Circolare 17 dicembre 2014 - Progetto di pianificazione delle spese per l'anno 2015

17 dicembre 2014

Ministero della Giustizia
DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
Direzione generale per il bilancio e della contabilità

Circolare GDAP-0433104-2014

ALLE DIREZIONI GENERALI DEL DIPARTIMENTO

ALL’ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI PENITENZIARI

AI PROVVEDITORI REGIONALI DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA 

ALLE DIREZIONI DELLE SCUOLE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE

ALLA DIREZIONE DEL CENTRO AMMINISTRATIVO “Giuseppe Altavista”

AL GRUPPO OPERATIVO MOBILE

ALLE DIREZIONI DEI MAGAZZINI VESTIARIO

e, per conoscenza,

ALL’UFFICIO CENTRALE DEL BILANCIO
presso il MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

ALL’UFFICIO DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO

OGGETTO: PROGETTO DI PIANIFICAZIONE DELLE SPESE PER L’ANNO 2015.

I disegni di legge di stabilità 2015 (A.S. 1698) di bilancio per l'anno 2015 e per il triennio 2015-2017 (A.S. 1699). già approvati dalla Camera dei Deputati, prevedono che anche l’Amministrazione penitenziaria concorra alle politiche di riduzione e di revisione della spesa.

In relazione ai citati disegni di legge di stabilità e di bilancio 2015, nelle unite schede vengono riportate le presumibili disponibilità finanziarie sui diversi capitoli/piani di gestione, per la determinazione dei budget che verranno messi a disposizione dei Provveditorati regionali, nonché delle somme che potranno essere accreditate ai funzionari delegati delle Scuole di formazione e di aggiornamento, degli uffici e dei servizi centrali, sulla cui base si darà corso all’azione amministrativa ed alla connessa attività di gestione contabile.

Sulla base dell’atto di indirizzo politico-istituzionale dell’Oli. Ministro della giustizia dello scorso 5 settembre 2014, sono stati individuati i seguenti obiettivi fondamentali dell’Amministrazione penitenziaria, già recepiti nella nota integrativa al disegno di legge di bilancio 2015, comprensivi delle risorse finanziarie per ciascuno previste e degli indicatori per la misurazione dell’efficacia delle azioni che dovranno essere messe in campo:

  1. Creazione in ogni Regione di un “sistema integrato di istituti differenziato per le varie tipologie detentive” che possa soddisfare il principio di territorializzazione e favorire sia le attività trattamentali che le modalità di controllo.
  2. Estensione di regimi di detenzione aperti responsabilizzanti al trattamento rieducativo.
  3. Miglioramento delle condizioni di detenzione, mediante incremento delle opportunità di istruzione o di formazione professionale e dell’offerta di lavoro alle dipendenze dell’amministrazione ovvero di imprese private o cooperative
  4. Sviluppo e adattamento di modelli di vigilanza in relazione alle differenziazioni degli istituti.
  5. Politiche di ordine e sicurezza degli istituti penitenziari, finalizzate alla riduzione degli eventi critici auto o etero/aggressivi e alla efficienza ed economicità del servizio delle traduzioni dei detenuti.
  6. Valorizzazione delle risorse umane mediante la formazione e l’aggiornamento continuo del personale, incentivi per l’efficienza e la qualità del servizio, azioni per il miglioramento del benessere organizzativo.
  7. Mantenimento dello standard minimo di gestione degli istituti penitenziari, riducendo i costi di gestione mediante l’ottimizzazione e la razionalizzazione dell’organizzazione dei centri di spesa.
  8. Infrastrutture:
    1. riduzione dell’indice medio di sovraffollamento delle similare detentive;
    2. risanamento delle caserme;
    3. realizzazione, almeno in un istituto penitenziario per Regione, degli spazi destinati alle attività in comune, essenziali per dar corso ad una gestione del regime penitenziario pienamente coerente con le previsioni dell’ordinamento del 19” 5, con gli interventi richiesti agli operatori incaricali del trattamento penitenziario, con il nuovo modello di vigilanza da adottare da parie del personale del Corpo di polizia penitenziaria, con la partecipazione del mondo esterno alla esecuzione penale;
    4. introduzione, in via sperimentale in almeno due istituii penitenziari, di tecnologie innovative a supporto dei servizi interni.
  9. Gestione dell’esecuzione penale esterna orientata a determinare favorevolicondizioni per l’incremento delle opportunità di accesso alle misure alternative
    alla detenzione e in particolare dell’affidamento in prova terapeutico per i
    condannati tossicodipendenti.
  10. Razionalizzazione e tempestiva utilizzazione delle risorse disponibili, riduzione della esposizione debitoria verso i fornitori e riduzione dei tempi di pagamento delle fatture per la fornitura di beni e servizi.
    Le schede budget 2015 sono state predisposte, quindi, in relazione ai predetti obiettivi, per rimarcare le fondamentali finalità comuni all’amministrazione centrale e decentrata che dovranno orientare Fazione amministrativa e gli interventi strategici previsti dalla presente direttiva di programmazione.

Auspicando, quindi, la massima condivisione degli obiettivi per l’attuazione delle previsioni di bilancio 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017, le SS.LL. dovranno assicurare una ancora più forte “presa” sugli assetti organizzativi e sulle dinamiche di gestione degli istituti penitenziari, degli uffici e dei servizi e sulle ricadute, dirette o indirette, che essi determinano sulle risorse finanziarie assegnate.

Si dovrà provvedere ad una programmazione che realizzi l’obbiettivo di una reale riduzione della spesa strutturale, come è richiesto dalle disposizioni di revisione della spesa, approntate per fronteggiare la grave congiuntura economica nazionale.

Si dovrà, in concreto, intervenire sulle gestioni che determinano gli attuali andamenti di spesa, sia per i livelli dei consumi e delle prestazioni non strettamente necessari al mantenimento della continuità dei servizi, sia sulla attività contrattuale e sia sugli assetti organizzativi che possano determinare conseguenti oneri privi della corrispondente copertura finanziaria sui pertinenti capitoli.

Si ribadisce, in maniera sempre più stringente, l’esigenza di rimettere in discussione prassi consolidate, modelli organizzativi ed operativi costanti nel tempo, la tendenza a parificare nella scala delle priorità la gran parte delle esigenze e dei fabbisogni che vengono proposti, una non sempre attenta valutazione ed analisi dei costi del personale e dei servizi e della loro sostenibilità rispetto alle risorse messe a disposizione.

Si richiamano, in particolare, le reiterate direttive sul controllo sui consumi idrici e quelle sulle spese di funzionamento delle Scuole di formazione e di aggiornamento nei periodi in cui non venga svolta l’attività didattica.

Dovrà, altresì, essere evitata la formazione di debiti per spese imputabili al capitolo 1671, in particolare per le spese di trasferta del personale (p.g. 2), per le spese relative alla prevenzione e sicurezza sul lavoro (p.g. 8), per l’esercizio dei mezzi di trasporto non strettamente connessi al servizio delle traduzioni dei detenuti (p.g. 15), per le utenze di acqua, energia elettrica, gas e combustibili da riscaldamento delle sedi di servizio diverse dagli istituti penitenziari (p.g. 17). stante l’impegno a cui è tenuta l’amministrazione ad adottare i corrispondenti piani di rientro e di prevenzione di nuove esposizioni finanziarie, attraverso misure di razionalizzazione e riorganizzazione della spesa (art. 5, comma 4. del D.L. 35/2013. convertito nella legge 64/2013).

Per le spese relative all’esercizio dei mezzi di trasporto ed alle traduzioni dei detenuti, dovrà proseguire l’accurata analisi dei costi ai fini della razionalizzazione dei servizi insopprimibili, che assicurino, da un lato, il regolare e continuo svolgimento dei compiti di istituto e, dall’altro, un impiego efficiente del parco automezzi la maggiore economicità diversi vettori utilizzati (stradale, ferroviario, marittimo o aereo).

Per quanto attiene alla manutenzione straordinaria degli immobili (cap. 7301), l’ampliamento degli immobili, strutture ed impianti (cap. 7300). si raccomanda il sollecito impiego delle risorse finanziarie costituenti residui di stanziamento dell’esercizio 2014 (residui di lett. F), di quelle che saranno trasportate al nuovo esercizio a valere sulle provviste già accreditate nel corrente anno ai funzionari delegati (residui di lett. A), nonché dei residui propri (di lett. C) derivanti da atti formali d’impegno per i contratti d’opera, sottoscritti dagli ordinatori primari della spesa.

ATTIVITÀ TRATTAMENTALI

Un significativo incremento di risorse finanziarie è stato previsto per la spesa relativa al lavoro dei detenuti e degli internati (cap. 1764 art. 2 “mercedi ai detenuti lavoranti” e cap. 7361 “servizio industriale e agricolo “ per 1.5 milioni di euro) che si aggiungono all’autorizzazione di spesa per 9,8 milioni di euro per “sgravi fiscali e agevolazioni alle imprese che assumono detenuti” (cap. 1765).

Si confida, quindi, che l’efficace impiego delle risorse finanziarie realizzi un significativo incremento delle attività lavorative per i detenuti e per gli internati, sia di quelle organizzate dall’Amministrazione sia di quelle gestite attraverso soggetti privati e da cooperative, a supporto dell’obiettivo di realizzare il regime penitenziario ispirato dal Legislatore del 1975 e dal Regolamento di esecuzione del 2000.

Nel corso dell’anno 2014 sono stati raggiunti accordi operativi con le regioni Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia; sottoscritti dall’Oli. Ministro della Giustizia e dai rispettivi Presidenti delle Regioni, dai Presidenti dei Tribunali di Sorveglianza e dai Presidenti degli ANCI regionali.

Tali intese sono finalizzate a consolidare la proficua collaborazione interistituzionale da tempo esistente tra questa Amministrazione, le Regioni, gli Enti locali e il Volontariato per la realizzazione puntuale delle previsioni ordinamentali in materia di reinserimento delle persone in esecuzione penale. Uno degli aspetti più salienti di tali intese è rappresentato dall’impegno, da parte delle Regioni, a potenziare la capacità ricettiva delle comunità anche di tipo terapeutico, idonee ad ospitare agli arresti domiciliari o in misura alternativa alla detenzione soggetti tossicodipendenti in esecuzione penale.
Una particolare attenzione è riservata, inoltre, all’implementazione di percorsi di inclusione sociale, con riguardo soprattutto al lavoro all’esterno, anche sotto forma di lavoro volontario per progetti di pubblica utilità.

Si informa, infine, che la Camera dei deputati ha approvato un emendamento del Governo all’articolo 5 del disegno di legge di bilancio per l’anno 2015 che consentirà la riassegnazione in bilancio delle somme versate all’entrata dello Stato dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici o privati “per gli interventi e gli investimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni detentive e delle attività trattamentali”, secondo le procedure già indicate con la circolare n. 3634/6084 del 13 aprile 2012.

RIDUZIONE DEL DEBITO DELL’AMMINISTRAZIONE NEI CONFRONTI DEI PRIVATI, NONCHÉ RIDUZIONE DEI TEMPI DI PAGAMENTO RELATIVI AGLI ACQUISTI DI BENI, SERVIZI E FORNITURE

Con l’estensione anche ai funzionari delegati, a decorrere dal 1° gennaio 2015, del servizio di ricezione e contabilizzazione delle fatture elettroniche su SICOGE -COINT, vengono potenziate le funzioni di gestione e di controllo dei debiti verso i fornitori di beni, servizi e utenze domestiche che potranno consentire una maggiore tempestività dei pagamenti e migliorare le attività di programmazione da parte delle Direzioni generali e dei Provveditorati (cd. crono-programma - Circ. R.G.S. n. I del 18 gennaio 2013 e seguenti) e di certificazione dei credili certi, liquidi ed esigibili.

È fondamentale, a tal fine, una corretta gestione e contabilizzazione delle fatture che verranno ricevute attraverso il Sistema di interscambio (Sdi - Cfrs. lettera circolare della Direzione generale per il bilancio e della contabilità prot. n. 0157412-2014 del 5 maggio 2014) ed il loro tempestivo pagamento, possibilmente entro il termine di 30 giorni laddove sussistano disponibilità di cassa ovvero provviste di somme sul pertinente capitolo/piano di gestione, evitando immotivate giacenze di fatture insolute che possano legittimare la richiesta del fornitore di certificazione del credito ovvero di interessi per il ritardato pagamento.

Per il prossimo mese di febbraio, verranno programmati nuovi, brevi moduli di istruzione all’uso degli applicativi informatici del SICOGE-COINT, collegati al processo di ricezione e scritturazione contabile delle fatture elettroniche, a cui potranno prendere parte alcuni funzionari contabili del Dipartimento, dei Provveditorati regionali e degli istituti penitenziari, uffici, scuole e servizi che sviluppano la positiva esperienza dei corsi già tenuti presso l’Istituto superiore di studi penitenziari negli scorsi mesi di ottobre e novembre 2014.

Le direttive sopra enunciate richiedono la fattiva collaborazione di tutte le articolazioni dell’Amministrazione centrale e decentrata, anche per i profili di responsabilità a cui vengono richiamati i funzionari pubblici nelle diverse fasi del processo di gestione e nei rispettivi ruoli di ordinatori della spesa.

PROCEDURE AMMINISTRATIVO-CONTABILI

  1. La Direzione generale per il bilancio e della contabilità, entro il mese di gennaio 2015, provvederà alla assegnazione dei fondi ai Provveditorati regionali, in misura pari al 50% dei budget individuati.
  2. L’eventuale revisione dei budget, che si rendesse necessaria nel corso del prossimo esercizio, da parte delle stesse Direzioni generali del Dipartimento, dovrà essere preventivamente trasmessa alla Direzione generale per il bilancio e dellacontabilitàcorredata da una relazione che illustri le diverse valutazioni dei fabbisogni ovvero nuovi obiettivi priorità - per essere sottoposta all’approvazione del Capo del Dipartimento.

Le ulteriori assegnazioni dei fondi ai Provveditorati regionali, per il fabbisogno del secondo semestre (previa la verifica degli obiettivi e degli indirizzi che verranno forniti dal Dipartimento), saranno disposte entro il mese di luglio e, comunque, in tempo utile al perfezionamento delle successive fasi della spesa.

IProvveditorati regionali, le Direzioni delle Scuole, dei Magazzini vestiario, del Gruppo operativo mobile e del Centro amministrativo di Roma provvederanno, nel corso del primo semestre 2015, alla verifica degli effettivi fabbisogni e della capacità di spesa, richiedendo, entro il 30 settembre 2015, alla Direzione generale per il bilancio e della contabilità ed alla Direzione generale a cui è affidata la gestione del pertinente capitolo di bilancio, la riduzione delle assegnazioni o degli ordini di accreditamento per gli importi che non potranno essere utilmente impiegati nel corso dell’esercizio. Ferme restando le funzioni di indirizzo e di controllo del Dipartimento, i Provveditori regionali potranno assumere impegni di spesa, ovvero autorizzare i rispettivi Funzionari delegati, nei limiti rigorosi delle disponibilità di bilancio assegnate o che sia previsto vengano assegnate nel corso dell’esercizio, comunicando a questo Dipartimento gli atti più rilevanti della gestione.

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO