Protocollo d'intesa per favorire l’accesso di Mediatori culturali e di Ministri di Culto negli istituti penitenziari - 5 novembre 2015

5 novembre 2015

Procollo d'intesa

tra

il Ministero della giustizia
Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria

e

L'Unione delle Comunità ed Organizzazioni islamiche in Italia
(U.CO.II.)

 

Il Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e l’Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia,

PREMESSO CHE

II Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, attesa la forte presenza di detenuti musulmani, intenderebbe avviare una collaborazione con le comunità islamiche esterne al fine di favorire l’accesso di Mediatori Culturali e Imam. Infatti, secondo quanto rilevato dal Dipartimento, i detenuti provenienti da Paesi tradizionalmente di fede musulmana sono oltre 10.000, distribuiti principalmente negli Istituti del Nord. Tuttavia, nella quasi totalità degli Istituti di Pena si registrano incontri di preghiera, infatti ben 52 istituti dispongono di un locale adibito a sala preghiera, mentre in 132 il culto è esercitato nelle stanze detentive o in locali occasionali a causa delle carenze strutturali. A fronte di questo dato si è riscontra un’esigua presenza della comunità esterna, atteso che accedono solo 9 soggetti che rivestono la figura di Imam e 14 mediatori culturali.

OSSERVATO CHE

si è rilevato un forte tasso di autolesionismo da parte dei detenuti stranieri in particolare provenienti dall’area del Maghreb, dovuti principalmente ad una mancanza di riferimenti in carcere ed all'esterno;

CONSIDERATO CHE

l’Amministrazione riconosce e tutela la libertà di culto nel rispetto della sicurezza ed evitando strumentalizzazioni, e stante l'interesse dell’U.CO.I.I. di modificare il modo di interpretare la fede in carcere fornendo un valido sostegno religioso e morale ai ristretti provenienti da paesi tradizionalmente di fede islamica attraverso l’acceso negli Istituti di Pena di persone adeguatamente preparate.

CONVENGONO QUANTO SEGUE

Articolo 1

L'Amministrazione fornirà la lista degli istituti penitenziari maggiormente interessati dalla presenza di detenuti di fede musulmana, predisposta dall’Ufficio per l'Attività Ispettiva e del Controllo nell’ambito dell'annuale monitoraggio sulle moschee negli Istituti di Pena.

Articolo 2

L’U.CO.I.I. fornirà una lista di persone che sarebbero interessate a prestare la propria opera di volontario nelle carceri, in qualità di Ministri di culto (Imam) e Mediatori Interculturali, ai sensi degli articoli 17 O.P. e 35 R.E. e su cui l’Amministrazione Penitenziaria effettuerà i dovuti controlli per le necessarie autorizzazioni all'ingresso.

Articolo 3

In una prima fase, che durerà sei mesi, sarà avviata una sperimentazione in otto Istituti di Pena, individuati in separati accordi, in base alla forte presenza dei detenuti in argomento e dei locali adibiti a moschee e dove i volontari potranno fare accesso.

Articolo 4

In questo periodo gli Istituti riceveranno disposizioni dall’Amministrazione centrale per avviare una stretta collaborazione con tali figure, al fine di fornire una formazione pratica, relazionando periodicamente sull’andamento del progetto.

Articolo 5

Al termine della sperimentazione, le parti, sulla base delle osservazioni e dell’esito positivo del progetto, valuteranno l'estensione graduale a tutti gli Istituti di Pena interessati dalla presenza di tali detenuti. Inoltre, l'Amministrazione penitenziaria, si impegnerà alla stipula di convenzioni con Università o Enti di Formazione per la formazione di quei volontari che avranno assicurato una presenza continuativa e capacità, sentito anche il parere dell’U.CO.II.

Articolo 6

Le parti si impegnano a far si che il presente atto costituisca l’avvio di una collaborazione tra gli Enti firmatari e che possa accrescersi con ulteriori accordi bilaterali collegati al protocollo.

Articolo 7

Il presente Protocollo d'Intesa entrerà in vigore dalla data di sottoscrizione ed avrà una durata di due anni, rinnovabili attraverso l'adozione di formale provvedimento.

Fatto in Roma, il 5 novembre 2015

U.CO.II.
Il Presidente
Izzedin Elzir

Ministero della Giustizia
Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria
Il Capo del Dipartimento
Santi Consolo