Osservazione e trattamento

aggiornamento: 10 febbraio 2022

Nel sistema penitenziario nato dalla riforma del 1975 l'osservazione scientifica della personalità rappresenta il metodo attraverso cui l'Amministrazione deve favorire il reinserimento sociale dei condannati, mediante la rimozione delle cause di disadattamento sociale ritenute alla base della devianza criminale, secondo la definizione dell'art. 13 della legge 26 luglio 1975 n. 354 (ordinamento penitenziario).

L'osservazione è svolta, secondo quanto disposto dall'art. 28 D.P.R.30.6.2000 n. 230 (regolamento di esecuzione) dall’équipe di osservazione, composta da personale dipendente dell'amministrazione: funzionari giuridico pedagogici, funzionari di servizio sociale, personale di polizia penitenziaria e, se necessario, anche dai professionisti indicati nell'art. 80 dell'ordinamento penitenziario: esperti di psicologia, servizio sociale, pedagogia, psichiatria e criminologia clinica, sotto il coordinamento e la responsabilità del direttore dell'istituto.

L' art. 27 del regolamento di esecuzione precisa la metodologia da seguire in sede di osservazione, comprendente

  • acquisizioni documentali di dati giudiziari e penitenziari, clinici, psicologici e sociali
  • svolgimento di colloqui con il soggetto sottoposto ad osservazione sulla base dei dati acquisiti, finalizzati a stimolare il processo di c.d. revisione critica, cioè una riflessione sulle condotte antigiuridiche poste in essere, sulle motivazioni e sulle conseguenze negative delle stesse per l'interessato medesimo e sulle possibili azioni di riparazione delle conseguenze del reato, incluso il risarcimento dovuto alla persona offesa.

L'Osservazione è compiuta all'inizio dell'esecuzione della pena e proseguita nel corso di essa per registrare l'evoluzione della personalità del detenuto o internato in rapporto al suo grado di adesione alle offerte trattamentali.

L’équipe di osservazione, formata dai soggetti indicati dall'art. 29, comma 2, si riunisce per redigere la relazione di sintesi dell'osservazione scientifica della personalità contenente una proposta di programma trattamento che dovrà essere approvata con decreto dal magistrato di sorveglianza.
Il programma di trattamento consiste nell’insieme degli interventi rieducativi che gli operatori penitenziari propongono di attuare nei confronti del condannato o internato nel corso dell'esecuzione della pena.
Dall’ équipe di osservazione, si distingue il Gruppo di Osservazione e Trattamento (G.O.T.), definito dalla circolare 9 ottobre 2003 sulle Aree educative. Rispetto all’équipe, il G.O.T. è un “gruppo allargato” di cui fanno parte o possono essere chiamati a far parte, con il coordinamento del funzionario giuridico pedagogico, tutti coloro che (oltre ai componenti dell’équipe) interagiscono con il detenuto o che collaborano al trattamento dello stesso (personale di polizia penitenziaria, insegnanti, volontari, ecc.).
Il G.O.T. si riunisce periodicamente – sempre coordinato dal responsabile dell’area educativa – sia prima che dopo l’osservazione, per verifiche ed aggiornamenti sulla situazione del detenuto.

Struttura di riferimento