Direttiva del ministro 29 settembre 2016 - Rapporti fra la Giustizia minorile e il privato sociale e comunità di accoglienza

29 settembre 2016

IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA


Oggetto: rapporti fra la Giustizia minorile e il privato sociale e comunità di accoglienza

Con riferimento alla nota pervenuta in data odierna, nel prendere atto di quanto comunicato in ordine alla materia in oggetto, la S.V. vorrà intervenire con l’urgenza del caso, secondo le direttive sotto riportate, della puntuale, progressiva attuazione delle quali vorrà informare il mio Gabinetto:

  1. al fine di assicurare l’economicità, la trasparenza e l’efficienza delle attività di codesto Dipartimento, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari affinchè il ricorso alle prestazioni di cooperative ed analoghi altri enti avvenga nel più rigoroso rispetto delle norme introdotte dal nuovo Codice degli appalti, disciplinando in modo dettagliato le relative procedure e stabilendo efficaci percorsi di standardizzazione e contenimento dei costi dei servizi; il ricorso a operatori esterni dovrà essere tendenzialmente riservato alla realizzazione di specifiche attività progettuali finalizzate al recupero ed al reinserimento dei minori e dei giovani adulti;
     
  2. con riferimento ai collocamenti in comunità disposti nell’ambito di procedimenti penali, saranno adottati provvedimenti idonei ad assicurare la massima trasparenza delle scelte dell’Amministrazione, da compiersi secondo criteri obiettivi nelle assegnazioni, cui derogare soltanto in presenza di specifici elementi fattuali in concreto rilevatori della idoneità di quei medesimi criteri e previa comunicazione a codesto Dipartimento;
     
  3. saranno inoltre adottati provvedimenti finalizzati ad un costante controllo sulla adeguatezza dei servizi delle comunità prescelte, operando in stretto coordinamento con le Procure della Repubblica presso i Tribunali per i minorenni, titolari di potestà di vigilanza e controllo anche con riguardo ai servizi corrispondenti ad affidamenti disposti nell’ambito di procedure civili;
     
  4. in collaborazione con l’Ispettorato generale che legge per conoscenza ed in attesa dello sviluppo del sistema informativo citato nella Sua nota, vorrà procedere ad una ricognizione degli esiti del potere ispettivo esercitato nei confronti delle comunità dalle Procure della Repubblica presso i Tribunali per i Minorenni; l’Ispettorato generale vorrà assicurare costante e mirato controllo nell’ambito delle proprie ordinarie attività di ispezione, sulla puntualità e adeguatezza dei relativi controlli;
     
  5. con analoghe modalità di raccordo tra Dipartimento e Ispettorato generale, si procederà alla ricognizione degli esiti delle prescritte attività di vigilanza sul rispetto delle incompatibilità dei giudici onorari minorili previste dal Consiglio superiore della Magistratura con la delibera n. 8/VA/2015 del 26.03.2015;
     
  6. ai fini sopra indicati, saranno acquisiti utili elementi di valutazione nell’ambito della docerosa collaborazione istituzionale con il Garante per l’infanzia e l’adolescenza e il Garante dei diritti delle persone detenute.
     

Roma, 29 settembre 2016

Il ministro
Andrea Orlando