Attività scolastiche

aggiornamento: 15 febbraio 2021

L’istruzione, oltre a costituire un diritto costituzionalmente garantito, rappresenta un elemento fondamentale degli interventi di giustizia minorile posti in essere nei confronti dei minori e dei giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria minorile.

Gli interventi sono tesi ad orientare, motivare e sostenere i ragazzi nella prosecuzione o nella ripresa degli studi. In particolare, costante è l’azione di sensibilizzazione nei confronti delle scuole del territorio per un’adeguata accoglienza dei minori e dei giovani seguiti dai Servizi minorili che, in qualche caso, registrano nel loro percorso scolastico esperienze di basso rendimento, insuccessi e abbandoni e, molto più frequentemente, difficoltà e disturbi di apprendimento.

Le modifiche normative intervenute nel settore dell’istruzione, in particolare con il d.p.r. 263/12 di ridefinizione dell’assetto organizzativo e didattico del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), nonché con le successive Linee Guida del 2015, consentono una diversificazione ed un ampliamento dell’offerta formativa. In relazione a quanto previsto dal Protocollo Nazionale MIUR e Giustizia e delle indicazioni contenute nel Piano annuale delle attività 2018-2019, approvato in data 15 aprile 2019, i Servizi minorili attuano iniziative, attività progettuali e/o sperimentali seguendo le tematiche individuate nel predetto Piano e in particolare in riferimento alle seguenti linee:

  • Formazione a carattere professionalizzante: ai percorsi dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) già realizzati presso gli istituti detentivi, si possono affiancare moduli tecnico-pratici professionalizzanti, certificabili e capitalizzabili dai detenuti sia all’interno sia all’esterno delle strutture detentive, così come previsto all’art. 4, comma 4, del D.lgs. n. 61/2017 che recita: “al fine di realizzare l'integrazione, l'ampliamento e la differenziazione dei percorsi e degli interventi in rapporto alle esigenze e specificità territoriali, le istituzioni scolastiche che offrono percorsi di istruzione professionale possono attivare, in via sussidiaria, previo accreditamento regionale secondo modalità da definirsi con gli accordi di cui all'articolo 7, comma 2, percorsi di istruzione e formazione professionale per il rilascio della qualifica e del diploma professionale quadriennale di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Tali percorsi sono realizzati nel rispetto degli standard formativi definiti da ciascuna regione e secondo i criteri e le modalità definiti ai sensi dell'articolo 7, commi 1 e 2.”;
     
  • Innalzamento del successo scolastico e formativo dei minori e dei giovani adulti: per l’utenza dei servizi minorili della giustizia, ed in special modo per l’area penale esterna, si pone particolare attenzione al contrasto alla dispersione scolastica, attraverso un’attività di orientamento dei minori e dei giovani adulti verso la ri-progettazione e realizzazione di un personale progetto di vita. Particolare attenzione viene dedicata al sostegno dei soggetti con disturbi dell’apprendimento.

Al fine di garantire ai minori e giovani adulti il diritto all’istruzione, sono previsti percorsi adeguati in base alle fasce di età e alla nazionalità, sia in area penale interna che in quella esterna, in quest’ultima viene favorito l’inserimento nelle scuole del territorio, attraverso l’attivazione di collaborazioni con gli Istituti scolastici e i  Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA).

Per quanto riguarda gli Istituti Penali per i Minorenni, vengono attivati corsi scolastici interni, facenti capo agli Istituti scolastici del territorio o gestiti dai CPIA.

Infine, si evidenzia come, in molti servizi minorili la collaborazione di volontari rende possibile interventi di supporto scolastico nei confronti di giovani che ne hanno necessità o che ne fanno richiesta.