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Decreto 8 maggio 2015 - Costituzione Comitato di esperti per lo svolgimento della consultazione pubblica sulla esecuzione della pena denominata "Stati Generali sulla esecuzione penale"

8 maggio 2015

Il Ministro della Giustizia

RITENUTO che il Governo ha presentato il disegno di legge delega 2798, all’esame della Commissione Giustizia della Camera, per la riforma dell’ordinamento penitenziario;

RITENUTO che a seguito della condanna dell’Italia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nel cosiddetto caso Torreggiani, per violazione dell’art. 3 della convenzione, sono state introdotte misure normative che hanno prodotto una sensibile riduzione del problema del sovraffollamento e che, tuttavia, permane l’esigenza di complessiva rivisitazione del sistema della esecuzione della pena con l’obiettivo di rendere il più possibile concreto il principio contenuto nell’art.27 comma 3 della Costituzione, riempiendo di senso e di contenuti il tempo della pena, nell’ottica del recupero e del reinserimento sociale del condannato;

RITENUTO che appare indispensabile, per orientare, sia le scelte in materia di riforma normativa, sia per tutte le iniziative di tipo organizzativo ed amministrativo, procedere ad una consultazione, il più possibile ampia, che raccolga la voce di tutti i soggetti a vario titolo sono coinvolti nel complessivo sistema della esecuzione penale;

RITENUTO che a tale scopo è necessario avvalersi di un comitato di esperti che per la complessità del lavoro che dovrà svolgere sarà costantemente affiancato da un gruppo di supporto, organizzativo e logistico, già costituito con provvedimento del Capo di Gabinetto del 22 aprile 2015 e che è necessario prevedere l’ausilio di una segreteria tecnica;

DECRETA

Art. 1

E' costituito presso l'Ufficio di Gabinetto del Ministero della Giustizia un Comitato di esperti incaricato di predisporre le linee di azione per lo svolgimento della consultazione pubblica sulla esecuzione della pena denominata “Stati Generali sulla esecuzione penale. In particolare il comitato di esperti:

  1. propone al Ministro le tematiche da affrontare attraverso l’istituzione di specifici tavoli di lavoro indicando i componenti e uno o più coordinatori;
  2. indica ai tavoli di lavoro le specifiche questioni da affrontare e seleziona, attraverso il gruppo di supporto già istituito presso il Gabinetto, il materiale documentale da distribuire ai componenti
    di ciascun tavolo tematico;
  3. individua gli opportuni strumenti di coordinamento con i tavoli tematici e ne segue costantemente i lavori;
  4. individua, anche tramite il gruppo di supporto, gli strumenti per raccogliere proposte ed indicazioni da soggetti o organizzazioni non indicati come componenti dei tavoli tematici di lavoro. A tal fine può sottoporre all’Ufficio di Gabinetto l’esigenza di procedere a specifiche audizioni;
  5. riceve le relazioni conclusive dai tavoli tematici e propone al Ministro, al termine della consultazione, le linee programmatiche di azione di tipo legislativo ed organizzativo;

Art. 2

Il Comitato è così composto:
Prof. Glauco Giostra - Professore ordinario di procedura penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza, con funzioni di coordinatore;

  • Prof. Mauro Palma - Consigliere del Ministro della Giustizia per le tematiche sociali e della devianza;
  • Prof. Vladimiro Zagrebelsky - Già giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo;
  • Prof. Franco Della Casa - Professore ordinario di diritto penitenziario presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Genova;
  • Prof. Realino Marra - Professore ordinario di Filosofia del diritto e di Sociologia del diritto delle professioni legali, di Filosofie della pena e di Sociologia giuridica e della devianza nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Genova;
    (il prof. Marra rassegna le proprie dimissioni il 13 maggio 2015)
  • Dott.ssa Luisa Prodi - Presidente del SEAC – Coordinamento Enti e Associazioni del Volontariato Penitenziario;
  • Prof.ssa Francesca Zuccari - Docente di Servizio Sociale presso l’Università LUMSA di Roma – Responsabile della Mensa sociale della Comunità di Sant’Egidio;
  • Prof. Marco Ruotolo - Professore ordinario di Diritto costituzionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Roma Tre;
  • Don Luigi Ciotti - Libera - Associazione, nomi e numeri contro le mafie.

Art. 3

Ai fini dello svolgimento dei propri compiti il Comitato si avvale del gruppo di supporto già nominato con provvedimento del Capo di Gabinetto

Art. 4

Partecipano ai lavori della Comitato:
il Capo di Gabinetto, il Capo dell'Ufficio Legislativo, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Capo del Dipartimento della Giustizia minorile.

Art. 5

Il Comitato di esperti deve intendersi costituito a far data dal 6 maggio 2015 in occasione della riunione preliminare all’adozione del presente decreto. I lavori del comitato si concluderanno entro il 30 ottobre 2015.

Art. 6

La Segreteria tecnica è composta da personale dell'Ufficio Legislativo­ Reparto Commissioni di Studio, designato con successivo provvedimento del Capo del predetto Ufficio.

Art. 7

Alle persone indicate nell’art. 2 del presente decreto viene attribuito, ove competa, esclusivamente il rimborso delle spese documentate, nel rispetto dei limiti di spesa previsti dalla vigente legislazione in materia.
La spesa di cui al precedente comma, graverà sui Bilancio del Ministero della Giustizia per l'anno 2015 - Missione 6 - U.d.V. 1.2 - Giustizia civile e penale - Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria , capitolo 1451, piano gestionale 01 "Spese per il funzionamento - compresi i gettoni di presenza, i compensi ai componenti e le indennità di missione ed il rimborso ai membri estranei al Ministero - di consigli, comitati e commissioni ecc." e Missione 32- U.d.V. 2.1 - Indirizzo politico - Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro- capitolo 1081 piano gestionale 3 "Missioni all'interno del personale civile" e piano gestionale 23 "Missioni all'interno dei magistrati ", nel limite degli stanziamenti di bilancio.

Roma, 8 maggio 2015

IL MINISTRO
Andrea Orlando