Circolare 5 luglio 2007 - Direttive in materia di risparmio energetico

5 luglio 2007

DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
Gruppo di Studio per l'utilizzazione delle energie alternative in ambito penitenziario

Prot. n. 0214048

     Ai Signori Provveditori Regionali
LORO SEDI  

          e p.c.

 Ai Signori Direttori Generale
LORO SEDI

Al Signor Direttore dell'I.S.S.P.
LORO SEDI

Introduzione.

Nell'attuale contesto normativo che indirizza le scelte del nostro Paese in materia di consumi energetici e di impatto ambientale, la Pubblica Amministrazione è sempre più chiamata a perseguire obiettivi di risparmio energetico attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili e attraverso la razionalizzazione dell'uso dell'energia e delle risorse materiali, nell'ottica generale di contenimento della spesa e di rispetto dell'ambiente.

A tale impegno istituzionale l'Amministrazione Penitenziaria ha risposto istituendo un Gruppo di Studio per l'utilizzazione delle energie alternative in ambito penitenziario, il cui compito è proporre e valutare l'impiego di energie alternative per conseguire forme di risparmio economico in armonia con il rispetto della qualità ambientale, creando, altresì ed ove possibile, opportunità di formazione dei detenuti finalizzate al loro reinserimento sociale, ricorrendo, eventualmente, alle risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea in tale settore, ed al finanziamento di operatori privati, scelti attraverso gare d'appalto in ambito comunitario.

Con l'attività fin qui svolta, il Gruppo di Studio sta dando attuazione al programma nazionale di solarizzazione degli Istituti Penitenziari, scaturito dal protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Ambiente ed il Ministero della Giustizia – D.A.P. del 2001, per l'installazione di 5000mq di pannelli solari su penitenziari dislocati su tutto il territorio nazionale, utilizzando manodopera detenuta adeguatamente formata.

Ha, altresì, esperito una gara d'appalto in ambito comunitario per la realizzazione di impianti per la produzione combinata di calore ed energia elettrica, mediante combustibili tradizionali (metano o gasolio) ed alternativi (biomassa da olio vegetale), per la produzione di calore presso quattordici Istituti, compresi nei Provveditorati Regionali del Piemonte e Valle d'Aosta, Emilia Romagna e Toscana.

Ha, inoltre, allo studio altre iniziative, di cui verrà data informazione allorché esse saranno in fase di realizzazione.

Obiettivo programmatico di questa Amministrazione è anche quello di ottimizzare gli impianti esistenti, migliorare le loro condizioni di funzionamento e la loro efficienza, nonché quello di razionalizzare l'uso dei combustibili tradizionali, rivolgendo la propria attenzione anche verso i combustibili non tradizionali di nuova generazione, generalmente più convenienti dal punto di vista economico, purché nel rispetto della qualità ambientale.

II. Sistemi solari: fotovoltaico e termico.

Nell'ambito delle soluzioni tecniche offerte dal mercato, le tecnologie legate allo sfruttamento della Fonte di Energia Rinnovabile (in seguito denominata FER) solare sono, principalmente, il sistema fotovoltaico, attraverso il quale si produce energia elettrica dalla captazione della componente diretta della radiazione solare, e il sistema solare termico, attraverso il quale dalla captazione della componente diretta e indiretta della radiazione solare viene riscaldato un fluido termovettoriale per il riscaldamento di acqua o aria. Tali sistemi, di costo notevolmente differente fra loro, sono modulari, vengono dimensionati in funzione della domanda, rispettivamente, di energia elettrica e di energia termica dell'utenza. In entrambi i casi è possibile aprire nuovi ed interessanti scenari di ritorni economici. Con la produzione di energia elettrica è possibile attingere all'istituto dei Certificati Verdi e ai finanziamenti del Nuovo Conto Energia. L'energia termica fornita dall'impianto solare termico è utilizzabile per il riscaldamento di ambienti (es.: locali abitativi, serre, essiccamento etc.) e di acqua (es.: usi sanitari, radiatori, etc.). Il sistema solare termico è particolarmente adatto per la concezione di impianti ibridi; ciò garantirebbe il riscaldamento del fluido vettore di calore anche nei periodi dell'anno particolarmente nuvolosi. Gli impianti ibridi accostano, per la produzione di acqua calda e/o aria calda, l'apporto da impianto solare e o da un impianto con resistenza elettrica o da caldaia, a combustibile tradizionale o non tradizionale. Gli impianti possono trovare alloggiamento al livello del piano di campagna, sui tetti (sia orizzontali che inclinati), su pareti verticali o inclinate (soggette a lunghi periodi di insolazione giornaliera); in ogni caso va tenuto presente che l'esposizione preferenziale risulta essere quella a sud per sfruttare al massimo il numero giornaliero di ore di insolazione.

III. Biomasse.

Altra fonte energetica di valore pregiato è l'energia contenuta nella biomassa. Le biomasse rappresentano tutto ciò che ha matrice organica; esse costituiscono la forma di immagazzinamento dell'energia solare. Le biomasse a più elevato contenuto energetico sono i residui forestali, gli scarti della lavorazione e della trasformazione del legno (trucioli, segatura, etc.), scarti delle aziende zootecniche (es.: deiezioni animali) e agricole (es.: coltivazioni dedicate, residui da sfalci, etc.), rifiuti solidi urbana di matrice organica (es.: scarti di cucina, raccolta differenziata della frazione umida del rifiuto, etc.). La produzione di biogas è un'interessante soluzione di risparmio energetico, visto il discreto potere calorifero. Ulteriori scenari di produzione, che è possibile attivare sia su circuiti interni che su scale più ampia, sono il confezionamento di pellets e di compost (il primo come combustibile per caldaie, il secondo come concimante e ammendante dei terreni).

IV. Gestione rifiuti.

La gestione integrata dei Rifiuti Solidi Urbani prodotto nelle strutture penitenziarie apre la strada a diverse opportunità di nuovi scenari con ricaduta sociale, lavorativa, energetica, economica e ambientale. I Rifiuti Solidi Urbani negli istituti penitenziari è per sua natura un rifiuto potenzialmente gestibile per la differenziazione: è composto da plastica, da carta e da frazione umida, pressoché assenti sono il materiale ferroso, il vetro e il legno (salvo negli istituti manifatturieri). Le considerazioni da trarre sono riferite ad eventuali panorami produttivi mirati al riuso e/o al riciclaggio delle parti di Rifiuti Solidi Urbani più redditizie (appunto la plastica, la carta e la frazione umida) per soggetti privati e consorzi che nel settore capitalizzano molti dei loro introiti. Un'ipotesi potrebbe essere quella di impiantare una linea produttiva da parte di un soggetto privato, che utilizzi questi materiali come risorsa: la contropartita potrebbe essere l'opportunità di lavoro per i detenuti (ricaduta sociale) e/o la fornitura di materiale (ricaduta economica).

V. Cogenerazione.

Di sicuro interesse è la cogenerazione per la produzione di energia elettrica e energia termica. La metodologia permette di ottimizzare i rendimenti di estrazione dell'energia e usare razionalmente le fonti energetiche. Gli impianti sono sia a combustibile fossile (es.: GPL, metano, etc.) sia da FER (es.: pellets, biogas, etc.). L'energia termica prodotta può essere riutilizzata in teleriscaldamento all'interno del circuito penitenziario stesso (es.: riscaldamento ambienti e/o serre, produzione di vapore per le cucine detenuti) o essere ceduto alle unità abitative limitrofe all'istituto. Gli scenari economici sono da considerare allettanti: l'energia elettrica può essere ceduta alla rete elettrica con la possibilità di accedere all'istituto dei Certificati Verdi o dei Certificati Bianchi, ed avere la possibilità di contrattare con il distributore il costo dell'energia consumata.

VI. Conclusioni.

Premesso quanto precede, i Signori Provveditori sono invitati a promuovere, nell'ambito degli interventi finalizzati al contenimento della spesa sulla cui necessità di contenimento più volte ci si è soffermati, tutte le possibili iniziative che la vigente legislazione mette a disposizione, per eliminare o, quantomeno, ridurre al minimo l'impegno economico da parte dell'Amministrazione. Per la sua complessità e il forte impatto ambientale, il problema energetico deve essere affrontato attraverso un processo di programmazione che tenga concretamente conto di tutti i fattori connessi: risorse energetiche, finanziarie e ambientali, opportunità di lavoro, educative e formative per i detenuti, etc.

Rispetto a tale attività quella del Gruppo di studio, coordinamento e consulenza del Gruppo (da cui sono originate le iniziative accennate al paragrafo I ed altre ancora ne verranno) non può che porsi in affiancamento: è, infatti, a questo punto necessario che sia principalmente le sedi decentrate ad individuare proposte e soluzioni ponderate sulla base delle vocazioni territoriali e delle opportunità di finanziamento attingibile presso gli enti locali.

Il primo passo per poter programmare è la conoscenza approfondita della situazione in cui si va ad operare e quindi la disponibilità dei dati utili almeno per iniziare il processo.

In particolare, previo un doveroso e accurato monitoraggio di esclusiva competenza delle SS.LL. sull'assenza di sprechi o sulla sussistenza di disomogeneità a parità di condizioni strutturali, impiantistiche e del numero dei fruitori, sono indispensabili i dati sul fabbisogno energetico attuale e la relativa previsione futura e sul potenziale risparmio conseguibile nel tempo. Dal confronto fra fabbisogno energetico e potenziale risparmio economico si esegue una stima attendibile delle future necessità. L'adozione dei sistemi di energia da fonti rinnovabili rappresentano l'occasione per individuare il giusto equilibrio tra spesa economica, consumi energetici e rispetto ambientale: aprendo nuove opportunità di lavoro per i detenuti e formando fra essi figure professionali specializzate.

Su ogni intervento ritenuto adeguato alla singola realtà locale, opportunamente calibrato sulle specifiche condizioni di esse, occorrerà indagare riguardo alle possibili risorse finanziarie per realizzarlo. Occorrerà, in proposito, tenere ben presente che non vi sono risorse aggiuntive del bilancio del Ministero della Giustizia specificatamente dedicate agli interventi di cui trattasi. Andrà conseguentemente verificata la possibilità di ottenere finanziamenti da parte degli Enti Territoriali e da privati. I contratti in via di perfezionamento da parte dell'Amministrazione Centrale dimostrano un diffuso interesse tra gli operatori economici privati per il settore di cui trattasi. Essi sono spesso disposti ad investire proprie risorse sulla realizzazione di impianti (che poi passeranno nella proprietà dell'Amministrazione) purché, instaurando rapporti contrattuali sufficientemente duraturi, conseguano un adeguato ritorno dall'investimento, ad esempio vendendo l'energia prodotta in eccesso agli Enti di distribuzione.

Si confida vivamente sulle proposte che le SS.LL., svolte le indicate analisi tecnico-finanziarie, vorranno formulare nella consapevolezza che oltre al conseguimento degli obiettivi, legislativamente fissati, di contenimento della spesa pubblica e di tutela dell'ambiente, sono conseguibili anche obiettivi, più contigui alla missione dell'Amministrazione Penitenziaria, di creazione di nuovi posti di lavoro per i detenuti o di attività formative per i medesimi in un campo di innegabile sviluppo.

Il Gruppo di Studio operante presso il Dipartimento assicurerà il proprio supporto tecnico-amministrativo.


ALLEGATO A

È riportato uno schema semplificato delle principali energie da fonti rinnovabili e alcune tecnologie per il loro sfruttamento; tralasciando quelle non rilevanti in ambito penitenziario.

Fonti Energia Rinnovavile
Fonte   Energia Tecnologia
Sole   Energia Solare
  • Impianto fotovoltaico
  • Impianto solare termico
Vento   Energia cinetica
  • Aerogeneratori
  • Mini-eolico
Biomassa
(agricola e zootecnica)
Solida
(Es.: Pellets, etc.)

Liquida
(Es.: biodiesel, etc.)

Gassosa
(Es.: Biogas, etc.)
Energia chimica
  • Biomassa solida
  • Combustione diretta
  • Gassificazione
  • Digestione anaerobica
  • Fermentazione alcoolica
  • Estrazione di oli combustibili
  • Produzione di biodiesel



ALLEGATO B

L'aumento dell'efficienza dell'involucro edilizio consente la riduzione della domanda di energia primaria; ne consegue, la quantità di energia attualmente consumata a causa delle inefficienze di questo sistema può essere considerata una risorsa energetica a tutti gli effetti. Di fatti non esiste una energia pulita; l'unica energia pulita è solo quella che non si usa.
È riportato uno schema semplificato dei principali interventi da eseguire sulle strutture già esistenti che possono conseguire benefici effetti sotto il profilo in considerazione:

Ottimizzazione strutture
Sistemi di distribuzione del calore
  • Installazione di valvole termostatiche sui radiatori per limitare il fabbisogno termico degli edifici
  • Rifacimento e/o ripristino della coibentazione della rete distributiva per limitare le perdite termiche
Sistemi di riscaldamento Controllo della combustione in caldaia
Sistemi di illuminazione ad alta efficienza
  • Adozione di lampade a basso consumo energetico
  • Adozione di sistemi per la regolazione automatica del flusso luminoso al fine di ridurre i consumi di energia elettrica
  • Adozione di installazione di temporizzatori che regolino l'interruzione automatica del flusso elettrico nei periodi di non utilizzo dei locali
Rifasamento Installazione di sistemi per il rifasamento elettrico degli impianti con basso fattore di potenza al fine di ridurre i consumi di energia elettrica
Risparmio idrico
  • Installazione di erogatori di acqua salva goccia
  • Recupero acqua piovana in vasca di accumulo
  • Verifica della rete idrica
Caratteristiche degli edifici
  • Interventi di isolamento termico delle pareti e/o coperture degli edifici per la riduzione delle dispersioni termiche
  • Sostituzione degli infissi esterni con infissi a taglio termico e vetrocamera bassoemissiva per la riduzione delle dispersioni termiche

Il Direttore Generale
Enrico Ragosa