Circolare 22 maggio 2012 - Interventi di ristrutturazione, adeguamento e potenziamento Istituti penitenziari - Linee guida

22 maggio 2012

DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE MATERIALI, DEI BENI E DEI SERVIZI
UFFICIO TECNICO PER L’EDILIZIA PENITENZIARIA E RESIDENZIALE DI SERVIZIO

;

Ai
PROVVEDITORI REGIONALI
Ai
FUNZIONARI TECNICI PRESSO I PROVVEDITORATI REGIONALI
LORO SEDI
Ai
DIRIGENTI E FUNZIONARI TECNICI 
e,p. c.,
Al
CAPO DEL DIPARTIMENTO
AiVICE CAPI DEL DIPARTIMENTO
SEDE

Oggetto: Cap. 7303 – Interventi di ristrutturazione, adeguamento e potenziamento Istituti Penitenziari – Linee guida.

PREMESSA

In relazione alla precorsa corrispondenza relativa all’oggetto, considerate la nota attuale situazione di emergenza dovuta al sovraffollamento delle carceri e di contestuale contrazione delle risorse finanziarie assegnate a questa Amministrazione, si è evidenziata l’esigenza di ottimizzare, omogeneizzare e razionalizzare l’uso delle risorse finanziarie impiegate per gli investimenti e per le spese correnti di gestione.

Pertanto, sulla base delle numerose e ormai consolidate esperienze maturate negli interventi già eseguiti presso gli istituti, si ritiene opportuno emanare le seguenti linee guida che dovranno essere poste a riferimento della progettazione e realizzazione dei lavori, finalizzati in particolar modo, secondo le direttive impartite dall’On.le Ministro, alla conservazione e riqualificazione delle strutture penitenziarie che saranno mantenute a tale uso governativo.

INQUADRAMENTO INTERVENTI

In via preliminare, si evidenzia la necessità che i progetti degli interventi vengano inquadrati in un piano generale di riassetto di ogni istituto, predisposto dai Servizi Tecnici di concerto con i competenti Provveditori Regionali e le Direzioni degli Istituti Penitenziari interessati dai lavori, onde promuovere una organica attività di ammodernamento e conservazione dei complessi demaniali, basata sulla condivisione delle priorità dei problemi da risolvere in funzione delle finalità istituzionali nonché sul rispetto delle normative di settore da osservare per la piena rispondenza dei complessi demaniali alle coordinate vigenti normative in materia urbanistica, edilizia, sanitaria e penitenziaria.

TIPOLOGIA INTERVENTI

I lavori dovranno mirare essenzialmente al recupero di posti detentivi e spazi per le attività di riabilitazione sociale, puntando al miglioramento delle condizioni di funzionalità, agibilità ed abitabilità degli ambienti ed al contestuale adeguamento degli istituti al Regolamento Penitenziario vigente ex DPR 230/2000 nonché alla riqualificazione dei luoghi di lavoro e delle strutture di servizio del personale.

Compatibilmente con la salvaguardia della sicurezza strutturale degli edifici, dovrà essere ridotta al minimo indispensabile, per le esigenze di giustizia e di sicurezza che verranno rappresentate dai Provveditorati e dalle Direzioni degli Istituti interessati, la quantità di celle singole, privilegiando interventi di straordinaria manutenzione che aumentino consistentemente il numero dei cosiddetti camerotti a 3 o 4 posti regolamentari, anche mediante la fusione di due o più celle singole, secondo gli schemi grafici allegati.

Al riguardo, si avrà cura di prevedere, sentite le Direzioni degli Istituti, ove possibile e compatibile con la garanzia delle indispensabili condizioni di sicurezza penitenziaria, l’esecuzione programmataper zone (per colonne o per piani o semipiani) dei relativi lavori per ridurre al massimo i necessari sfollamenti.

Per quanto concerne gli interventi sui luoghi di lavoro e le strutture di servizio, si raccomanda di privilegiare i lavori di ammodernamento delle caserme e degli uffici, realizzando ambienti e spazi conformi ai vigenti accordi contrattuali nonché le opere di riqualificazione sanitaria e ambientale dei luoghi di lavoro.

STRUTTURE, FINITURE E INFISSI

Per abbattere tempi e costi di investimento, dovranno essere ridotte al minimo indispensabile le opere di demolizione, rimozione, smaltimento e rifacimento di murature, solai, pareti, finiture ed infissi, utilizzando, ove necessario, i moderni sistemi ormai diffusamente impiegati nell’edilizia per la veloce ed economica manutenzione straordinaria degli edifici.

Quanto alle frequentemente necessarie opere di rifacimento delle coperture degli edifici si consiglia, compatibilmente con le caratteristiche dei fabbricati, l’installazione di lastre termoisolanti rivestite in alluminio, migliorative della coibenza termoacustica degli edifici, riduttive di costi e tempi di posa e peraltro integrabili con sistemi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Le nuove porte delle celle, in caso di necessità di sostituzione e/o di inserimento, dovranno essere del tipo ad anta munita di grata, protetta da sportello apribile, quest’ultimo contenente anche sportellino passavivande e spioncino di sorveglianza.

Gli infissi esterni, in caso di sostituzione, potranno essere realizzati in profilati di alluminio elettrocolorato, con fermavetri opportunamenterivettati e cerniere fissate con bloccaggi a prevenzione del possibile sfilamento delle ante; gli infissi non saranno muniti di sportelli oscuranti ma di tende con tessuto ignifugo, fissabili alle ante con nastri adesivi che consentano anche la regolazione dell’oscuramento.

Le grate, per gli ambienti video sorvegliati o con personale fisso di sorveglianza delle attività in esse svolte (ad es. sale colloqui, uffici interni ed esterni), dovranno essere di normale acciaio, con semplificazione dei disegni privilegiando, a parità di quantità di materiali, barre orizzontali o verticali con riduzione dell’impatto visivo dello sbarramento di sicurezza.

Per le finestre delle camere detentive di pernottamento e soggiorno, si potrà prevedere l’uso di pannelli in rete anti getto, dimostratesi migliorative per le condizioni di igiene degli spazi esterni sottostanti alle sezioni detentive.

IMPIANTI TECNOLOGICI

Dovranno essere realizzate le inderogabili opere di rifacimento e messa a norma degli impianti tecnologici, che, nei casi di ristrutturazioni globali dei fabbricati, dovranno essere comunque caratterizzati dai seguenti requisiti:

  • sezionabilità per anelli o linee orizzontali di piano e di reparto per le reti di adduzione e distribuzione degli impianti idrosanitari, termici, elettrici e di sicurezza, con sviluppo di dorsali a soffitto, protette da apposito controsoffitto ispezionabile, ubicate nei corridoi delle sezioni, e da colonne montanti inserite nei cavedii esistenti o in appositi vani, incassati nelle murature o in scatolari esterni sul corridoio, di spessore di circa 20 cm., protetti da adeguate e strutturate pannellature metalliche, fissate con adeguati dispositivi di sicurezza e apertura, come da schemi grafici allegati;
  • sezionabilità, con comando esterno agli ambienti, dei predetti impianti, da realizzare comunque sotto traccia nelle camere di pernottamento e soggiorno, con modalità tali da poterne escludere l’uso in caso di necessità;
  • progettazione, nel caso di rifacimento, di centrali termiche integrabili con sistemi di uso delle fonti rinnovabili e di tecniche di cogenerazione;
  • rispetto dei requisiti in materia di prevenzione incendi per impianti e relativi locali soggetti alla vigente normativa in materia in relazione al tipo di attività e di destinazione;
  • installazione, per gli impianti idrosanitari, di sistemi e apparecchiature ordinariamente reperibili nel mercato nazionale, con obbligo di preventiva e motivata autorizzazione da parte del Provveditore Regionale e/o di questa Direzione Generale, per l’uso di dispositivi e/o apparecchi speciali qualora necessari per particolari caratteristiche funzionali dell’edificio servito.

IMPIANTI DI SICUREZZA

La concezione degli impianti di sicurezza dovrà essere improntata alla semplicità di installazione e di manutenzione da parte di ditte qualificate nonché di agevole gestione da parte del personale preposto alla loro utilizzazione.

Con comandi da postazione remota, potrà essere previsto lo sblocco elettrico della serratura per le nuove porte delle celle (o per quelle implementabili in tal senso) mentre l’automazione delle aperture e chiusure verrà limitata a cancelli, porte e portoni di sbarramento, per consentire adeguate economie di gestione e una più proficua e sicura attività del personale di sorveglianza.

I sistemi di videosorveglianza ed allarmedovranno essere coordinabili e gestibili dalle postazioni di sorveglianza del settore di competenza e dalla sala regia centrale.

Si raccomanda l’installazione di telecamere nei luoghi di concentrazione di detenuti ed internati quali percorsi, cortili di passeggio, ambienti socialità, refettori e nei luoghi di lavoro come officine, laboratori, cucine ecc… in cui sia possibile l’uso di strumenti potenzialmente offensivi.  

Inoltre, dovranno prevedersi adeguati gruppi di continuità a servizio degli impianti di sicurezza penitenziaria nonché di gruppi elettrogeni preferenziali, con motopompa, per l’alimentazione dell’impianto idrico antincendio in caso di interruzione dell’alimentazione di energia elettrica per i fabbricati da proteggere ai fini della prevenzione e della lotta anti incendio.

RACCOMANDAZIONI CONCLUSIVE

Dall’innovativa scelta di assegnare la prevalente parte del budget assegnato sul capitolo di spesa 7303 alla diretta gestione e responsabilità dei Provveditorati Regionali, nell’ottica di un reale decentramento basato sulla maggior competenza degli organi territoriali legata alla più approfondita conoscenza delle situazioni da affrontare, deve scaturire il risultato di una più efficace azione di conservazione e valorizzazione del consistente patrimonio immobiliare in uso governativo a questa Amministrazione, fondata su una più razionale ed economica gestione delle certo non esaustive risorse finanziarie assegnate.

In tale prospettiva, questa Direzione Generale attende anche dalle articolazioni decentrate e periferiche coerenti proposte programmatiche per i futuri esercizi finanziari onde continuare l’azione intrapresa di riequilibrio della ripartizione delle risorse economiche in base alle esigenze territoriali e operative del sistema e delle strutture amministrati, fondata su una più completa conoscenza dei complessi demaniali, riavviata mediante la campagna di ricognizione intrapresa con la nota n° 117017 del 22/03/2012.

Nell’assicurare il supporto di questa Direzione Generale per eventuali esigenze operative che verranno tempestivamente segnalate dai Provveditorati, dai Servizi Tecnici Regionali e dalle Direzioni degli Istituti, si confida, quindi, nella consueta solerte collaborazione di tutte le figure partecipanti alle relative attività tecniche e amministrative, sinergicamente impegnate nella difficile opera di restituire civile dignità ad una istituzione di fondamentale importanza per la sicurezza nazionale.

 

IL DIRETTORE GENERALE
Alfonso SABELLA