigilanza e controllo sui corpi di reato; rapporti con Equitalia Giustizia s.p.a.; servizi di cancelleria e relativi quesiti; vigilanza e indirizzo amministrativo sui servizi relativi alla giustizia civile, esame delle istanze e dei ricorsi e rapporti con l’Ispettorato generale del Ministero; spese di giustizia e patrocinio a spese dello Stato; servizio elettorale; proventi di cancelleria, contributo unificato, tasse di bollo e registri; vigilanza sugli ordini professionali; segreteria del Consiglio nazionale forense e degli altri consigli nazionali; vigilanza sugli organismi di conciliazione, di mediazione e di composizione delle crisi da sovra-indebitamento; tenuta dell’albo dei soggetti incaricati dall’autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e di controllo nelle procedure di cui al codice della crisi e dell’insolvenza; tenuta dell’albo degli amministratori giudiziari; vigilanza sulle associazioni professionali; vigilanza sui notai, sui consigli notarili, sulla Cassa nazionale del notariato e sulla relativa commissione esaminatrice; questioni concernenti l’applicazione delle leggi e dei regolamenti sul notariato, sull’avvocatura e sugli altri ordini professionali, ivi compresi i concorsi e gli esami; attività relative al riconoscimento delle qualifiche professionali, ai sensi del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206; libri tavolari; vigilanza e controllo sulle conservatorie dei registri immobiliari, sul Pubblico registro automobilistico e sugli istituti vendite giudiziarie; competenze in materia di professioni non regolamentate e di amministratori di condominio; acquisizione ed elaborazione di materiale nel settore penale e criminologico; vigilanza sui servizi relativi alla giustizia penale, esame delle istanze e dei ricorsi e rapporti con l’ispettorato generale del Ministero, preparazione di rapporti e relazioni per incontri nazionali nel settore penale in raccordo con la Direzione generale degli affari internazionali e della cooperazione giudiziaria; istruzione delle pratiche concernenti i provvedimenti in materia penale di competenza del Ministro; attività relativa ai codici di comportamento redatti dalle associazioni rappresentative degli enti, ai sensi dell’art. 6 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231; procedura istruttoria delle domande di grazia; gestione, organizzazione generale, coordinamento, vigilanza e controllo sul funzionamento del casellario centrale e dei casellari giudiziali; tenuta del registro informatizzato dei provvedimenti in materia di sanzioni pecuniarie civili.

Direzione generale degli affari internazionali e della cooperazione giudiziaria
Anche tale Direzione è stata istituita con l’art. 3 del D.P.C.M. n. 99 del 2019, il quale ha previsto che debba occuparsi delle seguenti attività: relazioni internazionali in materia civile ed in particolare studio preparatorio ed elaborazione di convenzioni, trattati, accordi e altri strumenti internazionali, con il coordinamento del Capo del Dipartimento e in collaborazione con l’Ufficio di Gabinetto e l’Ufficio legislativo, e a supporto dei medesimi; adempimenti relativi all’esecuzione delle convenzioni di collaborazione giudiziaria internazionale; rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale; notificazioni e rogatorie civili da e per l’estero; riconoscimento ed esecuzione di sentenze straniere e altri atti formati all’estero in materia civile; attività di cooperazione internazionale attiva e passiva in materia penale; relazioni internazionali in materia penale e in particolare studio preparatorio, negoziazione ed elaborazione di convenzioni, trattati, accordi e altri strumenti internazionali e conseguente monitoraggio della legislazione penale nazionale con il coordinamento del Capo del Dipartimento e in collaborazione con l’Ufficio di Gabinetto e l’Ufficio legislativo e a supporto dei medesimi; rapporti con l’Unione europea, con l’Organizzazione delle nazioni unite e le altre istituzioni internazionali per la prevenzione e il controllo dei reati.

Direzione generale degli affari giuridici e legali
Ai sensi dell’art. 4 del D.P.C.M. n. 84/2015, tale Direzione si occupa del contenzioso nel quale è interessato il Ministero, in raccordo con le direzioni generali, anche degli altri Dipartimenti, competenti per le materie interessate, nonché del contenzioso relativo ai diritti umani e ricorsi individuali proposti contro lo Stato innanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, dell’esecuzione delle sentenze nelle materie di competenza del Dipartimento.
In forza della medesima disposizione, restano ferme, in materia di contenzioso, le competenze di cui agli articoli 5, comma 2, lettera d), e 6, comma 3, nonché quelle previste dall’art. 5, comma 3, lettera a-bis), della L. 23 agosto 1988, n. 400.
Con riferimento alla dotazione organica, nel Dipartimento sono presenti 2 uffici di livello dirigenziale di vertice; 3 uffici di livello dirigenziale generale; 10 uffici di livello dirigenziale di seconda fascia.
Le risorse assegnate al Dipartimento per gli affari di giustizia possono essere così illustrate graficamente:

Risorse assegnate al Dipartimento per gli Affari di Giustizia
per il triennio 2020-2022
Tipologia risorsa Anno 2020 Anno 2021 Anno 2022
Risorse assegnate agli obiettivi collegati a priorità politiche 2.595.360 2.595.360 2.595.360
Altre risorse assegnate al CDR Dipartimento Affari di giustizia 1.182.033.327 1.139.459.545 1.139.341.092
Totale stanziamento 1.184.628.687 1.142.054.905 1.141.936.452

 

Ripartizione spese per azione di bilancio - Anno 2020
Ripartizione spese Percentuale Importo
Spese di personale per il programma (personale civile) 1,01 12.010.084
Spese di personale per il programma (magistrati) 0,47 5.605.473
Supporto all’erogazione dei servizi di giustizia 0,55 6.467.481
Abilitazione prof. forense e accesso alla professione notarile 0,27 3.240.890
Supporto allo svolgimento dei procedimenti giudiziari attraverso le spese di giustizia 46,68 552.990.940
Magistratura onoraria 17,3 204.999.725
Supporto allo svolgimento dei procedimenti giudiziari attraverso intercettazioni 18,29 216.718.734
Equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo 15,19 180.000.000
Cooperazione internazionale in materia civile e penale 0,22 2.595.360
TOTALE 100,00% 1.184.628.687

 

Obiettivi del Dipartimento per gli affari di giustizia

 

La pianificazione triennale del Dipartimento per gli Affari di Giustizia

Ai sensi del D.P.C.M. 99/2019 è stata disposta una profonda revisione della struttura dipartimentale, che vede due Direzioni generali rispettivamente competenti per gli affari internazionali e quelli interni, in sostituzione delle due precedenti unità organizzative, preposte alla giustizia civile ed a quella penale.

Le priorità politiche, indicate nell’Atto di indirizzo del Ministro del 23 settembre 2019, e tradotte in obiettivi strategici e di I livello nella Direttiva del Ministro per l’anno 2020 (ex art. 8 D.Lgs. 286/99), sono state recepite dal Dipartimento per gli affari di giustizia per il triennio 2020-2022, come rappresentate nelle tabelle che seguono:

Priorità politica n. 7 “Rafforzamento della cooperazione internazionale”;

Obiettivo strategico: Una cooperazione internazionale rafforzata

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

8 - Cooperazione internazionale in materia civile e penale

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO DEGLI AFFARI DI GIUSTIZIA
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO
2020
ANNO
2021
ANNO
2022
6 – Giustizia 1.4 - Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria (6.6) Rafforzamento della Cooperazione giudiziaria Internazionale.
L`obiettivo è quello di proseguire l`attuazione del Regolamento istitutivo dell`EPPO, affinché` la nuova Procura europea possa efficacemente operare contro la criminalità transazionale, con contestuale implementazione del futuro sistema di gestione informatica di EPPO (il "case management system") e della Direttiva PIF che ne definisce l`ambito di competenza. Assume particolare rilevanza l`estensione della cooperazione in materia di trasferimento dei detenuti stranieri ai Paesi di origine e nella lotta al terrorismo internazionale, nonché l`adeguamento della normativa interna a quella europea, la ratifica dei protocolli addizionali alla Convenzione di Strasburgo e il completamento delle iniziative negoziali bilaterali in corso.
2.595.360
(*)
2.595.360
(*)
2.595.360
(*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 2.595.360 2.595.360 2.595.360

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata

 

Indicatori e target associati all’obiettivo

Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato
(output)
Gestione delle procedure di assistenza giudiziaria Numero procedure assistenza giudiziaria evase (rogatorie attive e passive e notifiche degli atti giudiziari da e verso l'estero) / procedure di assistenza giudiziaria richieste % =90% =90% =90%

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato
(output)
Gestione delle procedure trasferimenti
detenuti nei paesi di origine
Numero detenuti trasferiti/numero di procedure trasferimenti detenuti in fase giurisdizionale conclusa in entrambi i paesi % =90% =95% =95%

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Gestione degli atti di cooperazione giudiziaria relativi alle procedure di consegna Numero procedure di consegna evase (estradizioni e mandato di arresto europeo) / procedure di consegna richieste % =90% =90% =90%

Indicatore 4
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Gestione accordi internazionali Numero schema di accordi internazionali negoziati e parafati n. schemi di accordi =35 >30 >30

 

La programmazione annuale del Dipartimento per gli Affari di Giustizia

Gli obiettivi contenuti nell’Atto di indirizzo e nella Direttiva annuale del Ministro sono stati poi declinati in obiettivi operativi per gli Uffici del Capo Dipartimento e per quelli delle Direzioni generali quali obiettivi operativi di risultato di I livello, come di seguito sinteticamente riportati unitamente ai relativi indicatori e target, rinviandosi, per il dettaglio, al documento pubblicato.

Gli obiettivi di I livello del Capo Dipartimento sono sintetizzati nella seguente tabella:

Proposta di obiettivo specifico

  1. Denominazione obiettivo. Sviluppo progetti telematici utili al processo di pubblicazione della GU e del Bollettino Ufficiale
    Descrizione dell’obiettivo. Implementazione progetti telematici volti a razionalizzare i processi per la pubblicazione della GU e BU che comportino una riduzione dei tempi di pubblicazione ed un abbattimento della percentuale di errata corrige (progetto Guflow), nonché nello sviluppo di processi che assicurino la diffusione delle pubblicazioni attraverso piattaforme digitali a cittadini ed istituzioni a titolo gratuito ed in tempo reale.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Fase studio sw gestione telematica pubblicazioni: progetto: 1 relazione fattibilità
  • Fase sviluppo e istallazione sw: 1 progetto
  • Fase attuazione formazione: 1 intervento
  1. Denominazione obiettivo. Sviluppo progetti digitali necessari alla gestione della Biblioteca centrale giuridica
    Descrizione dell’obiettivo. Catalogazione del fondo dei manoscritti della biblioteca che non è stato finora mai studiato e comprende documenti giuridici dei sec. XVI-XIX di varia natura e provenienza tra i quali circa 200 volumi di Decisioni del Tribunale della Sacra Rota nel periodo compreso tra il 1586 e il 1796. Creazione di collezioni digitali di legislazione e di opere significative di giuristi italiani dell’Otto-Novecento.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Numero dei volumi catalogati: >20
  • Numero dei documenti da digitalizzare: >15
  1. Denominazione obiettivo. Presentazione del progetto europeo “lavoro agile” (smartworking)
    Descrizione dell’obiettivo. Proposta di avvio di un progetto pilota europeo di lavoro agile al fine di promuovere una visione dell'organizzazione del lavoro ispirata ai principi della flessibilità, dell'autonomia e della responsabilità, rafforzando, al contempo, le misure di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare dei dipendenti attraverso la promozione della mobilità sostenibile tramite la riduzione degli spostamenti, anche nell'ottica di una politica ambientale sensibile alla diminuzione del traffico urbano in termini di volumi e di percorrenze. Tale tipologia di intervento favorirebbe la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, attraverso un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Numero progetti pilota proposti: 1
  • Numero di richieste di lavoro agile da parte del personale al fine della sperimentazione: 5
  1. Denominazione obiettivo. Gestione digitalizzata dei flussi documentali.
    Descrizione dell’obiettivo. Attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale attraverso misure di adeguamento tecnologico e sperimentazione di nuove applicazioni:
  1. Incremento dell’utilizzo di documenti nativi digitali;
  2. Estensione dell’utilizzo della firma digitale a tutti i documenti nativi digitali;
  3. Sperimentazione di tecnologie avanzate di condivisione del lavoro;
  4. Automazione della procedura amministrativa relativa all’autorizzazione ed alla gestione delle missioni internazionali;

Indicatori di raggiungimento e Target atteso

  • Progetti pilota avviati: 1
  • Numero di documenti firmati digitalmente: >40% degli atti firmati
  • Numero di utenti abilitati alla condivisione: >100
  • Procedure automatizzate: 1

 

Gli obiettivi di I livello della Direzione Generale degli Affari interni sono sintetizzati nella seguente tabella:

Proposta di obiettivo specifico

  1. Denominazione obiettivo. Risoluzione delle problematiche poste dagli uffici giudiziari.
    Descrizione dell’obiettivo. Risoluzione delle problematiche poste dagli uffici giudiziari mediante l’emanazione di circolari e risposte ai quesiti formulati dai vari uffici, nel 2020 proseguirà la pubblicazione sul sito internet del Ministero delle principali risposte a quesito e delle circolari nella sezione dedicata alle “Risposte della giustizia civile”, oggetto di massimazione sul “Foglio di informazioni della giustizia civile” diramato periodicamente agli uffici giudiziari.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Quesiti ricevuti/quesiti o circolari emesse: 75%
  1. Denominazione obiettivo. Razionalizzazione e tempestiva utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili per spese di giustizia di cui al D.P.R. n. 115/2002. Abbattimento del debito pregresso. Rilevazione delle diverse tipologie di prestazioni funzionali alle operazioni di intercettazione e della relativa spesa.
    Descrizione dell’obiettivo. Tempestiva utilizzazione dei fondi stanziati in bilancio per il pagamento delle spese di giustizia, delle spese per le intercettazioni e delle indennità per la magistratura onoraria, in prevalenza mediante l’emissione di ordini di accreditamento delle somme stanziate in bilancio in favore della rete dei funzionari delegati in servizio presso gli uffici giudiziari, al fine di ottemperare alle obbligazioni pecuniarie gravanti sull’Amministrazione e di ridurre i tempi di pagamento nei confronti dei creditori.
    Svolgimento delle attività volte all’abbattimento del debito pregresso formatosi per spese di giustizia. Rilevazione delle diverse tipologie di prestazioni funzionali alle operazioni di intercettazione e dei relativi costi presso i cinque centri distrettuali con il maggior indice di spesa.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Rapporto fondi utilizzati/disponibili: 80%
  • Riduzione debito pregresso: 65%
  • Rilevazione prestazioni per intercettazioni: 100%
  1. Denominazione obiettivo. Accesso alla professione notarile.
    Descrizione dell’obiettivo. Misurazione dei risultati relativi allo svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso alla professione notarile. Si proseguirà l’attività nell’ambito del tavolo tecnico per l’informatizzazione delle procedure concorsuali notarili per l’implementazione di ulteriori applicativi finalizzata alla maggiore efficienza delle procedure ed ottimizzazione delle risorse.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Notai da abilitare nel 2019: 108
  1. Denominazione obiettivo. In materia di tutela delle vittime di reato sarà implementato il monitoraggio permanente sull’attuazione delle misure di tutela processuale e mappatura dei servizi di supporto alle vittime esistenti sul territorio nazionale, con elaborazione di linee guida.
    Descrizione dell’obiettivo. Monitoraggio permanente sull'attuazione delle misure di tutela processuale delle vittime di reato con circolari agli uffici giudiziari informative e ricognitive di buone prassi, per il chiarimento di dubbi interpretativi. Nell’ambito delle attività di rafforzamento della tutela delle vittime di reato, la direzione ha promosso la costituzione di un tavolo tecnico inter-istituzionale per la tutela delle vittime di reato al fine di creare una rete integrata territoriale che coinvolga istituzioni con competenze specifiche, servizi di assistenza, uffici giudiziari, avvocatura e accademia, preveda la presenza di almeno una sede in ogni regione.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Monitoraggio: 70%
  • Elaborazione linee guida per i servizi di supporto alle vittime di reato: 70%
  1. Denominazione obiettivo. Adozione di linee-guida per l’elaborazione dei Codici di comportamento finalizzati alla prevenzione dei reati, ai sensi dell’art. 6 D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, nel quadro del procedimento di controllo ex artt. 5 ss. D.M. Giustizia 26 giugno 2003, n. 201.
    Descrizione dell’obiettivo. L’iniziativa è essenzialmente finalizzata a semplificare e rendere maggiormente celere il procedimento ministeriale di verifica e controllo dei codici di comportamento adottati dalle associazioni di categoria, previsto dal D.lgs. 231/2001 in tema di responsabilità amministrativa degli enti. L’adozione di linee guida fornirà alle associazioni di categoria le necessarie indicazioni procedurali e di merito per la più agevole e rapida predisposizione di codici in linea con i requisiti previsti, in grado di poter costituire adeguato supporto per la predisposizione di modelli di organizzazione e gestione da parte dei relativi enti associati.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Predisposizione e adozione delle linee guida: 70%
  1. Denominazione obiettivo. Implementazione dei programmi informatici in uso presso il Casellario Centrale.
    Descrizione dell’obiettivo. Implementazione del:
  1. sul Sistema Informativo del Casellario delle modifiche tecniche derivanti dal decreto legislativo 2 ottobre 2018, n. 122, recante revisione della disciplina del casellario giudiziale;
  2. progetto CERPA per la consultazione diretta del Sistema Informativo del Casellario da parte delle pubbliche amministrazioni;
  3. utilizzazione del DATAMART per la produzione delle statistiche del Ministero della Giustizia.

Indicatori di raggiungimento e Target atteso

a) Adeguamento del Sistema Informativo
b1) Attuazione convenzioni stipulate: 80%-100%
b2) Predisposizione DD per il rilascio dei certificati alle PP:AA.: 80%-100%
c) Avanzamento fase sperimentale con DGSTAT: 90%-100%

 

Gli obiettivi di I livello della Direzione Generale degli Affari internazionali sono sintetizzati nella seguente tabella:

Proposta di obiettivo specifico

  1. Denominazione obiettivo. Rafforzamento della cooperazione giudiziaria internazionale in materia civile.
    Descrizione dell’obiettivo. Partecipazione ai meetings e alle attività di risposta alle richieste che pervengono tramite la Rete europea della giustizia civile e commerciale Atti di cooperazione giudiziaria evasi relativamente alle procedure di assistenza giudiziaria, quali rogatorie attive e passive e notifiche degli atti giudiziari da e verso l’estero.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Assistenza giudiziaria: richieste/evase: 90%
  1. Denominazione obiettivo. In materia di tutela delle vittime di reato, prosieguo nella partecipazione al tavolo di lavoro inter-istituzionali di coordinamento istituito il 28.11.2018.
    Descrizione dell’obiettivo. Fattiva partecipazione alle riunioni della Rete Europea per i diritti delle vittime (ENVR) e predisposizione di contributi al Consiglio Europeo nella adozione delle Conclusioni in tema di diritti delle vittime; partecipazione alle riunioni della Commissione Europea in tema di vittime.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Partecipazione a tavolo di coordinamento: 90%
  1. Denominazione obiettivo. Informatizzazione delle attività di cooperazione giudiziaria internazionale in materia penale.
    Descrizione dell’obiettivo. Sviluppo di procedure informatiche volte a migliorare il sistema di rilevazione delle procedure di cooperazione internazionale in particolare il mandato d'arresto europeo, l'estradizione e l'assistenza giudiziaria. Ciò al fine di raggiungere il duplice obiettivo dell’elaborazione statistica delle informazioni per Paese e per procedimento, sia della possibilità di creare una pagina dedicata sul sito web istituzionale riservata agli operatori.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Sviluppo sw IBM: 80%
  • Creazione di pagina web dedicata: 90%
  1. Denominazione obiettivo. Rafforzamento della cooperazione giudiziaria internazionale: la presenza italiana nei tavoli e nei gruppi di rilievo internazionale, esercitando attività di impulso e proposta, per il contrasto alla corruzione internazionale. Partecipazione alle attività multilaterali e di negoziazione di accordi, finalizzati a incrementare i contatti operativi tra diversi Paesi esteri per il superamento di elementi ostativi alla velocizzazione delle procedure di cooperazione.
    Descrizione dell’obiettivo. Rafforzamento della cooperazione giudiziaria internazionale intervenendo su più direttrici:
  1. Partecipazione al processo attuativo della Procura europea (EPPO)
  2. Partecipazione al negoziato sulla proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli ordini europei di produzione e conservazione di prove elettroniche e sulla Proposta di direttiva del Parlamento europeo recante norme armonizzate sulla nomina di rappresentanti legali ai fini dell’acquisizione di prove nei procedimenti penali (E-evidence);
  3. Partecipazione alle attività in materia di lotta alla corruzione della Commissione europea, delle Nazioni Unite e del Gruppo di lavoro OCSE;
  4. Partecipazione alla fase di recepimento nell’ordinamento interno della Direttiva (UE)2019/713 e (UE)2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio rispettivamente sulla lotta contro le frodi e le falsificazioni dei mezzi di pagamento “no cash” e sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (“whistleblowers”);
  5. Organizzazione e partecipazione a meeting e workshop multilaterali e bilaterali con Stati esteri, autorità giudiziarie straniere e organismi sovranazionali per la risoluzione di problematiche e l’adozione di best practices nelle procedure di cooperazione giudiziaria internazionale in materia penale;
  6. Incremento della negoziazione di accordi bilaterali in materia di estradizione e assistenza giudiziaria;
  7. Ottimizzazione delle procedure in materia di trasferimento delle persone condannate;
  8. Partecipazione all’istituzione di un sistema centralizzato a livello europeo per lo scambio di informazioni sulle condanne emesse a carico di cittadini di Paesi terzi (ECRIS-TCN).

 

Gli obiettivi di I livello della Direzione Generale degli Affari giuridici e legali sono sintetizzati nella seguente tabella:

Proposta di obiettivo specifico

  1. Denominazione obiettivo. Miglioramento della gestione dei pagamenti derivanti da condanne emesse a carico del Ministero ex lege Pinto.
    Descrizione dell’obiettivo. Miglioramento della gestione del contenzioso ordinario attraverso il monitoraggio dei settori più rilevanti e la verifica delle criticità onde prevenire e/o contenere le azioni legali contro l'Amministrazione. Smaltimento del debito ex lege Pinto arretrato, anche attraverso la stipula della convenzione con Banca d'Italia e smaltimento del debito di nuova formazione.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Sottoscrizione convenzione con B.I.: 1
  • Adozione soluzione informatizzata nei rapporti con B.I.: 1
  • Incontri per organizzazione work flow: 2
  1. Denominazione obiettivo. Rafforzamento del ruolo propulsivo del Ministero della Giustizia nella fase esecutiva delle sentenze emesse dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
    Descrizione dell’obiettivo. Potenziamento dell’attività di difesa dello Stato nei ricorsi pendenti dinanzi alla Corte europea mediante la redazione di contributi ed osservazioni tecniche specifiche in modo da rafforzare il ruolo di supporto che il Ministero della giustizia svolge nei confronti dell’Agente del Governo. Esame dei ricorsi comunicati dalla Corte europea con le procedure WECL e Bifasica. Rafforzamento del ruolo propulsivo nell'individuazione del panorama dei possibili adempimenti conseguenti alle decisioni della Corte Edu.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Traduzione guide giurisprudenziali/ pubblicazione guide sul sito istituzionale: >70%
  1. Denominazione obiettivo. Miglioramento della gestione del contenzioso.
    Descrizione dell’obiettivo. Miglioramento dell'attività defensionale nel contenzioso lavoristico e pensionistico in cui l'Amministrazione di difende attraverso l'Avvocatura dello Stato o tramite propri funzionari, attraverso modelli di collaborazione ed interlocuzione con le altre articolazioni ministeriali e con il difensore d'ufficio. Miglioramento del contenzioso, relativo alle gare d'appalto e contratti per la fornitura di beni e servizi, attraverso una tempestiva e funzionale organizzazione dei flussi informativi con le altre articolazioni ministeriali e nella qualità e completezza delle relazioni fornite.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Richiesta analista organizzazione: 1
  • Predisposizione analisi organizzativa: 1
  • Adozione circolari o direttive: 1
  • Formazione personale: 4
  • Incontri e riunioni tecniche: 2

 

5.1.1. L’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili

Competenze istituzionali

L'Amministrazione degli Archivi Notarili costituisce un’unità organica incardinata nel Ministero della giustizia, con ordinamento e gestione finanziaria separati, sotto il controllo e la vigilanza del Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia.

L’Amministrazione ha un proprio bilancio (di cassa e non di competenza), che, a decorrere dal 2017, in seguito alla riforma introdotta dall’art. 40 del d.lgs. 12 maggio 2016, n. 90, è approvato con decreto interministeriale dal Ministro della giustizia di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

L’Amministrazione riscuote direttamente i diritti e le tasse con cui provvede alle proprie necessità e costituisce un Centro di Responsabilità Amministrativa.

La struttura centrale dell’Amministrazione è costituita dall’Ufficio centrale degli Archivi notarili, con sede a Roma; presso l'Ufficio centrale è collocata anche la sede del Registro generale dei testamenti.

Le strutture sul territorio degli Archivi notarili sono costituite dai seguenti uffici:

gli ispettorati circoscrizionali, che hanno sede presso gli Archivi notarili distrettuali di Bologna e Napoli; gli archivi notarili distrettuali, che sono gli uffici operativi dell'Amministrazione ed hanno sede in ogni capoluogo di distretto notarile.

Quando il distretto notarile viene soppresso mediante accorpamento ad altro distretto, viene soppresso anche l'archivio notarile distrettuale, che continua a funzionare con la denominazione di archivio notarile sussidiario, fino a quando il materiale documentario non viene trasferito nel competente archivio distrettuale.

L’Ufficio Centrale degli Archivi notarili ha compiti organizzativi e di direzione amministrativa degli uffici periferici.

I principali compiti istituzionali demandati all'Amministrazione degli archivi notarili sono: il controllo sull'esercizio dell’attività notarile e il promovimento dell’azione disciplinare nei confronti dei notai; la conservazione del materiale documentario (degli atti dei notai cessati); il rilascio delle copie degli atti conservati e il ricevimento di atti pubblici relativamente agli atti depositati (compiti previsti dalla Legge 16.2.1913, n. 89); la gestione del Registro generale dei testamenti (legge 25.5.1981, n. 307); la riscossione delle tasse di competenza e dei contributi versati dai notai e l’acquisizione dei dati della statistica notarile.

I principali servizi al pubblico erogati dagli Archivi notarili sono: la ricerca di documenti conservati presso l’Archivio Notarile; la lettura degli atti conservati; l’attività di controllo sulla funzione notarile: l’attività di certificazione (rilascio copie, anche esecutive, degli atti conservati); il ricevimento di atti pubblici relativamente agli atti depositati in archivio; riscossione delle tasse di competenza e i contributi previdenziali dai notai e applicano le relative sanzioni; vigilanza sugli archivi notarili mandamentali, uffici di pertinenza delle amministrazioni comunali (in tali archivi sono conservate le copie per la registrazione trasmesse dagli uffici del registro).

I servizi al pubblico vengono effettuati dagli Archivi notarili prevalentemente tramite attività di sportello, secondo orari prestabiliti per l'accesso dell’utenza; la richiesta di ricerca di atti, di copie e certificati è consentita all’utenza anche a mezzo posta, telefax, e-mail e pec. Il rilascio di copie e certificati può essere eseguito, oltre che allo sportello, anche per corrispondenza e in via telematica, per i documenti formati su supporto informatico.

Anche il Registro Generale dei testamenti può rilasciare i certificati con modalità informatiche.

Sul sito web istituzionale è in funzione un motore di ricerca (ARCHINOTA), aggiornato settimanalmente, che consente agli utenti di individuare se il notaio è ancora in esercizio o se ha depositato i suoi atti presso un Archivio notarile; il motore di ricerca, mediante specifici link, poi consente il collegamento alle pagine web che contengono le informazioni per contattare lo studio notarile o l’Archivio.

 

La programmazione triennale dell’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili

Le priorità politiche, indicate nell’Atto di indirizzo del Ministro del 23 settembre 2019, e tradotte in obiettivi strategici e di I livello nella Direttiva del Ministro per l’anno 2020 (ex art. 8 D.Lgs. 286/99), sono state recepite dal Dipartimento per gli affari di giustizia per il triennio 2020-2022, come rappresentate nelle tabelle che seguono:

Priorità politica n. 4 “I luoghi della giustizia”;

Obiettivo strategico: Incremento del livello di efficienza mediante razionalizzazione delle strutture territoriali e miglioramento delle modalità di conservazione e dei connessi servizi all'utenza

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

2 - Gestione del patrimonio immobiliare ed archivistico e controllo dell'attività notarile

3 - Riscossione dei contributi notarili e gestione delle poste compensative

Centro di Responsabilità – UFFICIO CENTRALE DEGLI ARCHIVI NOTARILI
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
6 – Giustizia 1.1 Giustizia civile e penale (006.002) Incremento del livello di efficienza mediante razionalizzazione delle strutture territoriali e miglioramento delle modalità di conservazione e dei connessi servizi all'utenza 470.374.309 (*) 470.374.309 (*) 470.374.309 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 470.374.309 470.374.309 470.374.309

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata


Indicatori e target associati all’obiettivo

Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Copie autentiche rilasciate all'utenza Numero Copie rilasciate da tutti gli archivi notarili Copie rilasciate nell'anno (corrispondente al 100% della richiesta) 125.000 125.000 125.000

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Documenti negoziali consegnati agli Archivi Notarili Metri lineari complessivi di documentazione consegnata Metri lineari di documenti conservati nel corsodell'anno negli archivi notarili 235.000 235.000 235.000

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Atti notarili ispezionati Numero complessivo degli atti notarili ispezionati nell'anno dagli Archivi notarili Atto notarile tra vivi conservato dal notaio e ispezionato 2.250.000 2.250.000 2.250.000

Indicatore 4
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Contabilizzazione dei versamenti notarili Ammontare dei contributi versati dai notai agli Archivi notarili Mezzi di pagamento utilizzati dai notai nell'anno per versamenti di tasse e contributi 100.000 100.000 100.000

 

La programmazione annuale dell’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili

Gli obiettivi contenuti nell’Atto di indirizzo e nella Direttiva annuale del Ministro sono stati poi declinati in obiettivi operativi per gli Uffici del Capo Dipartimento e per quelli delle Direzioni generali quali obiettivi operativi di risultato di I livello, come di seguito sinteticamente riportati unitamente ai relativi indicatori e target, rinviandosi, per il dettaglio, al documento pubblicato.


Gli obiettivi di I livello dell’Ufficio Centrale degli archivi notarili sono sintetizzati nella seguente tabella:

Proposta di obiettivo specifico

  1. Denominazione obiettivo. Efficientamento delle strutture immobiliari per la corretta conservazione del materiale archivistico.
    Descrizione dell’obiettivo. Si tratta dell’attività di gestione del patrimonio immobiliare utilizzato dall’Amministrazione (ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, adeguamenti alle normative in materia di tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro, di prevenzione incendi, etc.) e di ricerca di nuovi immobili da acquistare per superare le locazioni passive in corso e far fronte alle nuove esigenze di conservazione e delle molteplici attività che riguardano la corretta archiviazione del materiale archivistico.
    Per quanto attiene alla gestione del patrimonio immobiliare, l’Amministrazione è priva di organi tecnici per cui conferisce con apposite convenzioni ai competenti Provveditorati interregionali per le opere pubbliche le funzioni di stazione appaltante per la progettazione, l’espletamento delle procedure di gara, l’appalto, la direzione e il collaudo dei lavori di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria, da realizzare nelle sedi degli Archivi notarili o negli immobili concessi in uso governativo da destinare a deposito di materiale documentario degli stessi Archivi. Pertanto, l’Amministrazione si propone di istruire le pratiche programmate in termini tempestivi e adeguati, in modo da attivare gli organi esterni competenti. Quanto, invece, agli acquisti immobiliari, si tratta di procedure in cui intervengono vari organi amministrativi esterni (ad es. Comando Provinciale dei vigili del fuoco, Agenzia del demanio). Si ritiene che le istruttorie oggetto dell’obiettivo possano essere completate, per quanto di competenza dell’Ufficio centrale, entro il 31 dicembre 2020. Le predette attività coinvolgono il Servizio III dell’Ufficio Centrale e gli Archivi notarili interessati.
    Con tali interventi si contribuisce al compito primario della corretta conservazione dei documenti notarili e negoziali negli Archivi notarili, che sono in costante aumento (si stima che, per l’anno 2020, ammonteranno ad un complessivo di circa 235.000 metri lineari, tenuto conto di scarti e versamenti agli Archivi di Stato), curando un razionale utilizzo degli spazi disponibili in tutte le strutture degli Archivi notarili, distrettuali e sussidiari, promuovendo anche la verificazione delle schede notai depositate dai notai, le attività di scarto dei documenti e dei versamenti agli Archivi di Stato. Le attività di conservazione impegneranno per tutto l’anno 2020 il Servizio Primo dell’Ufficio centrale, che ha compiti di coordinamento e monitoraggio, e tutti gli Archivi notarili distrettuali.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Tempestiva istruttoria delle offerte di quattro procedure per l’acquisto di nuovi immobili da destinare agli Archivi notarili distrettuali (output: relazione sulle offerte presentate): 4
  • Tempestiva esecuzione dell’istruttoria di complessi interventi di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria per quattro immobili (output, a seconda delle procedure: approvazione di perizia, eventuale sottoscrizione di convenzione con Provveditorato interregionale, approvazione di contratto): 4
  • Corretta conservazione dei documenti notarili e negoziali (tenuto conto dei documenti sopravvenuti nel 2020 e di quelli versati negli Archivi di Stato): 235.000 mtl.
  • Monitoraggio degli spazi di archiviazione (ed anche di quelli aventi altra destinazione) e delle scaffalature utilizzate e disponibili in tutti gli immobili utilizzati dall’Amministrazione): 100%
  1. Denominazione obiettivo. Controllo dell’attività notarile
    Descrizione dell’obiettivo. Continuerà l’impegno dell’Amministrazione perché le ispezioni ordinarie vengano svolte con regolarità e affinché si riducano o, quantomeno, si contengano le giacenze nei distretti notarili in cui si verificano ritardi in tale attività. Si coordineranno i controlli delle strutture territoriali, rispondendo ai pareri richiesti in merito ai reclami innanzi alle Corti di appello e ai ricorsi in Cassazione, e aggiornando il personale con le pubblicazioni sul sito web intranet dell’Amministrazione delle più importanti decisioni e integrando la banca dati delle decisioni pervenute all’Ufficio centrale con le massime redatte dall’Ufficio Centrale. La formazione in materia verrà curata con relatori, oltre che interni, anche provenienti dalla magistratura ordinaria e dal notariato. L’obiettivo verrà perseguito per tutto l’anno 2020, con il coordinamento del Servizio Primo e l’attività svolta da tutti gli Archivi notarili distrettuali.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Ispezioni biennali agli atti a raccolta dei notai: 2.250.000 atti da ispezionare
  • Monitoraggio delle decisioni disciplinari e inserimento nella banca dati delle massime di almeno 100 decisioni e sentenze riguardanti gli aspetti disciplinari dell’attività notarile: 100 decisioni massimate
  • Monitoraggio degli atti notarili rinnovati, rettificati ed integrati, in occasione delle ispezioni notarili: 100%
  1. Denominazione obiettivo. Miglioramento dei servizi all’utenza e mantenimento di standard adeguati.
    Descrizione dell’obiettivo. Si cercherà di assicurare, nonostante la carenza di personale in servizio, adeguati standard qualitativi (di tempestività) nel rilascio delle copie autentiche all’utenza (la principale attività certificativa degli Archivi notarili) e dei certificati del Registro generale dei Testamenti (che si stima gestirà l’acquisizione di circa 115.000 nuove richieste di iscrizione). Si opererà il monitoraggio degli standard di qualità dei servizi resi al cittadino (rilascio delle copie urgenti entro il giorno lavorativo successivo alla richiesta o al massimo entro due giorni dalla richiesta e delle altre copie entro il quinto-sesto giorno lavorativo, salvo per gli atti conservati in depositi esterni in cui il tempo di rilascio può aumentare di qualche giorno). Si assumeranno iniziative anche per incentivare i servizi erogati su richieste proposte dall’utenza stessa senza necessità di recarsi presso le sedi degli Archivi notarili, promuovendo l’utilizzo dei bonifici bancari e il rilascio delle copie su supporto informatico, anche in bollo. Si perseguirà una maggiore diffusione di modalità elettroniche di riscossione delle entrate mediante l’attivazione di nuovi POS negli Archivi notarili. Sarà impegno dell’Ufficio Centrale di dare attuazione, con il fondamentale supporto di altre articolazioni del Ministero, al Decreto 20 settembre 2019 n. 170, che ha regolamentato le modalità di iscrizione in via telematica degli atti di ultima volontà nel registro generale dei Testamenti. Anche in tale ottica si promuoverà una maggiore diffusione del portale intranet per l’accesso sicuro ai dati del R.G.T negli Archivi. L’obiettivo verrà perseguito per tutto l’anno 2020 dal Servizio Quarto dell’Ufficio Centrale (per quanto riguarda la gestione del Registro generale dei Testamenti e la diffusione dei POS) e dagli Archivi notarili distrettuali; presteranno collaborazione, per quanto di competenza, anche gli altri Servizi dell’Ufficio Centrale.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Rilascio di copie dagli Archivi notarili entro tempi standard (almeno il 70%; si stimano 125.000 copie richieste e rilasciate): 70%
  • Percentuale di rilascio dei certificati R.G.T. entro il quinto giorno successivo al perfezionamento della richiesta: 80%
  • Numero degli archivi notarili distrettuali i in cui sarà disponibile il sistema di pagamento elettronico: 70
  • Numero degli archivi notarili distrettuali i in cui sarà disponibile l’utilizzo del portale Intranet per l’accesso sicuro ai dati del Registro Generale dei Testamenti: 70

 

5.2. Il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi

Competenze istituzionali

Il Dipartimento per l’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi ha competenze in materia di organizzazione del servizio giustizia a livello nazionale.

Ai sensi dell’art. articolo 16, comma 3, lett. b), decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 300, il Dipartimento esercita funzioni in riferimento a:

  • organizzazione e funzionamento dei servizi relativi alla giustizia;
  • gestione amministrativa del personale amministrativo e dei mezzi e strumenti,

anche informatici, necessari;

  • attività relative alle competenze del Ministro in ordine ai magistrati;
  • studio e proposta di interventi normativi nel settore di competenza.

L’attuale organigramma, come detto, è disciplinato dal Regolamento contenuto nel D.P.C.M. n. 84 del 2015, integrato dal D.P.C.M. n. 99 del 2019.

La struttura del Dipartimento è complessa e articolata in quanto comprende, oltre alla sede centrale ed i cosiddetti uffici centrali, tutti gli uffici giudiziari del territorio nazionale.

Accanto alle attività di natura propriamente organizzativa, espletate per mezzo delle Direzioni generali, il Dipartimento svolge anche le seguenti funzioni:

  • rilevazione dei fabbisogni e programmazione degli interventi su circoscrizioni giudiziarie; definizione di dotazioni e piante organiche di personale, da destinare alle varie strutture e articolazioni;
  • gestione dell’ufficio relazioni con il pubblico.

 

Le Direzioni Generali costituiscono articolazioni nevralgiche del Dipartimento:


La Direzione Generale del personale e della formazione ha competenza sulle questioni relative al rapporto di lavoro del personale in servizio presso l’amministrazione giudiziaria; si occupa della programmazione e della gestione delle attività preordinate allo svolgimento delle procedure di assunzione e di mobilità, della movimentazione del personale amministrativo e degli eventi giuridici che incidono sulla carriera.
Altri ambiti di rilievo sono quelli relativi ai procedimenti disciplinari, al rilascio delle autorizzazioni a svolgere incarichi extraistituzionali, oltre che la valutazione e l’emanazione di provvedimenti di riconoscimento di mansioni superiori.
L’attività svolta comprende anche la gestione delle relazioni sindacali e delle procedure relative alle progressioni economiche del personale.
In materia di formazione, si occupa della predisposizione del piano formativo per il personale, sia della sede centrale che degli uffici giudiziari e del coordinamento ed indirizzo delle diverse strutture di formazione.
La Direzione svolge, infine, le attività preordinate al collocamento a riposo del personale di magistratura e amministrativo.

La Direzione Generale magistrati è competente nei diversi aspetti della carriera del personale di magistratura, nonché dell’organizzazione e la gestione dei concorsi relativi.
Spetta, in particolare, alla Direzione la predisposizione delle tabelle giudiziarie, la ricostruzione della carriera giuridica ed economica, la tenuta dei fascicoli personali dei magistrati, dei provvedimenti relativi alle applicazioni extradistrettuali e alle nomine dei capi uffici.
Ulteriore ambito di competenza è rappresentato dalle attività legate all’esercizio dell’azione disciplinare da parte del Ministro nei confronti dei magistrati.
La Direzione si occupa, altresì, della gestione dei provvedimenti relativi alla carriera dei giudici di pace e della magistratura onoraria.

La Direzione Generale del bilancio e della contabilità è deputata alla gestione dei capitoli di bilancio del dipartimento, cura gli adempimenti connessi alla formazione del bilancio di previsione, al disegno di legge di assestamento e al conto consuntivo.
Svolge un ruolo di coordinamento dei centri di costo e di assegnazione delle risorse finanziarie agli uffici giudiziari.
Cura, inoltre, gli adempimenti connessi alla gestione delle risorse e all’erogazione del trattamento accessorio al personale, la liquidazione di interessi e la rivalutazione sulle somme spettanti al personale.

La Direzione Generale di Statistica ed analisi organizzativa svolge l’attività di rilevazione, elaborazione, controllo e gestione dei dati necessari alla predisposizione della statistica giudiziaria in materia civile e penale. Fornisce, inoltre, e il supporto necessario ai processi organizzativi e decisionali attraverso lo studio, la modellizzazione e il controllo dei dati e delle loro elaborazioni statistiche.
È, altresì, deputata altresì alla gestione dei rapporti e delle interlocuzioni con organismi internazionali e soggetti istituzionali, quali la Suprema Corte di Cassazione, l’ISTAT, il SISTAN (Sistema Statistico Nazionale) e il CSM (Consiglio Superiore della Magistratura).

La Direzione Generale delle risorse materiali e delle tecnologie si occupa della determinazione del fabbisogno di beni e servizi dell’amministrazione centrale e degli uffici giudiziari nazionali, delle attività connesse all’onere delle spese per la gestione degli uffici giudiziari a norma dell’art. 1, secondo comma, della L. n. 352/41, della stipula degli accordi e delle convenzioni quadro di cui all’art. 5, comma 2, del D.P.R. n. 133/2015, dell’elaborazione degli indirizzi e delle linee di pianificazione strategica e adozione delle misure organizzative di cui all’art. 6 del medesimo D.P.R., degli acquisti, per importi pari o superiori alle soglie di cui all’art. 35 del D. Lgs. n. 50/2016, di beni e servizi omogenei ovvero comuni a più distretti di corte di appello, dell’acquisizione di veicoli, dell’acquisizione, progettazione e gestione dei beni mobili, immobili e dei servizi dell’amministrazione centrale e degli uffici giudiziari nazionali, dell’emissione del parere previsto dall’art. 19 della L. n. 119/81, della predisposizione degli elementi necessari alla determinazione delle priorità di intervento ai sensi dell’articolo 50 della L. n. 448/98, dell’espletamento dei compiti e delle funzioni di cui al D.P.R. n. 254/2002, del servizio di documentazione degli atti processuali a norma dell’articolo 51 del decreto legislativo n. 271/89, della predisposizione e attuazione dei programmi per l’acquisto, la costruzione, la permuta, la vendita, la ristrutturazione di beni immobili e delle competenze residue del Ministero in materia di predisposizione e attuazione degli atti in materia di procedimenti relativi alla concessione ai comuni di contributi per le spese di gestione degli uffici giudiziari. Esercita altresì una competenza generale in materia di procedure contrattuali del Ministero e a tal fine si avvale dell’attività istruttoria svolta dalle direzioni generali interessate all’esecuzione dei contratti; sono comprese le procedure di formazione dei contratti riguardanti l’acquisizione di beni e servizi di telecomunicazione e fonia, in coerenza con le misure di coordinamento strategico e di indirizzo dello sviluppo dei sistemi di telecomunicazione e fonia adottate a norma dell’art. 17 del D. Lgs. n. 82/2005.
In particolare, cura la predisposizione del piano generale dei fabbisogni relativi a beni, nonché la programmazione annuale dei conseguenti interventi, sulla base delle esigenze deliberate dalle Conferenze permanenti. È titolare della programmazione relativa all’acquisto di beni e servizi in favore degli uffici giudiziari e delle articolazioni periferiche del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.
La mancata istituzione delle Direzioni regionali, come previsto nel D.P.C.M. 84/2015, ha comportato che le funzioni ad esse attribuite siano – ad oggi – esercitate dall’DG RMT, anche a mezzo delega agli uffici distrettuali e territoriali.
Gli ambiti di azione risultano estremamente variegati e complessi, in quanto comprendono la gestione di tutti gli immobili facenti capo all’amministrazione giudiziaria e la titolarità delle procedure relative alle gare di appalto per l’acquisto di beni e servizi, anche delegate agli uffici giudiziari territoriali.
Attiene alla Direzione, tra l’altro, la gestione della contrattualistica in materia di intercettazioni telefoniche, di fono-video-registrazione a norma dell’articolo 51 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271 (norme di attuazione del codice di procedura penale), di acquisto degli autoveicoli di servizio, la gestione del servizio di vigilanza armata tramite guardie particolari giurate (al fine di garantire la sicurezza degli edifici che ospitano uffici giudiziari su tutto il territorio nazionale) nonché di custodia e portierato.
In relazione al servizio di multivideoconferenza, già attribuito a tale Direzione, si rileva che il 10 maggio 2018 è stato emanato il decreto ministeriale[2], che ha determinato il passaggio delle competenze relative al servizio dalla DG RMT alla DG SIA.
Gli uffici della DG RMT sono, altresì, competenti in materia di sicurezza e prevenzione sul luogo di lavoro degli immobili demaniali, ai sensi del decreto n. 81 del 2008, e ne espletano i necessari adempimenti, unitamente all’attività di monitoraggio dei consumi energetici e del compimento di interventi strutturali finalizzati all’efficientamento energetico.
Il recente D.P.C.M. n. 99 del 2019 ha integrato le competenze della Direzione Generale già definite con il DPCM n. 84/2015, uniformandole alle normative intervenute.

La Direzione Generale Sistemi Informativi Automatizzati ha competenza generale in materia di attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell’amministrazione della giustizia, in materia di adempimento dei compiti di cui all’art.17 del D. Lgs. n.82/2005, quale ufficio unico responsabile per la transizione digitale a norma della medesima disposizione, nonché in materia di programmazione, progettazione, sviluppo, gestione, accesso e disponibilità dei sistemi informativi automatizzati, di telecomunicazione e fonia per tutti gli uffici del Ministero, gli uffici amministrativi decentrati e gli uffici giudiziari, di integrazione e interconnessione dei sistemi nel rispetto degli standard, di interconnessione con i sistemi informativi automatizzati, di telecomunicazione e fonia delle altre amministrazioni, di pareri di congruità tecnico-economica sugli acquisti per i quali non è richiesto il parere obbligatorio dell’Agenzia per l’Italia digitale, della predisposizione e gestione del piano per la sicurezza informatica dell’Amministrazione della giustizia, di promozione e sviluppo degli strumenti di innovazione tecnologica in materia informatica, telecomunicazione, telematica e fonia, di procedure di formazione dei contratti riguardanti l’acquisizione di beni e servizi informatici e dei connessi lavori di impiantistica riguardanti esclusivamente le sale server.
Si occupa di elaborazione, diffusione, implementazione e assistenza, con riferimento agli applicativi, ai servizi e alle strutture informatiche e ai siti internet del Ministero nel suo complesso, compresi gli uffici periferici, con l’eccezione delle competenze dell'Ufficio dei sistemi informativi per l'amministrazione penitenziaria e l'amministrazione della giustizia minorile e di comunità.
La DGSIA è referente per i processi connessi alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella Giustizia, della definizione progettuale dei beni e servizi relativi alle telecomunicazioni ed alla fonia indispensabili per la loro integrazione e interconnessione con i sistemi informativi automatizzati, dell’interconnessione con i sistemi informativi automatizzati, di telecomunicazione e fonia delle altre amministrazioni, dei compiti previsti dalla normativa in materia e dal Codice dell’Amministrazione Digitale, della predisposizione e gestione del piano per la sicurezza informatica dell'amministrazione della giustizia relativo alla formazione, alla gestione, alla trasmissione, all'interscambio, all'accesso ed alla conservazione dei documenti informatici, ai sensi del regolamento di cui al D.P.R. n. 318/1999.
Cura inoltre in via esclusiva le procedure contrattuali concernenti le attività di progettazione e acquisizione dei sistemi informativi, ivi compresi i servizi di assistenza tecnica applicata e di sicurezza informatica; le acquisizioni di beni e servizi informatici relativi agli interventi cofinanziati dall’Unione Europea e dei relativi programmi complementari d’intesa con la Direzione Generale per il coordinamento delle politiche di coesione.
Nelle more dell’adozione dei decreti attuativi previsti dall’art. 16 del D.P.C.M. 84/2015, la struttura della Direzione generale è provvisoriamente articolata, a livello centrale, in sette uffici dirigenziali e, a livello periferico, in sette uffici di coordinamento inter-distrettuale, con la funzione di coordinare il personale, di fornire l’assistenza tecnica agli uffici e di pianificare le risorse economiche e strumentali sulla base delle esigenze informatiche individuate.
Sono presso la sede centrale: l’Ufficio per i sistemi giudiziari civili, l’Ufficio per il coordinamento delle tecnologie, l’Ufficio per la programmazione, i contratti, gli acquisti e la contabilità, l’Ufficio per i sistemi amministrativi centrali e degli uffici giudiziari, l’Ufficio per le infrastrutture tecnologiche e le reti, l’Ufficio dei sistemi informativi per l'amministrazione penitenziaria e l'amministrazione della giustizia minorile e di comunità e l’Ufficio per i sistemi informativi degli uffici giudiziari nazionali.

La Direzione generale per la gestione e manutenzione degli uffici ed edifici del complesso giudiziario di Napoli
L'ufficio speciale per la gestione e la manutenzione del complesso giudiziario della città di Napoli (poi Direzione Generale per la gestione e manutenzione degli edifici giudiziari di Napoli ai sensi dell’art. 5, comma 4 del D.P.R. n. 55 del 6 marzo 2001) è stato istituito dal decreto-legge 16 dicembre 1993, n. 522, convertito - con modificazioni - dalla legge 11 febbraio 1994, n. 102 che, derogando all'articolo 1 della legge 24 aprile 1941, n. 392, ha attribuito a tale articolazione la competenza a svolgere le attività necessarie a rendere funzionante il nuovo complesso giudiziario della città di Napoli e degli edifici e locali ospitanti uffici giudiziari nella stessa città.
Gli originari compiti assegnati - dalla legge 102/94 – all’Ufficio Speciale di Napoli hanno subito un primo, significativo, ampliamento con l’articolo 9 del d.lgs. n. 14 del 19 febbraio 2014, che ha demandato alla suddetta Direzione la competenza anche sulle sedi del c.d. Tribunale di Napoli Nord, sito in Aversa. Con la Direttiva del Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria prot. mdg dog n. 60009 del 18/5/2015, inoltre, il personale della Direzione è stato chiamato a prestare collaborazione con la Direzione delle Risorse Materiali e delle Tecnologie. In particolare, detto personale è di supporto nelle attività istruttorie e di redazione di atti di delega dei procedimenti contrattuali per la gestione e manutenzione degli edifici giudiziari di tutto il territorio nazionale, divenuti di competenza del Ministero della Giustizia, a seguito del trasferimento - dal 1 settembre 2015 - delle c.d. spese obbligatorie[3], prima di competenza dei Comuni.
Il Regolamento di riorganizzazione del Ministero del 2015, integrato con il decreto del 2019, ha previsto che tale Direzione (definita Ufficio speciale) resti operante fino all’entrata in funzione della Direzione regionale 2, con sede a Napoli.
È necessario segnalare che l’assetto normativo sopra descritto ha subito, di recente, delle modifiche a seguito della legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”.
L’art.1 comma 435 della legge di bilancio per il 2020 prevede, infatti, un nuovo modello di decentramento del Ministero della giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, che sostituisce le Direzioni regionali, ridotte al numero di 2 con D.P.C.M. 19 giugno 2019, n. 99, con delle nuove strutture di decentramento amministrativo, denominate Uffici periferici dell’organizzazione giudiziaria.
Si sintetizzano le unità organizzative del Dipartimento con la tabella di seguito riportata:

Tabella 1.1

Struttura dirigenziale del Dipartimento
UFFICI DIRIGENTI
Capo Dipartimento Dirigente di I Fascia
1 Vice Capo Dipartimento Dirigenti I Fascia
(staff)
2 Uffici diretta collaborazione Dirigenti II Fascia
(staff)
7 Direzioni Generali Dirigenti I Fascia
(line)
30 Uffici nelle Direzioni Generali Dirigenti II Fascia
(line)

Sul territorio sono inoltre dislocati gli Uffici Giudiziari con competenza nazionale o distrettuale.

Tabella 1.2

Numero di Uffici giudicanti, requirenti e N.E.P.
UFFICI GIUDICANTI NUMERO UFFICI REQUIRENTI NUMERO UFFICI N.E.P. NUMERO
Corte di Cassazione 1 Procura Generale Cassazione 1    
Corti di Appello e sez. distaccate 29 Procure Generali 29 Uffici N.E.P. presso le Corti di Appello e sez. distaccate 29
Tribunali[4] 140 Procure della Repubblica 140 Uffici N.E.P. presso i Tribunali 111
Tribunali per i Minorenni 29 Procure presso i Tribunali dei Minorenni 29    
Trib. Superiore delle Acque Pubbliche 1 Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo 1    
Tribunali di Sorveglianza 29        
Uffici di Sorveglianza 58        
Uffici del Giudice di Pace[5] 182        
Uffici del Giudice di Pace con oneri a carico degli enti locali 205        
Commissariati per la liquidazione degli usi civici 14        
TOTALE 688 TOTALE 200 TOTALE 140

 

Per quanto concerne gli stanziamenti per il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria per il triennio 2020-2022, distinti per singoli programmi di spesa, sono riassunti nella tabella riportata di seguito:

Gli stanziamenti del dipartimento dell’organizzazione giudiziaria
per il triennio 2020-2022
Programma 2020 2021 2022
Totale stanziamenti programma -1.2 “Giustizia civile e penale” 4.278.944.316 4.263.431.564 4.199.166.881
Totale stanziamenti programma – 2.2 “Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza” 113.222.694 112.188.458 110.379.743
Totale stanziamenti assegnati al DOG 4.392.167.010 4.375.620.022 4.309.546.624

 

La Pianificazione triennale del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi

Alla luce dell’Atto di indirizzo politico istituzionale per l’anno 2020 e della Nota Integrativa alla legge di bilancio predisposta per il triennio 2020-2022, le priorità politiche che maggiormente interessano il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi sono:

Priorità politica n. 5 – “Una giustizia diffusa sul territorio e vicina ai bisogni dei cittadini”

Obiettivo strategico: Attività degli uffici giudiziari e supporto alla giurisdizione

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

3 - Attività di verbalizzazione atti processuali e videoconferenza nell'ambito dei procedimenti giudiziari

6 - Funzionamento uffici giudiziari

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
6 – Giustizia 1.2 Giustizia civile e penale (006.002) Attività degli uffici giudiziari e supporto alla giurisdizione.
L'attuazione del compito di garantire il funzionamento degli uffici giudiziari (art. 110 Cost.) si traduce per l'amministrazione nell'obiettivo di innalzare progressivamente i livelli di qualità del servizio giustizia, sia grazie alle nuove risorse disponibili, che attraverso il reimpiego dei risparmi conseguiti mediante una rigorosa politica di razionalizzazione della spesa. Tale obiettivo richiede di sostenere la piena e effettiva operatività dei nuovi strumenti delineati dalle riforme intervenute nel settore giustizia e assicurare la piena realizzazione del principio di prossimità ed accessibilità del sistema giustizia. Il raggiungimento di tali obiettivi consentirà di migliorare il supporto alla funzione giurisdizionale
3.887.813.751 (*) 4.009.274.827 (*) 3.976.423.271 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 3.887.813.751 4.009.274.827 3.976.423.271

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata


Indicatori e target associati all’obiettivo

Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Durata media dei procedimenti civili nei tribunali ordinari Rapporto tra procedimenti pendenti alla data ultima di rilevazione e definiti alla rilevazione precedente per 365 giorni <=376 <=376 <=376

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato(output) Durata media dei procedimenti penali nei tribunali ordinari Rapporto tra pendenti e definiti relativi alle ultime rilevazioni disponibili per 365 giorni <=382 <=382 <=382

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Incidenza dei pendenti di lunga durata nei tribunali civili Rapporto tra pendenti ultratriennali nei tribunali ordinari e pendenti totali % <=25% <=25% <=25%

Indicatore 4
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di impatto (outcome) Indice di efficienza della Giustizia civile Durata media effettiva in gironi dei procedimenti di cognizione civile ordinaria definiti dei tribunali. Il dato tiene conto dei procedimenti civili di cognizione ordinaria di primo e secondo grado (contenzioso + non contenzioso) dell'area SICID al netto delle attività del Giudice tutelare e dell'accertamento tecnico preventivo in materia di previdenza valore assoluto in giorni <=450 <=450 <=450

 

Priorità politica n. 2 – “L' avanzamento delle politiche di digitalizzazione”

Obiettivo strategico: Innovazione, efficientamento e modernizzazione degli uffici giudiziari

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

4 - Funzionamento della Scuola Superiore della Magistratura

5 - Sviluppo degli strumenti di innovazione tecnologica in materia informatica e telematica per l'erogazione dei servizi di giustizia

7 - Efficientamento del sistema giudiziario

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
6 – Giustizia 1.2 Giustizia civile e penale (006.002) Innovazione, efficientamento e modernizzazione degli uffici giudiziari
La necessità di ridurre i tempi della giustizia ha portato l'amministrazione giudiziaria ad investire in maniera sempre più significativa sulla digitalizzazione delle attività. L'obiettivo è l'integrale digitalizzazione di tutti i servizi e l'utilizzo di tutte quelle tecnologie che hanno un impatto sulla durata dei procedimenti, oltre a consentire un aumento considerevole nelle capacità di analisi delle criticità. Da questo punto di vista è di strategica importanza anche la necessità di fornire al personale di magistratura una formazione continua in modo da consentire la più ampia capacità di utilizzo dei nuovi strumenti
391.130.565 (*) 254.156.737 (*) 222.743.610 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 391.130.565 254.156.737 222.743.610

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata


Indicatori e target associati all’obiettivo

Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Percentuale degli uffici del Giudice di pace con servizi telematici attivi Rapporto tra il numero degli Uffici del Giudice di Pace con servizi telematici attivi e il numero totale degli uffici del Giudice di pace % =90% =100% =100%

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato(output) Numero di Procure interessate alla diffusione (dei servizi telematici e di interoperabilità) Rapporto tra il numero delle Procure presso le quali sarà diffuso il sistema integrato a supporto del Processo penale telematico e il numero complessivo delle Procure % >=80% >=100% >=100%

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Numero di sale server ospitanti i sistemi applicativi dell'area civile Rilevazione del numero di sale server ospitanti i sistemi applicativi dell'area civile n. sale server =4 =3 =3

Indicatore 4
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Numero di uffici requirenti dotati di unità operativa di sicurezza informatica Calcolo delle unità operative implementate negli uffici n. uffici requirenti >=65 >=130 <=195

 

Priorità politica n. 1 – “Il rilancio di una politica sul personale”

Obiettivo strategico: Miglioramento dello stato di benessere organizzativo e della capacità amministrativa

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

2 – Gestione del personale

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
2 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (032) 2.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (032.003) Miglioramento dello stato di benessere organizzativo e della capacità amministrativa.
Il programma di valorizzazione del personale dovrà proseguire mediante la ricerca di ulteriori risorse economiche e di modalità organizzative innovative, il compimento dei processi assunzionali in atto, la predisposizione delle nuove piante organiche del personale dell'amministrazione giudiziaria e della magistratura onoraria, l'innalzamento dei livelli di formazione di tutto il personale. Analogo impegno dovrà essere rivolto al miglioramento delle condizioni di vivibilità degli uffici giudiziari
80.903.240 (*) 81.188.787 (*) 80.502.059 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 80.903.240 81.188.787 80.502.059

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata

 

Indicatori e target associati all’obiettivo


Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Percentuale di copertura degli organici Rapporto tra anni persona in servizio (tenendo anche in conto dell'eventuale presenza di personale in regime di part-time) e organico previsto % >=77% >=77% >=77%

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato(output) Grado di copertura delle attività formative per il personale Rapporto tra il numero dei dipendenti che hanno seguito almeno un corso di formazione nell'anno sul totale dei dipendenti dell'amministrazione % >15% >15% >15%

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Età media dei dipendenti amministrativi Media delle età dei dipendenti di ruolo (amministrativi comparto ministeri e dirigenti seconda fascia) età <=54 <=54 <=54


La programmazione annuale del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi

Gli obiettivi contenuti nell’Atto di indirizzo e nella Direttiva annuale del Ministro sono stati trasfusi in obiettivi operativi per gli Uffici del Capo Dipartimento e per quelli delle Direzioni generali quali obiettivi operativi di risultato di I livello, come di seguito sinteticamente riportati unitamente ai relativi indicatori e target, rinviandosi, per il dettaglio, al documento pubblicato.

 

Direzione generale bilancio e contabilità

Proposta di obiettivo specifico

  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Bilancio da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Introduzione, a livello nazionale, di uniformi modalità di contabilizzazione dei fatti di gestione nell’ambito delle articolazioni centrali e periferiche dell’amministrazione giudiziaria.
    Descrizione dell’obiettivo. L’obiettivo consiste nell’uniformare le modalità di registrazione dei fatti di gestione concernenti le articolazioni centrali e periferiche dell’amministrazione giudiziaria attraverso la predisposizione di un documento contenente le linee guida per la gestione della spesa e connessa registrazione contabile.
    Con le recenti disposizioni per il completamento della riforma del bilancio dello Stato e nell’ambito del più vasto processo di riforma della contabilità pubblica avviato con la legge n. 196 del 31 dicembre 2009, è stata disposta, infatti, l’adozione da parte delle amministrazioni centrali dello Stato di un sistema di contabilità integrata, che affianca la contabilità economico-patrimoniale alla preesistente contabilità finanziaria autorizzatoria, in grado di consentire la registrazione di ciascun evento gestionale avente rilevanza contabile ed assicurare l'integrazione e la coerenza delle rilevazioni di natura finanziaria con quelle di natura economica e patrimoniale (art. 38-bis, comma 1 legge n. 196 del 2009).
    Con il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 21 febbraio 2019, è stato, quindi, disposto l’avvio della sperimentazione triennale a decorrere dall’esercizio 2019. Stanti le peculiarità di ciascuna amministrazione centrale risulta necessario disciplinare l’utilizzo di tali strumenti contabili nell’ambito dell’amministrazione giudiziaria in modo da consentire alla stessa il rispetto dei tempi previsti dalle disposizioni normative.
    L’attuazione omogenea delle direttive consentirebbe sia un valido sistema di monitoraggio dei costi di gestione sia la possibilità di permettere un continuo dialogo con il Ministero dell’economia e delle finanze ai fini delle valutazioni connesse alla programmazione finanziaria nonché, a decorrere dal 2021, l’alimentazione del consuntivo di contabilità economica direttamente con i dati derivanti dall’applicativo di contabilità in uso a tutte le amministrazioni dello Stato (si.co.ge.) così come previsto dalla Ragioneria generale dello Stato. Attualmente tale possibilità è preclusa all’amministrazione in quanto tale documento viene elaborato dall’amministrazione centrale sulla base degli elementi forniti dalle diverse articolazioni centrali e periferiche e risulta significativamente discordante, a causa della mancanza di omogeneità nelle registrazioni, dai dati registrati su si.co.ge.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Predisposizione e diffusione delle linee guida di contabilità analitica: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Bilancio da raggiungere con il contributo della DGSIA e della DG Personale e formazione
    Denominazione obiettivo. Valorizzazione del patrimonio informativo in possesso dell’amministrazione finalizzato al pagamento delle competenze del personale e al miglioramento della gestione e rappresentazione del bilancio.
    Descrizione dell’obiettivo. L’obiettivo consiste nella valorizzazione del patrimonio informativo già in possesso dell’amministrazione e prevede in primo luogo l’individuazione e rettifica di eventuali dati discordanti tra i data base stipendi in possesso della Direzione generale del bilancio e della contabilità e quello del personale gestito dalla Direzione generale del personale e della formazione e dalla Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati. La direzione generale del bilancio, depositaria dei dati relativi al sistema stipendiale, provvederà, pertanto, a fornire alle altre articolazioni tutti gli elementi utili per consentire la suddetta verifica e successivamente provvederà all’esame congiunto del database stipendi (NoiPA), quello del personale (Preorg) e i dati derivanti dal sistema Si.co.ge. (Ragioneria generale dello Stato).
    Il trattamento di tali dati permetterà di indicare alle competenti Ragionerie territoriali dello Stato le eventuali modifiche alle partite stipendiali gestite, una maggior celerità e correttezza delle comunicazioni relative al trattamento accessorio del personale nonché una migliore qualità nei procedimenti centralizzati di inquadramento del personale. Potrà, inoltre, essere curata una rappresentazione del bilancio dell’amministrazione attraverso una riclassificazione delle poste di bilancio in modo da consentire una più efficace rappresentazione del bilancio dell’amministrazione.
    Per il raggiungimento dell’obiettivo è necessaria la collaborazione, a vario titolo, delle diverse articolazioni ministeriali coinvolte (Direzione generale del personale e della formazione, Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati)
    Indicatori di raggiungimento. Inserire la formula degli indicatori proposti e il valore atteso per l’anno (target)
    Target atteso
  • Predisposizione di modelli precompilati finalizzati alla liquidazione delle competenze del personale e a una chiara rappresentazione dei dati di bilancio: 100%

 

Direzione generale del personale e della formazione

Proposta di obiettivo specifico

  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Personale
    Denominazione obiettivo. Revisione della mappatura dei processi a rischio corruzione
    Descrizione dell’obiettivo. Revisione dell’attuale mappatura dei processi a rischio corruzione nell’ambito della Direzione Generale del personale e della formazione finalizzata all’aggiornamento del Piano Triennale di prevenzione della corruzione del Ministero della Giustizia, sulla base delle nuove indicazioni metodologiche per la gestione dei rischi corruttivi di cui all’allegato n. 1 del PNA 2019, con particolare riferimento al calcolo del livello del rischio.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Predisposizione del documento di mappatura dei processi aggiornato da trasmettere al RPCT: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Personale da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Formazione del personale
    Descrizione dell’obiettivo. La Formazione per l’anno 2020 si pone come strumento di supporto dei processi di valorizzazione delle competenze del personale ed a sostegno delle procedure concorsuali, con una missione che è il potenziamento delle competenze manageriali, giuridiche, economiche ed informatiche. Le due linee di intervento della formazione, rivolte al personale dirigenziale e amministrativo, senza escludere percorsi condivisi con la magistratura, saranno quelle del sostegno ai processi di diffusione della informatizzazione e digitalizzazione dei procedimenti nonché la valorizzazione delle professionalità per il miglioramento del benessere organizzativo negli uffici giudiziari. Tale missione è in linea con l’atto di indirizzo del Ministro che prevede cicli di formazione in materia di uso degli applicativi destinati al personale amministrativo in servizio presso le sedi ministeriali e presso gli uffici giudiziari e una politica improntata al benessere del dipendente, nelle sue declinazioni relative alla sicurezza del personale, alla limitazione dello stress “da lavoro”, alla promozione della parità di genere e ai miglioramenti organizzativi e professionali.
    Particolare attenzione sarà prestata allo sviluppo di innovativi ed agili strumenti di formazione, nell’ottica di un generale ammodernamento dell’Amministrazione e delle modalità di realizzazione delle attività istituzionali.
    Prosegue nel 2020 l’intensa attività di formazione a supporto della diffusione degli applicativi e moduli per l’informatizzazione dei servizi penali e civili, già avviata dal 2016 e che costituisce un obiettivo permanente.
    Rilevante l’impegno che sarà richiesto alla struttura formazione per assicurare la formazione di ingresso da destinare al personale che sarà assunto in esito al Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 2.329 posti per il profilo di funzionario, nei ruoli del personale del Ministero della giustizia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.59, del 26 luglio 2019, in corso di svolgimento, ed a completamento dello scorrimento per 489 posti della graduatoria del concorso di assistente giudiziario disposto con provvedimento firmato dal Ministro della Giustizia a dicembre 2019.
    Attenzione particolare sarà assicurata nel 2020 alla progettazione formativa di percorsi per lo sviluppo delle competenze e professionalità dei dirigenti amministrativi del Ruolo giustizia, anche in collaborazione con altri enti, a partire dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione che ha recentemente diffuso una richiesta di manifestazione di interesse sul tema, ed alla quale questa Direzione Generale ha già aderito.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Numero ore di formazione realizzate: 4000
  • Numero partecipanti alla formazione: 8000
  • Numero percorsi caricati sulla piattaforma e-learning: 17
  • Numero partecipanti alla formazione informatica: 800
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Personale
    Denominazione obiettivo. Espletamento delle procedure assunzionali
    Descrizione dell’obiettivo. Espletamento delle procedure assunzionali tramite:
  • Scorrimento di graduatorie in corso di validità
  • Procedure concorsuali bandite dal Ministero della Giustizia
  • Centri per l’impiego (ausiliari anche ai sensi della legge 68/99, operatori giudiziari e conducenti di automezzi)

Indicatori di raggiungimento e Target atteso

  • N° unità di personale assunte tramite scorrimento di graduatorie in corso di validità (40 contabili, 70 informatici, 90 funzionari tecnici, 45 statistici, scorrimento graduatoria assistenti giudiziari per almeno 300 unità): ≥10% del totale delle assunzioni previste
  • N° unità di personale assunte tramite procedure concorsuali bandite dal Ministero della Giustizia (funzionari giudiziari RIPAM): ≥500 unità
  • N° unità di personale assunte tramite Centri per l’impiego: ≥15 unità
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Personale
    Denominazione obiettivo. Interpello per mobilità interna
    Descrizione dell’obiettivo. Interpello per mobilità interna: confronto con i sindacati per aggiornare le modalità relative alla procedure di mobilità interna. Emanazione di Circolare applicativa, avvio e definizione di nuovo interpello.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Emanazione di circolare conseguente all’Accordo, avvio di bando di interpello e definizione della procedura: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Personale
    Denominazione obiettivo. Aggiornamento e certificazione degli stati matricolari
    Descrizione dell’obiettivo. Progetto di aggiornamento completo degli stati matricolari relativi a circa 4000 pensionandi nonché relativo a circa 9000 ulteriori matricolari finalizzati all’esecuzione della convenzione con l’INPS relativa all’aggiornamento della posizione dei dipendenti assunti in data anteriore al 1996.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • N° stati matricolari: Almeno 4000

Direzione generale magistrati

Proposta di obiettivo specifico

  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Magistrati da raggiungere con il contributo della DGSIA e delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Efficacia ed efficienza del servizio. Nuovi sistemi informativi e gestionali
    Descrizione dell’obiettivo. La Direzione Generale Magistrati intende portare a compimento il già intrapreso percorso di forte innovazione dei sistemi informatici gestionali relativi alla magistratura professionale ed onoraria. L’obiettivo - da conseguire in compartecipazione funzionale con DgSia - è il completamento di un rinnovato sistema informatico di raccolta e gestione dei flussi informativi relativi ai magistrati al fine di realizzare, grazie anche al supporto di adeguata piattaforma informatica, una banca dati in sede centrale, agilmente consultabile, di massima attendibilità e costantemente aggiornata (anche, se del caso, dagli uffici giudiziari di appartenenza, attraverso la diretta immissione dei dati individuali via via emergenti).Inoltre, la Dg Magistrati intende proseguire, in collaborazione con DgSia, nel percorso di realizzazione del sistema informatico di censimento e monitoraggio delle strutture organizzative denominate Ufficio del processo, in attuazione di quanto previsto dall’art. 6, d.m. 1 ottobre 2015. Rispetto a tale struttura, s’intende migliorare e consolidare le potenzialità dell’applicativo relativo alla erogazione delle borse di studio per i tirocinanti formativi destinati all’Ufficio per il processo.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Avanzamento del nuovo sistema informatico di raccolta e gestione dei dati relativi al personale di magistratura: 70%
  • Avanzamento del nuovo sistema informatico di censimento e monitoraggio dell’Ufficio per il processo: 60%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Magistrati
    Denominazione obiettivo. Politiche formative e di supporto alla giurisdizione. Ufficio per il processo
    Descrizione dell’obiettivo. La direzione generale Magistrati intende proseguire nell’attività di reclutamento di nuove risorse a sostegno della giurisdizione, con costante attenzione all’analisi di impatto dell’attuale sistema formativo ed assunzionale.
    Si rende opportuno individuare modelli organizzativi virtuosi operanti sul territorio per la figura del tirocinante ex art. 73, dl. 69/20 13, in continua espansione applicativa.
    A tal fine la Dg Magistrati propone la predisposizione — in raccordo con il CSM - di uno statuto unico di regolamentazione della cennata figura del tirocinante per i vari profili di possibile interesse (svolgimento dello stage, continuità presso la medesima sede, presupposti di erogazione di borse di studio e altro).
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Proposta di uno statuto unico per la regolamentazione della figura del tirocinante formativo: 80%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Magistrati
    Denominazione obiettivo. Politiche sul personale di magistratura
    Descrizione dell’obiettivo. La Direzione Generale Magistrati intende proseguire nell’attività di reclutamento di nuove risorse a sostegno della giurisdizione, nella prospettiva di innalzamento dei livelli qualitativi e quantitativi della selezione.
    L’attenzione sarà rivolta alla definizione della procedura concorsuale indetta con D.M. 31 maggio 2017.Inoltre, dovrà essere definita la procedura concorsuale in atto (concorso a 330 posti di magistrato ordinario indetto con D.M. 10 ottobre 2018) e dato pratico avvio alla ulteriore procedura di reclutamento del personale di magistratura (concorso a 310 posti di magistrato ordinario indetto con D.M. 29 ottobre 2019).
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Definizione della procedura concorsuale indetta con d.m. 31 maggio 2017: 100%
  • Prosecuzione della procedura concorsuale indetta con d.m. 10 ottobre 2018: 100%
  • Avvio della procedura concorsuale indetta con d.m. 29 ottobre 2019: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Magistrati
    Denominazione obiettivo. Trasparenza e rapidità dell’azione amministrativa
    Descrizione dell’obiettivo. Gli strumenti ordinamentali di competenza della Direzione generale Magistrati richiedono interventi mirati, di revisione e di razionalizzazione, allo scopo essenziale di diminuire i tempi medi di definizione dei procedimenti e delle pratiche, anche attraverso l’efficientamento dei modelli già in uso.
    A tali fini occorre procedere alla realizzazione evolutiva degli strumenti ordinamentali configuranti prerogative del Ministero della Giustizia, funzionali al rafforzamento della qualità della giurisdizione,quale il concerto.
    E’ necessario poi giungere alla definizione dello status previdenziale dei magistrati assunti dopo il 10 gennaio 1996. Occorre, infine, curare l’aggiornamento continuo dei dati pubblicati sul sito web istituzionale, con particolare riguardo a Circolari, linee guida, e provvedimenti di rilevanza esterna, in linea con le esigenze di trasparenza e prevenzione della corruzione, anche mediante la tracciabilità degli atti, in entrata e in uscita.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Revisione e razionalizzazione degli strumenti ordinamentali ministeriali: 70%
  • Definizione dello status previdenziale dei magistrati assunti dopo il 1° gennaio 1996: 100%

 

Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati

Proposta di obiettivo specifico

  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Sia da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Processo civile telematico
    Descrizione dell’obiettivo. La Direzione generale per i servizi informativi automatizzati, considerato lo stato evoluto del Processo Civile Telematico, intende arrivare al superamento dell’uso della PEC nel PCT così come previsto nel disegno di legge delega per il processo civile che àncora, alla generazione della ricevuta di avvenuta consegna della trasmissione per via posta elettronica certificata, il perfezionamento del deposito telematico di atti e documenti effettuato da avvocati ed altri professionisti, si intende offrire all’utenza la possibilità di effettuare il deposito anche attraverso altre soluzioni tecnologiche (come l’upload dei documenti sul PST) così come già previsto dalla legge n. 31/2019, che entrerà in vigore nel 2020, per la proposizione della domanda degli aderenti alle azioni collettive.
    Avvio della funzionalità che consentirà il deposito telematico da parte degli Avvocati anche per i procedimenti in trattazione presso la Corte di Cassazione.
    Avvio della funzionalità che consentirà il deposito telematico da parte degli Avvocati dei ricorsi per decreto ingiuntivo al Giudice di Pace.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Analisi tecnica per il superamento del deposito tramite PEC: 20%
  • Depositi telematici in Cassazione: 80%
  • Depositi telematici dei ricorsi per decreto ingiuntivo al Giudice di Pace: 80%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Sia da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Processo penale telematico
    Descrizione dell’obiettivo. Proseguendo gli interventi per la completa realizzazione del Processo Penale Telematico, dopo la diffusione nel 2019, del portale delle notizie di reato, che consente ora la trasmissione di atti e documenti da parte delle fonti, e la realizzazione della interoperabilità con il gestore documentale per la formazione del fascicolo digitale penale, sin dalla comunicazione della notizia di reato, la Direzione Generale per i servizi informativi automatizzati, grazie al contratto di durata quinquennale, intende realizzare il deposito degli atti e la consultazione da remoto da parte degli avvocati. In particolare, il deposito degli atti da parte degli Avvocati nella fase successiva all’art. 415 bis c.p.p.; la consultazione da remoto da parte degli Avvocati ai registri dei tribunali di sorveglianza. Inoltre, in attuazione alla nuova disciplina in materia di intercettazione, si intende realizzare la gestione telematica del sotto fascicolo delle intercettazioni
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Deposito degli atti da parte degli Avvocati dopo art. 415 bis cpp: 100%
  • Consultazione da remoto da parte degli Avvocati ai registri del Tribunale di Sorveglianza: 100%
  • Analisi e sperimentazione della gestione telematica del sottofascicolo delle intercettazioni: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Sia da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Sviluppo infrastrutturale
    Descrizione dell’obiettivo. La sicurezza informatica, necessaria per rafforzare le politiche di sicurezza dei sistemi informatici, con particolare riguardo ai livelli di protezione dei dati afferenti alle intercettazioni di comunicazioni è garantita anche attraverso la costituzione del Team centrale di gestione e coordinamento del Security Operation center del Ministero della Giustizia (art. 15, allegato ex art. 1 del D.M. 27/04/2009) finalizzato all’attuazione di tutte le misure volte a proteggere le risorse informatiche e i dati ospitati presso le proprie strutture.
    Anche in adesione al piano triennale per l’informatica ed alle nuove competenze DGSIA, dPCM 84/2015 così come modificato dal dpcm del 13 settembre 2019 in materia di gestione delle sale server, sono in corso le attività di concentrazione di tutti i sistemi nelle sale server classificate A per la realizzazione del polo strategico nazionale della giustizia. A tal fine proseguono le attività di:
  • razionalizzazione dei data center
  • potenziamento di sistemi e procedure, della continuità operativa e disasterrecovery
  • potenziamento della rete unitaria.

Indicatori di raggiungimento e Target atteso

  • Potenziamento dei sistemi e delle procedure: 60%
  • Potenziamento della banca di rete, della continuità operativa e disasterrecovery: 60%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Sia da raggiungere con il contributo del DAG, del DGMC, del DAP e di tutte le articolazioni del DOG presso l’amministrazione centrale
    Denominazione obiettivo. Realizzazione del sistema unico del personale
    Descrizione dell’obiettivo. Nell’ottica di perseguimento di obiettivi di efficienza, economicità del sistema amministrativo si inserisce la realizzazione del sistema unico del personale quale strumento informatico per la gestione di tutto il personale che a vario titolo fa capo al Ministero della Giustizia (magistrati, personale amministrativo, polizia penitenziaria, ecc.). Dopo la realizzazione del modulo del sistema unico del personale per la rilevazione delle presenze si intende proseguire nella diffusione del modulo di gestione dei fascicoli personali del personale amministrativo dei dipartimento Ministero della Giustizia.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Diffusione presso gli uffici DOG e DAG: 100%
  • Diffusione presso il DGMC: 60%
  • Diffusione presso il DAP: 60%

 

Direzione Generale delle risorse materiali e delle tecnologie

Proposta di obiettivo specifico

  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Creazione del fascicolo dell’immobile all’interno del sistema S.I.G.E.G.
    Descrizione dell’obiettivo: Il sistema informativo S.I.G.E.G. consente la gestione di tutte le informazioni e i documenti riguardanti gli oltre 930 immobili del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria e i contratti relativi all’acquisizione di beni e servizi e alla gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi. Il sistema è in uso dalla fine del 2016 e nell’ottica di una continua ottimizzazione del patrimonio informativo sulla gestione della spesa della Direzione Generale Risorse materiali e Tecnologie, si prevede una implementazione del sistema S.I.G.E.G. che preveda la creazione, per ogni singolo immobile, di un fascicolo digitale che contenga tutte le informazioni e i documenti pertinenti le manutenzioni, i beni e servizi del plesso destinatario del fascicolo stesso. In questo modo è possibile iniziare il percorso teso sia a confrontare le spese sostenute per la gestione dell’edificio, sia alla effettiva consapevolezza dello stato di adeguatezza dell’edificio per le finalità d’istituto degli uffici giudiziari occupanti. Per tutte le informazioni e i documenti contenuti nel fascicolo, sarà possibile eseguire aggregazioni per:Ufficio; Tipologia di ufficio; Distretto di Corte di Appello; Area geografica; Tipologie di appalto Operatori economici; Codice Unico Intervento (CUI)
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Grado di implementazione dell’applicativo con riferimento al fascicolo dell’immobile per almeno il 70% degli immobili: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Adeguamento alle nuove norme in materia contabile introdotte dal D. lgs. n. 29 del 2018: attuazione del nuovo modello di gestione della spesa attraverso lo sviluppo delle procedure e degli strumenti volti all’acquisizione dei fabbisogni e la gestione delle risorse di beni e servizi per l’Amministrazione centrale e gli uffici giudiziari nazionali.
    Descrizione dell’obiettivo. L’esigenza di una più attenta pianificazione dei fabbisogni e conseguente programmazione della spesa, si impone in maniera ancora più stringente tenuto conto delle nuove norme di contabilità e finanza pubblica introdotte dal D.lgs. n. 29 del 2018, intervenute in particolare, in materia di spesa delegata. Infatti, in forza di quanto previsto dal novellato articolo 34, commi 2-bis e 7-bis, della Legge n. 196 del 2009, è l’Amministrazione centrale - quale unica responsabile della programmazione ed autorizzazione alla spesa - a provvedere all’ assunzione, nel rispetto dei limiti di bilancio, degli impegni di delegata.
    Gli ordini di accreditamento a favore della rete dei Funzionari delegati saranno emessi tenendo conto di una previsione di spesa e di un dettagliato piano finanziario dei pagamenti trasmesso dai medesimi all’Amministrazione Centrale. Nell’ambito di tale processo di adeguamento alle nuove norme in materia contabile e di razionalizzazione delle attività inerenti alle procedure di approvvigionamento si pone l’esigenza di un generale processo di revisione dei procedimenti amministrativi e contabili in una rafforzata logica di programmazione e pianificazione della spesa.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Grado di attuazione delle misure necessarie alla revisione dei procedimenti amministrativi e contabili per l’adeguamento alle nuove norme in materia contabile e di spesa delegata in una rafforzata logica di programmazione e pianificazione della spesa: 70%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Prosecuzione delle attività necessarie all’efficiente funzionamento del Sistema Informativo Gestione Edifici Giudiziari (S.I.G.E.G.)
    Descrizione dell’obiettivo. L’innalzamento dei livelli di efficienza nella gestione della spesa passa anche attraverso l’implementazione dei sistemi informativi a supporto della gestione degli acquisti di beni e servizi per gli uffici. In tale ambito la Direzione ha intrapreso le iniziative necessarie a garantire l’efficiente funzionamento del sistema informatico S.I.G.E.G. provando a realizzarne successivi sviluppi attraverso una ulteriore implementazione del sistema.
    Il Sistema Informativo Gestione Edifici giudiziari, se correttamente ed esaustivamente implementato, permette di visualizzare i dati relativi ai contratti inseriti dagli Uffici, oltre che tutte le informazioni necessarie per le procedure di acquisizione di beni e servizi finanziati con i fondi della Direzione Generale (struttura proponente, oggetto del bando, elenco degli operatori invitati a presentare le offerte, aggiudicatario, modalità di selezione prescelta, determina, importo di aggiudicazione e possibili varianti, tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura, importo delle somme liquidato). Il corretto utilizzo del bagaglio informativo presente nell’applicativo permette di addivenire, attraverso un’analisi dei dati (specie a consuntivo), ad una più puntuale programmazione e gestione della spesa.
    Per il 2020, tenuto anche conto degli obblighi sulla trasparenza previsti dalla L. n. 190/2012 e del D.lgs. n. 33/2013, si prevede l’aggiornamento e l’ulteriore implementazione dell’applicativo S.I.G.E.G. con riferimento alle informazioni e ai dati richiamati in premessa almeno per l’80% delle procedure di affidamento.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Ulteriore implementazione del S.I.G.E.G — popolamento dati per almeno l’80%delle procedure: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Attuazione delle disposizioni normative in tema di prevenzione della corruzione e trasparenza. Esecuzione delle misure contenute nel piano triennale per la prevenzione della corruzione
    Descrizione dell’obiettivo. L’obiettivo riguarda l’attuazione delle misure contenute nel piano triennale per la prevenzione della corruzione nonché il rispetto dei tempi di pubblicazione ed aggiornamento dei contenuti richiesti con particolare riferimento all’area di rischio obbligatoria “Affidamento di lavori, servizi e forniture”. Il piano triennale per la prevenzione della corruzione è armonizzato con la programmazione della performance mediante l’integrazione del ciclo della performance con gli strumenti ed i processi relativi alla qualità dei servizi e all’integrità. In particolare si prevede lo svolgimento di attività dirette a prevenire il rischio corruzione nei processi dell’area acquisizioni beni, servizi e lavori e in quelli relativi alla scelta di eventuali componenti di commissioni.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • N. Misure specifiche attuate/n. Misure nuove individuate: 80,00% ≤ x ≤ 90,00%
  • N. contratti pubblicati/n. di contratti conclusi (pubblicazione — amministrazione trasparente): 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Razionalizzazione della spesa corrente in materia di funzionamento degli Uffici giudiziari: aggregazione delle procedure di acquisto di beni e servizi
    Descrizione dell’obiettivo. Per quanto concerne l’acquisizione di beni e servizi strumentali al funzionamento degli uffici giudiziari e dell’Amministrazione centrale, si intende proseguire nella ricerca e nell’applicazione di meccanismi di aggregazione e/o centralizzazione delle procedure di acquisto mediante il ricorso agli strumenti messi a disposizione dalla Consip S.P.A. o, in assenza, da altre Centrali di Committenza, con l’obiettivo di realizzare delle economie gestionali, dirette e indirette e di omogeneizzare tipologie e standard qualitativi dei servizi. Nel quadro di un potenziato utilizzo del medesimo sistema di acquisti per la P.A., particolarmente ai fini dell’acquisizione di beni e di servizi integrati, quali pulizie, facchinaggio, somministrazioni, medico competente/ RSPP, si intende proseguire nell’attivazione delle convenzioni Consip via via disponibili e del mercato elettronico, per tutte le categorie merceologiche presenti e rispondenti alle esigenze della amministrazione e degli uffici giudiziari.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Incidenza del ricorso a convenzioni CONSIP e al mercato elettronico degli acquisti per l’acquisizione di servizi, anche integrati, quali pulizie, facchinaggio, somministrazioni, medico competente/RSPP: 70%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Prosecuzione dell’attività di gestione, monitoraggio e controllo delle risorse sul capitolo 1550.1 – spese di funzionamento degli uffici giudiziari. Assolvimento degli adempimenti contabili di competenza della Direzione generale.
    Descrizione dell’obiettivo. Nell’ottica di efficientare la gestione della spesa di funzionamento per gli uffici giudiziari, occorrerà introdurre procedure per la più efficiente gestione dei fondi sul capitolo 1550.1, introducendo idonee misure per il controllo delle stesse, nel rispetto dei limiti di budget annuale attribuito a titolo di programmazione. In tal senso la Direzione si propone di migliorare i processi per la predisposizione analisi e dati e per l’elaborazione di documenti di finanza pubblica strumentali alle esigenze di programmazione, gestione e rendicontazione delle risorse del capitolo. Tale attività assume un particolare rilievo non solo nell’ottica dell’efficienza organizzativa, ma anche nell’ottica del rispetto degli obiettivi dei tempi di lavorazione, promuovendo ove occorra azioni correttive.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Numero richieste evase su quelle pervenute relative a spese di funzionamento degli uffici giudiziari: 80,00 ≤ x ≤ 100,00
  • Numero note/atti emesse sul totale delle richieste pervenute: 80,00 ≤ x ≤ 100,00
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo: Procedura comunitaria affidamento servizio di documentazione degli atti processuali penali
    Descrizione dell’obiettivo: Il 30 settembre 2020 è previsto il termine degli attuali contratti del servizio per la documentazione degli atti processuali penali, previsti dagli artt. 134 e seguenti del c.p.p., nelle udienze dei procedimenti penali di tutto il territorio nazionale. La predisposizione della documentazione di gara e le successive attività necessarie per dare corso alla procedura comunitaria di acquisizione delle menzionate prestazioni, sono funzionali alla stipula di un nuovo contratto che assicuri la continuità del servizio agli Uffici Giudiziari, basando la procedura di affidamento su parametri di uniformità, efficienza e di economicità, tali da garantire a ciascun Ufficio uno standard elevato nei servizio di assistenza alla fonia, stenotipia e trascrizione degli atti processuali penali, evitando le criticità emerse durante l’attuale gestione e aggiungendo funzionalità comunque ritenute necessarie dagli Uffici giudiziari.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Grado di attuazione delle misure propedeutiche alla procedura di affidamento: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Sistema di Auditing automatizzato finalizzato alla qualità dei dati contenuti nel portale trascrittori previsto nel contratto del servizio per la documentazione degli atti processuali penali.
    Descrizione dell’obiettivo. Il sistema di audit si propone di analizzare la qualità dell’informazione inserita nel portale destinato all’inserimento dei dati e dei documenti da parte dei trascrittori nell’ambito del contratto del servizio per la documentazione degli atti processuali penali, previsti dagli artt. 134 e seguenti del c.p.p., nelle udienze dei procedimenti penali di tutto il territorio nazionale. Sono stati creati test manuali per ottenere i risultati di audit della qualità del portale, è prevista l’implementazione di procedure che consentano l’obiettivo di un completo approccio automatizzato di analisi del dato.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Grado di automatizzazione del sistema: 70%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Protocollo informatico – Miglioramento dell’attività di registrazione di protocollo, con riferimento all’oggetto e agli altri elementi rilevanti nella protocollazione dei documenti
    Descrizione dell’obiettivo. L’obiettivo proposto si pone in continuità con quello dell’anno 2019 ed è indirizzato al miglioramento dell’attività di protocollazione. In particolare, svolta l’attività di analisi dei documenti protocollati in uscita dalla Direzione e individuati i criteri e le regole per una buona protocollazione con riferimento alla redazione dell’oggetto e all’inserimento dei collegamenti tra documenti protocollati, è necessario rendere operativi tali regole e criteri, attraverso la condivisione degli stessi tra gli utenti del protocollo. Le attività previste per la realizzazione dell’obiettivo sono le seguenti:
  • diffondere le regole e i criteri individuati per la redazione dell’oggetto e per l’inserimento dei collegamenti tra i documenti e sensibilizzare gli utenti del protocollo sull’importanza di un oggetto del documento efficace e significativo, nonché della presenza di collegamenti tra i documenti che rendano più facile la ricerca degli atti precedenti;
  • rilevare le eventuali criticità, attraverso un’attività di osservazione dei documenti protocollati in uscita;
  • individuare azioni correttive per il superamento delle eventuali criticità riscontrate.

Indicatori di raggiungimento e Target atteso

  • Percentuale di documenti corretti e/o rettificati su quelli che necessitano modifiche e/o correzioni: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Ricognizione dello stato delle convenzioni ex art. 21– quinquies del DL 83/2015
    Descrizione dell’obiettivo. Prosecuzione delle attività istruttore ed amministrativo contabili sottese alla procedura di autorizzazione delle convenzioni ex art. 21-quinquies del DL 83/2015 sottoscritte dagli UU.GG. con i Comuni.
    In particolare ci si propone di addivenire, entro l’anno, ad una completa ricognizione delle stesse, prevedendo a tal fine attività di monitoraggio e controllo in ordine allo stato di lavorazione delle pratiche e rendicontazione dei costi relativi alle suddette Convenzioni ex 21 quinquies.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Numero convenzioni autorizzate o per le quali si richiede integrazione atti/Nr convenzioni pervenute: 85,00 ≤ x ≤ 100,00
  • Numero convenzioni per le quali si è provveduto al pagamento/Nr rendiconti pervenuti relativi a convenzioni ex art. 21-quinquies del DL 83/2015: 85,00 ≤ x ≤ 100,00
  • Aggiornamento prospetto di riepilogo stato convenzioni ex art. 21-quinquies del DL 83/2015: 100%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Sicurezza e sorveglianza negli uffici giudiziari: elevazione ed omogeneizzazione degli standard di sicurezza delle sedi territoriali
    Descrizione dell’obiettivo. Nel proseguire l’attività, iniziata negli anni precedenti, di standardizzazione degli impianti di sicurezza in dotazione agli Uffici giudiziari sui livelli minimi stabiliti dall’Amministrazione Centrale anche nell’ottica del contenimento della spesa, anche nell’anno 2020 si persegue l’obiettivo di completare le dotazioni di sicurezza degli Uffici Giudiziari secondo tre linee di intervento:
  • dispiegamento di sistemi di videosorveglianza di ultima generazione;
  • ammodernamento dei sistemi di scanner bagagli e metal detector;
  • potenziamento dei servizi di vigilanza armata attraverso l’utilizzo di istituti di vigilanza mediante ricorso ad una gara unica nazionale.

Gran parte degli interventi (circa il 95%) è stata realizzata mediante adesione alla convenzione Consip “Videosorveglianza e servizi connessi”, la restante parte mediante progetti della Direzione Risorse con procedura MePa (Mercato Elettronico Consip). Per la vigilanza si procederà nel corso del 2020 con le nuove procedure di gara per le Procure della Repubblica non comprese nella gara Consip avviata su delega per le quali la durata del contratto iniziale era stato definito di un solo anno. Al fine di supportare gli Uffici giudiziari in questa attività di elevata complessità, si svolgerà, come già per il 2018 e 2019, una attività di supporto agli uffici giudiziari per l’espletamento delle gare. Per quanto attiene alla gara per la vigilanza delegata a Consip, l’Ufficio valuterà e validerà gli atti di gara composti sia dal capitolato speciale, dalla bozza di contratto, dalla strategia di gara che dagli allegati alla stessa, consentendo quindi l’avvio della procedura che già avviata nel 2018 ha dovuto essere revocata sia a causa dei numerosi contenziosi che avverso la stessa erano stati instaurati, sia in ragione dell’aumento di sedi presso le quali il fabbisogno era stato rideterminato di importo superiore alla soglia comunitaria, pertanto rientrante nei criteri discriminatori per l’attribuzione alla gestione su delega a Consip.
Indicatori di raggiungimento e Target atteso

  • Numero di provvedimenti emessi per i sistemi di videosorveglianza di ultima generazione: 20
  • Numero di provvedimenti emessi per i sistemi di scanner bagagli e metal detector assegnati: 40
  • Procedure selettive di gara avviate sul territorio nazione per il servizio di vigilanza: 45
  • Affi di gara di Consip su cui il gruppo di lavoro ha espresso considerazioni o proposto integrazioni e/o correzioni: 20
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Gestione automezzi – Sicurezza dei magistrati e delle personalità sottoposte a misure tutorie – acquisto in convenzione Consip autovetture blindate
    Descrizione dell’obiettivo. Da tempo era emersa la necessità di provvedere al rinnovo, progressivo e pianificato, del parco auto attualmente in dotazione, ciò in relazione alla vetustà degli automezzi blindati. La situazione attuale, sull’intero territorio nazionale, è la seguente:
    n. 425 automezzi blindati, distribuiti sul territorio nazionale, con le seguenti caratteristiche e date di immatricolazione.
    Il numero di magistrati per i quali è necessaria l’assegnazione di auto blindata è di 213 così suddivisi per livello di protezione: n. 6 del I livello; n. 30 del Il livello e n. 177 del III.
    Pertanto, al fine di garantire, per l’intero territorio nazionale, la necessaria dotazione di automezzi blindati destinati a magistrati ed a personalità sottoposte a misure di protezione, si è reso necessario prevedere un piano di investimento ed una corrispondente programmazione degli acquisti per i prossimi due anni, al fine di sostituire gli automezzi immatricolati dieci anni fa. Gli automezzi per i quali si è necessario pianificare la sostituzione sono 255, cui corrisponde, a fronte di un costo medio di circa 120.000,00 euro, un impegno di circa 30 milioni di euro. Del progetto di grande rilievo per la sicurezza a livello nazionale, già avviato nel 2019 con acquisto di n. 48 auto blindate, si prevede la prosecuzione nel 2020 grazie alla assegnazione di 14 ml di euro, tramite ordinativi ed acuisti per circa 100 nuove autovetture blindate. Tale progetto coinvolgerà diversi settori dell’Ufficio che gestisce gli automezzi, sia nella fase della procedura di acquisto, di rapporti con il fornitore, di collaudo anche balistico, di immatricolazione, contabile, di gestione del conseguente contratto assicurativo, di assegnazione e distribuzione sul territorio nazionale in relazione alle esigenze di maggior urgenza, di conseguente rottamazione delle autovetture di più risalente immatricolazione.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Numero di procedure di acquisto avviate: 3
  • Numero di procedure di acquisto definite sul totale di quelle avviate: ≥ 2
  • Numero di autovetture acquistate: 80
  • Conseguente numero di autovetture rottamate: 60
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse
    Denominazione obiettivo. Garantire il funzionamento della giurisdizione attraverso il passaggio dei servizi di telefonia fissa ad una infrastruttura di fonia centralizzata
    Descrizione dell’obiettivo. Per quanto concerne l’acquisizione di beni e servizi di telecomunicazioni, in prosecuzione di un complessivo progetto di riorganizzazione dei relativi servizi, dopo il censimento, la contrattualizzazione della manutenzione delle centrali telefoniche presenti negli edifici in uso agli uffici giudiziari e all’amministrazione centrale e la sostituzione degli impianti non manutenibili con sistemi telefonici di ultima generazione, si è provveduto all’adesione alla convenzione Telefonia Fissa 5 (TF5), attivata da Consip Spa, che si prevede permetterà, nel corso del 2020, il passaggio ad una tecnologia di trasmissione di tipo Voip (Voice over IP - Telefonia su reti IP) ed ad una infrastruttura di fonia centralizzata che, oltre ad assicurare un’alta affidabilità, garantisce, sensibili e immediati risparmi a livello nazionale, sia in termini economici, grazie ad una tariffazione a canone di tipo flat (Profilo utente ToIP), la certezza della spesa e di conseguenza una più semplice programmazione, sia di oneri gestionali in considerazione della possibile modalità centralizzata di acquisizione del servizio e di gestione di pagamenti. Il progetto avrà come risultato la razionalizzazione e semplificazione della gestione del servizio di telefonia fissa con un risparmio a livello nazionale in termini economici e di minori oneri gestionali derivanti dalla centralizzazione delle procedure di pagamento dei canoni. Il progetto permetterà a regime, a fronte del pagamento di migliaia di fatture l’anno, al pagamento di solo n. 6 fatture/anno.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Numero previsto di edifici da migrare sulla nuova infrastruttura centralizzata (n. 529): 85%
  1. Obiettivo sviluppato dalla Direzione generale delle risorse da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Edilizia giudiziaria. Adeguamento alle normative di sicurezza di cui al d.lgs. 81/2008 nonché di prevenzione degli incendi e del rischio sismico per tutti gli immobili adibiti ad uffici dell’amministrazione centrale e periferica.
    Descrizione dell’obiettivo. L’art. 12 del D.lgs n. 98/2011 dispone che gli interventi in materia di sicurezza ex D.lgs.81/2008 devono essere curati direttamente dalle Amministrazioni utilizzatrici degli immobili, anche se di proprietà di terzi. Anche gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico, compresa la valutazione della relativa vulnerabilità, devono essere considerati fattispecie escluse dal Sistema del “Manutentore Unico”, in quanto atti ad assicurare l’adeguamento alle disposizioni in materia di sicurezza di cui al D.Lgs. n. 81/2008. Il Ministero della Giustizia assicura la copertura finanziaria delle attività relative alla progettazione, costruzione, ristrutturazione ed adeguamento alle normative di sicurezza, nonché di prevenzione degli incendi e del rischio sismico. L’esecuzione delle citate attività è di competenza del Ministero delle Infrastrutture ai sensi del D.P.C.M. n. 74/2014, che si avvale dei Provveditorati Interregionali alle Opere Pubbliche, quali stazioni appaltanti. Allo stato, le richieste dell’Amministrazione Centrale, degli Uffici giudiziari nazionali e degli Uffici giudiziari territoriali sono state inserite nel sistema S.I.G.E.G. (Sistema Informativo della Gestione dell’Edilizia Giudiziaria) entro il 31 dicembre 2019 (5.261 richieste). E’ obiettivo di questa Direzione Generale procedere alla verifica delle richieste, annualmente presentate dagli Uffici giudiziari, relative agli interventi di adeguamento e messa a norma ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 degli edifici utilizzati dagli Uffici giudiziari, individuando gli interventi necessari per l’adeguamento del rischio sismico, ed alla successiva quantificazione degli stessi al fine di poter assegnare i fondi e conferire l’incarico ai Provveditorati OO.PP.; garantendo al contempo efficienza negli interventi ed economicità degli stessi. È pari obiettivo valutare l’adeguatezza degli immobili utilizzati dagli Uffici giudiziari sulla base della quantità e del contenuto delle richieste presentate al fine di redigere un elenco di immobili, principalmente in locazione passiva, da sostituire in quanto non più rispondenti alle esigenze degli Uffici giudiziari.
    Indicatori di raggiungimento e Target atteso
  • Numero di interventi di messa in sicurezza realizzati su quelli programmati per l’anno di riferimento: 40%

 

Direzione generale di statistica e analisi organizzativa

Proposta di obiettivo specifico

  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Statistica da raggiungere con il contributo delle articolazioni territoriali
    Denominazione obiettivo. Migliorare l’attività di rilevazione statistica
    Descrizione dell’obiettivo. La Direzione Generale di statistica e analisi organizzativa intende proseguire lo sforzo teso a migliorare la quantità e la qualità delle rilevazioni statistiche in materia civile e penale. Tra le priorità di quest’anno pone quella di intensificare le interazioni con gli uffici giudiziari, al fine di:
  1. accrescere l’accuratezza e la tempestività nell’invio dei dati alla Direzione,
  2. favorire un migliore allineamento dell’attività di reportistica e di analisi al fabbisogno informativo degli uffici. La Direzione è altresì coinvolta nel progetto europeo “Strentengthening Data Collection an Courts Organization RegardingInsolvency and Enforcement in Italy” che annovera tra le sue finalità l’efficientamento del sistema di raccolta dei dati in queste materie

Indicatori di raggiungimento (da uno a tre)
Inserire la formula degli indicatori proposti e il valore atteso per l’anno (target)

Target atteso

  • Percentuale Uffici GDP rispondenti rilevazione 2019: +10%
  • Riduzione tempi consolidazione del dato: -60 gg
  • Revisione modelli rilevazione (Mod 313 G): 1
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Statistica
    Denominazione obiettivo. Accrescere il contributo di analisi e di elaborazione dei dati a supporto dei processi organizzativi e decisionali
    Descrizione dell’obiettivo. La Direzione Generale di statistica e analisi organizzativa intende rafforzare l’attività di analisi dei dati in proprio possesso. Nel prossimo anno l’attenzione sarà prioritariamente rivolta a:
  1. la raccolta e l’elaborazione dei dati statistici a supporto dell’attuazione della normativa sulle piante organiche flessibili distrettuali (art. 1 co. 432 della legge di bilancio per il 2020);
  2. l’approfondimento dei nessi tra le politiche del personale, i fattori organizzativi e la performance del sistema giudiziario civile;
  3. l’analisi del funzionamento delle procedure giudiziali di recupero del credito.

Indicatori di raggiungimento (da uno a tre)
Inserire la formula degli indicatori proposti e il valore atteso per l’anno (target)

Target atteso

  • Schede distrettuali: 26
  • Approfondimenti di analisi: 2
  1. Obiettivo sviluppato dalla Dg Statistica
    Denominazione obiettivo. Migliorare la qualità e la completezza dei dati forniti agli organismi e alle istituzioni internazionali.
    Descrizione dell’obiettivo. La Direzione Generale di statistica e analisi organizzativa intende migliorare la qualità e la completezza dei dati che vengono forniti agli organismi e alle istituzioni internazionali, allo scopo di favorire una rappresentazione corretta della situazione del Paese che valorizzi adeguatamente le iniziative di riforma adottate e i risultati conseguiti, nonché l’impegno profuso per prevenire e contrastare fenomeni criminali di particolare rilevanza (ad es. la tratta di esseri umani).
    Indicatori di raggiungimento (da uno a tre)
    Inserire la formula degli indicatori proposti e il valore atteso per l’anno (target)

Target atteso

  • Revisione monitoraggio tratta (nuovo modello): 1

 

Direzione generale per la gestione e la manutenzione degli uffici e
degli edifici del complesso giudiziario di Napoli

Proposta di obiettivo specifico

  1. Denominazione obiettivo. Obiettivo a) interventi di sistemazione ed adeguamento funzionale tendenti a migliorare le condizioni di sicurezza e di fruibilità degli ambienti destinati alle attività lavorative negli uffici giudiziari ai sensi del D. L.vo 81/2008.
    Descrizione dell’obiettivo. Per la realizzazione dell’obiettivo sono previste le seguenti fasi:
  • uno studio di fattibilità, con redazione finale del progetto esecutivo riguardante la sistemazione generale dei terrazzi di copertura degli edifici della Procura della Repubblica di Napoli sita nell’edificio E5/A. L’edificio, sito in via Grimaldi, ospita la sede della Procura della Repubblica di Napoli. Esso è realizzato in C.A. Articolato su tredici livelli di cui due interrati. Nei piani fuori terra si trovano gli Uffici della procura. Nei piani seminterrati ed interrati si trovano i locali garages e gli archivi. Nonché la realizzazione di un nuovo impianto di spegnimento ed antiallagamento richiesto dal Procuratore della Repubblica di Napoli. Le facciate dell’edificio si presentano con diverse configurazioni tipologiche di finitura, si alternano infatti facciate continue in acciaio con pannelli in vetro, murature esterne piene con rivestimento lapideo. Nel terzo lotto si trovano distribuiti gli Uffici del tribunale e della procura della Repubblica di Napoli.

Indicatori di raggiungimento e Target atteso

  • Redazione progetto esecutivo e procedura di gara MEPA: 100 % - I° Trimestre
  • Inizio lavori: 100% - II Trimestre
  • Completamento dei lavori: 100% - III Trimestre
  • Collaudi e consegna opera: 100% - IV Trimestre

 

Denominazione obiettivo. Obiettivo b) interventi di sistemazione ed adeguamento funzionale tendenti a migliorare le condizioni di sicurezza e di fruibilità degli ambienti destinati alle attività lavorative negli uffici giudiziari ai sensi del D.L.vo 81/2008.
Descrizione dell’obiettivo. Per la realizzazione dell’obiettivo sono previste le seguenti fasi:

  • realizzazione di un progetto esecutivo riguardante un intervento di impermeabilizzazione a quota 11,30 e 8,20 del Terzo Lotto del NPG di Napoli, con resina poliuretanica che prevede applicazione di rivestimento impermeabilizzante. Il Nuovo palazzo di Giustizia di Napoli, risale costruttivamente agli inizi del 1980, la cui progettazione sia strutturale che impiantistica è stata sviluppata sul finire degli anni 70. Esso si compone di tre lotti, che insistono su di un’area a pianta rettangolare di circa 70.000 mq. Per dimensioni e frequentazione – circa 8000 persone al giorno –immobile rientra tra i più importanti e complessi edifici dedicati al sistema giustizia del panorama europeo. Nel terzo lotto si trovano distribuiti gli Uffici del Tribunale e della Procura della Repubblica di Napoli.

Indicatori di raggiungimento e Target atteso

  • Redazione progetto esecutivo e procedura di gara MEPA: 100% - I Trimestre
  • Inizio lavori: 100% - II Trimestre
  • Completamento dei lavori: 100% - III Trimestre
  • Collaudi e consegna opera: 100% - IV Trimestre

 

5.3. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Competenze istituzionali

Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria è deputato alla gestione amministrativa del personale e dei beni della amministrazione penitenziaria; allo svolgimento dei compiti relativi alla esecuzione delle misure cautelari, delle pene e delle misure di sicurezza detentive; allo svolgimento dei compiti previsti dalle leggi per il trattamento dei detenuti e degli internati.

L’amministrazione penitenziaria, centrale e periferica, è strutturata in unità organizzative, con a capo dirigenti di prima fascia, ove operano dirigenti di seconda fascia o assimilabili. L’insieme di profili dirigenziali, e non, descrive una realtà multiforme: il 9% dei profili dirigenziali è rappresentato da dirigenti di seconda fascia, mentre il restante 91% sono dirigenti con contratto di diritto pubblico non ancora contrattualizzati, i dirigenti penitenziari. A questi profili si affiancano i commissari della Polizia penitenziaria, corpo che oltre a garantire direttamente ed esclusivamente la custodia, l’ordine e la sicurezza, contribuisce alla performance amministrativa complessiva collaborando negli Uffici centrali e periferici (il 91% del contingente di personale dell’Amministrazione penitenziaria appartiene al Corpo di Polizia).

L’amministrazione penitenziaria si distingue in centrale e periferica; la sede amministrativa centrale è situata a Roma; Provveditorati regionali o interregionali, Scuole di formazione e Istituti penitenziari compongono le strutture periferiche.

Per la rappresentazione grafica dell’organigramma del Dipartimento e l’articolazione delle strutture periferiche in capo ai provveditorati regionali si rimanda al contributo pubblicato sul sito istituzionale.

A livello centrale si evidenziano le seguenti articolazioni:

  • Ufficio del Capo del Dipartimento: articolato in 6 uffici di livello dirigenziale non generale che coadiuvano il Capo del Dipartimento nello svolgimento delle sue attività istituzionali, occupandosi di quanto concerne la programmazione generale e finanziaria, il controllo di gestione, l’attività ispettiva su tutte le aree, le attività legali sul contenzioso, la cura dei rapporti di cooperazione istituzionale e internazionale e la comunicazione istituzionale diretta all’interno e all’esterno del sistema. Il DM 21 dicembre 2018 definisce l’organizzazione e le funzioni dell’Ufficio per la sicurezza personale e per la vigilanza (USPEV) posto alle dipendenze del Capo del Dipartimento, così come ancora alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento sono posti i servizi del Gruppo operativo mobile (GOM) ed il Nucleo investigativo centrale.
  • Direzione Generale del Personale e delle Risorse: si occupa della gestione del personale, dei beni immobili, mobili e strumentali delle prerogative gestionali in ordine alle relazioni sindacali, oltre che del coordinamento, impulso e controllo delle traduzioni e dei piantonamenti sul territorio nazionale.
    La Direzione è articolata in 11 uffici (Affari generali, Corpo di polizia penitenziaria, Personale dirigenziale, amministrativo e non di ruolo, Relazioni sindacali, Trattamento economico e previdenziale, Concorsi, Coordinamento tecnico e gestione dei beni immobili, Gestione dei beni mobili e strumentali, Gare e contratti, Traduzione e piantonamenti e Disciplina del personale).
  • Direzione Generale della Formazione: ove si sono unificate le due originarie agenzie formative dell’Amministrazione penitenziaria pre-riorganizzazione (Direzione generale del personale e della formazione e Istituto superiore di studi penitenziari). Si occupa della formazione del personale assicurando l’unitarietà dei processi formativi anche all’ambito trattamentale esterno degli adulti e dei minori, E’ strutturata in quattro Uffici dirigenziali, come disciplinato dall’art. 7 del DM 2 marzo 2016: Affari generali; Formazione personale dell'area penale interna; Formazione personale dell'area penale esterna e giustizia minorile; Formazione personale di polizia penitenziaria. La Direzione generale si avvale delle scuole di formazione, che costituiscono vere e proprie articolazioni territoriali.
  • Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento: ha competenza in materia di: Assegnazione e trasferimento dei detenuti e degli internati all'esterno dei Provveditorati regionali; Gestione dei detenuti sottoposti ai regimi speciali, servizio sanitario e attività trattamentali intramurali; Organizzazione e funzionamento del Laboratorio centrale della banca dati nazionale del D.N.A. Svolge, inoltre, attività di analisi, studio e programmazione. Ai sensi dell’art. 6 del DM 2 marzo 2016, la Direzione è articolata in sei Uffici dirigenziali: Affari generali, Trattamento e lavoro penitenziario, Servizi sanitari, Detenuti media sicurezza, Detenuti alta sicurezza, Laboratorio centrale banca dati DNA.

A livello periferico operano i Provveditorati Regionali.

Si tratta di strutture periferiche intermedie, costituite da undici Provveditorati regionali o interregionali, che sono organi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ed operano nel settore degli istituti e dei servizi per adulti, sulla base di programmi, indirizzi e direttive disposte dal Dipartimento stesso.

Ad essi si aggiungono i Distaccamenti territoriali (per l’individuazione dei quali si rimanda al sito www.giustizia.it)i quali hanno competenza in materia di organizzazione dei servizi e degli istituti, ai detenuti e agli internati, ai rapporti con gli Enti locali, le Regioni ed il servizio sanitario nazionale nell’ambito delle rispettive circoscrizioni. L’art. 9 del DM 2 marzo 2016 e l’art. 3 DM 22 settembre 2016 ne definiscono la struttura interna.

L’amministrazione periferica si scompone ulteriormente in: istituti penitenziari, case circondariali o di reclusione, nonché case di lavoro e colonie agricole.

POPOLAZIONE DETENUTA AL 31.12.2019
Tipo istituto N. Istituti Donne Uomini Totale
Case di reclusione 49 408 12.058 12.466
Case circondariali 139 2.255 45.892 48.147
Istituti per le misure di sicurezza 1 0 156 156
TOTALI 189 2.663 58.106 60.769

 

Le risorse finanziarie assegnate al Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, sono riportate di seguito:

Risorse assegnate al Dipartimento per il triennio 2020-2022
Risorse Anno 2020 Anno 2021 Anno 2022
Risorse assegnate agli obiettivi collegati a priorità politiche 1.010.291.225 1.026.394.851 1.016.742.891
Altre risorse assegnate al CDR Dipartimento Amministrazione penitenziaria 1.995.391.232 1.990.365.911 1.963.142.368
Totale stanziamento 3.005.682.457 3.016.760.762 2.979.885.259

 

La pianificazione triennale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Le politiche di interesse dell’Amministrazione penitenziaria nel triennio 2020/2022, alla luce dell’Atto di indirizzo politico istituzionale per l’anno 2020 e della Nota Integrativa alla legge di bilancio predisposta per il triennio 2020-2022, in riferimento ai settori specifici di intervento si traducono negli obiettivi specifici riportati nella seguente tabella:

Priorità politica n. 1 – “Il rilancio di una politica sul personale”

Obiettivo strategico: Valorizzazione delle risorse umane, reclutamento, formazione ed efficienza gestionale

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

6 - Supporto per l'erogazione dei servizi penitenziari

7 - Gestione e assistenza del personale del programma amministrazione penitenziaria

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
006 - Giustizia 1.1 Amministrazione Penitenziaria (006.001) Valorizzazione delle risorse umane, reclutamento, formazione ed efficienza gestionale.
La riduzione degli assetti organizzativi dell'Amministrazione centrale e decentrata prevista dal D.P.C.M. 15 giugno 2015, n. 84 richiede interventi di riprogettazione e di ridefinizione delle responsabilità della gestione richiesta alla dirigenza penitenziaria rispetto agli obiettivi assegnati. E' indispensabile, nel contempo, valorizzare le professionalità interne dell'Amministrazione penitenziaria; a tal fine è essenziale riqualificare le funzioni, intensificare le iniziative di formazione specializzata e ridistribuire le dotazioni organiche della Polizia penitenziaria e delle professionalità giuridico - pedagogiche e di cura alla persona; la rideterminazione dei circuiti penitenziari in diversi livelli di sicurezza può consentire, infatti, di assegnare il personale di Polizia penitenziaria ed il personale civile in relazione alla prevalenza nell'istituto penitenziario di riferimento, delle condizioni di sicurezza o di quelle finalizzate al trattamento rieducativo.
300.645.476 (*) 300.350.587 (*) 296.868.691 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 300.645.476 300.350.587 296.868.691

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata


Indicatori e target associati all’obiettivo

Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Grado di soddisfazione dei frequentatori dei corsi di formazione ed aggiornamento L'indicatore è espresso in termini percentuali dai giudizi positivi rispetto alla totalità dei giudizi espressi nelle rilevazioni operate al termine dei corsi di formazione ed aggiornamento del personale% % =90% =92% =90%

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Adeguamento delle dotazioni organiche degli istituti e dei servizi penitenziari L'indicatore di risultato, propedeutico al progetto di efficientamento della sicurezza degli istituti e dell'offerta di servizi, è espresso in termini percentuali sulla totalità delle sedi degli istituti penitenziari, nonché degli uffici centrali e decentrati che dispongono di contingenti di personale che presentino uno scostamento superiore al livello fisiologico (+/-5 per cento) rispetto alla dotazione organica assegnata % <=15% <=5% <=15%

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Innalzamento dei livelli di economicità per l'acquisto di beni e servizi L'indicatore di risultato è espresso in termini percentuali della riduzione di spesa, rispetto a quella dell'anno 2017, per la categoria economica 2 (consumi intermedi) e 21 (investimenti fissi lordi) quale esito dell'efficientamento dell'amministrazione penitenziaria % >=5% >=5% >=10%

 

Priorità politica n. 4 – “I luoghi della giustizia”

Obiettivo strategico: Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

5 - Realizzazione di nuove infrastrutture, potenziamento e ristrutturazione nell'ambito dell'edilizia carceraria

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
006 - Giustizia 1.1 Amministrazione Penitenziaria (006.001) Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari
La razionalizzazione delle infrastrutture e la revisione gestionale dell'edilizia penitenziaria sarà mirata all'adeguamento ed alla riqualificazione degli istituti esistenti, con l'obiettivo di assicurare la tutela della salute, della sicurezza e delle migliori condizioni di vita negli ambienti detentivi. Dovrà essere garantita maggiore economicità ed efficienza delle strutture e degli impianti, con specifico riferimento ad obiettivi di controllo e riduzione della spesa per i consumi energetici. Il completamento delle opere e degli interventi per l'aumento della capacità ricettiva sarà finalizzato alla differenziazione dei regimi di sicurezza e trattamentali degli istituti penitenziari ad agevolare l'esecuzione delle pene in prossimità del territorio di origine delle persone ristrette
95.609.366 (*) 106.109.879 (*) 100.732.965 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 95.609.366 106.109.879 100.732.965

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata


Indicatori e target associati all’obiettivo

Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Capienza regolamentare in numero di presenza giornaliera nella totalità degli istituti La capienza regolamentare degli istituti penitenziari viene aggiornata dal servizio statistico penitenziario ed è pubblicata mensilmente sul sito istituzionale del Ministero della giustizia. La serie storica evidenzia l'aumento della capacità ricettiva deglI istituti penitenziari della Repubblica n. assoluto =52.500 =53.000 =54.000

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Realizzazione di ambienti attrezzati per le attività in comune Il valore dell'indicatore è espresso dalla superficie in metri quadrati degli ambienti attrezzati realizzati per lo svolgimento delle attività in comune della popolazione ristretta. Il valore dell'indicatore è stato rivisto alla luce dei trend storico di riferimento mq =8.000 =10.000 =15.000

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Risparmio di consumi energetici ed idrici L'indicatore di risultato proposto prevede una riduzione della spesa sul pertinente capitolo per canoni ed utenze degli istituti penitenziari per forniture di acqua, energia elettrica, gas ed altri combustibili da riscaldamento dei locali, parti ad almeno 12 milioni di euro rispetto a quella sostenuta mediamente nel triennio precedente. L'indicatore è associato al numero di interventi per opere e lavori realizzati per la riqualificazione degli impianti. Il valore dell'indicatore è stato rivisto alla luce del trend storico di riferimento. =5.000.000 =6.000.000 =7.000.000

Indicatore 4
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Indice di affollamento degli istituti penitenziari La percentuale di affollamento è dato dal rapporto fra il numero dei detenuti mediamente presenti nel corso dell'anno ed il numero dei posti disponibili nella totalità degli istituti penitenziari % =1,15% =1,05% =1%

 

Priorità politica n. 6 – “Un modello di esecuzione penale tra certezza della pena e dignità della detenzione”

Obiettivo strategico: Miglioramento delle condizioni di detenzione

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

4 - Accoglienza trattamento penitenziario e politiche di reinserimento delle persone sottoposte a misure giudiziarie

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
006 - Giustizia 1.1 Amministrazione Penitenziaria (006.001) Miglioramento delle condizioni di detenzione.
L'obiettivo primario di assicurare condizioni di vita detentiva adeguate al pieno rispetto della dignità umana può essere realizzato soprattutto attraverso l'incremento dell'offerta lavorativa e di attività di istruzione, di formazione professionale, culturali, ricreative e sportive, tali da consentire, da un lato di alleviare, il disagio conseguente alla lunga permanenza nelle camere detentive, come ripetutamente raccomandato dagli Organi della Giustizia comunitaria e dall'altro l'individuazione di opzioni trattamentali che facilitino il consapevole reinserimento nel contesto sociale, tali da garantire esigenze di sicurezza e flessione del tasso di recidiva. L'emanazione dei decreti delegati di revisione dell'ordinamento penitenziario potrà ultelriormente agevolare l'implementazione delle predette offerte ed attività di particolare valenza rieducativa per le quali potranno essere, altresì, sviluppati progetti per l'accesso ai fondi sociali dell'U.E.
614.036.383 (*) 619.934.385 (*) 619.141.235 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 614.036.383 619.934.385 619.141.235

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata


Indicatori e target associati all’obiettivo


Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Lavoro alle dipendenze dell'Amministrazione penitenziaria La percentuale di persone detenute lavoranti alle dipendenze dirette dell'Amministrazione penitenziaria rispetto alla popolazione detenuta presente al 31 dicembre costituisce l'incatore del grado di raggiungimento dell'obiettivo del miglioramento delle condizioni della detenzione attraverso l'incremento dell'offerta lavorativa, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo % >=27% >=30% >=33%

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Lavoro alle dipendenze di imprese private e cooperative La percentuale di persone detenute lavoranti alle dipendenze di imprese private o di cooperative rispetto alla popolazione detenuta presente al 31 dicembre, costituisce l'indicatore del grado di raggiungimento dell'obiettivo di incremento dell'offerta lavorativa, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo % >=4% >=5% >=6%

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Frequenza di corsi di alfabetizzazione ed istruzione scolastica La percentuale di persone detenute che frequentano corsi di alfabetizzazione ed istruzione scolastica rispetto alla popolazione detenuta presente alla fine del mese di giugno (mese che segna il termine dell'anno scolastico) costituisce l'indicatore del grado di raggiungimento dell'obiettivo di incremento dell'offerta di istruzione, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo % >=30% >=33% >=30%

Indicatore 4
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Frequenza di corsi di formazione professionale La percentuale di persone detenute che frequentano corsi di formazione professionale rispetto alla popolazione detenuta presente al 31 dicembre, costituisce l'indicatore del grado di raggiungimento dell'obiettivo di incremento dell'offerta formativa, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo % =6% =7% =6%

 

La pianificazione annuale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Gli obiettivi contenuti nell’Atto di indirizzo e nella Direttiva annuale del Ministro sono stati trasfusi in obiettivi operativi per gli Uffici del Capo Dipartimento e per quelli delle Direzioni generali quali obiettivi operativi di risultato di I livello, come di seguito sinteticamente riportati unitamente ai relativi indicatori e target, rinviandosi, per il dettaglio, al documento pubblicato.

Le politiche di interesse dell’Amministrazione penitenziaria nel triennio 2020/2022, in riferimento ai settori specifici di intervento si traducono negli obiettivi s riportati nella seguente tabella:

Obiettivo: Assicurazione e rafforzamento dell'ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari e durante le traduzioni

Proposta di obiettivo

  1. Direzione generale detenuti e trattamento; Provveditorati
    Obiettivo. Riorganizzazione circuiti di Alta Sicurezza (AS) negli istituti penitenziari finalizzata a esigenze di sicurezza e per la successiva attivazione di percorsi trattamentali rieducativi
    Target 2020
    Descrizione. Il processo di progressiva redistribuzione della popolazione detenuta appartenente al circuito di Alta sicurezza degli Istituti penitenziari è diretto a ridurre il numero di detenuti ristretti nelle stesse aree di stanzialità, rispetto agli Istituti del Mezzogiorno, nonché alla loro redistribuzione in aree geografiche diverse da quelle di appartenenza criminale, finalizzata a esigenze di sicurezza e per la successiva attivazione di percorsi trattamentali rieducativi.
    Indicatori

risultato

  1. % detenuti AS trasferiti in Istituti diversi da quelli del territorio di appartenenza rispetto al totale dei ristretti in AS: ≤1%
     
  1. Direzione generale del personale e delle risorse; Provveditorati

Obiettivo. Interventi per la riduzione degli eventi critici auto ed etero-aggressivi
Target 2020
Descrizione.
Gli interventi adeguati a fronteggiare gli eventi critici auto ed etero-aggressivi sono indirizzati sia all’adozione di adeguati protocolli di intervento, oltre che al costante monitoraggio e all’analisi degli eventi critici per l’individuazione di ulteriori possibili rimedi da adottare, nonché all’implementazione dei sistemi informativi dedicati alla gestione detentiva nazionale, sia a ridurre il disagio dei ristretti garantendo maggiori contatti familiari e l’incremento delle attività trattamentali.
Indicatori
risultato

  1. N° eventi critici per detenuti mediamente presenti: ≤2.500

realizzazione fisica

  1. Monitoraggi e analisi degli eventi critici: ≥4
     
  1. Direzione generale del personale e delle risorse; Direzione generale detenuti e trattamento; Provveditorati
    Obiettivo. Riduzione del numero e dei costi delle traduzioni dei detenuti
    Target 2020
    Descrizione. L’attenzione alla sicurezza e ai costi delle traduzioni per esigenze di giustizia si esplica attraverso una ulteriore riduzione dei servizi di traduzione da conseguire garantendo maggiore operatività del sistema di partecipazione a distanza ai dibattimenti processuali degli imputati detenuti attraverso il rafforzamento del sistema di videoconferenza.
    Indicatori
    realizzazione fisica
  1. N° traduzioni effettuate nell'arco dell'anno: ≤ 140.000

risultato

  1. % incremento delle videoconferenze rispetto all'anno precedente: 5%
     
  1. Direzione generale del personale e delle risorse; Direzione generale della formazione; Direzione generale detenuti e trattamento; Uffici del Capo Dipartimento; Provveditorati
    Obiettivo. Prevenzione del rischio di radicalizzazione violenta
    Target 2020
    Descrizione. La gestione del rischio di radicalizzazione e proselitismo in carcere, in continuità con le azioni già intraprese, riguarda la realizzazione di iniziative volte alla formazione specifica del personale penitenziario, nonché allo studio, anche comparato, di sistemi di analisi e valutazione del rischio per la prevenzione e il contrasto alla radicalizzazione ed all’estremismo violento.
    Indicatori
    Binario: Sì/NO
  1. Sensibilizzazione al processo di deradicalizzazione attraverso l'impiego di personale adeguatamente formato, di figure professionali (mediatori culturali) e l'individuazione di nuovi spazi detentivi che offrano adeguate garanzie di sicurezza per l'espressione del culto

risultato

  1. % delle ore/giorni di formazione dedicate alla conoscenza dei sistemi dei valori delle principali culture e delle dinamiche di radicalizzazione e proselitismo rispetto al totale dei corsi erogati: 5%

realizzazione fisica

  1. N° partecipazioni a progetti, eventi in ambito penitenziario di carattere nazionale ed internazionale in tema di radicalizzazione e proselitismo: >10
     
  1. Direzione generale del personale e delle risorse
    Obiettivo. Favorire la sicurezza degli addetti ai servizi penitenziari attraverso interventi di modernizzazione delle dotazioni strumentali
    Target 2020
    Descrizione. Per ottimizzare la gestione dei processi di lavoro sono previsti interventi per aumentare la dotazione di automezzi per il Corpo di Polizia Penitenziaria e per il trasporto dei detenuti, nonché per l’acquisizione di dotazioni strumentali per la sicurezza passiva e di nuovi equipaggiamenti per gli operatori di Polizia.
    Indicatori
    realizzazione fisica
  1. N° interventi adeguamento/modernizzazione dei sistemi di sicurezza: 790

realizzazione fisica

  1. N. materiali di armamento ed equipaggiamento da approvvigionare: 13.100

realizzazione fisica

  1. N. mezzi strumentali (mezzi di trasporto) da approvvigionare: 201

realizzazione finanziaria

  1. % di pagamenti sull'ammontare spendibile: 100%

 

Obiettivo. Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari

Proposta di obiettivo

  1. Direzione Generale del personale e risorse, Provveditorati
    Obiettivo. Realizzazione di nuovi spazi attrezzati per promuovere la socialità e i percorsi trattamentali
    Target 2020
    Descrizione. Gli interventi per l’ampliamento degli spazi dedicati alla socialità riguardano anche l’innalzamento degli standard qualitativi dei luoghi di detenzione e di sicurezza. Sotto questo aspetto emerge il duplice vantaggio in termini di benessere organizzativo non solo per i ristretti ma anche rispetto all’adeguatezza dei luoghi di lavoro per il personale penitenziario (adozione di nuovi dispositivi a tecnologia avanzata di videosorveglianza).
    Indicatori
    realizzazione fisica
  1. Realizzazione di ambienti attrezzati per le attività in comune (mq): 8.000
     
  1. Direzione generale del personale e delle risorse; Provveditorati; in collaborazione con il MIT
    Obiettivo. Razionalizzazione e modernizzazione del patrimonio edilizio penitenziario
    Target 2020
    Descrizione. La razionalizzazione delle infrastrutture penitenziarie e l’adeguamento dell’edilizia penitenziaria agli standard europei e internazionali prosegue in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso l’espletamento delle attività finalizzate alla realizzazione di nuovi istituti penitenziari. Gli interventi riguardano l’incremento dei posti regolamentari, anche attraverso attività in collaborazione con l’Agenzia del Demanio e con il Ministero della Difesa per l’acquisizione e la riconversione in istituti penitenziari di diversi complessi ex militari, che potranno essere convenientemente trasformati in istituti penitenziari a trattamento avanzato, ottenibili con investimenti e tempi notevolmente inferiori alla realizzazione ex novo di un pari numero di complessi e posti detentivi. Sono previsti ulteriori interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio edilizio penitenziario.
    Indicatori
    risultato
  1. Capienza regolamentare in numero di presenza giornaliera negli II. PP.: 52.500

risultato

  1. Indice di affollamento degli II.PP.: 1,15%

Direzione generale del personale e delle risorse; Provveditorati; in collaborazione con il MIT
 

  1. Direzione generale del personale e delle risorse; Provveditorati
    Obiettivo. Piano di efficientamento energetico e riduzione dei consumi
    Target 2020
    Descrizione. Alla razionalizzazione delle infrastrutture contribuiscono anche gli interventi per potenziare l’impiego di fonti di energia sostenibili e rinnovabili. Tali interventi hanno il duplice fine di attivare i relativi processi di autoproduzione energetica. Inoltre, sul fronte energetico tutte le azioni poste in essere contribuiscono anche alla razionalizzazione della spesa mediante interventi sugli impianti tecnologici e diffusione buone prassi.
    Indicatori
    risultato
  1. Risparmio di consumi energetici ed idrici: € 5.000.000

 

Obiettivo. Miglioramento delle condizioni di detenzione

Proposta di obiettivo specifico

  1. Direzione generale dei detenuti e del trattamento; Provveditorati
    Obiettivo. Ampliamento dell'offerta lavorativa alle dipendenze dell'Amministrazione
    Target 2020
    Descrizione: In linea con il nuovo modello organizzativo penitenziario particolare attenzione è dedicata a rafforzare l’offerta lavorativa quale obiettivo primario dell’attività di reinserimento dei ristretti. Continuano in termini di organizzazione e risorse i progetti per la digitalizzazione dei processi di interesse storico. Ulteriore impulso è dato allo sviluppo del lavoro di pubblica utilità volto a favorire la reintegrazione sociale e lavorativa delle persone detenute in seguito a condanna penale definitiva, attraverso la partecipazione a progetti finalizzati alla realizzazione di attività di interesse per la collettività. Inoltre, è in fase di costituzione una struttura centralizzata per il lavoro dei detenuti, che si occuperà del coordinamento del lavoro dei detenuti su scala nazionale per favorire l’ampliamento delle opportunità lavorative per le persone in stato di detenzione nel circuito produttivo e sviluppare iniziative tendenti a facilitare la realizzazione di attività lavorative qualificate all’interno del carcere, assicurando la formazione professionale.
    Indicatori
    risultato
  1. % delle persone detenute lavoranti alle dipendenze dirette dell'Amministrazione: ≥27%

realizzazione finanziaria

  1. capacità di spesa cap. 1764 p.g. (mercedi): 100%
     
  1. Direzione generale dei detenuti e del trattamento; Provveditorati
    Obiettivo. Ampliamento della offerta lavorativa alle dipendenze di imprese e cooperative
    Target 2020
    Descrizione. Incentivare la presenza del mondo imprenditoriale e cooperativistico per incrementare le opportunità lavorative in favore della popolazione detenuta e l’applicazione della Legge 193/2000 che prevede sgravi fiscali e contribuitivi in favore delle realtà imprenditoriali che operano all’interno degli istituti penitenziari.
    Indicatori
    risultato
  1. % delle persone detenute lavoranti alle dipendenze dirette di imprese e cooperative: ≥4%
     
  1. Direzione generale dei detenuti e del trattamento; Provveditorati; in collaborazione con le Regioni ed Enti pubblici e privati
    Obiettivo. Implementazione della formazione professionale
    Target 2020
    Descrizione. In materia di formazione professionale, per i fini trattamentali, gli interventi sono volti, oltre che alla promozione di progettualità complementari all’azione di sistema con gli Enti territoriali e ad una maggiore sinergia con gli Assessorati alla formazione presso le Regioni, anche al profilo infrastrutturale, in modo da favorire la realizzazione di locali attrezzati per le attività volte alla professionalizzazione dei detenuti.
    Indicatori
    risultato
  1. % delle persone detenute frequentanti corsi di formazione professionale: ≥6%
     
  1. Direzione generale dei detenuti e del trattamento; Provveditorati; in collaborazione con il MIUR
    Obiettivo. Rafforzare l'accesso all'istruzione scolastica
    Target 2020
    Descrizione: Gli interventi sul tema, realizzati in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, oltre che per i fini trattamentali, sono tesi alla promozione del nuovo assetto didattico organizzativo del Sistema di educazione degli adulti per dare continuità al Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli Istituti penitenziari e nei Servizi Minorili della giustizia.
    Indicatori
    risultato
  1. % delle persone detenute frequentanti corsi di alfabetizzazione ed istruzione scolastica: ≥30%

 

Obiettivo. Valorizzazione delle risorse umane, reclutamento, formazione ed efficienza gestionale

Proposta di obiettivo

  1. Direzione generale del personale e delle risorse
    Obiettivo. Adeguamento delle dotazioni organiche degli istituti e servizi penitenziari
    Target 2020
    Descrizione. Attività dirette al reclutamento del personale e all’attuazione delle riqualificazioni interne, delle progressioni economiche e della mobilità interna del personale penitenziario.
    Indicatori
    risultato
  1. Adeguamento delle dotazioni organiche degli istituti e servizi penitenziari: ≤15%
     
  1. Direzione generale del personale e delle risorse
    Obiettivo. Innalzamento dei livelli di economicità per l'acquisizione di beni e servizi
    Target 2020
    Descrizione: Sul fronte della riduzione della spesa pubblica procedono le attività di razionalizzazione degli acquisti per i consumi intermedi e per gli investimenti fissi lordi. Si promuove il ricorso alle convenzioni Consip e al mercato elettronico degli acquisti, nonché l’efficientamento energetico e la revisione del ciclo dei rifiuti in qualità di strumenti utili per addivenire rispettivamente al contenimento delle tariffe energetiche ed idriche e alla revisione delle tasse sugli immobili penitenziari.
    Indicatori
    risultato
  1. % riduzione della spesa per l'acquisizione di beni e servizi in ordine alle categorie di spesa per consumi intermedi e investimenti fissi lordi e ricorso: ≥10%
     
  1. Tutte le Direzioni Generali del Dipartimento
    Obiettivo operativo trasversale. Attuazione delle misure individuate nel PTPCT vigente in materia di prevenzione della corruzione adottate per le finalità della performance organizzativa 2020
    Target 2020
    Descrizione. Le attività riferite agli aspetti dei processi amministrativi e gestionali interni, sono incentrate sulla prevenzione di ogni comportamento che possa inquinare l’azione amministrativa nonché sulla diffusione della cultura della trasparenza, attraverso la programmazione e realizzazione di specifiche misure di prevenzione.
    Indicatori
    risultato
  1. % Adeguamento del modello organizzativo alla prevenzione del rischio corruttivo secondo quanto previsto nel PTPCT vigente, rispetto ai fattori di rischio "Alto" e "Medio", anche in continuità con l'attuazione delle misure già introdotte nel Piano della Performance 2019: >5%

risultato

  1. % delle articolazioni DAP (DDGG e PRAP) che concorrono all'attuazione delle misure individuate nel PTPCT 2020: >50%

 

  1. Direzione generale del personale e delle risorse
    Obiettivo. Attuazione delle misure individuate nel PTPCT vigente in materia di trasparenza per le finalità della performance organizzativa 2020
    Target 2020
    Descrizione. In termini di trasparenza, rispetto all’integrazione delle relative misure nel ciclo della performance 2020, l’attenzione è dedicata alla pianificazione degli obiettivi riguardanti la qualità dei processi gestionali, pertanto è stata individuata prioritariamente l’implementazione digitale delle informazioni contenute nelle Carte dei Servizi degli Istituti penitenziari.
    Indicatori
    risultato
  1. % progettazione delle Carte dei Servizi degli istituti penitenziari: 100%

Binario: Sì/NO

  1. Implementazione applicativo 12 - presidi sanitari II.PP

 

  1. Direzione generale della formazione, Provveditorati
    Obiettivo. Incentivare il sistema di formazione del personale
    Target 2020
    Descrizione. Per quanto riguarda la formazione del personale, proseguono le attività routinarie riferite ai corsi iniziali e di aggiornamento del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Comparto Funzioni Centrali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. Particolare attenzione è rivolta alla formazione del personale del Corpo nella gestione di eventi critici e alle attività formative dedicate all’innalzamento della qualità della vita detentiva, alla prevenzione della corruzione e della trasparenza, nonché ai percorsi di expertise volti al miglioramento del modello organizzativo degli istituti penitenziari. Inoltre, nell’ambito dei progetti didattici sulla prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione, riferiti al personale che si immette nel Corpo, si prosegue all’aggiornamento dei contenuti attraverso la disseminazione degli esiti dei progetti transnazionali promossi da questa Amministrazione in modo da approfondire l’evoluzione delle dinamiche di tale fenomeno.
    Indicatori
    risultato
  1. % del personale formato sul totale del personale DAP e DGMC (ponderata rispetto ai vari profili professionali dei comparti sicurezza e funzioni centrali): ≥10%

risultato

  1. Grado di soddisfazione dei frequentatori dei corsi di formazione ed aggiornamento: >90%
     
  1. Direzione generale dei detenuti e del trattamento, Direzione generale del personale e delle risorse
    Obiettivo. Favorire l'efficienza gestionale attraverso l'implementazione degli applicativi informatici in uso
    Target 2020
    Descrizione. Oltre ad aumentare il ricorso alla dematerializzazione, alla digitalizzazione dei processi amministrativi, alla semplificazione, anche attraverso il decentramento, che costituiscono elementi cardine per l’innovazione organizzativa e il contenimento della spesa, particolare interesse è rivolto ad apportare sia le modifiche applicative degli applicativi informatici che l’arricchimento delle informazioni sugli aspetti della vita detentiva contenuti nei sistemi informativi in uso, in modo da poter adottare prontamente interventi gestionali migliorativi o correttivi.
    Indicatori
    risultato
  1. % sviluppo dell’applicativo A.S.D. per il censimento degli spazi di socialità dedicati ai ristretti: 40%

risultato

  1. % sviluppo dell'applicativo A.S.D. per il censimento dei laboratori artigianali ad uso dei detenuti: 40%

 

 

5.3.1. La Cassa delle ammende

Con D.P.C.M. 10 Aprile 2017 n. 102 è stato adottato lo Statuto della Cassa delle Ammende, ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, che, ai sensi dell’art. 13, “si avvale del personale, locali, attrezzature e mezzi dell’Amministrazione Penitenziaria, nell’ambito delle risorse umane e strumentali disponibili a tale scopo presso la medesima amministrazione”.
L’Ente è vigilato dal Ministro della giustizia ed è costituito dai seguenti organi: il Presidente – che è rappresentante legale della Cassa ed ha funzioni di indirizzo e vigilanza-, il Consiglio di amministrazione –che è l’organo deliberante della Cassa delle Ammende-, il Segretario generale –che è titolare del centro di responsabilità della Cassa- e il Collegio dei revisori dei conti. L’attività della Cassa si articola in sei Servizi: Servizio Affari Generali e del personale; Servizio di programmazione, bilancio, fondi patrimoniali e depositi cauzionali; Servizio per il controllo di gestione, la prevenzione della corruzione, per la trasparenza e la protezione e trattamento dei dati personali; Servizio istruttoria programmi e progetti; Servizio per il finanziamento e controllo della rendicontazione dei progetti; Servizio Cassa ed Economato.
Sulla base di quanto previsto nello Statuto possono essere finanziati con i fondi della Cassa i seguenti interventi:

  • i programmi di reinserimento di detenuti e di internati, consistenti nell'attivazione di percorsi di inclusione lavorativa e di formazione, anche comprensivi di eventuali compensi a favore dei soggetti che li intraprendono e finalizzati all'acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche di attività lavorative che possano essere utilizzate nel mercato del lavoro;
  • programmi di reinserimento socio-lavorativo delle persone in misura alternativa alla detenzione o sottoposta a sanzioni di comunità, consistenti in percorsi di inclusione lavorativa e di formazione per la qualificazione professionale, anche comprensivi di compensi a favore dei soggetti che li intraprendono;
  • programmi per la sperimentazione di protocolli di valutazione del rischio, presa in carico ed intervento delle persone condannate;
  • programmi di assistenza ai detenuti, agli internati e alle persone in misura alternativa alla detenzione o soggette a sanzioni di comunità e alle loro famiglie, contenenti, in particolare, iniziative educative, culturali e ricreative;
  • programmi di recupero dei soggetti tossicodipendenti o assuntori abituali di sostanze stupefacenti o psicotrope o alcoliche;
  • programmi di integrazione degli stranieri sottoposti ad esecuzione penale, di cura ed assistenza sanitaria;
  • progetti di edilizia penitenziaria di riqualificazione e ampliamento degli spazi destinati alla vita comune e alle attività lavorative dei ristretti ovvero di miglioramento delle condizioni igieniche degli ambienti detentivi;
  • programmi finalizzati allo sviluppo di percorsi di giustizia riparativa e di mediazione penale;
  • programmi a sostegno dell'attività volontaria gratuita o del lavoro di pubblica utilità.

Gli obiettivi operativi di I livello della Cassa Ammende, meglio specificati nell’allegato, sono i seguenti:

Obiettivo. Contribuire a realizzare un nuovo modello dell’esecuzione della pena

Obiettivi Cassa delle Ammende
Ufficio Descrizione obiettivo
Cassa Ammende – Segretariato generale Favorire l’attuazione di un nuovo modello di esecuzione della pena
Cassa Ammende – Segretariato generale Promuovere progetti che prevedano interventi volti ad innalzare il livello qualitativo del lavoro penitenziario
Cassa Ammende – Segretariato generale Promuovere collaborazioni istituzionali finalizzate alla realizzazione di progetti di innovazione sociale per migliorare i processi di reinserimento socio lavorativo dei detenuti e delle persone in esecuzione penale esterna, anche attraverso l’utilizzo dei fondi strutturali e di investimenti europei.

 

Obiettivo. Assicurare un’organizzazione dei processi di lavoro conforme al rispetto della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, funzionale all’attuazione del P.T.P.C.T.

Obiettivo Cassa delle Ammende
Ufficio Descrizione obiettivo
Cassa Ammende – Segretariato generale Individuazione e sviluppo di processi organizzativi e decisionali idonei ad incidere sulla riduzione del rischio corruzione
Cassa Ammende – Segretariato generale Attuazione delle misure di prevenzione del rischio corruttivo programmate ne PTPCT per il triennio 2020-2022

 

 

5.4. Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità

Competenze istituzionali

Il nuovo Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, istituito con d.P.C.M. 15 giugno 2015, n. 84 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche”, modificato ed integrato con d.P.C.M. del 19 giugno 2019 n. 99, esercita le funzioni attribuite dalla legge al Ministero della Giustizia in materia di minori e e di esecuzione penale esterna e della messa alla prova degli adulti, nonché la gestione amministrativa del personale e dei beni.

L'Amministrazione centrale del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità si compone di due Direzioni Generali:

  1. Direzione generale del personale, delle risorse e per l'attuazione dei provvedimenti del giudice minorile, le cui attribuzioni sono:
    assunzione e gestione del personale dirigenziale e non dirigenziale della giustizia minorile e di comunità; assunzione e gestione del personale dei servizi sociali per l'esecuzione penale esterna; relazioni sindacali; provvedimenti disciplinari più gravi della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni e tutti gli altri provvedimenti disciplinari quando il capo della struttura non ha qualifica dirigenziale; esecuzione dei provvedimenti del giudice minorile; partecipazione agli interventi di prevenzione della devianza, convenzioni, consulenze, rapporti con gli enti locali, finalizzati all'attività trattamentale; organizzazione dei servizi per l'esecuzione dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile; fermo quanto disposto dall'articolo 5, comma 2, lettera b), progettazione e gestione dei beni immobili, mobili e servizi.
     
  2. Direzione generale per l'esecuzione penale esterna e di messa alla prova, le cui attribuzioni sono: indirizzo e coordinamento delle attività degli uffici territoriali competenti in materia di esecuzione penale esterna; rapporti con la magistratura di sorveglianza e ordinaria, con gli enti locali e gli altri enti pubblici, con gli enti privati, le organizzazioni del volontariato, del lavoro e delle imprese, finalizzati al trattamento dei soggetti in esecuzione penale esterna.

Il Capo del Dipartimento, attraverso i propri uffici di staff, svolge i seguenti compiti:

  • attività ispettiva;
  • rapporti con le autorità giudiziarie italiane ed estere;
  • adempimenti connessi in qualità di autorità centrale prevista da convenzioni internazionali, regolamenti e direttive dell'Unione europea in collaborazione con l'Ufficio legislativo e con l'Ufficio per il coordinamento dell'attività internazionale;
  • attività inerenti la nomina dei componenti esperti dei tribunali per i minorenni;
  • adempimenti connessi alla formazione del bilancio di previsione e del conto consuntivo, della legge finanziaria e della legge di assestamento del bilancio;
  • controllo di gestione;
  • studi e ricerche e affari internazionali;
  • attività inerenti la prevenzione della corruzione e la trasparenza.

Sul territorio nazionale operano per la Giustizia minorile e di comunità:

  • Centri per la Giustizia Minorile (11) - Organi del decentramento amministrativo con territorio di competenza generalmente pluriregionale, corrispondente anche a più Corti d’Appello. Essi esercitano funzioni di programmazione tecnica ed economica, controllo e verifica nei confronti dei Servizi Minorili da essi dipendenti (Uffici di Servizio sociale per i minorenni, Istituti penali per i minorenni, Centri di prima accoglienza, Comunità, Centri diurni polifunzionali) e di collegamento con gli Enti locali. Stipulano convenzioni e protocolli d’intesa con Enti pubblici, del privato sociale e con le Università.
  • Istituti Penali per Minorenni (17) - Assicurano l’esecuzione dei provvedimenti custodiali dell’Autorità Giudiziaria minorile di custodia cautelare, detentiva o di espiazione di pena. Ospitano ultradiciottenni, fino al compimento dei 25 anni. Hanno un’organizzazione funzionale ad un’azione educativa integrata con gli altri Servizi della giustizia minorile e del territorio. Negli Istituti vengono garantiti i diritti soggettivi dei minori alla crescita armonica psico-fisica, allo studio, alla salute, con particolare riguardo alla non interruzione dei processi educativi in atto ed al mantenimento dei legami con le figure significative. Sono organizzate attività scolastiche, di formazione professionale, di animazione culturale, sportiva e ricreativa.
  • Centri di Prima Accoglienza (22) - Ospitano i minorenni in stato di arresto, fermo o accompagnamento. L’équipe del Centro predispone per l’udienza di convalida (entro le 96 ore) una relazione informativa sulla situazione psico-sociale del minorenne e sulle risorse territoriali disponibili.
  • Comunità ministeriali (3) – Servizi residenziali di tipo comunitario per l’esecuzione delle misure penali integrate nel contesto sociale di appartenenza del giovane.
  • Centri Diurni Polifunzionali (6) – Servizi minorili non residenziali per l’accoglienza diurna dei minori dell’area penale e di giovani in situazioni di disagio sociale e a rischio, anche se non sottoposti a procedimento penale. Offrono attività educative, ricreative e di studio.
  • Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (29) – Forniscono assistenza ai minorenni autori di reato in ogni stato e grado del procedimento penale. Attuano gli interventi previsti dalla legge contro la violenza sessuale e quelli previsti dalla Convenzione sulla sottrazione internazionale di minori. Forniscono elementi conoscitivi all’Autorità Giudiziaria Minorile. Svolgono attività di sostegno e controllo nella fase di attuazione del provvedimento penale. Alcuni Uffici, per una migliore gestione dei rapporti con l’utenza, hanno sedi distaccate (21) sul territorio di competenza.

Uffici di Esecuzione Penale Esterna – provvedono all’attuazione dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria ed intervengono sull’esecuzione delle sanzioni penali non detentive e delle misure alternative alla detenzione rivolte agli adulti; propongono alla magistratura il programma di trattamento da applicare e ne verificano la corretta esecuzione (affidamento in prova al servizio sociale, semilibertà, detenzione domiciliare, sanzioni sostitutive, messa alla prova, misure di sicurezza). Svolgono attività di sostegno dei detenuti domiciliari e attività di consulenza agli istituti penitenziari per favorire il buon esito del trattamento penitenziario.

Sono organizzati in:

  • Uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna (11) – Sono uffici dirigenziali ed organi del decentramento amministrativo con territorio di competenza generalmente pluriregionale, corrispondente a più Corti d’Appello. Individuano i fabbisogni e propongono all’Amministrazione i documenti programmatici per le politiche di esecuzione penale esterna. Svolgono funzioni di indirizzo, coordinamento, verifica dell’attività degli uffici distrettuali e locali, promuovono iniziative progettuali, sviluppano i rapporti con gli enti territoriali, gli enti pubblici e privati, il terzo settore ed il volontariato.
  • Uffici distrettuali di esecuzione penale esterna (18) – Sono uffici dirigenziali e provvedono all’attuazione delle direttive e degli indirizzi operativi emanati dal Capo del Dipartimento, dalle Direzioni generali e dagli Uffici Interdistrettuali. Provvedono all’attuazione dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria nel distretto di competenza.
  • Uffici locali di esecuzione penale esterna (43) con relative Sezioni distaccate (11) – Sono articolazioni non dirigenziali che provvedono all’attuazione dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.

Ai sensi del regolamento di organizzazione del Ministero, l’attività di formazione e aggiornamento professionale viene svolta dalla Direzione generale della formazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in raccordo, per le scelte gestionali, con il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.
Si rimanda al contributo del Dipartimento per i dati statistici relativi all’attività istituzionale svolta, pubblicato sul sito istituzionale.
Di seguito sono illustrate graficamente le risorse assegnate al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.

Risorse assegnate al Dipartimento per il triennio 2020-2022
Risorse assegnate Anno 2020 Anno 2021 Anno 2022
Totale risorse assegnate agli obiettivi collegati a priorità politiche 272.116.965 273.795.629 273.753.238
Altre risorse assegnate al CDR Dipartimento giustizia minorile e di comunità 5.868.582 5.927.144 5.926.280
Totale stanziamento 277.985.547 279.722.773 279.679.518


La pianificazione triennale del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità

Le priorità politiche, indicate nell’Atto di indirizzo del Ministro del 23 settembre 2019, e tradotte in obiettivi strategici nella Direttiva del Ministro per l’anno 2020, sono state recepite dal Dipartimento per il triennio 2020-2022 come rappresentate nel grafico che segue, unitamente ai Centri di responsabilità individuati a livello centrale a cui sono affidati i compiti di indirizzo, monitoraggio e controllo delle attività istituzionali degli uffici e dei servizi territoriali.


Priorità politica n. 3 – “Il miglioramento della qualità amministrativa”

Obiettivo strategico: Miglioramento dell'organizzazione e della capacità amministrativa

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

4 - Realizzazione di nuove infrastrutture, potenziamento e ristrutturazione per la giustizia minorile e di comunità

5 - Supporto per l'erogazione dei servizi per la giustizia minorile e di comunità

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITA’
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
006 - Giustizia 1.3 Giustizia minorile e di comunità (006.003) Miglioramento dell'organizzazione e della capacità amministrativa Assicurare la funzionalità degli uffici e istituti dell'Amm.ne al fine di consentire l'attuazione dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria, l'implementazione di nuove forme di intervento e di trattamento e la sperimentazione di nuove metodologie di contrasto alla devianza. Razionalizzazione dei servizi con forme di accorpamento per quelli che registrano bassi livelli di operatività. Prosecuzione delle attività in materia di razionalizzazione e contenimento dei consumi e di efficientamento energetico. Miglioramento degli ambienti detentivi. Implementazione dei sistemi di sicurezza passivi innovati. Prosecuzione del piano di realizzazione e riduzione delle locazioni passive. Partecipazione ai progetti oggetto di cofinanziamento internazionale 77.163.800 (*) 76.616.541 (*) 76.606.160 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 77.163.800 76.616.541 76.606.160

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata

Indicatori e target associati all’obiettivo

Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Strutture Rilevazione delle strutture gestite mq 215.000<=x<=245.000 215.000<=x<=245.000 215.000<=x<=245.000

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Innovazione tecnologica per la sicurezza Rilevazione degli istituti penali per minorenni dove nell'anno risultano installati
i nuovi impianti tecnologici per il miglioramento della sicurezza passiva
% 40%<=x<=60% 50%<=x<=70% 60%<=x<=80%

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di risultato (output) Locazioni Rilevazione delle superfici delle strutture gestite % 12%<=x<=16% 11%<=x<=15% 11%<=x<=15%

 

Priorità politica n. 6 – “Un modello di esecuzione penale tra certezza della pena e dignità della detenzione”

Obiettivo strategico: Esecuzione penale: Giustizia penale minorile e Esecuzione penale esterna

Azioni di bilancio correlate e risorse assegnate all’obiettivo:

3 - Trattamento interventi e politiche di reinserimento delle persone sottoposte a misure giudiziarie, attuazione provvedimenti autorità giudiziaria

Centro di Responsabilità - DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITA’
MISSIONE PROGRAMMA OBIETTIVO STRATEGICO ANNO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022
006 - Giustizia 1.3 Giustizia minorile e di comunità (006.003) Esecuzione penale: Giustizia penale minorile e Esecuzione penale esterna Garantire attuazione Provvedimenti penali dell'Autorità giudiziaria. Trattamento, accoglienza, accompagnamento, assistenza socio-educativa e mantenimento minori e giovani adulti. Organizzazione e attuazione degli interventi nei loro confronti, realizzazione interventi e progetti trattamentali con coinvolgimento del territorio. Attuazione dell'Ordinamento Penitenziario minorile. Diffusione cultura della legalità per riduzione recidiva. Osservatorio per il monitoraggio e la prevenzione della recidiva. Controllo sui servizi erogati dalle Comunità in coordinamento con Procure Minorili. Favorire le misure alternative e massa alla prova attraverso la stipula di Protocolli con enti territoriali, elaborazione di progetti di pubblica utilità e supporto all'ampliamento delle offerte formative e lavorative. Controlli esecuzione misure alternative alla detenzione anche attraverso impiego della polizia penitenziaria. Individuazione di buone pratiche di RestorativeJustice e per la tutela vittime del reato 194.953.165 (*) 197.179.088 (*) 197.147.078 (*)
Risorse assegnate all’obiettivo strategico 194.953.165 197.179.088 197.147.078

(*) importo comprensivo della quota parte di spesa di personale stimata

Indicatori e target associati all’obiettivo

Indicatore 1
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Servizi residenziali per minori e giovani adulti Stima sui dati della rilevazione statistica su base nazionale delle presenze medie giornaliere n. cumulate di presenze giornaliere nell'anno 520.000<= x <=570.000 520.000<= x <=570.000 520.000<= x <=570.000

Indicatore 2
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Servizi sociali per minori e giovani adulti Rilevazione statistica su base nazionale n. dei soggetti in carico nell'anno 19.000<= x <=22.000 19.000<= x <=22.000 19.000<= x <=22.000

Indicatore 3
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Messa alla prova per adulti Rilevazione statistica su base nazionale (numero soggetti provenienti da anni precedenti e sopravvenuti nell'anno) n. dei soggetti in messa alla prova nell'anno 36.000<= x <=40.000 36.000<= x <=40.000 36.000<= x <=40.000

Indicatore 4
Tipo di indicatore Descrizione Metodo di calcolo Unità di misura Target anno 2020 Target anno 2021 Target anno 2022
Indicatore di realizzazione fisica Soggetti in esecuzione penale esterna per adulti Rilevazione statistica su base nazionale n. di soggetti seguiti nell'anno in Esecuzione Penale Esterna, con esclusione dei soggetti in messa alla prova 89.000<= x <=91.000 89.000<= x <=91.000 89.000<= x <=91.000


La pianificazione annuale del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità

Gli obiettivi contenuti nell’Atto di indirizzo e nella Direttiva annuale del Ministro sono stati trasfusi in obiettivi operativi per gli Uffici del Capo Dipartimento e per quelli delle Direzioni generali quali obiettivi operativi di risultato di I livello, come di seguito sinteticamente riportati unitamente ai relativi indicatori e target, rinviandosi, per il dettaglio, al documento pubblicato.

Gli obiettivi di I livello del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità sono i seguenti:

Proposta di obiettivo

Denominazione dell’obiettivo. Giustizia penale minorile
Descrizione dell’obiettivo:

  • Attuazione della “Disciplina dell’esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni” - Decreto legislativo 2 ottobre 2018, n. 121;
  • Centralizzazione della persona nei programmi trattamentali;
  • Valorizzazione del profilo personale del detenuto nelle sue dimensioni affettiva, sanitaria e di formazione e professionale;
  • Tutela della salute;
  • Tutela delle relazioni affettive e genitoriali dei detenuti;
  • Rivisitazione delle attività formative per una qualificazione professionale maggiormente spendibile nel mondo del lavoro;
  • Azione sinergica tra gli operatori per limitare e scongiurare, per quanto possibile, gli atti auto ed eterolesivi e aggressivi;
  • Realizzazione di spazi idonei per la cura dei rapporti con i familiari delle persone detenute;
  • Realizzazione di sistemi per agevolare i colloqui telefonici e le video chiamate per i detenuti;
  • Implementazione delle misure alternative alla detenzione e dell’istituto della messa alla prova;
  • Pieno coinvolgimento del territorio e della società civile nell’azione di inclusione sociale dei giovani in carico ai servizi minorili;
  • Valorizzazione dell’apporto del volontariato;
  • Osservazione e monitoraggio dei soggetti a rischio radicalizzazione e proselitismo;
  • Costante controllo sull’adeguatezza dei servizi resi dalle comunità del privato sociale;
  • Raccordo con la Cassa delle Ammende per progetti di lavoro per soggetti sottoposti a misure detentive e di comunità.

Indicatori di raggiungimento
Target atteso 2020

  • Servizi residenziali per minori e giovani adulti – numero cumulato di presenze giornaliere nell’anno: 520.000 ≤ x ≤ 570.000
  • Servizi sociali per minori e giovani adulti – numero di soggetti in carico nell’anno: 19.000 ≤ x ≤ 22.000


Denominazione dell’obiettivo. Esecuzione penale esterna per adulti
Descrizione dell’obiettivo:

  • Rafforzamento dei canali di comunicazione e collaborazione tra esecuzione penale esterna e intramuraria per gli adulti;
  • Coordinamento tra istituti di pena e uffici EPE funzionale alla realizzazione di percorsi di fuoriuscita dal carcere per detenuti a cui mancano risorse familiari, economiche;
  • Prosecuzione delle attività di analisi dell’osservatorio interdipartimentale sulle criticità ostative alla fruizione delle misure alternative da parte dei detenuti privi di riferimenti familiari, alloggi, opportunità lavorative;
  • Valorizzazione dei lavori di pubblica utilità attraverso l’ampliamento degli accordi a livello nazionale e su base territoriale;
  • Elaborazione di linee guida per la corretta gestione dei lavori di pubblica utilità, sia come imprescindibile elemento trattamentale della Messa alla prova, che in quanto sanzione sostitutiva;
  • Semplificazione e miglioramento qualitativo dei programmi e dei percorsi in materia di misure alternative alla detenzione, attraverso la valorizzazione delle risorse territoriali e lo sviluppo del lavoro di rete e di comunità;
  • Definizione di nuovi protocolli operativi con la magistratura di sorveglianza per favorire l’ammissione alle misure alternative alla detenzione;
  • Realizzazione di sportelli di prossimità (SPIN) presso gli uffici EPE con la partecipazione di agenzie territoriali, di Enti del privato sociale e del volontariato;
  • Realizzazione di sportelli informativi di prossimità presso gli uffici giudiziari per l’implementazione della Messa alla prova;
  • Articolazione delle prescrizioni comportamentali su impegni di studio, di formazione o di lavoro, in percorsi di mediazione penale e nell’adesione a programmi terapeutici presso i Servizi per le dipendenze, le comunità terapeutiche e il Dipartimento di salute mentale;
  • Coinvolgimento del volontariato, previa adeguata formazione, nel supporto alle attività degli UEPE;
  • Individuazione di modalità di controllo dell’esecuzione penale esterna anche attraverso l’impiego del personale di Polizia penitenziaria;
  • Raccordo con la Cassa delle Ammende per progetti di lavoro per soggetti sottoposti a misure alternative e a sanzioni di comunità.

Indicatori di raggiungimento
Target atteso 2020

  • Accordi con gli istituti penitenziari per adulti per accesso e gestione misure alternative – numero dei protocolli/accordi attivi con gli istituti penitenziari per adulti: 80


Denominazione dell’obiettivo. Prevenzione della devianza, giustizia riparativa, tutela delle vittime e contenimento della recidiva
Descrizione dell’obiettivo:

  • Valorizzazione dei programmi di prevenzione con particolare attenzione all’educazione alla legalità;
  • Definizione di programmi trattamentali integranti la giustizia riparativa anche attraverso la mediazione;
  • Definizione di protocolli di intesa territoriali per l’attivazione di programmi ed iniziative di giustizia riparativa, mediazione penale e tutela delle vittime;
  • Individuazione di buone pratiche di RestorativeJustice e per la tutela vittime del reato.
  • Individuazione di iniziative per il contrasto del bullismo e del cyber-bullismo e per l’uso appropriato del web da parte degli adolescenti;
  • Potenziamento delle forme di intervento e trattamento e sperimentazione di nuove metodologie di contrasto alla devianza minorile, anche di gruppo e con particolare riferimento alle cosiddette baby gang;
  • Osservatorio per il monitoraggio e la prevenzione della recidiva.

Indicatori di raggiungimento
Target atteso 2020

  • Cultura della legalità – numero di iniziative per la diffusione della cultura della legalità: 22


Denominazione dell’obiettivo. Razionalizzazione della spesa e efficientamento delle strutture
Descrizione dell’obiettivo:

  • Revisione e razionalizzazione delle infrastrutture;
  • Razionalizzazione e modernizzazione del patrimonio edilizio;
  • Implementazione dei sistemi di sicurezza all’interno delle strutture;
  • Interventi di ristrutturazione per rendere migliori gli ambienti destinati ai ragazzi detenuti e alle attività trattamentali anche in attuazione del attuazione della “Disciplina dell’esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni” - Decreto legislativo 2 ottobre 2018, n. 121;
  • Piena efficienza dei sistemi di video sorveglianza ed implementazione degli stessi mediante l’utilizzo delle ultime tecnologie;
  • Miglioramento dei sistemi di sicurezza passivi;
  • Ripensamento complessivo degli spazi per incrementare le condizione di dignità dell’utenza e dei lavoratori;
  • Razionalizzazione dei consumi e risparmio energetico;
  • Realizzazione di interventi di efficientamento degli impianti e delle infrastrutture anche con l’adozione di sistemi di autoproduzione di energia;
  • Proseguimento del piano di riduzione delle locazioni passive;
  • Adozione, laddove possibile, della raccolta differenziata dei rifiuti.

Indicatori di raggiungimento
Target atteso 2020

  • Strutture gestite dall’Amministrazione per le quali viene garantita la funzionalità – metri quadri: 215.000 ≤ x ≤ 245.000


Denominazione dell’obiettivo. Politiche per il personale
Descrizione dell’obiettivo:

  • Compimento dei processi assunzionali in atto e di quelli autorizzati;
  • Definizione di modelli organizzativi in grado di ridurre lo stress lavorativo per il personale di Polizia penitenziaria e di prevenire le aggressioni e gli incidenti;
  • Innalzamento dei livelli di formazione per un più corretto approccio ai singoli adempimenti professionali;
  • Informatizzazione della gestione del personale attraverso i sistemi rilasciati dalla DGSIA.

Indicatori di raggiungimento
Target atteso 2020

  • Numero di iniziative intraprese per il benessere organizzativo e la diffusione della cultura di genere: 23

 

 

5.5.La Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione

Competenze istituzionali

La Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione è stata istituita dall'art.16, comma 12, del D.P.C.M. 15 giugno 2015, n. 84.
Spetta alla Conferenza dei Capi Dipartimento di cui all'articolo 3, comma 6 del Regolamento, svolgere le funzioni di programmazione, indirizzo e controllo relativamente alle competenze della direzione.
La direzione svolge, ad esclusivo supporto delle articolazioni ministeriali interessate, funzioni di coordinamento della programmazione delle attività della politica regionale, nazionale e comunitaria e di coesione, inerenti al perseguimento degli obiettivi di organizzazione del sistema giustizia del Ministero.
Nell'ambito di tali funzioni essa assicura il monitoraggio, la verifica e la rendicontazione dei programmi e degli interventi. Per l'espletamento delle funzioni attribuite alla Direzione generale sono stati istituiti due uffici dirigenziali non generali.
Le risorse comunitarie e di cofinanziamento nazionale destinate alla realizzazione di programmi ed interventi di politica comunitaria, nonché iniziative complementari alla programmazione comunitaria affluiscono su una contabilità speciale di tesoreria, intestata al Ministero della giustizia.
La spesa relativa alle competenze fisse ed accessorie del personale di cui si avvale la Direzione generale, continuano a gravare sui corrispondenti capitoli di bilancio dei dipartimenti di provenienza del personale stesso.
Per le altre spese di funzionamento si provvede nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente. Con decreto del 14 giungo 2016 il sig. Ministro ha assegnato, in via d'urgenza, alla direzione un contingente di quindici unità proveniente dalle diverse articolazioni di cui solo 11 effettivamente assegnate di cui nessuna contabile.
Tra gli obiettivi prioritari della Direzione vi è quello di supportare la programmazione e l'utilizzo dei fondi strutturali del PON Governance e capacità istituzionale 2014- 2020, per il quale il Ministero della Giustizia è stato individuato come Organismo intermedio ai sensi della decisione CE C(2015)1343 del23 febbraio 2015.
Con convenzione del 13 giugno 2018, la Direzione ha assunto anche il ruolo di Organismo Intermedio del Programma Operativo Nazionale "Inclusione" 2014-2020 per la realizzazione di attività relative al "lavoro carcerario intramurario".
Alla Direzione Generale sono inoltre stati assegnati i seguenti ulteriori i compiti:

  • titolarità della contabilità speciale relativa alla gestione delle risorse volte alla realizzazione di programmi ed interventi di politica comunitaria, nonché di iniziative complementari alla programmazione comunitaria;
  • rappresentanza in qualità di LEAR (Lega! EntityAppointedRepresentative) del Ministero della Giustizia nell'ambito dei progetti a finanziamento diretto;
  • supporto a tutte le articolazioni per la promozione, l'adesione e la conduzione di progetti nazionali e transnazionali che prevedano l'impiego di fondi europei;
  • supporto ai vari Dipartimenti interessati dalle richieste di autorizzazione alla stipula di convenzioni da parte degli uffici giudiziari, nel caso in cui queste comportino l'utilizzo di fondi europei;
  • supporto alla trattazione delle questioni relative agli aspetti finanziari dei rapporti con l'Unione Europea.

La Direzione, infine, esercita anche la funzioni di controllo analogo nei confronti della società Studiare Sviluppo s.r.l..
La dotazione finanziaria del Programma Operativo Nazionale Governance e capacità istituzionale 14-20 è di € 119.990.533,61 (di cui € 2.968.249,29 per assistenza tecnica).
La dotazione finanziaria del Programma Operativo Complementare - Governance e Capacità istituzionale 14-20 (Azione 1.2.2 è pari a € 44.361.000,00).
La dotazione finanziaria del Programma Operativo inclusione è di € 7.280.000, 00 (di cui € 280,000,00 per assistenza tecnica).
Alla Direzione Generale per il Coordinamento delle Politiche di coesione, titolare del Conto di contabilità speciale n.05840, affluiscono inoltre risorse comunitarie destinate a realizzare programmi ed interventi di natura comunitaria.
Per l'anno 2019 si sono registrate entrate per € 1.206.693,91.

La pianificazione annuale

Alla Direzione Generale per il coordinamento delle Politiche di coesione, in coerenza con le priorità politiche di cui all’Atto di indirizzo, pur non avendo tale Direzione la gestione diretta di capitoli di bilancio, sono assegnati gli obiettivi di I livello consistenti nel finanziamento, attraverso fondi europei, dei seguenti progetti:

  1. Potenziamento delle strutture denominate “Ufficio per il processo”;
  2. Avanzamento delle politiche di digitalizzazione, con implementazione del Processo Penale Telematico e l’estensione del Processo Civile Telematico in Cassazione, agli Uffici Minorili ed agli Uffici del Giudice di Pace;
  3. “Implementazione di modelli operativi negli Uffici giudiziari – Task Force” (il progetto si propone di definire un “decalogo” di prassi operative da diffondere sul territorio nazionale, al fine di stabilire una pratica uniforme di trattamento delle cause civili, attraverso la collaborazione con gli Enti Universitari e di ricerca);
  4. Digitalizzazione dei fascicoli penali (inclusi i testi delle intercettazioni), anche mediante l’integrazione delle infrastrutture tecnologiche acquisite per gestire il flusso documentale delle intercettazioni stesse, nell’ambito dei sistemi informatici penali;
  5. Ammissione al finanziamento di tutte le Regioni per l’apertura di ulteriori sportelli di prossimità;
  6. Supporto e coordinamento tra Regioni e Amministrazione centrale nello sviluppo del progetto di modellizzazione e razionalizzazione del lavoro inframurario.

A tutti i titolari dei centri di responsabilità amministrativa sono altresì assegnati i seguenti ulteriori obiettivi strategici:

  1. Incrementare l'efficacia dell'azione di monitoraggio di ciascuna articolazione ministeriale in materia di anticorruzione e trasparenza, in modo da far emergere e contrastare eventuali fenomeni patologici;
  2. Garantire una maggiore compliance delle articolazioni ministeriali alla normativa in materia di anticorruzione e trasparenza;
  3. Predisporre un’efficace attività di sensibilizzazione, comunicazione e formazione sui diritti e gli obblighi relativi alla divulgazione delle azioni illecite;
  4. Rafforzare la correttezza e la trasparenza dell’affidamento di appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture;
  5. Ottimizzare i processi interni di programmazione, progettazione, selezione del contraente, verifica, aggiudicazione, stipula, esecuzione e rendicontazione dei contratti relativi ai settori di interesse istituzionale;
  6. Rafforzare le attività di presidio e di controllo dei processi interni;
  7. Rafforzare le core competences del personale al fine di assicurare una maggiore qualità nella trasparenza dei dati e nell’attuazione della normativa sull’accesso civico generalizzato;
  8. Adozione del DM che individua le misure necessarie al coordinamento informativo ed operativo tra le articolazioni Ministeriali.


Gli obiettivi di I livello della Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione sono i seguenti:

Proposta di obiettivo specifico

Obiettivo 1. Supporto all'avvio del progetto relativo all'azione 1.4.1. del Pon Governance e capacità istituzionale per la diffusione dell'Ufficio per il processo e per l'implementazione di modelli operativi negli uffici basati su una logica manageriale di gestione dei volumi delle pratiche e di loro metodi di definizione (Task Force).
Il progetto è volto all'implementazione di modelli organizzativi innovativi (Ufficio del Processo) per incrementare l'efficienza del lavoro dei giudici attraverso l'introduzione di un modello collaborativo per il magistrato attraverso le seguenti principali azioni:

  • individuazione di progetti pilota per la creazione di Uffici del Processo;
  • coordinamento tra uffici, università e ordini avvocati per la massimazione di indirizzi giurisprudenziali;
  • diffusione del software denominato Consolle dell'Assistente presso gli uffici pilota.

Il progetto mira altresì ad implementare modelli operativi negli uffici basati su una logica manageriale di gestione dei volumi delle pratiche e di loro metodi di definizione attraverso le seguenti azioni:

  • implementazione in uffici pilota di primo grado di modelli operativi individuati dal Ministero;
  • diffusione negli uffici pilota dei dati statistici necessari all'implementazione del modello operativo.

Il partner di progetto individuato è il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca scientifica ovvero il sistema universitario.
L'Unità di attuazione dell'intervento a titolarità è individuata nel Dipartimento dell'organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi.
La DGCPC garantisce il supporto alla progettazione.
Il progetto ha durata pluriennale (2023).
La Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione non può procedere ad affidare appalti per la fornitura di beni e servizi.
Indicatori di raggiungimento
Target atteso

  • Ammissione a finanziamento del progetto: 1


Obiettivo 2. Supporto alla gestione del progetto relativo all'azione 2.2.3 del Pon Governance e capacità istituzionale che intende estendere il Processo civile telematico agli Uffici del Giudice di pace.
Il progetto, a titolarità del Ministro della Giustizia, intende ampliare il ricorso alla digitalizzazione dei processi per velocizzare i tempi della Giustizia e migliorare l'efficienza del sistema nel suo complesso estendendo il Processo civile telematica (PCT) anche al settore dei Giudici di Pace.
L' Unità di attuazione dell'intervento a titolarità è individuata, all'interno del Dipartimento dell'organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi, nella Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati che, con propria parte del personale impiegata negli uffici specifici di competenza, garantisce l'espletamento delle procedure di affidamento e attuazione del progetto.
La DGCPC:

  • cura le attività di monitoraggio, controllo e gestione dei rapporti con le Autorità di Gestione e di Audit;
  • verifica la qualità del dato inserito nel sistema di monitoraggio;
  • predispone le disposizioni di pagamento e genera l'ordine prelevamento Fondi a seguito del controllo sulla spesa e procede alle ulteriori attività di supporto alla rendicontazione e richiesta di rimborso delle spese.

Il progetto ha durata pluriennale (2023) - Entro l'anno si prevede di prestare le attività amministrative conseguenti all'avanzamento del progetto. L'avanzamento del progetto dipende da scelte organizzative della Direzione generale dei sistemi informativi e automatizzati
Indicatori di raggiungimento
Target atteso

  • Disposizioni di pagamento richieste: 100%
  • Ordini di prelevamento Fondi erogati: 100%


Obiettivo 3. Supporto alla gestione del progetto relativo all'azione 1.4.1 del Pon Governance e capacità istituzionale che intende realizzare servizi citizencentered: Uffici di prossimità.
Il progetto, a regia del Ministero della Giustizia, con responsabile del coordinamento attuativo il DOG, ha la finalità di raggiungere una maggiore efficienza e trasparenza nel rapporto tra il sistema giustizia e i cittadini, offrendo centri di orientamento ed informazione diffusi sui territori specialmente in quelli interessati dalla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
II progetto prevede la realizzazione di Uffici di Prossimità presso tutte le Regioni italiane. Il progetto ha durata pluriennale (2023).
L'apertura degli Uffici di prossimità e l'approvazione delle schede progetto dipende dall'accordo tra il Ministero della Giustizia e le Regioni e dalle scelte di diffusione operate da queste ultime.
Indicatori di raggiungimento
Target atteso

  • Numero di amministrazioni coinvolte: 20


Obiettivo 4. Supporto contabile alle procedure di liquidazione dei progetti relativi ad altri programmi finanziati nell'ambito delle politiche di coesione ivi compresi quelli relativi al processo penale telematico.
Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità è beneficiario nell'ambito dei PON Legalità- Azione 4.1.2- dei seguenti progetti:

  • "Azione di sistema per l'Innovazione sociale dei servizi di reinserimento delle persone in uscita dai circuiti penali" il cui scopo è finanziare la sperimentazione di percorsi di inserimento socio-lavorativo per adulti in fase di uscita dal circuito penitenziario, in esecuzione penale esterna o sottoposti a misure e sanzioni di comunità (le regioni coinvolte sono: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
    Durata progetto 29 mesi;
  • "Una rete per l'inclusione" il cui scopo è finanziare la sperimentazione di percorsi di inserimento socio lavorativo rivolti a circa 200 minori e giovani adulti presi in carico dai servizi della Giustizia e di comunità.
    Durata progetto 23 mesi;
  • "Liberi di scegliere" il cui scopo è finanziare percorsi di educazione individuale rivolti a minori al fine di fornire una alternativa al contesto sociale caratterizzato da una cultura mafiosa.
    Durata progetto 24 mesi.

Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria- Provveditorato della Puglia è beneficiario nell'ambito del PON Legalità- Azione 5.1.1 A- del seguente progetto:

  • "A.M.I.C.O. (Approfondimenti Metodologici Investigativi per la Criminalità Organizzata)" intende rafforzare le conoscenze investigative degli agenti di polizia per l'attuazione di interventi operativi volti a prevenire fenomeni criminosi e ridurre le reti criminali che collegano le mafie pugliesi e lucane.
    Sono previsti momenti di momenti di formazione basati sullo scambio di buone pratiche investigative.
    Durata progetto 23 mesi.

La DGCPC nell'ambito di tali progetti ha la funzione di liquidare sul conto di contabilità speciale le spese sostenute nell'ambito del progetto e di coadiuvare le articolazioni nei rapporti con le Autorità di gestione e di audit.
LaDGCPCcontinuaapresidiare lacorrettaesecuzionedelprogetto relativoalprocesso penale telematicacheha sostanzialmenteesauritoleattività contrattuali
Indicatori di raggiungimento
Target atteso

  • Numero di riunioni di coordinamento: 4
  • Disposizioni di Pagamento richieste: 100%


Obiettivo 5. Supporto all'avvio del progetto relativo all'azione 2.2.3 del Pon Governance e capacità istituzionale per l'estensione dei sistemi di multivideo conferenza.
Il progetto, a titolarità del Ministro della Giustizia, intende estendere i sistemi di multivideo conferenza attraverso la realizzazione di un circuito di sale presso gli Uffici Giudiziari (es: Direzione Distrettuale Antimafia, Tribunali di Sorveglianza), utilizzabile anche a livello internazionale. Una piattaforma di comunicazione unificata può incrementare la collaborazione interna tra tutti gli utenti Giustizia e la collaborazione con l'esterno tra utenti Giustizia, PA, aziende e cittadini.
L'Unità di attuazione dell'intervento a titolarità è individuata, all'interno del Dipartimento dell'organizzazione.
Giudiziaria, del personale e dei servizi, nella Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati che, con propria parte del personale impiegata negli uffici specifici di competenza, garantisce l'espletamento delle procedure di affidamento e attuazione del progetto.
La DGCPC offre supporto tecnico alla progettazione.
Il progetto ha durata pluriennale (2023).
L'attuazione del progetto dipende dalle scelte organizzative della Direzione generale per i sistemi informativi ed automatizzati.
Indicatori di raggiungimento
Target atteso

  • Ammissione a finanziamento del progetto: 1l


Obiettivo 6. Supporto alla gestione del progetto relativo all'azione 9.2.2. del Pon Inclusione che intende individuare un modello sperimentale di intervento per il lavoro e l'inclusione attiva delle persone in esecuzione penale.
Il progetto complesso, a regia del Ministero della giustizia, è finalizzato a identificare modelli di intervento per il lavoro e l'inclusione attiva delle persone in esecuzione penale e vuole rivedere l'attuale modello del lavoro penitenziario, prevedendo un coordinamento nazionale ed una strategia complessiva che razionalizzi l'attuale sistema delle lavorazioni, valorizzandone le potenzialità e introducendone delle nuove, al fine di trasmettere al detenuto le competenze che gli permettano di acquisire le professionalità necessarie a garantire continuità lavorativa al momento del ritorno in libertà.
Il progetto si articola in tre Linee di intervento:

  • Linea di intervento 1: Supporto all'analisi e alla definizione di un sistema di governance innovativo;
  • Linea di intervento 2: Implementazione degli interventi sperimentali;
  • Linea di intervento 3: Animazione partenariale e comunicazione.

Il progetto ha come beneficiarie 4 regioni ed ha durata pluriennale (2022).
La DGCPC supporta amministrativamente il progetto e cura il coordinamento delle attività.
Indicatori di raggiungimento
Target atteso

  • Numero riunioni di coordinamento: 4


Obiettivo 7. Supporto tecnico amministrativo per l'adesione e la partecipazione a progetti di cooperazione con paesi extra EU e per l'adesione a progetti a finanziamento diretto EU ovvero cofinanziati dall'Unione Europea e supporto alla negoziazione del nuovo quadro finanziario 2021 - 2027.
La DGCPC garantisce il supporto tecnico amministrativo per l'adesione e la partecipazione a progetti di cooperazione con paesi extra EU e per l'adesione a progetti a finanziamento diretto EU ovvero cofinanziati dall'Unione Europea e supporto alla negoziazione del nuovo quadro finanziario 2021 - 2027.
La DGCPC coordina, inoltre, le attività relative al progetto Strengthening data collection and court organisation regarding insolvency and enforcement finanziato nell'ambito del programma S.R.S.S. con lo scopo di offrire supporto alla Amministrazione nell'ottimizzazione dei sistemi informatici ed organizzativi in materia fallimentare e dell'esecuzione forzata* e Design and dissemination of IT systems for civil and criminal justice.
L'Unità destinataria dell'intervento è il Dipartimento dell'organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi e la Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati che, con propria parte del personale impiegata negli uffici specifici di competenza.
Indicatori di raggiungimento
Target atteso

  • Numero di sessioni di coordinamento: 5


Obiettivo 8. Promozione della cultura prevenzione corruzione e della trasparenza nonché diffusione etica pubblica attraverso formazione dipendenti; attuazione obblighi pubblicità.
La direttiva del Ministro ha assegnato a tutte le articolazioni la promozione della cultura prevenzione corruzione e della trasparenza nonché la diffusione etica pubblica attraverso formazione dipendenti; attuazione obblighi pubblicità.
La DGCPC predispone un'attività di sensibilizzazione, attraverso riunioni periodiche che coinvolgono tutto il personale, con i contributi forniti dal referente per la trasparenza, dal componente del Gruppo di Lavoro Ministeriale e dai componenti del Gruppo di Lavoro interno alla Direzione Generale.
Indicatori di raggiungimento
Target atteso

  • Numero di personale coinvolto in attività di sensibilizzazione all'anticorruzione: 5

 

5.6. L'ispettorato generale

Competenze istituzionali

L'Ispettorato generale è uno degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia, istituito con DPR 25 luglio 2001, n. 315 e attualmente disciplinato dal DPR 19 giugno 2019, n.100 (il quale ha abrogato il DPR 25 luglio 2001, n.315), nonché dalla legge del 12 agosto 1962, n. 1311.
L’Ispettorato generale svolge compiti di controllo informando direttamente il Ministro (art. 9 legge 12 agosto 1962, n. 1311) o il Consiglio superiore della magistratura, nel caso quest’ultimo ne abbia richiesto l’intervento (art. 8 legge 24 marzo 1958, n. 195); nella sua attività si coordina con il Dipartimento per gli affari di giustizia (Dag) e con il Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi (Dog) (art. 8 dPR 25 luglio 2001, n. 315).
Sono sottoposti al controllo dell’Ispettorato generale: tutti gli uffici giudiziari, i Commissariati agli usi civici, i Tribunali superiori per le acque pubbliche, gli Uffici notifiche e protesti (Unep).
L’Ispettorato generale svolge la propria azione di controllo effettuando degli interventi ispettivi, riconducibili essenzialmente a quattro tipologie (art. 7 legge 12 agosto 1962, n. 1311): ispezione ordinaria, che costituisce una verifica disposta dal Capo dell’Ispettorato, allo scopo di accertare se i servizi procedano secondo le leggi, i regolamenti e le istruzioni vigenti (le ispezioni di norma hanno luogo ogni triennio); ispezione straordinaria: è ordinata dal Capo dell’Ispettorato, prima dello scadere del termine triennale, negli uffici in cui sono state riscontrate, o vengono segnalate, deficienze o irregolarità; ispezione mirata: il Ministro può in ogni tempo, quando lo ritenga opportuno, disporre ispezioni parziali negli uffici giudiziari, al fine di accertare la produttività degli stessi, nonché l’entità e la tempestività del lavoro svolto dai singoli magistrati, inchiesta amministrativa: il Ministro si avvale dell’Ispettorato generale per l’esecuzione di inchieste sul personale appartenente all’ordine giudiziario e su qualsiasi altra categoria di personale dipendente dal Ministero della giustizia. In tale ambito può essere inquadrata anche l’attività che l’Ispettorato generale svolge su delega del Consiglio superiore della magistratura (art. 8 legge 24 marzo 1958, n. 195).

 

6. L’integrazione tra ciclo della performance, prevenzione della corruzione e trasparenza

La legge n. 190/2012 e il PNA richiedono coerenza tra le misure anticorruzione e il perseguimento dell’efficienza e dell’efficacia dell’attività amministrativa, attraverso l’inserimento nel Piano della performance di azioni di prevenzione e mitigazione del rischio individuate dall’analisi dei processi operativi. L’articolo 1, comma 8-bis della legge n. 190/2012 prescrive infatti che l’Organismo indipendente di valutazione verifichi, anche ai fini della validazione della Relazione sulla performance, che i piani triennali per la prevenzione della corruzione siano coerenti con gli obiettivi stabiliti nei documenti di programmazione strategico-gestionale e, al contempo, che nella misurazione e valutazione delle performance si tenga conto degli obiettivi connessi all'anticorruzione e alla trasparenza.
In tema di trasparenza, è peraltro normativamente prescritto che le pubbliche amministrazioni assicurino la pubblicazione delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione, nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio e di protezione dei dati personali, con particolare riferimento ai procedimenti di:

  1. autorizzazione o concessione;
  2. scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta;
  3. concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati;
  4. concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera.

Gli indirizzi del Ministero della giustizia in tema di prevenzione della corruzione e trasparenza sono rinvenibili nel Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza e, per quanto riguarda il triennio 2020-2022, nell’Aggiornamento del piano triennale adottato con d.m. 29 gennaio 2020 e pubblicato sul sito istituzionale (https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_29_21.page).

Nell’Aggiornamento 2020-2022 è stato ribadito il ruolo che l’attuazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza riveste nell’individuazione degli obiettivi strategici per l’anno 2020, tanto che dall’esame delle direttrici portanti espresse nell’atto di indirizzo possono ricavarsi i seguenti nuclei essenziali:

  • la particolare attenzione da rivolgere al contrasto di ogni comportamento che renda opaco l’agire amministrativo, promuovendo la cultura della trasparenza dell’integrità tra il personale amministrativo e dirigenziale;
  • la completa attuazione al programma triennale per la prevenzione della corruzione, incrementando, in particolare, l’efficacia dell’azione di monitoraggio di ciascuna articolazione ministeriale;
  • la valorizzazione dello strumento del c.d. whistleblowing.

In ragione di quanto esposto e in linea con gli indirizzi indicati nei documenti programmatici in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, il Ministero della giustizia individua i seguenti indirizzi:

  1. promuovere maggiori livelli di trasparenza;
  2. incrementare l'efficacia dell'azione di monitoraggio di ciascuna articolazione ministeriale in materia di anticorruzione e trasparenza, in modo da far emergere e contrastare eventuali fenomeni patologici;
  3. garantire una maggiore compliance delle articolazioni ministeriali alla normativa in materia di anticorruzione e trasparenza con particolare riferimento alle modalità di implementazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e agli standard richiesti in materia di trasparenza;
  4. predisporre un’efficace attività di sensibilizzazione, comunicazione e formazione sui diritti e gli obblighi relativi alla divulgazione delle azioni illecite;
  5. rafforzare la correttezza e la trasparenza dell’affidamento di appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture;
  6. ottimizzare i processi interni di programmazione, progettazione, selezione del contraente, verifica, aggiudicazione, stipula, esecuzione e rendicontazione dei contratti relativi ai settori di interesse istituzionale;
  7. rafforzare le attività di presidio e di controllo dei processi interni;
  8. rafforzare le core competences del personale al fine di assicurare una maggiore qualità nella trasparenza dei dati e nell’attuazione della normativa sull’accesso civico generalizzato;
  9. adottare il DM che individua le misure necessarie al coordinamento informativo ed operativo tra le articolazioni ministeriali e che costituisce la struttura tecnica di supporto al RPCT, da realizzare previo coinvolgimento dell’organo di indirizzo, cui spetta normativamente di disporre le eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare al RPCT funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell’incarico con piena autonomia ed effettività;
  10. coinvolgere le articolazioni ministeriali per la diramazione all’Amministrazione centrale e periferica della procedura informatizzata di segnalazione che è stata recentemente realizzata, con la messa a disposizione dei dipendenti ed assimilati di un sistema informatico di gestione delle segnalazioni ai sensi dell’art. 54 bis d.lgs. n. 165/2001 (cd. Portale Whistleblowing), predisponendo un’efficace attività di sensibilizzazione, comunicazione e formazione sui diritti e gli obblighi relativi alla divulgazione delle azioni illecite; adottare circolari operative necessarie.

Tra le soluzioni organizzative in corso di realizzazione nel 2020 l’Amministrazione procederà alla creazione di un gruppo di lavoro ministeriale di raccordo dell’attività dei gruppi di lavoro delle singole articolazioni secondo quanto previsto nel citato Aggiornamento 2020-2022 (vds. pagine 31 e seguenti ove è indicato anche il relativo cronoprogramma).
Il gruppo rappresenta un momento di unità e sintesi dei lavori dei referenti per la trasparenza ed in tal senso contribuisce direttamente alla promozione di maggiori livelli di trasparenza. Le attività in esso svolte favoriscono la rimodulazione dei contenuti dei lavori dei singoli gruppi istituiti nell’anno 2018 e l’uniformità di buone prassi applicative, supportando al contempo la piena e sostanziale attuazione degli obiettivi strategici individuati nel Piano. Il gruppo di lavoro ministeriale è altresì strumento di raccordo di raccordo tra il RPCT, i titolari degli uffici di diretta collaborazione e i titolari di incarichi amministrativi di vertice. Tale raccordo è ritenuto essenziale non solamente nella fase di chiusura del ciclo precedente e avvio del processo che conduce alla redazione del Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza e dei suoi aggiornamenti, ma durante tutto il ciclo di gestione del rischio corruttivo. In altri termini, l’Amministrazione ritiene che il coinvolgimento costante e continuativo dei titolari degli uffici di diretta collaborazione e dei titolari di incarichi amministrativi di vertice consentirebbe uno sviluppo armonico del processo di coordinamento tra il ciclo di bilancio (programmazione economico-finanziaria), il ciclo della performance (programmazione strategico-operativa e controllo di gestione) e il ciclo di gestione del rischio corruttivo (pianificazione strategica in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza).
In sede di valutazione della performance è costantemente ribadita la necessità che si tenga conto del reale contributo apportato all’attuazione del processo di gestione del rischio e del grado di collaborazione fornito. Per tale ragione, del gruppo ministeriale fa parte l’Organismo indipendente di valutazione (OIV), direttamente o per il tramite di un funzionario della struttura tecnica permanente referente in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza.

 

7. L’integrazione tra programmazione strategica, ciclo della performance e gestione della spesa

Nell'ambito delle priorità politiche, anche per l’anno 2020 l’obiettivo dei centri di spesa è di rendere più efficace il ciclo di pianificazione, controllo e valutazione, per la coerenza sia della fase di progettazione, sia della fase di realizzazione degli indirizzi politici e degli obiettivi generali dell'Amministrazione, in modo da finalizzare l'azione di tutti gli uffici ad obiettivi operativi, concreti e misurabili, da proseguire negli interventi di sviluppo di moderni ed adeguati sistemi di misurazione e valutazione della performance sia organizzativa che individuale, da affinare i meccanismi di controllo dei risultati secondo criteri di effettività, da uniformare tra le varie articolazioni ministeriali i sistemi di progettazione, pianificazione e di misurazione dell'attività amministrativa, per assicurare il massimo coordinamento tra i documenti di individuazione degli obiettivi strategici ed i dati ricavabili dalla contabilità economico-analitica per centri di responsabilità.

In tale contesto, è essenziale che i centri di amministrazione attiva si adoperino per il contenimento della spesa di gestione, tramite il recupero di risorse e la razionalizzazione delle attività di servizio.

Con specifico riferimento alla performance organizzativa, anche la Direttiva annuale per il 2020 ha previsto- come già avvenuto nell’analogo documento per gli anni precedenti- un’apposita clausola di salvaguardia (art. 12), qualora nel corso dell’anno entrino in vigore provvedimenti normativi che comportino l’assegnazione di ulteriori obiettivi o la modifica di quelli esistenti, oppure si determini la necessità di procedere ad una riprogrammazione degli obiettivi.

In tali casi, i titolari dei centri di responsabilità amministrativa dovranno inviare al Gabinetto del Ministro una proposta motivata di modifica degli obiettivi enucleati dalla Direttiva e del correlato Piano della Performance che sarà sottoposta all’approvazione del Ministro.

La performance organizzativa, elemento centrale del Piano della performance, costituisce l’insieme dei risultati attesi, rappresentati in termini quantitativi con indicatori e target; deve pertanto considerare il funzionamento, le politiche di settore, nonché i progetti strategici o di miglioramento organizzativo dei ministeri; deve essere misurabile in modo chiaro; deve tenere conto dello stato delle risorse effettivamente a disposizione o realisticamente acquisibili; deve avere come punto di riferimento ultimo gli impatti indotti sulla società al fine di creare valore pubblico, ovvero di migliorare il livello di benessere sociale ed economico degli utenti e degli stakeholder.

La struttura e i contenuti di maggior dettaglio del Piano sono stati definiti nel rispetto delle linee guida elaborate dal Dipartimento della funzione pubblica nel 2017 come aggiornate nel 2019, al fine di assicurarne l’uniformità con gli analoghi documenti che saranno prodotti dalle altre Amministrazioni centrali.

La qualità degli obiettivi assegnati dai dirigenti di seconda fascia al personale e lo scrutinio del loro grado di raggiungimento costituisce, invece, oggetto di analisi e verifica nelle sedi a ciò deputate (valutazione individuale dei dirigenti e Relazione sulla Performance).

Ulteriore opzione di semplificazione è stata quella di riportare separatamente, per le diverse articolazioni, le indicazioni in ordine agli obiettivi da raggiungere, rinviando ai contributi pubblicati per il dettaglio, proprio al fine di offrire un documento il quanto più possibile chiaro ed intellegibile; una rappresentazione complessiva ed indifferenziata dell’attività amministrativa, invece, avrebbe potuto compromettere tale finalità, attese le peculiarità delle diverse articolazioni, i cui compiti ed attribuzioni sono disomogenei e non efficacemente riducibili ad unità espositiva.

Pertanto, seguendo le indicazioni del Dipartimento della funzione pubblica e tenendo nella dovuta considerazione le peculiarità dell’Amministrazione della giustizia, dopo una sintetica presentazione dell’amministrazione, delle priorità politiche come dettate nell’Atto di indirizzo politico istituzionale e della programmazione strategica per l’anno 2020, per ciascun centro di amministrazione attiva verranno sinteticamente illustrate -rinviando per il dettaglio ai contributi trasmessi dagli uffici e pubblicati sul sito istituzionale (www.giustizia.it)- le funzioni istituzionali, la pianificazione triennale e la programmazione annuale.

Infine, in attuazione di quanto previsto dall’art. 10, comma 3, del d.lgs. 33/2013, nella parte in cui stabilisce che “la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce obiettivo strategico di ogni amministrazione, che deve tradursi in obiettivi organizzativi e individuali”, nella programmazione strategica dell’amministrazione si tiene conto dei principi informatori del Piano Nazionale Anticorruzione 2019 approvato dall’ANAC e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione (PTPC), approvato con D.M. del 22.2.2018, aggiornato con D.M.del 29.1.2020, che rappresenta lo strumento attraverso il quale l’amministrazione sistematizza e descrive un processo finalizzato a formulare una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo.

Il processo seguito nella redazione del presente Piano è conforme alla disciplina dettata dagli artt. 10 commi 1-2 e 15 comma 2 lett. b) d. lgs 150/2009, nonché alle linee guida elaborate dal Dipartimento della funzione pubblica. In particolare, il processo è stato avviato con nota diretta ai Capi Dipartimento ed al Direttore Generale degli Archivi Notarili ed ogni articolazione ministeriale ha fornito i dati e le informazioni rilevanti. Il presente Piano, una volta adottato con Decreto Ministeriale, è stato trasmesso all’Organismo indipendente per la Valutazione della Performance, sarà pubblicato sul Portale della Performance e sul sito web dell’amministrazione, come disposto dall’art. 11 comma 8 lett. b) del d.lgs. 150/2009. Infine il documento è trasmesso alla Corte dei Conti, Ufficio di controllo degli atti del Ministero della giustizia.


Roma, 9 marzo 2020

Il Referente della Performance
Maria Lavinia Buconi

 

APPENDICI (pubblicate esclusivamente sul sito web dell’amministrazione)

  • Documento di programmazione del Dipartimento per gli affari di giustizia
  • Documento di programmazione del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi
  • Documento di programmazione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
  • Documento di programmazione del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
  • Documento di programmazione dell’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili
  • Documento di programmazione della Cassa delle Ammende
  • Documento di programmazione della Direzione Generale per il Coordinamento delle Politiche di Coesione
  • Documento di programmazione dell’Ispettorato Generale

 

Note

[1] L’art. 8, co. 1, lett. b) del D.P.R. 105/16 ha abrogato l’art. 10, co. 4 del dlgs.150/09 che prevedeva l’obbligatorietà per le amministrazioni statali di inserire la Direttiva annuale del Ministro nel Piano della performance.

[2] “Modificazioni ai decreti del Ministro della giustizia 14 dicembre 2015 e 19 gennaio 2016 in tema di ridefinizione dei compiti della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi per i sistemi di multivideoconferenza”.

[3] Così come disposto con l’art. 1, commi 526 e 527 della legge 23/12/2014 n. 190, che ha modificato il comma 2) dell’art. 1 della legge 24 aprile 1941, n. 392

[4] Nel conteggio sono comprese le sedi di 4 Tribunali e relative Procure della Repubblica (sedi di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto) giuridicamente soppresse ma in funzione fino al 14 settembre 2022. Sono inoltre ancora operative 5 sezioni distaccate di Tribunale soppresse ai sensi del decreto legislativo n. 155/2012 e relativi Uffici Nep. Di queste 2 sono comprese nei circondari soppressi del distretto di L’Aquila e quindi cesseranno alla medesima data sopra indicata mentre 3, Ischia, Lipari e Portoferraio, cesseranno di funzionare il 1° gennaio 2022.

[5] Dei 182 Uffici a gestione interamente statale la sede di Ostia risulta, allo stato, non operativa.