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Nota 25 febbraio 2020 - Ulteriori indicazioni per la prevenzione del contagio da coronavirus - GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITÀ

25 febbraio 2020

Ministero della Giustizia

DIPARTIMENTO PER LA GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITÀ

UFFICIO DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO

Ai Sigg.ri Dirigenti C.G.M.
Ai Sigg.ri Dirigenti U.I.E.P.E.
LORO SEDI

e p.c.

Agli On.li Sottosegretari
AI Sig. Capo di Gabinetto
Alla Segreteria dell’On. Ministro
Al Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute
o private della libertà personale
Ai Sig.ri Capi Dipartmento
Alle OO.SS.
LORO SEDI

OGGETTO: ULTERIORI INDICAZIONI URGENTI PER LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DA CORONAVIRUS.

Di seguito alla nota prot. n. 11215.U del 22/02/2020, le cui disposizioni si intendono qui integralmente confermate, si richiama la puntuale osservanza di quanto disposto dal Decreto Legge 23/02/2020, n. 6, dal DPCM 23/02/2020 attuativo del predetto Decreto Legge e dalle ordinanze emesse dalle Autorità competenti in materia.

A tal fine, si ritiene opportuno impartire le seguenti indicazioni:

  1. Deve prioritariamente essere richiamato il personale tutto a conformarsi a comportamenti fondati sulla conoscenza del fenomeno e sulle adeguate misure di profilassi, con invito all’acquisizione di informazioni da fonti istituzionali e comunque attendibili;
  2. Dovrà essere assicurata una adeguata azione di informazione sulle cautele da adottare e sulle modalità di contagio, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute e dal WHO, attraverso l’affissione nelle bacheche e nelle aree comuni delle diverse sedi di avvisi (laddove necessario plurilingua) e la diffusione dei vademecum tematici. I comandanti del Reparto e i Coordinatori organizzeranno periodiche conferenze di servizio informando il personale sugli atti e disposizioni amministrative che forniscono informazioni e disposizioni in materia, ribadendo le stesse in almeno tre conferenze consecutive al fine di rendere edotto tutto il personale sottoposto a turnazioni;
  3. I datori di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008, per ogni sede, dovranno concordare con il Medico competente ed il Servizio di protezione e prevenzione le opportune misure di tutela e sorveglianza sanitaria ad integrazione di quelle vigenti, anche con riferimento alla necessità di utilizzo dei più appropriati DPI. Laddove necessario, le Direzioni procederanno all’acquisto dei DPI occorrenti in via d’urgenza. Questo Dipartimento si sta al contempo attivando per acquisire i suddetti presidi, con priorità per le aree maggiormente interessate, per il tramite del Comitato Operativo della Protezione Civile;
  4. Dovrà essere assicurata ampia informazione al personale sulle disposizioni impartite e sulle misure di prevenzione e protezione adottate, d’intesa con il Medico competente;
  5. I dispositivi di protezione individuale (DPI) a seguito di approvvigionamento dovranno essere resi disponibili soprattutto per il personale che svolge servizi operativi o attività che possono comportare esposizione diretta al contagio;
  6. I DPI utilizzati dovranno essere smaltiti secondo le disposizioni normative vigenti, direttamente da ciascun utilizzatore, senza alcun loro passaggio nelle mani di altro soggetto o persona;
  7. Per quanto riguarda i contatti con l’utenza e più in generale con l’esterno, dovranno essere privilegiati, ogniqualvolta possibile, i sistemi di comunicazione telefonica, di videoconferenza e via e-mail, comunque sostitutivi del contatto faccia a faccia nello stesso ambiente chiuso;
  8. Dovranno essere regolamentate le modalità di accesso del pubblico alle sedi dell’Amministrazione, in modo da evitare assembramenti, provvedendo a rimodulare gli orari ed a scaglionare gli accessi;
  9. Particolare attenzione e scrupolo dovranno essere dedicati ai posti di servizio che per loro natura sono considerati di “Front-office”. Il personale ivi in servizio dovrà adottare le consuete misure di sicurezza, secondo le indicazioni del Medico competente. I visitatori dovranno essere sensibilizzati ad un comportamento auto responsabile, dichiarando preliminarmente la propria provenienza. Qualora un visitatore dichiari di provenire o aver soggiornato negli ultimi quattordici giorni in territori nazionali sottoposti a misure di quarantena e di aver avuto contatti con persone affette da COVID19, dovrà essere interdetto l’ingresso nei servizi dell’Amministrazione, con invito al visitatore a comunicare la propria situazione alle Autorità competenti ai sensi dell’art. 2 del DPCM 23/02/2020;
  10. Laddove necessario, potranno essere adottati, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, provvedimenti volti a limitare o procrastinare, qualora possibile, l’accesso dall’esterno e i servizi fuori sede;
  11. Le direzioni, inoltre, sono tenute a seguire le indicazioni diffuse dal Ministero della Salute e relative alla salubrità degli ambienti di lavoro e alla tutela della salute del personale. Sarà necessario assicurare la frequente areazione di tutti i siti e curare la consueta pulizia e disinfezione degli ambienti.
  12. Per quanto riguarda le collaborazioni con le comunità del privato sociale:
    1. I responsabili delle comunità dovranno essere invitati a prendere immediato contatto con le competenti Autorità sanitarie per l’adozione delle opportune misure di prevenzione e protezione;
    2. I responsabili delle comunità dovranno assicurare ampia informazione al proprio personale sulle disposizioni impartite dalle Autorità sanitarie e amministrative e sulle misure di prevenzione e protezione adottate; dovranno altresì assicurare ai giovani ospiti una puntuale informazione sulle misure di igiene e prevenzione previste dalle indicazioni diffuse dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità;
    3. Laddove se ne presentasse l’esigenza, gli eventuali trasferimenti intracomunitari di minori/giovani adulti dovranno essere valutati sulla base delle disposizioni impartite dalle ordinanze operanti nei territori ove sono ubicate le strutture di partenza e di destinazione;
  13. Per quanto riguarda i servizi residenziali dell’Amministrazione (IPM, CPA e Comunità Ministeriali):
    1. Oltre alle indicazioni del Medico competente, si dovrà altresì coinvolgere il direttore generale dell'azienda unità sanitaria locale ai sensi del comma 13 dell’art. 11 della legge 354/75 in materia di adeguatezza delle misure di profilassi contro le malattie infettive e le condizioni igieniche e sanitarie delle strutture, con particolare riferimento alle misure e procedure relative al triage, ad eventuali prelievi e trattamenti, alle eventuali misure di isolamento e di sorveglianza sanitaria;
    2. Dovranno essere adottate con particolare scrupolo le disposizioni previste dagli articoli 6 e 8 della legge 354/75 e dal relativo regolamento di esecuzione in termini di igiene salubrità ed aerazione dei luoghi comuni e di pernottamento e di tutti quei luoghi in cui siano stati presenti un gruppo di persone per un tempo considerevole (aule scolastiche, laboratori, sale riunioni, sale colloqui, sale per attesa dei familiari che si recano a colloquio, palestre, teatri/cinema, ecc.)
    3. Le attività trattamentali potranno continuare ad avere corso rimettendo l’eventuale sospensione al prudente apprezzamento delle Direzioni in accordo con il medico competente e le autorità sanitarie locali. Le medesime disposizioni di aerazione ed igienizzazione dei locali valgono anche per i luoghi destinati allo svolgimento delle attività
    4. Al fine di limitare eventuali tensioni tra i minori/giovani adulti e preoccupazioni tra il personale tutto, è indicato che le Direzioni delle strutture residenziali concordino con le ASL incontri tra esperti della materia, personale e minori/giovani, al fine di evitare allarmismi, paura e disinformazione sull’argomento.
    5. I CPA e gli IPM chiederanno alle locali Prefetture di impartire direttive alle Forze di Polizia al fine di limitare gli accessi dalla libertà esclusivamente agli orari in cui è presente il medico in Istituto;
    6. Particolare attenzione dovrà essere dedicata al controllo sui detenuti che hanno accesso dall’esterno (cc.dd. nuovi giunti): per costoro sarà opportuno eseguire uno specifico preliminare monitoraggio. Sul punto si segnala che la Protezione civile ha offerto la propria disponibilità, con priorità per le strutture detentive ubicate nelle aree maggiormente interessate, a fornire sistemi di rapida installazione (piccole tensostrutture), da impiegare per le funzioni di pre-triage, all’interno delle quali il personale sanitario competente potrà effettuare tutti i necessari accertamenti preventivi. Si provvederà ad effettuare, di concerto con codeste Direzioni, una mirata ricognizione per ricostruire il fabbisogno effettivo (in termini numerici) delle strutture mobili da installare presso gli IIPPMM, per la successiva richiesta da avanzare al Comitato Operativo della Protezione Civile;
    7. Laddove possibile, sino alla visita medica di primo ingresso che dovrà comunque essere effettuata nei tempi più brevi possibili, le Direzioni degli IPM e delle Comunità ministeriali assegneranno i ragazzi in stanze singole, con fruizione separata degli spazi comuni;
    8. Per ogni IPM, dovrà essere individuato, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria competente, uno spazio ove collocare i detenuti per consentire l’eventuale fase di isolamento sanitario dei casi di sospetto contagio.
    9. Laddove possibile, le Direzioni dei CPA assegneranno i ragazzi in attesa di udienza di convalida in stanze singole, con fruizione alternata degli spazi comuni.
  14. Per quanto riguarda il servizio di traduzione detenuti:
    1. Si pone l’attenzione affinché la certificazione sanitaria di cui all’art. 83, comma 2 del D.P.R. 230/00 sia redatta con requisito di attualità, prima di procedere alla traduzione del soggetto detenuto;
    2. In caso di traduzione gli automezzi dovranno essere abbondantemente areati prima di iniziare il viaggio. Qualora prescritto dall’Autorità sanitaria competente o dal Medico competente gli automezzi dovranno essere sempre sottoposti a disinfezione mediante disinfettanti e detergenti sanitari. Ogni automezzo dovrà essere dotato dei DPI per il personale di scorta e di un kit di disinfezione sanitario per uso esterno delle mani e di confezioni di fazzoletti di carta monouso.
    3. Tutti i mezzi di coercizione fisica in uso , sia di Reparto che in dotazione individuale, dovranno essere disinfettati prima e dopo il loro utilizzo mediante disinfettanti e detergenti sanitari.
    4. Per le traduzioni riguardanti motivi di giustizia, le direzioni interessate concorderanno con gli organi giudiziari competenti le modalità di esecuzione delle stesse.

Si raccomanda nuovamente di predisporre le azioni necessarie ad assicurare l’osservanza delle indicazioni, rispettivamente diffuse dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, continuamente aggiornate e disponibili sui seguenti indirizzi web:

  1. www.salute.gov.it
  2. https://www.who.int/

Si allegano alla presente:

  • circolare 000543-22-02-2020 del Ministero della Salute - Direzione Generale della prevenzione Sanitaria - Ufficio V Malattie Trasmissibili e profilassi internazionali, già inoltrata per le vie brevi, ai fini della massima diffusione;
  • pieghevole del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità “Nuovo coronavirus. Dieci comportamenti da seguire”.

Come già disposto, ogni informazione ritenuta di rilievo dovrà essere tempestivamente comunicata alla Segreteria di Sicurezza tramite il numero telefonico 06-68188423 con le modalità già in atto per gli “eventi critici”. Tale canale di comunicazione non è deputato a rilasciare chiarimenti o informazioni, ma solo a registrare gli eventi e le circostanze rappresentate.
Si raccomanda di attenersi alla definizione di “caso sospetto” e di “contatto stretto” definita dalle linee guida del Ministero della Salute.

Le SS.LL. assicureranno massima diffusione alla presente e conformeranno le proprie disposizioni alle presenti indicazioni, provvedendo ad informare, per quanto di competenza le AA.GG di riferimento.

Roma, 25 febbraio 2020

Il Capo del Dipartimento
Gemma Tuccillo