UNEP - Risposta 7 settembre 2005 - Torino - La definizione di sede dell’Ufficiale Giudiziario, il corretto calcolo delle distanze, ai fini dell’esecuzione degli atti, e la redazione della specifica nei verbali di esecuzione. Risposta a quesito

 

Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi
Direzione Generale del Personale e della Formazione
Ufficio VI

Prot. n. 6/1226/03-1/CA

Alla Presidenza
della Corte di Appello di
TORINO
(Rif. Prot. n.6182/U del 1°.08.2005)

 

Oggetto : La definizione di sede dell’Ufficiale Giudiziario, il corretto calcolo delle distanze, ai fini dell’esecuzione degli atti, e la redazione della specifica nei verbali di esecuzione. Risposta a quesito.

Con riferimento al quesito di cui all’oggetto, posto da alcuni ufficiali giudiziari in servizio nell’Ufficio NEP di Torino e pervenuto con la nota di codesta Presidenza sopra evidenziata, si espone quanto segue.

Il concetto di sede dell’Ufficio NEP va individuato nel luogo ove si svolge l’attività lavorativa istituzionalmente prevista, che nel caso di Torino coincide con la sede in cui è ubicato sia il Palagiustizia di corso Vittorio Emanuele n. 130 sia l’Ufficio Esecuzioni di via Garibaldi n. 25, essendo quest’ultima una propagine, logisticamente parlando, dell’Ufficio principale sito al Palagiustizia. Quanto appena detto non va a scardinare il concetto di unicità della sede di Ufficio pubblico, e nel caso di specie l’unicità dell’Ufficio NEP di Torino, in linea tra l’altro con quanto disposto dall’art. 104, primo comma, del D.P.R. 15.12.1959, n. 1229 (“Ordinamento degli Ufficiali Giudiziari”), il quale statuisce che “l’ufficiale giudiziario non può ricevere richieste di atti fuori dell’ufficio”, specificandosi al secondo comma che “Le richieste debbono essere fatte dalla parte, personalmente o a mezzo di procuratore, all’ufficiale giudiziario o, dove esiste al dirigente o all’ufficiale giudiziario preposto al competente ramo di servizio, durante l’orario di servizio.”

In considerazione di quanto sopra detto, e tenendo conto dell’ordine di servizio del Dirigente UNEP di Torino del 16.6.2005 di cui al carteggio pervenuto, è da ritenere che la sede dell’Ufficio NEP da prendere in considerazione per il carico e lo scarico degli atti da parte degli ufficiali giudiziari addetti al relativo servizio esterno di notificazione o esecuzione, è quella del Palagiustizia sopra menzionato, escludendosi la possibilità di una sede effettiva diversa da quella innanzi citata. Ciò è rilevante ai fini del calcolo dell’indennità di trasferta, che dovendo riportare la distanza chilometrica di andata e di ritorno dall’Ufficio NEP (Palagiustizia) deve rispettare necessariamente il percorso reale effettuato dall’ufficiale giudiziario per l’espletamento dell’atto.

Nella situazione innanzi rappresentata, circostanziata all’attività di esecuzione, l’esposizione dell’indennità di trasferta sulla specifica dell’atto (verbale di esecuzione) è dovuta in quanto definisce per la parte richiedente il costo stesso dell’atto, attestato dall’ufficiale giudiziario che l’ha redatto con l’apposizione della data e la sottoscrizione della medesima.

Nell’ipotesi che l’ubicazione dell’Ufficio NEP o di un suo settore quale appunto l’Ufficio Esecuzioni, con il relativo personale addetto al servizio esterno, si trovi in un luogo distante dalle Cancellerie giudiziarie preposte al ricevimento dei verbali di esecuzione, l’ufficiale giudiziario che ha redatto l’atto d’esecuzione, nella specifica espone l’ulteriore indennità di trasferta che gli spetta per il viaggio di andata e di ritorno finalizzato al deposito dell’atto nella Cancelleria competente, in virtù di quanto disposto dall’art. 20, primo comma, D.P.R. 30.5.2002, n. 115 (“Testo unico sulle spese di giustizia”), il quale statuisce al primo comma che “L’indennità di trasferta, che rimborsa ogni spesa, spetta per gli atti compiuti fuori dell’edificio in cui ha sede l’ufficiale giudiziario.”

Stante tutto quanto sopra detto, si invita codesta Presidenza a far pervenire la presente nota al Dirigente dell’Ufficio NEP presso codesta Corte, affinché ne prenda visione per la regolazione dell’attività di distribuzione e ritiro degli atti riguardante il personale adibito al servizio esterno, in relazione alla sede da utilizzare per le predette operazioni, che alla luce delle considerazioni suesposte non può che essere unica.

IL DIRETTORE DELL’UFFICIO
Renato Pacileo