ARCHIVIO - Decreto 14 gennaio 2019 - Nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Ministero della giustizia

14 gennaio 2019

Superato dal d.m. 11 febbraio 2020

il Ministro della Giustizia

 

Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione";

Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante il "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni";

Visto il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico”;

Visto il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, concernente “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e l’efficienza degli uffici giudiziari”;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;

Considerato che il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, nel rivedere e semplificare le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, ha disposto l’unificazione delle figure del Responsabile per la prevenzione della corruzione e del Responsabile per la trasparenza e la confluenza dei contenuti del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità in apposita sezione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione;

Visto, in particolare, l’art. 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190, come modificato dall’art. 41, comma 1, lett. f), del decreto legislativo n. 97/2016, che attribuisce all’organo di indirizzo politico la nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, individuato, di norma, tra i dirigenti di ruolo in servizio;

Visto, in particolare, l'art. 43 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 che prevede che il responsabile per la prevenzione della corruzione di cui all’art. 1 comma 7, della legge 6 novembre 2012, svolge, di norma, le funzioni di responsabile per la trasparenza, provvedendo stabilmente all’attività di controllo sull'adempimento da parte dell'Amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'organo di indirizzo politico, all'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), all'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina, i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione;

Visto l’art. 4, comma 2, lett. b), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015, n. 84 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche” che prevede che “per l'espletamento delle funzioni del Dipartimento per gli affari di giustizia sono istituiti i seguenti uffici dirigenziali generali, con le competenze per ciascuno di seguito indicate: (omissis) b) Direzione generale della giustizia penale: (omissis) funzioni del responsabile della prevenzione della corruzione di cui all'articolo 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190”;

Visto l’art. 4 del Decreto ministeriale 3 febbraio 2016 “Concernente l'individuazione presso il Dipartimento per gli affari di giustizia e il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi degli uffici di livello dirigenziale non generale e la definizione dei relativi compiti e recante misure necessarie al coordinamento informativo ed operativo tra le articolazioni dell'amministrazione interessate dalla riorganizzazione ai sensi dell'art. 16 co. 1 e co. 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 84/2015” che prevede che “la Direzione generale della giustizia penale è articolata nei seguenti uffici dirigenziali con i compiti per ciascuno di essi di seguito indicati: a) Ufficio I – Affari legislativi, internazionali e grazie: (omissis) funzioni del responsabile della prevenzione della corruzione di cui all'articolo 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190”;

Considerata l'opportunità di individuare il Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza all’interno del Dipartimento per gli affari di giustizia, presso cui è istituita la Direzione generale della giustizia penale;

Visto il d.P.C.M. 22 agosto 2018, debitamente registrato alla Corte dei Conti il 27 agosto 2018, con il quale al dott. Marco Nassi è stato attribuito l’incarico di funzione dirigenziale di livello generale di Vice Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia nell’ambito del Ministero della giustizia;

Visti, in particolare, gli obiettivi connessi all’incarico per come individuati nell’art. 2 del d.P.C.M. citato e, nello specifico, il coordinamento degli adempimenti in materia di trasparenza, controllo di gestione performance, aggiornamento e attuazione del codice di comportamento e del piano della prevenzione della corruzione e della trasparenza, nelle aree di competenza dipartimentale;

Considerato che, per tali motivi e in ragione del curriculum vitae, il dott. Marco Nassi possiede i requisiti professionali, morali e personali per assumere il ruolo di responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza (RPCT);

Ritenuto, per quanto sin qui visto e considerato, di conferire al dott. Marco Nassi, Vice Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia, l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza;

Decreta

il dott. Marco Nassi, Vice Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia, è nominato Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Ministero della giustizia ai sensi dell’art. 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190, e dell’art. 43, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, con decorrenza dalla data odierna.

Il presente provvedimento verrà inviato agli organi di controllo, comunicato alla Autorità nazionale anticorruzione e pubblicato sul sito internet dell’amministrazione, unitamente al curriculum vitae.

Roma, 14 gennaio 2019

Il Ministro
Alfonso Bonafede