Circolare 6 agosto 2013 - Ammontare delle somme che possono essere spese dai detenuti ed internati

6 agosto 2013

DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
Direzione generale dei detenuti e del trattamento
Ufficio V - Osservazione e Trattamento Intramurale


Prot. n.0277389-2013

Circolare n.3650/6100

Ai Signori Direttori degli
Istituti penitenziari
LORO SEDI

e, p.c. Ai Signori Magistrati di Sorveglianza
LORO SEDI

Ai Signori Provveditori Regionali
Dell'Amministrazione Penitenziaria
LORO SEDI

Alia Direzione Generale dell' Esecuzione Penale Esterna
SEDE

Alla Direzione Generale delle Risorse
Materiali dei Beni e dei Servizi
SEDE

Alla Direzione Generale per il Bilancio e la Contabilità
SEDE

Alla Direzione Generale del Personale e
della Formazione
SEDE

Al Dipartimento per la Giustizia Minorile
ROMA


Oggetto: Ammontare delle somme che possono essere spese dai detenuti ed internati per gli acquisti e la corrispondenza e di quelle che possono essere inviate ai familiari e  conviventi. Decorrenza 1° settembre 2013.

In applicazione dell'ultimo comma dell'art  25 della legge 26 luglio 1975, n. 354, e del sesto comma dell'art 57 del relativo regolamento di esecuzione, approvato con il D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, si dispone che, a decorrere dal 1° settembre 2013, i limiti massimi di importo delle somme in oggetto specificate, a modifica della precedente circolare 3629/6078 del 16/11/2011, in considerazione del particolare momento economico ed al fine di evitare sperequazioni nelle disponibilità dei ristretti, vengano ridotti nel modo che segue:

  1. per gli acquisti e la corrispondenza
    • misura mensile fino a un massimo di € 500,00
    • misura settimanale fino a un massimo di € 150,00
  2. per gli invii ai familiari ed ai conviventi
    • misura mensile € 350,00

Per quanto concerne i limiti di spesa di cui alla lettera a), si precisa che i medesimi riguardano tutti gli acquisti in genere ad eccezione della corrispondenza epistolare, telefonica e telegrafica (i cui limiti possono essere superati fino a raggiungere € 600,00 mensili, per un massimo di € 200,00 settimanali).

Per particolari esigenze delle detenute madri ristrette con i propri figli nelle apposite sezioni degli istituti di prevenzione e pena, si dispone che i limiti di spesa di cui alla lettera a) siano di € 750,00 mensili, per un massimo settimanale di € 200,00,  finalizzati ad acquisti diretti alla cura ed all'assistenza dei bambini e limitatamente al  periodo di permanenza dei medesimi in istituto.

In merito ai limiti massimi d'importo delle misure indicate alla lettera b), si precisa inoltre che le singole Direzioni degli istituti potranno comunque autorizzare l'invio di somme d'importo superiore a €. 350,00 fino al limite di € 750,00 mensili, semprechè si tratti di reddito da lavoro dipendente (remunerazione, retribuzione) o di utile finanziario derivante dalla produzione artigianale, intellettuale o artistica, di pensioni, di indennità di malattia, di prestazioni integrative.

Sempre in relazione alle somme indicate alla lettera b), si precisa altresì che l'invio delle stesse potrà essere autorizzato soltanto se a favore dei familiari o dei conviventi, intendendosi a tal fine, per i primi, unicamente i genitori, i figli, il coniuge, i fratelli e le sorelle; per i secondi, la persona con la quale il detenuto o l'internato conviveva stabilmente nell'ambiente libero e che tuttora rappresenti il centro dei suoi affetti.

Si raccomanda la scrupolosa osservanza di quanto sopra avendo cura di garantire che l'utilizzazione del peculio avvenga sempre in conformità delle disposizioni in vigore.

Si assicuri l'esatto adempimento.

Roma, 6 agosto 2013

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
Giovanni Tamburino


Legislazione