Protocollo per la promozione Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale tra ROMA Capitale e Ministero della giustizia - 15 febbraio 2018

7 agosto 2018


MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziario del Lazio Abruzzo e Molise

Progetto “Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale"

PROTOCOLLO DI INTESA TRA:

ROMA CAPITALE

Vicesindaco e Assessore alla Crescita culturale, nella persona di Luca Bergamo;
Assessore alla Sostenibilità ambientale, nella persona di Giuseppina Montanari;
Assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale, nella persona di Laura Baldassarre;
Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi cittadini, con delega ai rapporti con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, nella persona di Daniele Frongia;
Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, nella persona di Gabriella Stramaccioni;

e

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Provveditore Regionale del Lazio, Abruzzo e Molise, nella persona di Cinzia Calandrino, d'ora avanti per brevità denominato "PRAP";
Direttore della Casa circondariale "Rebibbia N.C. Raffaele Cinotti", nella persona di Rosella Santoro;

Premesso che

Il Ministero della Giustizia, in particolare il PRAP, nel quadro degli scopi previsti dall'ordinamento penitenziario, ha avviato un programma volto a favorire il reinserimento socio lavorativo dei soggetti in espiazione di pena, attraverso la partecipazione a progetti di pubblica utilità;

il coinvolgimento diretto in attività lavorative, specificatamente in ambito di pubblica utilità, può delineare validi percorsi di sostegno per gli obiettivi sperimentali di recupero e inclusione sociale;

in tale ambito di attività, la programmazione di una serie di iniziative che coinvolgono i detenuti in un percorso di sensibilizzazione all'educazione ambientale e al rispetto del bene comune, individuano un valido strumento per acquisire consapevolezza del dovere sociale e trasmettere alla comunità un messaggio di legalità e rispetto di norme e regole, imprescindibile e necessario per il percorso di reintegrazione;

Roma Capitale, il PRAP e la Direzione della Casa circondariale "Rebibbia N.C. Raffaele Cinotti" intendono promuovere l'avvio di un progetto, articolato secondo fasi attuative progressive, che prevedono l'utilizzo di detenuti nei limiti giornalieri di 50 unità, in cui i detenuti ristretti negli istituti penitenziari della città pongano in essere attività di pubblica utilità, in particolare attraverso un intervento straordinario di pulizia e restituzione del decoro di alcuni spazi pubblici, aree verdi e piazze di Roma Capitale;

Roma Capitale, il PRAP e la Direzione della Casa circondariale "Rebibbia N.C. Raffaele Cinotti", hanno proceduto ad una analisi congiunta volta ad individuare i principali aspetti organizzativi connessi all'attuazione del progetto;

gli Assessori in epigrafe intendono, per parte propria, farsi interpreti di quanto previsto dall'ordinamento penitenziario, quale espressione del grado di civiltà di una nazione, come più volte sottolineato dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nonché esplicitato nelle Linee Programmatiche di cui alla Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 9 del 3/8;2016, impartendo precise direttive alle proprie Strutture di riferimento;

Roma Capitale, in particolare il Dipartimento Tutela Ambientale, nella piena adesione ai principi e alle finalità del progetto, intende incaricare il Servizio Giardini di dare pieno supporto tecnico e operativo all'iniziativa in collaborazione con AMA Spa per il ritiro dei sacchi derivanti dalla pulizia dei volontari;

il progetto è fondato sull'attività di "lavoro volontario e gratuito" per persone in stato di detenzione che possono usufruire dei benefici previsti dal comma 4-ter dell'art 21 L. n. 354/75, che recita, fra l'altro, "I detenuti e gli internati di norma possono essere assegnati a prestare la propria attività a titolo volontario e gratuito, tenendo conto anche delle loro specifiche professionalità e attitudini lavorative, nell'esecuzione di progetti di pubblica utilità in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni, le comunità montane, le unioni di comuni, le aziende sanitarie locali o presso enti o organizzazioni, anche internazionali, di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato";

l'utilizzo del suddetto istituto è indispensabile per avviare il progetto e verificare i risultati, anche al fine di procedere eventualmente, nel caso di esito positivo del progetto stesso, alla predisposizione di un piano più strutturato che preveda l'estensione di tale pratica;

tutto ciò premesso, le parti

CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE

Art.1 - Premessa

La premessa è parte integrante del presente protocollo di intesa.

Art. 2 - Oggetto

Roma Capitale, il PRAP e la Direzione della Casa circondariale "Rebibbia N.C. Raffaele Cinotti" intendono avviare un progetto sperimentale denominato "Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale" finalizzato al recupero e all'inclusione sociale, tramite il coinvolgimento di soggetti in espiazione di pena, da impiegarsi in attività di recupero e valorizzazione del patrimonio ambientale di aree nel territorio della Capitale.

Art. 3 - Modalità di svolgimento

Roma Capitale sarà rappresentata dal Dipartimento Tutela Ambientale, il quale si avvarrà dell'essenziale contributo tecnico e operativo del Servizio Giardini e di AMA Spa.

Roma Capitale, attraverso il Dipartimento Tutela Ambientale, predisporrà l'elenco delle aree interessate e la stima delle giornate. Nominerà un proprio Rappresentante con il compito di coordinare tutte le fasi del progetto, nonché diversi Referenti responsabili dei. siti oggetto degli interventi.

La Sovrintendenza Capitolina nominerà i propri Referenti per le aree di pertinenza.

Il PRAP e la Direzione della Casa circondariale "Rebibbia N.C. Raffaele Cinotti" nomineranno un Responsabile per l'intero progetto e un Referente per ciascun sito oggetto dell'intervento.

Roma Capitale, il PRAP e la Direzione della Casa circondariale "Rebibbia N.C. Raffaele Ci notti" concorderanno le ore di lavoro necessarie e il numero di detenuti operatori da impiegare nel progetto.

Il PRAP individuerà i detenuti operatori, ristretti presso gli Istituti del distretto territoriale di Roma, da inserire nelle attività previste dal progetto, per i quali ricorrano le condizioni di ammissione al lavoro all'esterno, ex art 21 L. n. 354/75 comma 4-ter.

Il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale coadiuverà Roma Capitale, il PRAP e la Direzione della Casa circondariale "Rebibbia N.C. Raffaele Cinotti" affinché l'inserimento dei detenuti operatori avvenga in modalità rispettose della loro dignità, attiverà tutti i percorsi necessari per rafforzare l'opportunità del loro inserimento lavorativo al termine del progetto.

Art. 4 - Gestione operativa

La Direzione della Casa circondariale "Rebibbia N.C. Raffaele Cinotti" dovrà assicurare la selezione, la disponibilità dei detenuti operatori, nonché il loro avvio ai luoghi d'intervento per l'effettuazione delle prestazioni nei turni programmati provvedendo, se necessario, alla sostituzione di quelli eventualmente indisponibili o che abbiano espiato la pena. Provvederà, inoltre, alla fornitura giornaliera del pasto per i detenuti impiegati nelle varie aree interessate.

I referenti di Roma Capitale dei siti oggetto dell'intervento forniranno ai detenuti operatori le indicazioni necessarie a compiere giornalmente il proprio lavoro, sovraintenderanno alla attività avendo cura, di verificare che siano rispettati gli orari previsti ed eseguiti gli interventi secondo le modalità e le istruzioni indicate.

La Sovrintendenza Capitolina vigilerà con proprio personale con competenze specifiche sulle aree storiche e archeologiche.

III Dipartimento Tutela Ambientale si occuperà della formazione in favore dei detenuti operatori tramite personale qualificato, fornirà le idonee direttive circa le modalità attuative del progetto (es. educazione l ambientale, sicurezza dei lavoratori D.Lgs. 81/08, utilizzo attrezzature, ecc.), fornirà gli eventuali D.P.1. I necessari (es. guanti, scarpe, ecc.) e le attrezzature di lavoro (es. rastrelli, ecc.), a completamento delle

attività provvederà a dare indicazioni ad AMA Spa per la raccolta ed il trasporto a destinazione finale dei materiali e rifiuti raccolti.

Le modalità operative indispensabili per la più efficace attuazione degli interventi, saranno analiticamente indicate con successivo Disciplinare, predisposto e approvato dal Dipartimento Tutela Ambientale, quale struttura di riferimento per la predisposizione dei successivi atti utili e necessari a dare attuazione al presente Protocollo d'Intesa.

Art. 5 - Durata

La durata del Progetto è stabilita in 180 giorni a partire dalla data della stipula del presente Protocollo di intesa.

Il Progetto è estendibile per ulteriori 12 mesi, valutando l'opportunità di modifiche o integrazioni in I itinere al predetto Disciplinare.

Letto, confermato e sottoscritto il 15 febbraio 2018

Per ROMA CAPITALE

  • Vicesindaco e Assessore alla Crescita culturale Luca Bergamo
  • Assessore alla Sostenibilità Ambientale Giuseppina Montanari
  • Assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale Laura Baldassarre
  • Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi cittadini, con delega ai rapporti con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Daniele Frongia
  • Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Gabriella Stramaccioni

Per il MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

  • Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Provveditore Regionale del Lazio, Abruzzo e Molise Cinzia Calandrino
  • Direttore della Casa circondariale "Rebibbia N,C. Raffaele Cinotti" Rosena Santoro