Protocollo tra Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria della Puglia e l'Associazione "i Presidi del Libro" - 26 gennaio 2016

26 gennaio 2016

DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
PROVVEDITORATO REGIONALE PER LA PUGLIA

e

ASSOCIAZIONE I PRESIDI DEL LIBRO
BARI

PROTOCOLLO D’INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA LETTURA E DELLE ATTIVITÀ DI BIBLIOTECA NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI DELLA PUGLIA

Il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato Regionale rappresentato dal Provveditore regionale dott. Giuseppe Martone
L’Associazione  “I Presidi del Libro”,  rappresentata dal legale rappresentante dott. Paolo Comentale

VISTI

  • l’art. 27, terzo comma, della Costituzione italiana, che sancisce la finalità rieducativa della pena;
  • gli articoli 12 e 19 della L. 26 luglio 1975 n. 354 (“Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”), che prevedono esplicitamente la presenza di una biblioteca in ogni Istituto penitenziario;
  • l’art. 21 del D.P.R. 30 giugno 2000 n. 230 (“Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”), in virtù del quale la biblioteca deve essere costituita da libri e periodici scelti secondo criteri che garantiscano una equilibrata rappresentazione del pluralismo culturale esistente nella società, assicurando ai soggetti in esecuzione di pena un agevole accesso alle pubblicazioni presenti in biblioteca, oltre alla possibilità di consultare altre pubblicazioni mediante l’attuazione di specifiche intese con biblioteche e centri di lettura pubblici;

RICHIAMATI

  • la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata il 7 dicembre del 2000;
  • la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Educazione e la Formazione ai diritti umani adottata il 23 marzo 2011;
  • il rapporto ”Education in prison”, approvato dal Consiglio d’Europa (Strasburgo, 1990), dove si raccomanda che la biblioteca carceraria debba funzionare secondo gli stessi standard professionali delle altre biblioteche della comunità e che  venga incontro ad interessi e necessità di una popolazione differenziata dal punto di vista culturale, offra libero accesso ai detenuti e fornisca una gamma di attività legate all’alfabetizzazione e alla lettura;
  • la Risoluzione del Parlamento Europeo 15 dicembre 2011 n. 2897, con la quale il Parlamento europeo ha sollecitato gli Stati membri ad adottare urgenti misure per garantire che siano rispettati e tutelati i diritti fondamentali dei detenuti, in particolare i diritti delle persone vulnerabili;

RICHIAMATI INOLTRE

  • il Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche del 1994, laddove recita “Servizi e materiali specifici devono essere fomiti a quegli utenti che, per qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari, per esempio le minoranze linguistiche, le persone disabili, ricoverate in ospedale, detenute nelle carceri”;
  • la Carta del lettore (1994) formulata dall’International Book Committee e dalla Intemational Publishers Associations e pubblicata dall’Unesco, che sostiene che “leggere è un diritto universale”
  • le linee guida International Federation of Libraries Associations and Institutions (IFLA) per le Biblioteche in Carcere del 2005, dove si afferma che le biblioteche carcerarie debbano emulare il modello della biblioteca pubblica fornendo, in aggiunta, risorse per i programmi educativi e riabilitativi del carcere;

DATO ATTO

  1. che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, anche per il tramite delle articolazioni periferiche regionali, promuove interventi trattamentali finalizzati al reinserimento sociale della popolazione in esecuzione di pena, altresì attraverso la realizzazione di progetti ed iniziative volte a favorire la promozione umana e culturale dei soggetti reclusi;
  2. che deve essere incentivata la partecipazione delle componenti pubbliche, private e del privato sociale più qualificate, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi istituzionali nei contesti regionali e comunali;
  3. che il diritto alla lettura e l’accesso all’informazione costituiscono aspetti fondamentali e non rinunciabili nei programmi di trattamento e di reinserimento sociale delle persone in esecuzione di pena, quali elementi in grado di supportare il percorso di crescita personale e culturale finalizzato alla piena realizzazione di sé nei diversi ambiti di vita (famiglia, lavoro, contesto sociale);
  4. che il diritto alla lettura è opportuno sia adeguatamente supportato  prevedendo in modo strutturato una specifica concordata programmazione  afferente ad iniziative culturali e di promozione della lettura che in un’ottica di “ sistema” ne  conferiscano continuità ed il relativo potenziamento nell’ambito del funzionamento dei servizi delle biblioteche intramurarie di tutti gli istituti penitenziari della Puglia;
  5. della disponibilità offerta dall’Associazione “I Presidi del libro”, con sede in Bari presso la Biblioteca  Santa Teresa dei Maschi – Strada Lamberti , n. 3,  relativa alla promozione della lettura quale indispensabile strumento di crescita culturale e civile negli istituti penitenziari della Regione Puglia ed in considerazione della proficua esperienza già  attuata presso l’Istituto penitenziario di Trani, nonché trattandosi di Associazione presente in modo articolato in diversi presidi sul territorio regionale anche limitrofi alle sedi degli Istituti;
  6. che la citata Associazione organizza attività di formazione ed elevazione professionale dirette sia agli occupati che ai disoccupati, utilizzando proprie risorse umane e proprie strutture;
  7. considerate le attribuzioni istituzionali del Provveditorato Regionale che per i detenuti e gli internati afferiscono, tra l’altro, alle attività di impulso nell’attuazione di indirizzi e direttive del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, di programmazione e raccordo delle iniziative ed esperienze nell’ambito del trattamento intramurale e di coordinamento delle attività culturali e ricreative;
  8. che le parti ritengono fondamentale promuovere, attraverso la lettura, il valore della cultura per la legalità come strumento per il recupero sociale delle persone sottoposte ad esecuzione di pena sostenendo e rendendo efficace e costante il servizio delle biblioteche intramurarie;

tutto ció premesso

convengono e stipulano quanto segue:

Art. 1 - Oggetto dell’accordo

  1. Il presente accordo ha come oggetto la promozione della lettura nell’ambito del servizio di biblioteca all’interno degli Istituti penitenziari della Regione.

Art. 2 - Destinatari

  1. Il presente accordo ha, quali destinatari gli istituti penitenziari della Puglia, nell’ambito della competenza organizzativa di ciascuna direzione ed è diretto a potenziare le attività utili a conseguire l’obiettivo per il quale le biblioteche, nel quadro degli interventi trattamentali attuati negli istituti penitenziari, svolgono la funzione di centro informativo e di supporto all’apprendimento della comunità penitenziaria, garantendo, compatibilmente con il regime detentivo cui sono individualmente sottoposti i soggetti reclusi, ai propri  utenti un accesso ampio e qualificato alla conoscenza, all’informazione e alla cultura, senza  distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale.

Art. 3 - Attività

Al fine di supportare  le funzioni del servizio bibliotecario penitenziario il presente accordo, nell’ambito delle azioni che saranno concordate con ogni direzione, secondo lo specifico fabbisogno degli istituti, e dirette a costituire un presidio di promozione e sviluppo della lettura e della cultura con particolare riguardo alla promozione della legalità, intende favorire interventi nell’ambito:

  1. dell’accesso al patrimonio librario anche multimediale da parte dei detenuti, attraverso appositi sistemi di consultazione informatizzata ove in grado di rispettare le misure di sicurezza  individuate con i singoli Istituti penitenziari;
  2. del progressivo incremento del patrimonio librario e multimediale, tenendo conto della composizione della popolazione detenuta e dei suoi bisogni di lettura e apprendimento, con l’eventuale concorso degli enti territoriali e attraverso iniziative congiunte di sensibilizzazione delle varie componenti della filiera del libro a livello locale e nazionale;
  3. della valorizzazione degli aspetti  afferenti alla promozione della legalità anche in relazione alla multiculturalità delle etnie presenti negli Istituti penitenziari, attraverso la promozione e diffusione di testi di autori stranieri in lingua originale e bilingue;
  4. di eventuali iniziative di  formazione professionale dei detenuti incaricati della conduzione del servizio bibliotecario interno, attraverso interventi realizzati con il possibile concorso degli enti del territorio;
  5. della realizzazione, in un’ottica di presidio permanente, di iniziative culturali quali presentazione di libri attraverso incontri con l’autore, seminari su specifiche tematiche, dibattiti con personalità della cultura, di progetti che declinino il valore della lettura nelle sue diverse espressioni ( cinematografica, teatrale, attività laboratoriali, manuali ecc…) in attuazione degli obiettivi del Programma territoriale Unitario Regionale del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e dei Progetti d’Istituto delle Direzioni penitenziarie, da ricondursi nello specifico ambito della promozione della legalità.

Art. 4 - Soggetti attuatori

  1. Nell’ambito degli accordi intrapresi con ciascuna direzione per l’attuazione delle iniziative   oggetto di specifica programmazione, le persone appartenenti ed individuate dall’Associazione faranno ingresso negli Istituti penitenziari ai sensi dell’art. 17 o dell’art. 78 del vigente Ordinamento penitenziario.
  2. L’Associazione garantirà alle direzioni l’ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge in ordine alle garanzie assicurative contro gli infortuni e per la responsabilità civile per le risorse umane dell’Associazione o da questa individuate ed  impegnate  nell’attuazione delle attività oggetto del presente protocollo e che opereranno nell’ambito degli accordi/convenzioni che da esso deriveranno nelle strutture penitenziarie della regione.

Art. 5 - Finanziamenti e oneri

  1. Le iniziative derivanti dal presente protocollo non devono prevedere oneri a carico dell’Amministrazione penitenziaria
  2. I soggetti firmatari del presente protocollo verificheranno la possibilità di partecipazione a bandi di finanziamento pubblici o privati ove siano eventualmente individuate specifiche risorse necessarie alla realizzazione di iniziative.

Art. 6 - Comitato attuativo

  1. Al fine di indirizzare, coordinare e monitorare le iniziative che saranno poste in essere per la realizzazione degli obiettivi indicati nel presente accordo o per l’esame di eventuali proposte di integrazione al presente Protocollo d’intenti,  è costituito un Comitato attuativo al quale partecipa un rappresentante del Provveditorato Regionale.
  2. La partecipazione al Comitato è a titolo gratuito e senza alcun onere per i soggetti firmatari.

Art. 7 - Durata, rinnovi e recesso

  1. Il presente protocollo ha durata biennale a decorrere dalla data di sottoscrizione.
  2. E’ ammessa la facoltà di recesso, da esercitare mediante comunicazione avente valore legale tra i citati sottoscrittori, garantendo, salve intervenute esigenze di prevenzione dell’ordine e della sicurezza rilevate dalla singola direzione, il completamento delle eventuali iniziative già poste in essere.

Bari, lì 26 gennaio 2016

Il legale rappresentante dell’Associazione “I Presidi del Libro “
Paolo Comentale

Il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Puglia
Giuseppe Martone