Protocollo d'intesa regionale tra Provveditorato amministrazione penitenziaria Toscana Umbria e Girotondo intorno al sogno Aps - 7 agosto 2019

7 agosto 2019

PROTOCOLLO D’INTESA REGIONALE

TRA

IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria-

PROVVEDITORATO REGIONALE AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA TOSCANA UMBRIA

(di seguito denominato “ PRAP”)

E

GIROTONDO INTORNO AL SOGNO APS

(di seguito denominata APS)

per la definizione di azioni volte alla tutela e alla promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti figli di persone sottoposte a misure detentive

PREMESSO CHE

Il PRAP, nell’ambito del mandato istituzionale sancito dall’art. 27 della Costituzione, ha il compito di promuovere interventi finalizzati al reinserimento sociale della popolazione detenuta, ed in tale ambito particolare rilevanza si attribuisce ai contatti con il mondo esterno, e in particolare, ai rapporti con la famiglia, considerati momenti fondamentali di crescita umana e personale;

l’APS è fondata da un gruppo di professionisti (psicologi, psicoterapeuti, psicomotricisti, osteopati, fisioterapisti, logopedisti, pedagogisti, educatori e operatori in attività quali pet therapy e musicoterapia) che a titolo di volontariato portano avanti un’opera di sensibilizzazione e prevenzione sociale sulle problematiche più diffuse nell’infanzia e adolescenza e scende in campo accanto alle istituzione locali, alle famiglie e agli insegnanti, e ad altri professionisti quali pediatri, dentisti e altro, per promuovere un’efficace rete di collaborazione sul territorio, così come già attuato presso gli istituti penitenziari di Arezzo e Massa;

PRAP e APS concordano sull’esigenza di operare nel superiore interesse dei minori, per la tutela della loro integrità psico-fisica e per assicurare la piena attuazione dei loro diritti con azioni volte a facilitare il mantenimento delle relazioni familiari e affettive nonché a promuovere e valorizzare il ruolo genitoriale dei detenuti;

E’ impegno comune del PRAP e APS attivare tutte le iniziative utili per la programmazione di interventi integrati mirati alla buona riuscita delle azioni a favore della popolazione detenuta del distretto;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Articolo 1

L’APS si impegna a promuovere nel rispetto del contesto normativo in parola progetti dedicati ai ragazzi e ai bambini che hanno un genitore in carcere, agli adulti di riferimento (genitori e accompagnatori) e ai professionisti che condividono con loro i momenti inerenti la visita al genitore recluso (personale penitenziario che accoglie i bambini e adolescenti) tenendo conto delle peculiarità di ciascun istituto penitenziario coinvolto.

I progetti si articoleranno in 3 fasi:

  1. il lavoro col personale del penitenziario (consiste in incontri di professionisti di APS finalizzati alla condivisione di informazioni utili ad accogliere i bambini nel modo meno traumatico possibile, nel rispetto delle regole e delle esigenze di controllo che la struttura richiede al momento dell’ingresso e dell’uscita degli ospiti.)
  2. il lavoro con i minori (prevede l’incontro di professionisti di APS con un gruppo di bambini o ragazzi al momento dell’ingresso in carcere per la visita al genitore.)
  3. il lavoro con i genitori (consiste in attività di professionisti di APS, da un lato, volte a sensibilizzare il genitore non recluso all’importanza che riveste la sua parola e il suo atteggiamento nella lettura che il bambino dà di ciò che accade e dunque sul vissuto del figlio. Dall’altro permettere al genitore recluso di riappropriarsi del suo ruolo genitoriale nella relazione col figlio da un punto di vista emotivo, psicologico, affettivo e educativo)

Articolo 2

L’APS potrà essere supportata per gli obiettivi del progetto dall’associazione Cinofila “Le Impronte” e associazione “Progetto Kairòs”, nonché da altre realtà che condividono gli stessi obiettivi di promozione e valorizzazione del ruolo genitoriale dei detenuti.

Articolo 3

L’APS si impegna ad assicurare la presenza dei suoi operatori presso le aree messe a disposizione negli Istituti, nel rispetto delle norme vigenti e dei regolamenti interni agli Istituti, secondo le indicazioni del Direttore, con il coordinamento operativo delle Aree trattamentali degli istituti, con le quali gli interventi dovranno essere programmati e organizzati, ferme restando le competenze relative al mantenimento della sicurezza ed all’effettuazione dei controlli da parte dell’Amministrazione Penitenziaria;

Articolo 4

Il PRAP si impegna a sostenere, motivare ed essere di impulso affinché le Direzioni degli Istituti collaborino fattivamente all’organizzazione e realizzazione dell’azione a favore dei minori e dei genitori detenuti, oggetto del protocollo.

Articolo 5

Il PRAP si impegna a collaborare con APS seguendo tutto il percorso progettuale e monitorando e valutando gli effetti sulla popolazione detenuta, con l’ausilio indispensabile delle direzioni degli istituti coinvolti.

La presente collaborazione non ha natura esclusiva rispetto agli ambiti di interesse.

Articolo 6

L’eventuale pubblicazione di lavori inerenti i contenuti e l’iter dell’esperienza progettuale dovrà preventivamente essere concordata ed autorizzata dall’Amministrazione Penitenziaria.

Il PRAP e l’APS, dopo congruo periodo, valuteranno la possibilità di dare visibilità all’attività svolta e condividerla con altre realtà istituzionali/territoriali, nell’ottica della reciprocità di comunicazione delle buone prassi.

Articolo 7

PRAP e APS verificheranno la possibilità di reperire fonti di finanziamento pubbliche o private al di fuori degli ordinari capitoli di bilancio dell’Amministrazione Penitenziaria per la realizzazione delle attività previste nel presente protocollo.

PRAP e APS promuoveranno, attraverso iniziative concordate, il massimo coinvolgimento degli Enti locali per facilitare la realizzazione degli scopi del presente protocollo.

Nessun onere ulteriore è previsto a carico dei detenuti, delle loro famiglie e dell’Amministrazione Penitenziaria.

Articolo 8

Il presente protocollo entrerà in vigore a far data dalla sottoscrizione del medesimo ed avrà durata di 2 anni.

Il Protocollo potrà essere rinnovato previa verifica congiunta dei sottoscrittori sia dei risultati attesi che degli eventuali diversi bisogni emersi

Eventuali modifiche al presente Protocollo d’Intesa Regionale potranno essere apportate qualora siano ritenute necessarie da entrambe le Parti e previo specifico accordo in tale senso tra le stesse

Firenze, 7 agosto 2019

Presidente APS
Dott.ssa Edy Marruchi

Il Provveditore Regionale
Dott. Antonio Fullone