Convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità tra il Tribunale di BOLZANO/BOZEN e l'Associazione per i diritti degli anziani - 24 dicembre 2020

24 dicembre 2020

TRIBUNALE DI BOLZANO

LANDESGERICHT BOZEN

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ con PROCEDIMENTO di MESSA ALLA PROVA
(ai sensi degli artt. 168 bis c.p., 464 bis c.p.p. e 2, c. 1. del D.M. 8 giugno 2015, n. 88)

Premesso che

  • Che nei casi previsti dall’art. 168 bis del codice penale, su richiesta dell’imputato, il giudice può sospendere il procedimento e disporre la messa alla prova, sulla base di un programma di trattamento predisposto dall’Ufficio di Esecuzione penale Esterna (d’ora in poi UEPE), subordinato all’espletamento di una prestazione di pubblica utilità;
  • Che ai sensi dell’art. 168 bis, comma 3, il lavoro di pubblica utilità consiste in una prestazione non retribuita in favore della collettività, di durata non inferiore a dieci giorni, anche non continuativa, da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni, le aziende sanitarie o presso enti o organizzazioni, anche internazionali, che operano in Italia, di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato, nel rispetto delle specifiche professionalità e attitudini lavorative dell’imputato:
  • Che ai sensi degli art. 8 della legge 28 aprile 2014, n. 67 e dell’art. 2 comma 1 del D.M. 8 giugno 2015, n. 88 del Ministro della Giustizia, l’attività non retribuita in favore della collettività per la messa alla prova è svolta sulla base di convenzioni da stipularsi con il Ministero della Giustizia, o, su delega di quest’ ultimo, con il Presidente del Tribunale nel cui circondario sono presenti le amministrazioni, gli enti o le organizzazioni indicati nell’art. 1, comma 1 del decreto ministeriale, presso i quali può essere svolto il lavoro di pubblica utilità;
  • Che il Ministro della Giustizia ha delegato i Presidenti dei Tribunali a stipulare le convenzioni previste dall’art. 2,comma 1 del DM 88/2015, per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità per gli imputati ammessi alla prova ai sensi dell’art. 168 bis codice penale,
  • Constatato che in data 09.07.2015 prot. 1434/E/2015 sono state fissate le “LINEE GUIDA PER LA SOSPENSIONE DEL PROCESSO CON MESSA ALLA PROVA DELL’IMPUTATO NEL FORO DI BOLZANO”
  • Dato atto che l’Ente firmatario della presente convenzione rientra tra quelli indicati dalle norme di riferimento

si stipula

la presente convenzione (di seguito “la Convenzione”)

tra il Ministero della Giustizia, che interviene nel presente atto nella persona della dr.ssa Elsa Vesco, Presidente del Tribunale di Bolzano, giusta delega di cui in premessa (di seguito “il Tribunale”)

e

ADA-VRS ODV, associazione per i diritti degli anziani - VERREIN FÜR RECHTE DER SENIOREN ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO, con sede in BOLZANO BOZEN (BZ), VIA TORINO n. 70/A, C.F. 94058830210, P. IVA , nella persona del legale rappresentante, FRATUCELLO MAURO, nato a BOLZANO (BZ) il 06/07/1956, residente in BOLZANO BOZEN (BZ), VIA ORAZIO n. 32, C.F. FRTMRA56L05A952D (di seguito “l’Ente”):

Art. 1
Numero ammessi

L’Ente consente che n. 1 (UNO) soggetti prestino presso le proprie strutture la propria attività non retribuita in favore della collettività per l’adempimento degli obblighi previsti dall’art. 168 bis codice penale.

L’ente informerà periodicamente la cancelleria del Tribunale e l’UEPE, sulla situazione dei posti disponibili presso i propri centri per favorire l’attività di orientamento e su richiesta degli imputati e/o dei legali di fiducia fornirà la disponibilità scritta per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità vista richiesta di messa alla prova avanzata dall’imputato.

Art. 2
Attività da svolgere

I soggetti ammessi alla sospensione del procedimento per messa alla prova, presteranno i lavori di pubblica utilità presso le strutture dell’Ente, per le seguenti attività, rientranti nei settori di impiego indicati dall’art. 2,comma 4, del DM n. 88/2015

  • AIUTO ALLE PERSONME ANZIANE;
  • TRASPORTO CON AUTOVETTURA DI PROPRIETA' DELL'ASSOCIAZIONE DALLA CASA DELLA PERSONA ANZIANA AI LUOGHI DI CURA, AI CENTRI PER FISIOTERAPIA, ALL'AMBULATORIO DEL PROPRIO MEDICO CURANTE, ALL'INTERNO DEL PERIMETRO DELLA CITTA' DI BOLZANO E RITORNO PRESSO LA CASA DELL'ASSISTITO;

L’Ente individua nei seguenti soggetti le persone incaricate di coordinare la prestazione dell’attività da parte dell’imputato e di impartire a costui le relative istruzioni:

  • MAURO FRATUCELLO, nella sua qualità di PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE E LEGALE RAPPRESENTANTE;
  •  nella sua qualità di (di seguito “il Referente”);

Art. 3
Modalità di svolgimento

L’attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta in conformità con quanto disposto nel programma di trattamento e dall’ordinanza di ammissione alla prova; il programma specificherà le mansioni alle quali viene adibito il soggetto, fra quelle sopra elencate, la durata e l’orario di svolgimento della suddetta attività, nel rispetto delle esigenze di vita dei richiedenti, dei diritti fondamentali e della dignità della persona.

L’UEPE, che redige in collaborazione con l’imputato il programma di trattamento, cura per quanto possibile la conciliazione tra diverse esigenze dell’imputato e dell’Ente, sia nella fase di istruzione del procedimento di messa alla prova, sia durante il periodo di sospensione del procedimento di messa alla prova, anche in funzione di eventuali variazioni del programma dei lavori di pubblica utilità, da sottoporre all’approvazione del giudice competente.

Come stabilito dalla norma vigente, è fatto divieto all’Ente di corrispondere ai soggetti impiegati nello svolgimento dell’attività non retribuita in favore della collettività una retribuzione, in qualsiasi forma, per attività da essi svolta.

Per quanto non espressamente previsto nella presente convenzione, si rinvia a quanto stabilito dal DM 88/2015 e dalle norme che regolano la disciplina del lavoro di pubblica utilità degli imputati ammessi alla sospensione del processo per messa alla prova.

Art. 4
Controllo dell’UEPE

L’UEPE comunica la concessione all’imputato della sospensione del procedimento per messa alla prova con indicazione della durata del periodo e del monte ore da svolgere e del Funzionario di Servizio Sociale incaricato presso l’UEPE del caso.

L’Ente comunicherà all’UEPE competente il nominativo dei referenti, incaricati di coordinare la prestazione dell’attività da parte dell’imputato, e di impartire le relative istruzioni.

I referenti si impegnano a segnalare immediatamente, anche per le vie brevi, all’UEPE, l’eventuale rifiuto a svolgere la prestazione di pubblica utilità da parte dei soggetti ammessi alla prova, e ogni altra grave inosservanza degli obblighi assunti.

Segnaleranno, inoltre, con tempestività, le assenze e gli eventuali impedimenti alla prestazione d’opera, trasmettendo la documentazione sanitaria o giustificativa indicata dall’art. 3, comma 6 del decreto ministeriale. In tale caso, d’intesa tra le parti, verranno concordate le modalità di recupero della prestazione lavorativa, da rendere nel termine fissato dal giudice ai sensi dell’art.464 – quinquies del codice di procedura penale.

Art. 5
Divieto di retribuzione – Assicurazioni sociali

L’Ente garantisce la conformità delle proprie sedi alle norme in materia di sicurezza e di igiene degli ambiti di lavoro, e si impegna ad assicurare la predisposizione delle misure necessarie a tutelare, anche attraverso dispositivi di protezione individuali, l’integrità dei soggetti ammessi alla prova, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

È obbligatoria ed è a carico dell’Ente l’assicurazione degli imputati ammessi alla prova contro gli infortuni e le malattie professionali nonché riguardo alla responsabilità civile verso i terzi. L’Ente si impegna a richiedere all’Inail l’attivazione di detta copertura assicurativa, come da circolare n.8 della Direzione Generale INAIL del 17/02/2017.

Gli oneri per la copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali, nonché riguardo alla responsabilità civile verso terzi, dei soggetti avviati ai lavori di pubblica utilità, sono a carico dell’Ente, che provvede, in caso di eventuale sinistro, ad effettuare tempestivamente le comunicazioni agli uffici competenti.

L’Ente si impegna altresì a che gli imputati possano fruire del trattamento terapeutico e delle misure profilattiche e di pronto soccorso alle stesse condizioni praticate per il personale alle proprie dipendenze, ove tali servizi siano già predisposti.

Qualora previsti l’Ente potrà beneficiare di eventuali finanziamenti pubblici per far fronte ai predetti costi.

Art. 6
Verifiche e relazione sul lavoro svolto

L’Ente è tenuto a vigilare a che l’imputato presti con puntualità e con impegno il lavoro di utilità come da programma preventivamente concordato.

L’Ente consentirà l’accesso presso le proprie sedi ai funzionari del l’UEPE incaricati di svolgere l’attività di controllo che sarà effettuata, di norma, durante l’orario di lavoro, e invierà mensilmente copia delle presenze.

L’Ente si impegna a comunicare tempestivamente alla cancelleria del Tribunale e all’UEPE eventuali integrazioni o sostituzioni dei nominativi ora indicati.

I referenti incaricati ai sensi dell’art. 2 della Convenzione di coordinare le prestazioni dell’attività da parte dell’imputato, al termine del periodo previsto per la sospensione del procedimento di messa alla prova, dovranno redigere una relazione che documenti l’assolvimento degli obblighi dell’imputato all’UEPE, che assicura le comunicazioni all’autorità giudiziaria competente, con le modalità previste dall’art. 141 ter, commi 4 e5, del Decreto Legislativo 28.luglio 1998 n. 271.

Art. 7
Risoluzione della Convenzione

Qualsiasi variazione o inosservanza delle condizioni stabilite dalla Convenzione potrà comportare la risoluzione della stessa da parte del Ministero della Giustizia o del Presidente del Tribunale da esso delegato, salve le eventuali responsabilità, a termini di legge, delle persone preposte secondo il relativo ordinamento al funzionamento dell’Ente.

L’ente potrà recedere dalla presente convenzione, prima del termine di cui all’art. 8, in caso di cessazione dell’attività.

Nell’ipotesi di cessazione parziale o totale dell’attività dell’Ente, di recesso o di risoluzione della presente convenzione, tali da rendere impossibile la prosecuzione dell’attività di lavoro, l’UEPE informa tempestivamente il giudice che ha disposto la sospensione del processo con la messa alla prova, per l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 4 comma 3 del D.M.n. 88/2015

Art. 8
Durata della Convenzione

La Convenzione avrà la durata di anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione da entrambe le parti. La Convenzione, in assenza di disdetta scritta comunicata con raccomandata a/r, a mezzo fax o a mezzo PEC, si intenderà rinnovata automaticamente di un ulteriore .

Copia della Convenzione viene inviata al Ministero della Giustizia per la pubblicazione sul sito internet del Ministero e inclusa nell’elenco degli enti convenzionati presso la cancelleria del Tribunale; viene inviata, inoltre, al Ministro della Giustizia – dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria – Direzione Generale degli Affari Penali e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Direzione Generale dell’Esecuzione Penale Esterna nonché all’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna competente.

Bolzano, lì 24/12/2020

per il Tribunale di Bolzano
La Presidente Dr.ssa Elsa Vesco

per ADA-VRS ODV, ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DEGLI ANZIANI - VERREIN FÜR RECHTE DER SENIOREN ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
FRATUCELLO MAURO

 

LANDESGERICHT BOZEN

VEREINBARUNG ÜBER DIE LEISTUNG GEMEINNÜTZIGER ARBEIT wegen BEWÄHRUNGSPROBE
(im Sinne der Art. 168 bis StGB, 464 bis StPO und 2, Abs. 1 Min.Dekr. Nr. 88 vom 8. Juni 2015)

zwischen

dem Justizministerium, das im vorliegenden Akt kraft nachstehender Vollmacht durch Dr. Elsa Vesco, Präsidentin des Landesgerichtes Bozen (im Folgenden: „das Landesgericht“), vertreten ist,

und

ADA-VRS ODV, ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DEGLI ANZIANI - VERREIN FÜR RECHTE DER SENIOREN ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO, mit Sitz in BOZEN (BZ), Nr. TURINSTR, StNr. 70/A, MwSt.-Nr. 94058830210, in der Person des gesetzlichen Vertreters, FRATUCELLO MAURO, geboren am 06.07.1956 in BOZEN (BZ), wohnhaft in BOZEN (BZ), ORAZIOST Nr. 32, StNr. FRTMRA56L06A952D (im Folgenden: „die Körperschaft“).

Vorausgeschickt, dass:

  • das Gericht, in den von Art. 168 bis StGB vorgesehenen Fällen, auf Antrag des Angeklagten – auf der Grundlage eines von der Bozner Dienststelle für den offenen Strafvollzug (von nun an Dienststelle UEPE) bereitgestellten Behandlungsplanes, der der Ausführung einer gemeinnützigen Tätigkeit untergeordnet ist – das Verfahren aussetzen und die Bewährungsprobe verfügen kann;
  • im Sinne des Art. 168 bis, Absatz 3 die gemeinnützige Tätigkeit in einer unentgeltlichen Leistung zugunsten der Allgemeinheit, mit einer, auch nicht fortlaufenden, Zeitdauer von nicht weniger als zehn Tagen besteht, die beim Staat, den Regionen, den Provinzen, den Gemeinden, den Sanitätsbetrieben oder bei den, auch internationalen, in Italien tätigen Einrichtungen oder Organisationen für die Sozial- und Gesundheitsfürsorge und die ehrenamtliche Arbeit, unter Berücksichtigung der spezifischen Kompetenzen und beruflichen Fähigkeiten des Angeklagten, zu leisten ist;
  • im Sinne der Art. 8 Gesetz Nr. 67 vom 28. April 2014 und Art. 2, Absatz 1 Min.Dekr. Nr. 88 vom 8. Juni 2015 des Justizministers die gemeinnützige unentgeltliche Tätigkeit zugunsten der Allgemeinheit wegen Bewährungsprobe auf der Grundlage von Vereinbarungen abgeleistet wird, die mit dem Justizministerium oder, in seinem Auftrag, mit dem Präsidenten des Landesgerichts abzuschließen sind, in dessen Bezirk sich die in Art. 1, Absatz 1 des Ministerialdekrets angegebenen Verwaltungen, die Einrichtungen oder die Organisationen befinden, bei welchen die gemeinnützige Arbeit abgeleistet werden kann;
  • das Justizministerium die Landesgerichtspräsidenten beauftragt hat, die in Art. 2, Absatz 1 vom Min.Dekr. 88/2015 vorgesehenen Vereinbarungen für die Leistung von gemeinnützigen Arbeiten für die im Sinne des Art. 168 bis StGB zur Bewährungsprobe zugelassenen Angeklagten abzuschließen;
  • festgestellt, dass am 09.07.2015 Prot. 1434/E/2015 die „RICHTLINIEN FÜR DIE AUSSETZUNG DES VERFAHRENS WEGEN BEWÄHRUNGSPROBE DES ANGEKLAGTEN AM GERICHTSSTAND BOZEN“ festgelegt wurden;
  • festgehalten, dass das die vorliegende Vereinbarung unterzeichnende Amt unter jene von den einschlägigen Gesetzesbestimmungen angegebenen fällt;

wird zwischen obgenannten Parteien die vorliegende Vereinbarung (im Folgenden: „die Vereinbarung“) abgeschlossen:

Art. 1
Anzahl der Zugelassenen

Die Körperschaft willigt ein, dass 1 ( EIN) Subjekte in den eigenen Einrichtungen die eigene unentgeltliche Tätigkeit zugunsten der Gemeinschaft zur Ausführung der von Art. 168 bis StGB vorgesehenen Verpflichtungen leisten.

Die Einrichtung wird in regelmäßigen Abständen die Kanzlei des Landesgerichts und die Dienststelle UEPE über die Lage der in den eigenen Sitzen verfügbaren Stellen berichten, um die Orientierungstätigkeit zu erleichtern, und wird auf Anfrage der Angeklagten und/oder der Vertrauensverteidiger die schriftliche Verfügbarkeit für die Ausführung der gemeinnützigen Arbeit unter Hinweis auf den vom Angeklagten gestellten Antrag auf Bewährungsprobe bekanntgeben.

Art. 2
Auszuübende Tätigkeiten

Die zur Aussetzung des Verfahrens auf Bewährungsprobe zugelassenen Personen werden in den Einrichtungen der Körperschaft die gemeinnützigen Arbeiten ausführen, die folgende Leistungen in den von Art. 2, Absatz 4 Min.Dekr. Nr. 88/2015 angegebenen Bereichen zum Gegenstand haben:

  • Hilfe für Senioren;
  • Transport mit dem Auto des Vereins vom Heim der älteren Person zu Kurorten, zu Physiotherapie-Zentren , zur Praxis des Hausarztes, im Raum der Stadt Bozen und zur Heimkehr des Patienten ;

Die Einrichtung beauftragt folgende Personen mit der Koordinierung der Arbeitsleistung des Angeklagten und mit der Erteilung der diesbezüglichen Anweisungen an ihn:

  • FRATUCELLO MAURO, in Eigenschaft als PRESIDENT DES VEREINS UND KOORDINATOR;
  • in Eigenschaft als (im Folgenden: „“);

Art. 3
Art und Weise der Ausübung

Die unentgeltliche Tätigkeit zum Nutzen der Allgemeinheit wird in Übereinstimmung mit den Vorgaben des Behandlungsplans und des Beschlusses über die Zulassung zur Bewährungsprobe abgeleistet werden; der Behandlungsplan wird die innerhalb der obgenannten Auflistung angegebenen Aufgaben, die die Person übernehmen wird, die Dauer und die Zeit der Ausführung obiger Tätigkeit unter Wahrung der Lebensbedürfnisse der Antragsteller, der Grundrechte und der Würde der Person bestimmen.

Die Dienststelle UEPE, die den Behandlungsplan in Zusammenarbeit mit dem Angeklagten erstellt, trägt soweit als möglich für die Vereinbarkeit der verschiedenen Bedürfnisse des Angeklagten mit denen der Körperschaft - sowohl in der Prüfungsphase als auch während der Aussetzung im Verfahren zur Bewährungsprobe, auch in Abhängigkeit von allfälligen Änderungen des Planes über die gemeinnützigen Arbeiten, die dem zuständigen Gericht zur Genehmigung vorzulegen sind - Sorge.

Nach Maßgabe der geltenden Norm ist es der Körperschaft untersagt, den mit der Ausführung der unentgeltlichen Tätigkeit zugunsten der Allgemeinheit beschäftigten Personen ein Gehalt, in irgendeiner Form, für die von ihnen ausgeführte Tätigkeit zu zahlen.

Für weitere, von der vorliegenden Vereinbarung nicht ausdrücklich vorgesehene Belange wird auf den Vorgaben des Min.Dekr. 88/2015 und der Bestimmungen über die Regelung der gemeinnützigen Arbeit der zur Aussetzung des Verfahrens wegen Bewährungsprobe zugelassenen Angeklagten verwiesen.

Art. 4
Kontrolle durch die Dienststelle
UEPE

Die Dienststelle UEPE teilt dem Angeklagten die Gewährung der Aussetzung des Verfahrens wegen Bewährungsprobe mit Angabe der zu leistenden Arbeitszeit und der Gesamtstundenzahl und des bei der Dienststelle UEPE mit dem Fall beauftragten Sozialdienstbeamten mit.

Die Körperschaft wird der zuständigen Dienststelle UEPE den Namen der mit der Koordinierung der Arbeitsleistung vonseiten des Angeklagten und mit der Erteilung der entsprechenden Anweisungen beauftragten Bezugspersonen mitteilen.

Die Bezugspersonen verpflichten sich der Dienststelle UEPE unverzüglich – auch mündlich bzw. telefonisch – die allfällige Weigerung zur Leistung der gemeinnützigen Arbeit vonseiten der zur Bewährungsprobe zugelassenen Personen und jede andere schwere Missachtung der eingegangenen Verpflichtungen zu melden. 

Sie werden außerdem rechtzeitig die Abwesenheiten und die allfälligen Verhinderungen an der Arbeitsleistung mittels Übermittlung der bei Art. 3, Absatz 6 des Ministerialdekrets angegebenen Gesundheits- oder Begleitunterlagen melden. In diesem Falle werden, im Einvernehmen zwischen den Parteien, die Bedingungen für das Aufholen der Arbeit vereinbart, die innerhalb der vom Gericht im Sinne des Art. 464 – quinquies StPO festgesetzten Frist zu leisten ist. 

Art. 5
Verbot der Honorierung – Sozialversicherungen

Die Körperschaft gewährleistet die Übereinstimmung der eigenen Sitze mit den Vorschriften über die Sicherheit und Hygiene der Arbeitsbereiche und verpflichtet sich sicherzustellen, dass die Maßnahmen getroffen werden, die notwendig sind, um, auch mittels individueller Schutzvorrichtungen, die Unversehrtheit der zur Bewährungsprobe zugelassenen Personen nach Maßgabe des gesetzesvertretenden Dekrets Nr. 81 vom 9. April 2008 zu schützen.

Der Versicherungsschutz gegen Unfälle und Berufskrankheiten, sowie die Haftpflichtversicherung der zur Bewährungsprobe zugelassenen Angeklagten hat obligatorischen Charakter und ist von der Körperschaft zu übernehmen. Die Körperschaft verpflichtet sich, beim Nationalinstitut für die Arbeitsunfallversicherung (INAIL) die Aktivierung besagten Versicherungsschutzes gemäß Rundschreiben Nr. 8 der INAIL-Generaldirektion vom 17.02.2017 zu beantragen.

Die Abgaben für den Versicherungsschutz gegen Unfälle und Berufskrankheiten, sowie für die Haftpflichtversicherung der zur Bewährungsprobe eingeführten Personen gehen zulasten der Körperschaft, die im Schadensfall für die rechtzeitigen Mitteilungen an die zuständigen Ämter Sorge trägt.

Die Körperschaft verpflichtet sich außerdem sicherzustellen, dass die Angeklagten über die therapeutische Behandlung und die Verhütungs- und Erste-Hilfe-Maßnahmen zu den gleichen Bedingungen für das eigene Personal – insofern dass diese Dienstleistungen bereits eingerichtet sind - verfügen können.

Zur Bewältigung besagter Kosten wird die Körperschaft allfällige öffentliche Finanzierungen – soweit vorgesehen – in Anspruch nehmen können.

Art. 6
Kontrollen und Bericht über die geleistete Arbeit

Die Körperschaft hat darüber zu wachen, dass der Angeklagte mit Fleiß und Genauigkeit die gemeinnützige Arbeit im Sinne des zuvor vereinbarten Programms leistet.

Die Körperschaft wird den UEPE-Beamten den Zugang zu den eigenen Sitzen ermöglichen, die mit der Kontrolltätigkeit beauftragt sind, die gewöhnlich während der Arbeitszeit erfolgen wird, und wird monatlich eine Kopie der Anwesenheiten übermitteln.

Die Körperschaft verpflichtet sich, der Kanzlei des Landesgerichts und der Dienststelle UEPE allfällige Ergänzungen oder Auswechslungen der nun angegebenen Namen rechtzeitig mitzuteilen.

Die im Sinne des Art. 2 der Vereinbarung mit der Koordinierung der Tätigkeiten vonseiten des Angeklagten beauftragten Bezugspersonen werden, am Ende des für die Aussetzung des Verfahrens wegen Bewährungsprobe vorgesehenen Zeitraums, der Dienststelle UEPE - welche die Mitteilungen an die zuständige Gerichtsbehörde sicherstellt - einen Bericht gemäß den Vorgaben von Art. 41 ter, Absatz 4 und 5 gesetzesvertr.Dekr. Nr. 271 vom 28. Juli 1998. erstatten müssen, der die Erfüllung der Verpflichtungen des Angeklagten belegt.

Art. 7
Aufhebung der Vereinbarung

Jegliche Änderung oder Missachtung der in der Vereinbarung festgelegten Bestimmungen wird die Auflösung derselben vonseiten des Justizministeriums oder des von ihm delegierten Präsidenten des Landesgerichtes zur Folge haben können, vorbehaltlich etwaiger Verantwortlichkeiten, die kraft Gesetzes jenen Personen obliegen, die gemäß entsprechender verwaltungsinterner Ordnung die Betriebsleitung der Körperschaft innehaben.

Die Körperschaft wird von der vorliegenden Vereinbarung vor der Frist gemäß Art. 8, im Falle der Tätigkeitseinstellung, zurücktreten können.

Im Falle der teilweisen oder vollständigen Tätigkeitseinstellung der Körperschaft, des Rücktritts oder der Aufhebung der vorliegenden Vereinbarung, die die Fortsetzung der Arbeitstätigkeit unmöglich machen, informiert die Dienststelle UEPE unverzüglich das Gericht, das die Aussetzung des Verfahrens wegen Bewährungsprobe verfügt hat, damit die von Art. 4, Absatz 3 Min.Dekr. Nr. 88/2015 vorgesehenen Maßnahmen veranlasst werden.

Art. 8
Dauer der Vereinbarung

Die Vereinbarung hat eine Laufzeit von 5 (fünf) Jahren ab dem Datum der Unterzeichnung seitens beider Parteien. Falls die Vereinbarung nicht schriftlich mittels Einschreibebrief mit Rückantwort, Fax oder qualifizierter elektronischer Signatur (QES) gekündigt wird, gilt sie für die Dauer von weiteren fünf Jahren als stillschweigend verlängert.

Eine Abschrift der Vereinbarung wird an das Justizministerium für die Veröffentlichung auf der Internetseite des Ministeriums übermittelt und in die Liste der konventionierten Körperschaften in der Kanzlei des Landesgerichts aufgenommen; sie wird außerdem an den Justizminister - Abteilung der Justizorganisation - Generaldirektion für Strafsachen und an die Abteilung der Strafvollzugsverwaltung - Generaldirektion für den offenen Strafvollzug sowie an die zuständige Dienststelle für den offenen Strafvollzug übermittelt.

Bozen, den 24/12/2020

Für das Landesgericht Bozen zeichnet:
Die Präsidentin Dr. Elsa Vesco

Für ADA-VRS ODV, VERREIN FÜR RECHTE DER SENIOREN ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO - ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DEGLI ANZIANI - zeichnet:
FRATUCELLO MAURO